Qualche giorno fa, come molti di voi sapranno, a Parigi un ragazzo ebreo viene aggredito.
Ieri un blogger che ho il piacere e l'onore di leggere ed annoverare tra i miei link, (alludo a "SCHIAVI O LIBERI?") in un suo post ne ha trattato brevemente ma in modo estremamente diretto ed efficace (LINK: http://schiavioliberi.blogspot.com/2008/06/razzismo-e-clandestinita-protagonisti_24.html)
Nonostante in questi giorni abbia girato abbastanza per la blogosfera, non ho trovato blog che soprattutto nell'immediatezza dell'accadimento ne avessero parlato. Sicuramente ci sarà chi nel mondo immenso e vasto della rete e dei blog lo avrà fatto ed il mio non vuole assolutamente essere un atto d'accusa per nessuno per carità, ma diciamo che quello che mi ha colpito è che mi sarei aspettato di vedere un'incidenza molto maggiore come post realiizzati su quanto era accaduto.
La cosa mi ha sorpreso, perchè penso che sia importante soffermarsi su questo fatto di cronaca per porsi una domanda che io reputo inquietante e che sarà oggetto conclusivo di questo post. Ma andiamo per gradi.
La notizia in questione viene riportata da tutti i media, telegiornali compresi.
L'ascolto, e resto ovviamente subito esterrefatto ed indignato per quello che è successo a quel ragazzo; poi rimango anche sorpreso dal fatto che non sia successo da noi (anzi sentendo la notizia per la prima volta già a servizio iniziato, avevo pensato che fosse successo in Italia).
La Francia... in teoria tutti integrati, tutti abituati ad avere gente di colore, di ogni cultura religiosa...
Viste le premesse, mi dico che forse è stato un caso, un'eccezione vergognosa ad una regola bellissima di integrazione.
Poi però ci rifletto meglio... Penso alle "guerre" di quartiere nelle Banlieues (non so il francese spero di averlo scritto giusto altrimenti sorry) e ad altri fatti accaduti in Europa.
A questo punto nascono in me due riflessioni:
1) Siamo davvero sicuri di essere solo noi in Italia così insofferenti, intolleranti, razzisti, verso coloro che reputiamo diversi da noi? O magari, forse, altrove questa situazione viene solo mascherata con maggiore ipocrisia?
Forse da noi abbiamo un Esecutivo che vuole fare propaganda e desidera quindi che il "popolino" abbia un nemico mentre altrove Governi che non hanno bisogno di questo genere di mezzucci per essere approvati, vogliono invece tenere certe realtà più sotto silenzio...
2) Premesso, come ho già ho scritto sopra, che non ho certo girato tutta la blogosfera, devo ammettere che mi aspettavo di vedere tantissimi blog trattare e scrivere di questa notizia, cosa che non ho, nel mio piccolo se volete, riscontrato.
Credo invece che sia fondamentale parlarne, non solo per denunciare con forza lo sdegno verso quanto accaduto ma anche perchè io penso si debba prestare attenzione ad un pericolo che, se concretamente riscontrato, potrebbe in modo strisciante, come un virus, infettare tutta l'Europa: alludo ad una dilagante xenofobia non limitata, quindi, solo al nostro Paese.
Forse non sarà così, ma siamo davvero intenzionati a voltarci dall'altra parte e rischiare di scoprire poi di esserci sbagliati?
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51 commenti:
Ti ringrazio per aver linkato il mio post.Fai bene a parlarne anche tu, perchè è una notizia che merita la più alta visibilità possibile. Cerchiamo caro hermano, attraverso la cooperazione, di portare a galla queste storie di ordinaria follia.
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Se questo è un uomo
Primo levi
Meditate su ciò che è stato, perchè anche voltarsi dall'altra parte, è una colpa.
Caro Daniele, non conoscevo questa notizia e mi rammarica molto. Ho letto l’articolo dal blog seguendo la tua segnalazione e lo trovo più che condivisibile almeno per quanto riguarda la ferma condanna di episodi di questo genere, che non può che essere rifiutato dalla Ragione.
Qualsiasi perplessità (o contrarietà) sull’immigrazione e sulla clandestinità non può tradursi in atti di violenza, altrimenti si scende al piano della barbarie.
Non so rispondere alla prima delle due domande perché bisognerebbe viverci in un Paese per poter dare giudizi del genere. La mia speranza è che si tratti di un episodio isolato come è mia speranza che in Italia, il legittimo dialogo sulle politiche dell’immigrazione venga condotto in maniera serena, non dimenticando la solidarietà ma neppure le istanze della popolazione autoctona, senza esser infangato da episodi criminali di vero razzismo come questo.
Perché i blog non ne hanno parlato? Difficile dirlo. Per quanto mi riguarda non conoscevo la notizia e se l’avessi conosciuta non è detto che ne avrei scritto. Probabilmente mi sarebbero mancate le parole adatte, ho bisogno di tempo per elaborare un fatto e, infatti, difficilmente nei miei blog commento delle notizie specifiche, ma più spesso parlo di concetti e problemi in linea di principio. Non parlarne però non implica disinteresse o, peggio, approvazione anche perché, ogni giorno, ci sono tante di quelle notizie degne di essere riportate e commentate che per un blogger diventa anche difficile districarsi tra tanti input. E questo la sai da te.
Comunque al di là dell’assenza di questa notizia, fatto salvo il blog che hai segnalato, la blogosfera è molto attenta al problema del razzismo e questo lo constato quotidianamente.
PER ARABA FENICE:è vero esiste molta attenzione ma per i fatti di casa nostra.
Invece forse dobbiamo stare attenti al fatto che questo fenomeno non assuma dimensioni europee.
Una deriva sociale di questo tipo sarebbe davvero pericolosa.
Ciao Daniele,
ho letto il tuo post, e sono d'accordo con te.
Non se ne è parlato affatto.
Qui da noi hanno dato un grande risalto al problema solo durante l'inaugurazione della Fiera del libro di Torino.
Un caro saluto.
da noi Caro Daniele, le "aggresssssioni" sono come dire? istituzionali... le ordinanze sindacali per bloccare la residenza a chi non ha il "pedigree" o un reddito "adeguato" si sprecano nell'Italia ricca e gioiosa (vedi http://news.centrodiascolto.it/search/w=ordinanza%20anti%20sbandati)
nel caso di "poco coraggio" dell'istituzione si decide per un approfondimento di documentazione utile a "vagliare" la richiesta di residenza anagrafica ... che dire??? questo è quel che succede nei ridenti paesini italiani ... e non sono pochi e marginali episodi... da noi ci siam tirati avanti! siamo nella legalità!!!
un abbraccio Ale
La xenofobia è una questione che riguarda tutti i paesi del mondo, tutte le città, tutti i paesi...
La paura del "diverso", non è una questione etnica, ma solo mentale e la mente non ha confini...
Tuttavia vorremmo che dove viviamo e nel paese di cui ci sentiamo più responsabili di altri non ci fossero episodi di discriminazione...
CARAMELLA: io continuo a chiedermi perchè non se ne è parlato? E' successo a Parigi quindi non ci riguarda? Non lo capisco. E ripeto, una deriva sociale di questo tipo a livello europeo è da scongiurare assolutamente.
Il razzismo e la xenofobia sono da condannare nei confronti di chiunque e dovunque.
Detto questo, perchè dici che da noi se ne parla di più?
Chi conosce, ad esempio, l'episodio che ho riportato io?
PER FRANCA: io ho visto alcuni blog oltre al tuo che hanno riportato la notizia e fatta girare.
Io ho solo notato che invece su questa notizia nessuno ha scritto nulla. Continuo a chiedermi perchè dato che io ho molto timore di un'ondata xenofoba transnazionale. Ed è su questo rischio che vorrei focalizzare l'attenzione.
Un mea culpa per aver trascurato la notizia, grave in sè ed inqiuetante per la modalità, il merito e il luogo. Parliamo di Parigi, non l'Avana.
Forse siamo assuefatti, forse sentiamo le notizie senza ascoltarle, forse pensiamo che Parigi non è vicina a noi. Forse pensiamo troppo alle nostre ansie. Forse siamo troppo provinciali per allargare lo sguardo.
Forse - ed è terribile - l'abitudine sta prendendo il sopravvento.
Forse la trascuratezza che c'è stata è legata al disorientamento che si vive. Forse siamo convinti che il cortile di casa è il mondo.
Forse abbiamo confuso la violenza con l'antisemitismo sempre strisciante in Europa.
Forse abbiamo pensato troppo a noi stessi.
E tu ci hai dato il giusto segnale.
Stare sempre in guardia...i revanscismi - di ogni colore - abitano la vecchia e cara Europa, priva di unità politica ma saldamente - ahinoi! - vincolata da una politica monetaria seconda nel mondo!
Ciao Daniele,
leggendo nei commenti mi sono trovato perfettamente in accordo con l'opinione di Araba Fenice, soprattutto per quanto riguarda il fatto che i blogger non ne hanno parlato, le dinamiche della blogosfera a volte sono così complesse o più semplicemente rivolte verso altre tematiche che in fine si lasciano sfuggire argomenti di attualità come questi per lasciare il posto al puro passatempo personale.
Anch'io come te temo un'ondata xenofoba a livello internazionale.
Colgo l'occasione per farti i miei complimenti, questo tuo blog è davvero molto interessante e lo seguo con piacere!
Un saluto,
Paolo.
Caro Daniele,ho sentito la notizia,sono rimasta sconcertata e molto preoccupata.Io ho paura che il razzismo sia un male diffuso ahimè..soprattutto (per nn allontanarci troppo),in Europa.Io mi auguro che siano episodi isolati,purtroppo nn è così....spero di sbagliarmi...però come tu dici è molto importante parlarne e lo stiamo facendo...
PAOLO BEE: Benvenuto e Grazie per il tuo commento!
Il rischio io lo vedo concreto, e credo che tutti noi dobbiamo tenere gli occhi bene aperti.
Daniele, le tue sono giuste domande. Quello che era successo in Francia però è una questione un po' diversa, le rivolte l'hanno fatte i ragazzi di seconda generazione che hanno la cittadinanza francese a tutti gli effetti(mentre da noi c'è un grave problema per i figli degli immigrati) e lì c'è un malcontento di disparità sociale, il razzismo non c'entra nulla.
Giustamente dici che il problema xenofobia è dilagante, in effetti ho la sensazione che è incominciato da noi e si stia diffondendo in tutta europa.
PER INCARCERATO: veramente si lamentavano di essere cittadini francesi ed essere considerati di serie B e ghettizzati per il colore della pelle se non erro.
Cmq il fatto accaduto al ragazzo ebreo fa pensare....
ps il tuo timore è fondato, mi scuso per non aver riportato queste notizie, compresa quella sulla violenza ai rom da parte delle forze dell'ordine. Non sono riuscito a trovare parole giuste.Troppa rabbia!
INCARCERATO: Nessun atto d'accusa da parte mia solo un "richiamo" a fare attenzione perchè questa minaccia se la riteniamo solo legata al nostro piccolo Paese rischiamo di sottovalutarla nella sua reale entità.
ciao Daniele ... passi da me?
grazie Ale:9
Io sono stata un po' fuori dal mondo e non ne sapevo nulla.
L'intolleranza c'è dappertutto e fatti di questo genere capitano praticamente ovunque: il guaio è che invece di arginare il problema, lo si sfrutta (a rovescio) solo per scopi elettorali.
Non ho mai pensato che la xenofobia fosse un problema esclusivo dell'Italia. Hai presente gli spot tedeschi in cui un italiano viene dipinto come imbroglione e maschilista? Anche quella è una forma di razzismo. Si potrebbero fare centinaia di esempi, ma questa volta il mal comune non è mezzo gaudio.
Sicuramente altri ne hanno parlato. Spesso non è superficialità, o disinteresse: magari è solo timore di essere banali.
A me capita, non me ne vergogno.
Ritengo che ogni contributo sia importante, magari proprio per spontaneità e immediatezza.
E sono anche convinto che la forza della Rete sia proprio la sua vastità e le sua diversità dall'informazione di "regime".
Un caro saluto.
Daniele (Macca)
Se non avessi letto il tuo post , non sapevo nemmeno di quanto era accaduto in Francia , perchè non avevo sentito la notizia.....per quanto riguarda i blogger....forse perchè non volevano enfatizzare ancora di più la notizia , già di per sè sconcertante.
La verità, caro Daniele, è che è cominciata l'estate, le vacanze, gli organi di informazione passano meno notizie vere e più gossip, tempo, cucina, mode, viaggi, ed i lettori utenti navigatori cittadini sono meno attenti e più assenti. Ciò che preoccupa è la fascistizzazione del sentire comune, che galoppa inesorabile mentre le forze democratiche parlamentari ed extraparlamentari si leccano le ferite. Qualcuno di noi rinuncia alle vacanze per la solidarietà? per l'impegno civico? non di certo...
;-) duccio
PS a proposito di immigrazione, Maroni oggi ha detto niente sanatoria alle badanti. Questo vuol dire far diventare clandestini quei cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno perchè gli è scaduto il contratto, clandestini coatti.
segue...
Non è "schedatura etnica" prendere le impronte digitali di grandi e piccoli per censire i residenti dei campi nomadi. Così il ministro dell'Interno Roberto Maroni nel corso dell'audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera, dove ha precisato che l'iniziativa, prevista nel pacchetto sicurezza e anticipata qualche giorno fa, "vuole offrire ai nomadi una ulteriore garanzia per la tutela dei loro diritti".
News dell'ultimo minuto: la Regione Lazio ha approvato la prima legge regionale sulla tutela degli immigrati
;-) duccio
DUCCIO: vero ma se la notizia non è stata mal riportata, le UE vuole permettere l'arresto e la detenzione nei Centri di Accoglienza (che nome ipocrita) i bambini che arrivano con le navi siano o meno con i genitori.
Ora io non ho potuto controllare se davvero è così ma onestamente se lo fosse, sarebbe assurdo! I minori sono "costretti" a seguire i genitori, e non potrebbero essere puniti per essere arrivati in modo irregolare in Italia.
Su questo vorrei avere delucidazioni anche da te DUCCIO che sei addentro a queste cose.
AGGIUNGO: se così fosse forse dovremmo davvero preoccuparci di un'ondata europea di xenofobia anche nelle alte sfere....
Devo essere sincera, ultimamente sto seguendo i tg in maniera molto distratta, dunque non ne avevo sentito parlare. La mia opinione è che comunque la xenofobia non è solo una questione italiana. Affatto. Ci sono Paesi in cui l'integrazione è sicuramente avanti anni luce rispetto a noi, e sotto diversi punti di vista, ma ho anche l'impressione che così come non si deve generalizzare in negativo, non si può generalizzare nemmeno in positivo... insomma, la mia speranza è che si tratti di un caso isolato, ma non so se poi di fatto lo sia. All'illusione del "paese delle meraviglie" in cui TUTTI accolgono lo straniero o il diverso a braccia aperte io non ci credo. Ma questo è solo il mio punto di vista. Sul perché la notizia non abbia avuto risalto... non lo so. Onestamente. Io parlo per me e dico che in questi giorni sono distratta e seguo poco e male le notizie. Però è anche vero che le notizie dall'estero di solito vengono riassunte velocemente per poter far spazio ad altri argomenti più nazional-popolari o comunque di maggiore interesse per noi italiani, giusto o sbagliato che sia.
Un saluto e buona serata
Laura
Non abbiamo solo noi in Italia l'esclusiva di certi problemi, anzi, la Francia ha comunque una storia diversa da noi che l'ha costretta molto prima a fare i conti con certe problematiche (Le Pen che esplode e va al ballottaggio con la sinistra estromessa, i fatti delle banlieue, la voglia di sarcozismo ecc.), diciamo però che la loro reazione é sempre stata nei confronti di certi cancri della democrazia più decisa che da noi.
Penso che tu abbia come al solito centrato il cuore di questa xenofobia che sta dilagando, è un cuore spietato e senza confini.
Grazie per la segnalazione, è sempre un piacere conoscere un nuovo blog così attento e interessante.
Un abbraccio.
Cris
Concordo con il russo. La xenofobia non è un male soltanto italiano, ma da noi ci si indigna poco e la si combatte ancora meno
Premetto che conosco Parigi e che il fattore integrazione (specialmente nelle zone meno degradate) è decisamente diverso da quello Italiano. Puntualizzato questo, non farei (ma è solo una mia opinione) una differenza tra "noi" e "loro". Frei invece una similitudine tra i "nostri stupidi" (eufemismo) ed i "loro stupidi". Ne abbiamo sia qui, che li che nel resto del mondo, purtroppo. Tanto per fare conversazione posso portarti l'esempio della Germania, nella sola Berlino vivono oltre 200000 turchi, perfettamente integrati, eppure in passato sono avvenuti spiacevoli episodi dovuti, pare, ad alcuni gruppi neo-nazisti.
Poi, dipende dal livello di civiltà del paese, ci saranno più o meno personaggi inclini a farsi coivolgere da questa "stupidaggine"... ma qui l'Italia non ne esce benissimo secondo me, quindi preferisco sorvolare...
Buona Serata
Maximilian
Ti avrei scritto un commento come quello di Arabafenice: sensato, equilibrato, lucidamente razionale.
Cioè per nulla "partigiano".
Io penso che la differenza sostanziale tra il nostro paese e la Francia, in questo campo, sia che lì la forza politica che spinge al razzismo è stata isolata politicamente, qui è stata mandata al governo.
Questo la dice molto lunga su di noi.
La destra sta giocando con il fuoco
marina
Io parlo, chiaramente, a titolo personale e per quello che riguarda il blog che gestisco..
La notizia l'ho letta, m'ha colpito (non più nè meno di mille altre simili che leggo su siti "sociali" che frequento) ma no, non m'è passato per l'anticamera del cervello postarla. Anche perchè se dovessi prendere "indignazione o denuncia" come parametri per fare un post ne farei una cinquantina al giorno e, obietivamente, sai che palle!?!
E poi per dire cosa? Tutti insieme "vergona... che schifo.. i valori dove sono"??
Bè, credo che la differenza tra blogosfera e massmedia in generale sia, al momento, proprio la libertà di decidere se, come e quando trattare un argomento.Io ho notato una cosa nella mia breve vita da blogger ma sufficientemente lunga come persona; spesso, a caldo, indignazione e incazzatura (almeno nel mio caso) rischiano di falsare l'analisi. Gli stessi pensieri, ponderati e analizzati con calma, permettono magari di vogliere aspetti e altro con più obiettività. Non siamo siti di News, per quello ci sono Ansa, Reuter e AdnKronos che devono "cavalcare" la notizia no?!
Tratterò sicuramente la notizia magari agganciandola ad una riflessione un po' più ampia "forte" del fatto che purtroppo questi accadimenti non saranno gli ultimi.
Avevo letto della notizia, purtroppo episodi come questi accadono ciclicamente e sono il segno di una subcultura latente razzista che non è stata eliminata e che, ogni tanto riaffiora.
PER CHIT: concordo pienamente che ogni blogger possa scegliere liberamente cosa postare e sono il primo a riconoscere che anche "involontariamente" chi apre un blog sceglie una propria linea editoriale.
Il mio intervento voleva essere rivolto a tutti i blog che nella blogosfera trattano frequentemente tematiche legate a questo odioso e vergognoso fenomeno del razzismo, stigmatizzando questa xenofobia nascente in Italia.
Mi aspettavo un post che, molto meglio di come posso aver fatto io, oltre a denunciare questo fatto sottolineasse questo rischio, che io vedo concreto,di un'ondata xenofoba a livello europeo e non solo contro i Rom o gli immigrati ma anche contro gli ebrei, gli arabi, ecc....
Poi sono il primo a dire che va difesa strenuamente la propria libertà di postare quello che vogliamo LOL!!!!!
Ciao
Daniele
No, non siamo solo noi: tutto il mondo è paese, ahimè! L'intolleranza, mancanza di rispetto e ignoranza si trovano dappertutto. Sarebbe bello se imparassimo a prendere le distanze da queste azioni, in modo da non vederle più compiute a casa nostra, così da diventare l'esempio per gli altri Paesi...
Ma tutto il mondo è Paese... e la stupidità non ha nazionalità né confini...
E' sconcertante, ne ero a conoscenza.... pultroppo sono cose che andrebbero combattute di più...
un salutone
E' sconcertante, ne ero a conoscenza.... pultroppo sono cose che andrebbero combattute di più...
un salutone
Condivido la preoccupazione che esprimi circa il pericolo che i fatti di razzismo non siano valutati anche in una dimensione sovranazionale.
io non so come sia andata la storia ma mi pareva di aver capito che il fatto che lui fosse ebreo era stato un aspetto marginale....
tuttavia somiglia tanto alla storia di tommasoli (il ragazzo ucciso a verona il 1 maggio)
non ho avuto la connessione per 3 giorni,sono sempre stato al lavoro e incasinatissimo,sei sempre il meglio,sempre agguerrito su notizie e fatti importanti,anche io non sono purtroppo arrivato a sapere nulla,fino a quando non sono arrivato qui da te.
un saluto
Ci stiamo abituando mi sa
Son tornati i"cani neri".Ciao Daniele!
"i cani neri"è un bellissimo libro di Ian Mcewan,se non l'hai letto, te lo consiglio.
Si lo sapevo PENELOPE ma grazie cmq per averlo specificato :-)))
Ammetto anche di non averlo letto però lol!
Daniele, grazie per avermi portato a conoscenza del fatto. Parrà incredibile, ma non lo sapevo proprio! - e questo è il motivo per cui non l'ho postato. Ma potrebbe essercene anche un altro (ovviamente, è solo una mia opinione): tutti i giorni siamo costretti a fare una cernita tra le migliaia di notizie (vabbé, diciamo la decina... di quelle meritevoli almeno) che ci capitano tra le mani... e forse non l'avrei pubblicata comunque. Non perché non la reputi grave, ma solo perché alla teoria del "mal comune" non ci ho mai creduto. Con questo non voglio però dire che mi piace crogiolarmi nell'idea di vivere nell'unico paese xenofobo!
Suerte.
Bè, se fosse successo in Italia puoi stare certo che avresti trovato più post.
Mi dispiace davvero per il ragazzo.
Come gia' scritto nel mio blog rispondendo al tuo commento: bravo ad avere trattato questa ignobile vicenda.
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