giovedì 24 luglio 2008

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Il Passacarte.

Oggi il Rockpoeta si cimenterà in una fiaba; perdonatemi quindi se magari non sarà stilisticamente elegante ed appassionata come le poesie che scrivo e che mostrate di apprezzare, ma è un campo nuovo per il sottoscritto e quindi abbiate un briciolo di indulgenza in più :-)))

C'era una volta una figura istituzionale importante, di prim'ordine nel nostro Paese. Era una carica tutto sommato piuttosto rappresentativa ma aveva qualche potere importante e soprattutto questo "soggetto" istituzionale era così rispettato per la sua figura che non era poi così necessario dargli molti poteri.

Veniva ascoltato, nessuno osava tirarlo per la giacchetta, e quando poi, come in alcuni casi, era un politico atipico e vicino alla gente (leggasi Pertini) era amato anche dal popolo, dalla gente comune, da tutti noi.

Sto "parlando" del Presidente della Repubblica (la nostra Repubblica, quella italiana esatto....beh insomma proprio Repubblica oggi non è facile considerarla, ma formalmente almeno lo è ancora).

I tempi cambiano, le parole si trasformano, il rispetto verso certe realtà muta quando non muore del tutto, ed allora ecco che anche una figura come lui, il Presidente della Repubblica Italiana, ha cambiato nome e ruolo.

Oggi è diventato IL PASSACARTE. Prende atto delle leggi emanate in Parlamento, acriticamente le avalla, ogni tanto dice la sua ma nessuno lo ascolta, spesso tutti lo chiamano in causa affinchè parli a vantaggio di questo o di quello....

Quest'uomo debole, povero, forse anche un po' vigliacco ma obiettivamente con pochi poteri se non quello della forza di volontà e della coscienza (da esercitarsi insieme con il potere di non firmare subito una legge) ha un nome: Napolitano.

Lui ha infatti firmato l'ok per la legge che di fatto istituisce il Lodo Alfano. (vedasi qui: http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/politica/giustizia-9/commento-mancino/commento-mancino.html ).

Chissà forse poteva aspettare a farlo, poteva essere un po' meno passacarte ed un po' di più ribelle. Ma le parole hanno un peso, e se il suo ruolo oggi è quello, e così oggi si definisce, uscire dagli schemi e rompere con la nuova tradizione era difficile richiedeva molto, forse troppo coraggio, quel coraggio che non viene richiesto ad un passacarte quando gli si guarda il curriculum.

Purtroppo, questo passaggio porta con sè gravi ripercussioni visto che la maggioranza ha già dichiarato che ora il prossimo passo sarà la riforma della giustizia...

Ma quella è un'altra fiaba e se ancora potremo cantarla come i troubadours di una volta, e non ci avranno zittiti, la racconteremo presto. Più in là.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA

36 commenti:

Lucia Cirillo ha detto...

Di solito le fiabe terminano con "e vissero felici e contenti"...questa al più può essere "...e VISSE felice e contento"...per gli altri non è dato ancora sapere come finisce la storia...ma Napolitano forse davvero non può fare altro...chissà.

Angela ha detto...

daniele, torno a leggerti con gioia!
ang

Fernando pannone Pessoa ha detto...

Non bisogna aver paura per l'immunita' parlamentare, in quanto dopo il mandato se si son sporcati andranno a fare compagnia a Craxi ad Amamhed..... ciao Daniele.

Damiano Aliprandi ha detto...

vedo che anche tu ti diletti con le fiabe, ma questa è troppo vera!!!

Anonimo ha detto...

Completamente d'accordo.
Ogni figura, in Italia, finisce per diventare la caricatura di se stessa.

riri ha detto...

C'era una volta un paese con gente ricca di dignità,di rispetto per se stessa e per gli altri..ad un certo punto questo paese decise di cambiare...troppa giustizia..per i giusti..
troppa libertà..per la gente comune....
troppo di tutto..allora cominciò a diventare un paese di quasi totalmente vili...io mi giro dall'altra parte e tu?Fa lo stesso..perchè tanto è uguale..che te frega?E' affar tuo?Un incidente?Madonna mia,fermiamoci..diamo una mano..no no no..troppo da fare..ciò troppo da fà..
La favola continua all'infinito...i presidenti prima o poi se ne vanno..gli italiidioti purtroppo restano...fino a quando......?!!??
Grande Daniele,adesso scrivi le favole...mi sono permessa di aggiungere la mia,spero che non me ne vorrai...Ciao Poeta:-)

ArabaFenice ha detto...

lucia cirillo mi ha tolto le parole dalle dita: stavo giusto scrivendo che è un po' infelice la scelta di parlarne come "fiaba", dato che le fiabe hanno un lieto fine, almeno per i personaggi positivi. E' avvilente la debolezza di Napolitano. E' vero che non ha molti poteri ma un rifiuto a firmare avrebbe avuto un grosso significato morale e simbolico.

Franca ha detto...

Napolitano: se ci sei batti un colpo...

Anonimo ha detto...

Sono senza parole, si vede che in fondo questa legge sta bene a tutti

Anonimo ha detto...

Infatti come si suol dire il bello deve ancora venire ed arriverà in autunno con la riforma sulla giustizia ed allora si che potrai raccontare tante fiabe.

Silvia ha detto...

In questa fiaba non c'è il lieto fine, vero?? Mmm... è quello che temevo. Ma il bene non dovrebbe vincere sempre sul male??

E vissero tutti (NOI) infelici e scontenti... per lungo, lungo tempo....

Se almeno ci fosse un sequel più magnanimo con noialtri...

Anonimo ha detto...

La tua fiaba è senza tante metafore e voli di fantasia, un po' troppo realistica. Napolitano...un po' troppo... moscio

Unknown ha detto...

Caro Daniele capisco perfettamente le tue preoccupazione perché sono anche le mie e quelle di molti altri italiani che finalmente cominciano a capire che il paese in cui viviamo somiglia sempre più al paese di Pulcinella. La figura del Presidente della Repubblica non serve a nulla, è solo un fantoccio al servizio della politica, è una figura usata e sfrutta e anzi andrebbe rivalorizzata proprio perchè sta perdendo la sua originaria funzione. E invece se ti permetti di criticare il capo dello Stato ti accusano di vilipendio e di diffamazione e offese alle istituzioni….è assurdo! Più vuoi bene all’istituzione cercando di spronarla a fare meglio più vieni bastonato….

Dyo ha detto...

Scusami, Daniele, ma perchè un ex comunista dovrebbe avallare delle leggi che ritiene sbagliate,leggi volute da un governo di "destra", senza che, tra l'altro, nessuno lo tiri nemmeno per la giacchetta?
E perchè l'opposizione (quella vera) tace o protesta a fior di labbra?
Adesso sono io che sto iniziando a non capire che cosa sta succedendo.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Caro Daniele, rimango sempre affascinato dal tuo modo di scrivere e dalla delicatezza che usi nell'esporre le tue idee.Davvero!!! Ti dico solo che non meritiamo tutto questo perchè noi siamo diversi. Io non firmerei mai una legge che va contro il bene di chi rappresento. Mai, mai ,mai. Io non voglio essere come chi sta distruggendo la nazione in cui vivo, questo è certo. Voglio essere un uomo degno di guardarsi allo specchio.
Ciao caro amico.

il Russo ha detto...

Concordo con te: se a voler passare a tutti i costi per equidistante si annulla anche la propria autonomia decisionale e la propria cultura costituzionale, allora la definizione di passacarte é più che azzeccata...

Raggio di sole ha detto...

Mi piacciono le fiabe col lieto fine...e questa , mi sa che....????

Ciao Daniele

Anonimo ha detto...

Una tristissima fiaba (magari fosse solo una fiaba) con un finale amaro.
Un abbraccio.

stellastale ha detto...

purtroppo la tua non mi pare una favola, una bella favola, e non è colpa dello stile

Mamma Simona ha detto...

Vorrei tanto che ci fosse un lieto fine ma temo proprio che non ci sarà. E questo è solo l'inizio....sob!

Anonimo ha detto...

Questa è una favola senza lieto fine. Chissà se in futuro qualcosa potrà cambiare...

Fabioletterario ha detto...

Sicuro che sia proprio una fiaba? :-))

Tintus ha detto...

Ciao daniele sono Valentina (Tintus). Anche se non ti ho più postato ti ho letto in questo periodo seppur un pò a pezzi e bocconi... :-) Scrivi sempre degli articoli interessanti e che spesso ti fanno riflettere. Complimenti per il premio per il blog letterario. Ti auguro un buon proseguimento di giornata. P.s: essendo definitivamente morta la piattaforma del mio ex-blog, mi sono finalmente decisa a riparirne un altro, anche se è ancora in uno stato "embrionale", ecco l'indirizzo: http://valentina-tintus.blogspot.com/

Annarita ha detto...

Caro Daniele, quella che hai raccontato non è una fiaba, ma il racconto di un realistico e sconfortante spaccato di quanto succede nelle "cose di casa nostra"!

Napolitano poteva scegliere di comportarsi diversamente e una volta tanto "passare una carta" senza firma.

Bah, in fondo, se devo essere sincera, me lo aspettavo...

Anonimo ha detto...

un pupazzo.... una figura che ricopre una carica importante , ma poi , tecnicamente non ha nessun potere...un burattino in mano ai politici... potremmo farne a meno e i soldi che buttiamo per il suo stipendio e per gli stipendi di coloro che gli girano intoro impiegarli per qualcosa di più utile.... e magari se dessimo anche un bel calcione in culo al 70% dei parlamentari che abbiamo in italia non sarebbe male.. considerato che sono utili quanto uno strappo di carta igienica usata...

Chit ha detto...

Ciao Daniele, tutto vero quello che hai riportato sul capo dello Stato ma, non volermene, nulla di nuovo. I suoi (non)poteri si conoscevano da tempo e quello che sarebbe stato il nuovo governo in campagna elettorale.
Forse, come ti dissi a suo tempo, l'unica era non farli salire al potere in barba alle "ideologie" ma... anche questi sono discorsi vecchi. E temo sia solo l'inizio quindi non rimane che dire tutti insieme "chi è causa del suo mal..." e per il resto ... stiamo già piangendo e molto mi sa, no?!?!

;-)

Anonimo ha detto...

Inutile prendersela ormai. ciao

http://www.siamotuttimcgyver.blogspot.com/

Angela ha detto...

Daniele, dedico a te poeta, una mai lirica dal titolo:

Il Passacarte

Il Parlamento della Cuccagna
che ha per ministro una garfagna
vive solo di "ruba e magna"
sordo e avaro con chi si lagna.

Destra o sinistra, chiunque sia
son tutte tessere di massoneria,
devoti e cultori di Sua Signoria
il grande censore della democrazia.

Son tutti felici di dargli una mano
per lui soltanto è il Lodo Alfano
ma poi ci viene un sospetto arcano
che chi lo firma è come il "nano".

Ormai nessuno si può dire esente,
chiunque abbozza è consenziente,
l'Italia ha un passato, non più un presente,
imbavagliata la Legge e il Presidente.

da angela...con simpatia...

Nicolanondoc ha detto...

La tua fiaba non riesce a darmi la tranquillità per dormire sereno... nonostante il tuo tocco poetico.
Un saluto a tutti

Angela ha detto...

Ho completato la poesiola e pubblicata sul mio blog...buone vacanze

fabio r. ha detto...

ciao rockdichter, ben ritrovato...Oddio...proprio BEN non direi...racconti una favola che a raccontarla ad un bimbo lo rovineresti per molti anni..!

Ciao a presto

Pellescura ha detto...

Credo che nella tanto agognata riforma costituzionale si debba mettere mano ai poteri di certe cariche dello stato, ora solo rappresentative.

francesca ha detto...

a...per la fiaba!
:)

francesca ha detto...

volevo scrivere : a presto allora!per la fiaba....

Anonimo ha detto...

Caro Daniele, eccomi nuovamente da te dopo un lungo periodo di silenzio. Incazzatissimo per il lodo Alfano, vera soperchieria tutta italiana. Ma Napolitano non poteva non firmare. Si possono rinviare al mittente solo le leggi palesemente incostituzionali o senza copertura finanziaria. Secono me Napolitano avrebbe volentieri fatto a meno di firmarla, ma non poteva. Per il resto, sempre secondo me, non è poi tanto male. Aveva già deciso di far mancare la firma alla legge ammazza-processi, e questo ha portato alla schifezza del lodo Alfano. Tutto perchè qualcuno, che così si dichiara palesemente colpevole, rifiuta di essere dichiarato con una sentenza quello che è: un disonesto. Abbracci.Gigi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Bentornato GIGI :-)))!!!!

Grazie di essere tornato qui :-)))