lunedì 28 luglio 2008

L'Angolo del Rockpoeta: "COLPI DI TOSSE"

Ho ricevuto una mail da una blogger, Marte,( "In Circolo" il nome del suo blog) che mi ha reso edotto di una missione che Vik di Guerrilla Radio sta per compiere in terra palestinese, e che per i contenuti e l'iniziativa riportata, mi è sembrato giusto prendere in considerazione per questo post.

Eh già, perchè questa di Vik sembra proprio avere tutti i crismi per essere definitda veramente una missione di pace!

Con una quarantina di attivisti per i diritti umani provenienti da 15 paesi diversi,
compresi palestinesi e israeliani, e un carico di aiuti umanitari, vogliono di sbarcare sulle coste della Palestina.

Vik afferma, nella lettera aperta pubblicata sul suo blog e chi qui vi linko invitandovi caldamente a leggerla - e chi volesse a riportarla sul suo blog diffondendo la notizia a macchia d'olio ove potendo (http://ilsonnodellaragione.iobloggo.com/archive.php?eid=137) - che ‹‹La condizione umanitaria di un milione e mezzo di palestinesi, uomini donne e bambini incarcerati illegalmente in Gaza è catastrofica, la peggiore degli ultimi 40 anni di occupazione israeliana.
Nonostante Israele dichiari che Gaza non è più occupata, di fatto nega alla vasta maggioranza della popolazione l'accesso al lavoro, agli spostamenti, all'educazione, alla sanità, e al diritto di ricevere visitatori
‹‹.

Credo che questa iniziativa vada fatta conoscere, ma colgo l'occasione di questa iniziativa importante per dire come la penso su questo problema.

Io sulla questione israelo-palestienese ho un concetto molto chiaro: Israele deve cessare queste violenze, ma dall'altra parte deve esserci in Hammas la volontà ferma di chiudere con il terrorismo.

In realtà la religione fa solo danni... la soluzione ideale sarebbe creare uno Stato in quell'ambito (Stato Palestinese ovviamente) senza spazzare via Israele e non stando a infuriarsi solo perchè i confini non sono proprio quelli delle Sacre Scritture da un lato, e quelli originari geograficamente dall'altro.

Quello che avverto, e che la stessa lettera di Vik conferma e testimonia a sua volta, è che questa guerra è soprattutto voluta dai due "governi" oltre che da molti seguaci palestinesi fanatici.

Ma la gente, la popolazione inerme, sia palestinese che israeliana, non ne può più.

Vi lascio con una poesia, che prende spunto da un fatto reale di un paio d'anni fa.

Questa poesia non vuole prendere le parti di nessuno, perchè come i Palestinesi hanno le loro colpe, gli israeliani hanno le loro. Questa poesia vuole solo dire che arrivati a questo punto chi desidera continuare questa faida perversa è colpevole da qualunque parti stia. Colpevole, senza attenuanti.


COLPI DI TOSSE

Prima ucciso
Come traditore
Con freddezza

Quattro colpi di tosse
Per espettorare la vita.

Un’esecuzione esemplare.

E poi tutti addosso
Sul suo corpo inamimato.

Vigliaccheria e infamia
Non c’è rispetto per l’uomo.

Non basta più torturare
Umiliare
E poi uccidere…

Ora
Con grande…”coraggio”
Si infierisce anche
Su involucri spenti
Privi di vita.

Spenti
Ma ancora caldi
E con l’anima ancora dentro

Anima
Che
Loro invece
Loro che respirano
Lapidano
E infieriscono su quel corpo
Non hanno.

Loro
Che sono soltanto
Lost soul’s bodies with a breath.

E’ la guerra
Quella famigerata realtà
Nella quale
C’è chi crede ancora che ci siano
I cattivi da una parte
Ed i buoni dall’altra

Non è così

Nella guerra
Esistono
Coloro che la vogliono
Coloro che la fanno
I cattivi
E gli innocenti

E ciascuna di queste categorie
È democraticamente e… ‘’pacificamente” abitata
Da soggetti di ambo gli schieramenti.

Perché se sparare sui civili è da assassini
Farsi scudo con essi
È anche da vigliacchi!

Quattro colpi di tosse
Perché aiutava il nemico

E non mi interessa conoscere le sue ragioni
Non mi interessano le ragioni di nessuno
Perché la guerra non ha ragioni.

E non tiene ragione.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA

36 commenti:

Marte ha detto...

"Ci sono terribili catastrofi naturali a questo mondo, come terremoti e uragani, inevitabili.
A Gaza è in corso una catastrofe umanitaria perpetrata da Israele ai danni di un popolo che vorrebbe ridotto alla più completa miseria, sottomissione.
Il mondo intero non può ignorare questa tragedia, e se lo fa, non includeteci in questo mondo."
Vik- Guerrilla Radio

Sono convinta, come Vik, che sia intollerabile quanto stia accadendo adesso, e non si può parlare di uno stato Giusto o Democratico, riferendosi ad Israele e alle sue aggressioni.
Ringrazio Daniele, per averne parlato.E ringrazio tutti coloro che si sentiranno ancora così umani da voler diffondere quest'appello.

Nicolanondoc ha detto...

MORTE DI UN PALESTINESE

Il giovane palestinese caduto
(oh il vigore prepotente dei vent'anni
ancora presente nel suo corpo disteso
mentre esala la sua vita sprecata)
alza improvvisamente un braccio
tenta il vuoto con la mano
per un istante breve di strazio
come chi,perduto,
invochi Giustizia.

R.L.

Unknown ha detto...

Caro Daniele le tue idee sono identiche alle mie e pertanto non posso fare altro che appoggiarle in pieno. Sono convinto anch’io che la religione non c’entri proprio nulla, come del resto in ogni guerra che c’è o c’è stata in ogni angolo della terra. La religione come sosteneva Marx è solo l’oppio dei popoli, eccita le folle e distrae le masse dagli unici interessi economici che muovono dietro. L’uomo è la peggiore specie animale…

Damiano Aliprandi ha detto...

Ti racconto un fatto che non fa notizia per i giornali.

Tempo fa un soldato israeliano che faceva la guardia a d un certo punto ripose il fucile e cominciò a suonare la chitarra, tutti gli altri soldati si erano avvicinati e cantavano insieme a lui, mano mano si affacciavano i palestinesi dalle proprie case e cominciarono a battere le mani ritmando la canzone.

Uno spettacolo che fa capire che se tutti ripongono i fucili, l'odio scompare.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

GRAZIE INCARCERATO, bellissimo apporto quello del tuo commento.

MARTE: Bentornata! Invito anche io, come anche Marte, a diffondere questa iniziativa.

Imagine ha detto...

e comunque l'avrebbe già persa la ragione, dopo 40 anni di sangue

Michele Giordano ha detto...

Come dici tu e come è naturale, legittimo e legalitario i Palestinesi abbisognano di uno Stato. Essere apolidi significa non avere diritti e Gaza è la vergogna voluta, dichiarata d Israele che, benchè sia uno stato democratico, non fa nulla o quasi per portare concretezza e validità di diritti tra i Palestinesi.
La questione è delicatissima ma non sempre molto chiara.

Lucia Cirillo ha detto...

Quoto Imagine...dopo 40 anni di sangue incessante, è una sconfitta della ragione a cui pare ormai impossibile porre rimedio...

TURAMBAR ha detto...

vorrei uno scambio di link, il mio blog è warbegin.blogspot.com, ke ne dici?

Silvia ha detto...

"Io sulla questione israelo-palestienese ho un concetto molto chiaro: Israele deve cessare queste violenze, ma dall'altra parte deve esserci in Hammas la volontà ferma di chiudere con il terrorismo."

"In realtà la religione fa solo danni... la soluzione ideale sarebbe creare uno Stato in quell'ambito (Stato Palestinese ovviamente) senza spazzare via Israele e non stando a infuriarsi solo perchè i confini non sono proprio quelli delle Sacre Scritture da un lato, e quelli originari geograficamente dall'altro."

Condivido pienamente le tue parole.

riccardo gavioso ha detto...

la guerra non ha ragioni e i tuoi versi sono davvero in grado di unire verità e poesia.
La guerra è l'industria più grande che esiste, e sicuramente la più redditizia: non fa specie che ci sia la coda per diventarne azionisti, ma almeno che non si ammanti il lucro di storia, etnia o di religione.

Anna ha detto...

Come sempre arrivi al cuore di chi ti legge! Un abbraccio Dani.

Anonimo ha detto...

Io lo dico sempre, in questo caso: so troppo poco, ho studiato troppo poco, per dare un "giudizio" netto e convinto.
Mi sono sempre tenuto piuttosto distante dalla questione, anche con un pò di torto, lo ammetto, ma la storia è talmente complicata che mi ci vorrebbe davvero un anno di dedizione.
Con ciò, nulla voglio togliere all'iniziativa della tua Amica, che andrò senz'altro a leggere.
Un caro saluto e buona serata.
Daniele (Macca)

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Caro Daniele, la questione palestinese è l'ennesima sconfitta, l'ennesimo dolore di un popolo costretto a subire profonde ingiustizie.Non possiamo voltarci dall'altra parte, non possiamo fare finta di non vedere quello che ancora oggi a distanza di 60 anni urla Giustizia. Anch'io come Marta, preferisco non far parte di questo mondo.Grazie per aver pensato di dirmelo ma lo avevo già pubblicato. Però, visto l'importanza, potrei ripubblicarlo.
Un caro saluto.

Gianna ha detto...

Bella e significativa la tua poesia!

il Russo ha detto...

Massimo rispetto per Vik e per quelli come lui, perennemente "dalla parte del torto".

DS ha detto...

purtroppo sono in partenza e non farò in tempo a divulgare la notizia. spero però che il tuo tentativo abbia successo. complimenti a Vik, ovviamente.
buone vacanze, tommi

Anonimo ha detto...

Vado a buttare un occhio da Sub. Grazie per la dritta, a presto Dani.

Anonimo ha detto...

Ci sono mille pretesti per fare una guerra, ma un solo scopo: la conquista del potere. Un post interessante davvero.

Anonimo ha detto...

Perché quando ne parliamo tra noi il pacifismo sembra quasi un'ovvietà ed invece, nella realtà, è praticamente impossibile?

BC. Bruno Carioli ha detto...

Quoto in particolare Riccardo.

riri ha detto...

Ci sono cose quasi inspiegabili,come questa guerra che ormai va avanti da mezzo secolo,sì non ci sarebbe una ragione precisa per farsi la guerra..in nome di dio,di allah e di quanti altri dei ci sono in giro..c'è sempre un pretesto!!E' cmq sempre una questione di potere,un affare che genera morte di innocenti,bambini,donne,anziani...

Tintus ha detto...

Che bella questa poesia! L'ho riletta due volte.

ArabaFenice ha detto...

Ciao Daniele,
per la questione israeliana-palestinese sono molto d'accordo con te. non sono né filo-israeliana né filo-palestinese e penso che se le ostilità continuano tutt'oggi è per scelta e volere di entrambi.Separarli con un muro è una possibilità che è stata molto criticata ma che onestamente io preferisco alla guerra infinita.
La poesia è bellissima: penso che se c'è qualcosa di peggiore che togliere una vita allora è il vilipendio del cadavere che nella storia è stat riservato a molti uomini simbolo e non solo. E' una cosa meschina che sia il corpo di un soldato qualunque, che sia Mussolini o che sia il Che.

Maximilian Hunt ha detto...

bellissima la poesia e bellissima l'iniziativa. Ciao Daniele, bentrovato.

Barbara ha detto...

poesia stupenda, chissà quando le religioni smetteranno di dividere e inizieranno ad unire...

Anonimo ha detto...

Ancora una volta mi trovo d'accordo con te, caro Daniele. La religione fa solo danni, aumenta l'odio fra i popoli e non si riesce a trovare una fine a questi orrori. Bellissima la poesia, rappresenta in maniera perfetta questo vortice d'odio.
Un affettuoso saluto.

Anonimo ha detto...

bella come sempre Daniele, un saluto veloce

Marte ha detto...

Un muro non può essere certo contenitore o espediente contro la violenza, soprattutto se si impone con la violenza. E se produce violenza, su uomini e territori. Dove c'erano colline verdeggianti e ulivi secolari si sono impiantati insediamente illegali. Contadini, pastori e greggi non hanno più le loro terre, si trovano al di là del muro. Un muro, che è stato dichiarato illegale dal tribunale dell'Aja in quanto "costituisce una violazione da parte di Israele di diverse obblighi relativi alla legge umanitaria internazionale e agli strumenti dei diritti umani" va aggiunto anche che la costruizione del muro in Cisgiordania ha comportato anche la creazione di un regime amministrativo che ha comportato non pochi problemi ai palestinesi che vivono nelle immediate vicinanze. Se è importante per Israele difendersi, è vitale per i Palestinesi esercitare le più normali azioni di vita quotidiana.
Ma il muro resta ancora in piedi.

Leonardo ha detto...

Bella e forte la poesia...vera!
Caro Daniele,io credo che in quei posti non ci sarà mai pace finchè lo stato di Israele continuerà a ricevere armi,uomini e addestratori...da chi ha interesse cha la situazione permanga!
Un caro saluto.

Gianna ha detto...

Dani vieni a vedere il tuo splendido mare!

Carmine ha detto...

le catastrofi naturali sono dovute all'imprevedibilità, le catastrofi sociali sono perperuate dagli uomini con volontà è da 40 anni che sentiamo questo argomento oramai siamo abituati a sentirne parlare e vedere morire è triste quando l'odio viene predicato e si diffonde in modo cosi radicale specie da chi si occupa di religione!

Marte ha detto...

Approfitto ancora una volta (ma brevemente lo giuro) per segnalare a tutti coloro che hanno letto questo post che altri aggiornamenti li possono trovare qui:

logicokaos.blogspot.com
ilsonnodellaragione.iobloggo.com

oltre che sul mio.

Grazie a tutti coloro che hanno espresso solidarietà e interesse e hanno rilanciato questa notizia sui loro blog.

Anonimo ha detto...

MARTE sei sempre la Benvunuta qui :-)))

elena ha detto...

Bella poesia Daniele, complimenti. Detto da una che aborre le poesie...!
Quanto a Vik, quando torno dall'ufficio lo leggo e lo copio.
Grazie!

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere ritrovarti sempre in gamba! Ciao Daniele :*