domenica 11 novembre 2007

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Dal Surrealismo All'Irrealtà.

Abbiamo parlato di Surreale, ora tuffiamoci di nuovo amaramente nella realtà. Anche se, a ben guardare, tutto quello di cui sto per scrivervi, se non fosse vero, a me parrebbe irreale.

Avrete sentito tutti dell'avvenimento accaduto all'autogrill dell'Autostrada vicino ad Arezzo anche se ancora adesso cosa sia successo esattamente in quell'autogrill non è chiarissimo.

Tifosi della juventus vengono sembra attaccati da coloro che erano in quella Renault megane. Inizia una colluttazione e una autovettura della Stradale dall'altra parte della carreggiata decide di intervenire.

Un poliziotto decide a piedi di andare dall'altra parte per sedare la rissa, dato che nonostante la sirena della volante per dissuaderli dal proseguire gli scontri, sembra che la situazione non si fosse calmata (strano perchè poi arrivato lì la rissa non c'era più...). Non si riesce a capire se la rissa, a quel punto, fosse già conlcusa o meno ma sicuramente la macchina degli juventini era già volata via. Il poliziotto spara due colpi in aria, o almeno così sembra, e uno di questi colpisce il tifoso laziale. Il Questore, in serata dichiarerà che un colpo è stato sicuramente sparato in aria l'altro invece è da appurare.

Da quel momento è successo di tutto: a Bergamo gli ultras hanno costretto a far sospendere la partita ed a Roma in serata è andata "in scena" una sorta di vergognosa guerriglia urbana.

Io credo che ci siano alcune responsabilità che devono essere rilevate e che poi devono essere risolte:

1) E' un dato di fatto che cmq era in atto una rissa tra pseudotifosi. Questo è un comportamento inaccettabile. Inoltre è scandaloso il comportamento degli ultras dell'Atalanta che hanno con la violenza costretto i giocatori e l'arbitro a far sospendere la partita dopo i primi sette minuti. Al riguardo vorrei fare due brevi riflessioni:

a) In primis una piccola provocazione: ammesso e NON CONCESSO che il comportamento della curva atalantina possa da parte di qualcuno considerarsi "giustificato" (!?!?!?!!!!), avrei allora gradito vedere questa stessa determinazione da parte di quella curva, di tutte le curve, anche quando a morire è stato un poliziotto (Ispettore Raciti). Non mi ricordo di averla vista.

b) Se si voleva manifestare in modo forte, deciso ma NON VIOLENTO il proprio dissenso era sufficiente o abbandonare lo stadio disertando la partita in segno di protesta oppure fischiando per tutto l'incontro tutti i 22 contendenti. Ma invece no, hanno deciso di imporre la loro volontà con la violenza.

2) L'altro tema che vorrei toccare è quello dei media. Molti di noi sono bloggers che postano su temi sociali, politici e di attualità e tutti quanti noi stiamo attenti a non postare cose inesatte e cerchiamo sempre di verificarle per quanto ci è possibile NON essendo GIORNALISTI e non essendo pagati neanche per fare i bloggers. Invece, tra i media, accanto a giornalisti seri abbiamo tuttologi o cmq giornalisti/e da varietà che forse non dovrebbero essere messi in ruoli così cruciali. Una notizia come la morte di un tifoso per mano di un poliziotto va data con attenzione; in primo luogo bisogna essere sicuri di come si sono svolti i fatti e poi, cercare di darla con le parole più giuste.

Detto questo, il mio cuore è gonfio di amarezza: un ragazzo ci ha rimesso la vita, ma va anche detto che oramai la violenza tra tifoserie ha una natura grave che si configura alla stregua di un' Associazione a delinquere militarmente organizzata e questo è un problema che va affrontato.

Purtroppo, e lo dico con la morte nel cuore, un primo passo, una prima misura d'urgenza dovrà essere quella di vietare al tifo organizzato di andare in trasferta.

E basta sentire i soliti stucchevoli commenti nelle trasmissioni sportive, mi stanno venendo forti conati di vomito.

Concludo con una citazione di W. Churchill che affermava che gli italiani perdono una partita di calcio come se fosse una guerra ed una guerra come se fosse una partita di calcio.

Purtroppo caro Winston, la ragione è dalla tua parte.

39 commenti:

Mamma Simona ha detto...

"Purtroppo, e lo dico con la morte nel cuore, un primo passo, una prima misura d'urgenza dovrà essere quella di vietare al tifo organizzato di andare in trasferta".

perfettamente d'accordo con te, ma in un paese come il nostro non succederà mai...troppi interessi...

Giovanna Alborino ha detto...

gli atti vandalici degli ultras sono vergognosi, a rimetterci e' sempre il morto, dovevano provvedere gia' da quando e' morto il poliziotto raciti, se ne parla per un po' poi basta..che un colpo sia stato sparato in alto posso crederci, ma il secondo avra' colpito di proposito il ragazzo...il poliziotto dovra' essere punito perche' molti di questi solo perche' hanno un arma spesso la usano troppo facilmente...che i media dicono cazzate e' risaputo, ieri mentre ascoltavo il tg i media dicevano che il ragazzo aveva 26 anni e il fratello diceva che ne aveva 28.
Logico credere al fratello

Anonimo ha detto...

Sinceramente non mi sento sicuro ad andare allo stadio. Non vorrei trovarmi in mezzo a una situzione come quella di ieri all'olimpico. Mi sembra tutto allo sbando in questo paese. Viene detto tutto e il contrario di tutto.

enzorasi ha detto...

Ti ringrazio per la tua lucidità nel commentare i fatti di ieri. Non si può dire la stessa cosa, putroppo, dell'informazione televisiva in toto.Ho ascoltato molte trasmissioni iersera e spesso gli interventi menavano il can per l'aia, come hai detto alcuni commenti fan venire il vomito. Quando gli interessi economici sono così forti, da noi è praticamente impossibile "stare sull'argomento". Gli inglesi non godono le mie simpatie ma Sir Winston aveva ragione.

Anonimo ha detto...

Mi associo al commento di Enzo.
Sono nauseata da tutta questa violenza, gli ultras hanno dato ancora una volta prova di inciviltà, andrebbero presi seri provvedimenti e in tv farebbero più bella figura a starsene zitti piuttosto che raccontare le solite fesserie.

ArabaFenice ha detto...

DAniele ieri non ho avuto modo di seguire la notizia. L'ho sentita confusamente e non so come siano andati i fatti. Ciononostante, non posso non concordare con le osservazioni che fai.
Se il poliziotto ha agito male che paghi per quello che ha fatto. Ma mi auguro che questa non sia l'occasione per gettare fango su tutto il corpo della Polizia che lavora per la nostra sicurezza.
Il dato di fatto è che comunque dopo i tanti bla bla bla in occasione della morte di Raciti sul tema sicurezza negli stadi siamo ancora a zero.
Avrebbero dovuto fermare il campionato in attesa che gli stadi fossero a norma, in attesa che i biglietti fossero nominativi, ecc.. Che è successo poi?

Anonimo ha detto...

PER ANNA ARABAFENICE:

E' così ma mi permetto di dire che il problema non si risolve in quel modo.

I biglietti nominativi sono solo una rottura di scatole per la gente per bene e basta.

Tu prova a vedere se riesci a far entrare le curve senza dover ricorrere ad un "liberi tutti"

Siamo al ridicolo: a me , nei Distinti (quindi non settore delle gradinate, fanno a volte aprire uno zainetto dopo che mi hanno setacciao anche i peli del naso al metaldetector e a Bergamo ieri sono riusciti ad entrare dentro lo stadio con un coperchio di un tombino, capisci da te che forse anche nelle Polizia qualche responsabilità ci deve essere.
I biglietti nominativi servono se poi in gradinata ognuno si siede dove stabilito dal biglietto o dal prorprio abbonamento. Tra l'altro gli abbonamente delle gradinate richiedono anche fototessera per essere fatti.

Ed allora come mai tutto prosegue come se nulla fosse? Forse perchè anche quando li prendono poi non vengono puniti più di tanto.

Forse perchè i media, ipocriti, se viene condannato in modo esemplare poi fanno i servizi su come questo ragazzo poi non fosse così cattivo....

Basti vedere il tam tam mediatico ed erroneamente diffuso circa la sentenza per quello spacciatore recidivo di cannabis.

Inoltre, non basta punire i singoli, le curve oramai sono gruppi iperorganizzati con dei capi e pertanto vanno combattute con sistemi più complessi.

Aggiungo ancora che i veri problemi oramai sono soprattutto fuori dal rettangolo di gioco e non dentro. Addirittura ieri si trattava di un autogrill lontanissimo dallo Stadio: l'autogrill era nei pressi di Arezzo, gli juventini andavano a Parma ed i laziali a milano.... giudica tu Anna....

Poi ieri sera quando sento Collovati dire che per gli stupri e gli omicidi si è severi e con questi delinquenti no, avevo davvero il sangue agli occhi

Ma sa leggere Collovati? Se ogni giorno si parla almeno nei blog di come sia vergognoso che manchi una legislazione ferrea e severissima contro la violenza sulle donne, come spiega queste sue fantasiose affermazioni?

Certa gente deve fare quello che sa fare e non il giornalista o l'opinionista.

Daniele il Rockpoeta.

Anonimo ha detto...

le notizie tuttora nn sono così precise,mi unisco a chi chiede che venga fatta luce sulla verità,che chi ha sbagliato paghi.ma è assurdo pensare che ogni domenica,o mercoledì,o sabato,l'italia diventi un campo di battaglia x 22 che rincorrono un pallone.fermiamo il calcio,finchè le società nn si prenderanno anche loro le proprie responsabilità,che sia come in inghilterra:stadi privatizzati,polizia privata pagata dalle società,se tutto fosse in mano a loro avrebbero più a cuore che i tifosi nn sfasciassero gli stadi.basta alle tifoserie con trasferte organizzate dalle squadre,chi può va da sè,gli altri paghino sky e se la vedono a casa,o al circolo.poliziotti fuori gli stadi,ma in numero minore,per vigilare sull'ordine pubblico,ma basta coi treni speciali,con i cortei lungo le città.e vediamo se così funziona.altrimenti,stop di nuovo e si studiano altre soluzioni.

Dott. Davide Longo ha detto...

La cosa che va sottolineata è la provata inpotenza delle nuove misure anti-violenza.
I biglietti numerati servono solo per le persone per bene...gli altri non si sa!
Cmq Daniele il coperchio del tombino non è stato portato dall'esterno, lo hanno accuratamente selezionato e prelevato all'interno dello stadio, fra le varie grate che coprono tombini dello stadio!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Per Davide: Ok grazie della precisazione, ma tutti poliziotti che stanno all'interno dello Stadio a cosa servono? Se stanno anche dentro la gradinata ma poi non intervengono preventivamente per impedire certi comportamenti cosa cambia che siano presenti o meno?

Aggiungo che portano cmq dentro di tutto da razzi a fumogeni e se per i tifosi locali può essere facile andandoci di notte giorni prima (ma i poliziotti so che fanno il giro dello stadiio per controllare che nuilla sia stato portato al suo interno) per quelli ospiti la vedo più dura ed invece a Genoa - Palermo i tifosi ospiti nel loro settore i fumogeni accesi li avevano eccome.

E come sono riusciti a passare?

Franca ha detto...

Sulla violenza che coinvolge il mondo del calcio (e non dello SPORT come si sente dire normalmente) è ora di fare delle serie riflessioni su cosa e chi c'è dietro.
Per quanto riguarda il ragazzo ucciso, non c'è da preoccuparsi: la verità non verrà a galla, perchè non si processano le forze dell'ordine.
Genova insegna.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Sai Franca mi viene da fare una riflessione amara su quanto dici e che porta a pensare che in questo caso potrebbe non essere così.

Qui c'è di mezzo il calcio e se non si ferma l'ondata di odio delle curve verso le forze dell'ordine davvero il calcio dovrà fermarsi se non chiudere del tutto e questo, i Presidenti delle società, non possono proprio permetterlo.

Credo invece che il poliziotto rischi una punizione esemplare per far calmare in parte gli animi.

Ma questa non è giustizia, soprattutto se poi invece non si pone mano, come anche tu hai sottolineato nel tuo commento, ai problemi che sono dentro al calcio.

ArabaFenice ha detto...

Ciao Daniele,
non posso non concordare anche con il tuo commento di risposta.
Per quanto riguarda i biglietti nominativi era una proposta che è nata in occasione della morte di Raciti e andava a braccetto con la proposta di fare solo posti a sedere e numerarli. Mi limitavo a dire che queste erano le proposte e poi il problema è caduto nel dimenticatoio. non giudico la bontà della proposta, non frequento gli stadi e non so bene come funzionino. Ad occhio e croce però penso che non sia così malvagia e che la gente per bene verrà ingiustamente seccata ma potrà godere di una maggiore sicurezza. Ma non era quello il punto che ho voluto mettere in evidenza nel mio commento. Mi premeva sottolineare come bisogna aspettare delle vittime per parlare e proporre soluzioni (buone o cattive che siano) e dopo un po' si dimentica tutto. Quanto alla Polizia non voglio negare che esistano delle inefficienze e che comunque non tutti facciano bene il loro lavoro, in buona o cattiva fede. Ma usare l'episodio per avvalorare la tesi dei poliziotti assassini, come alcuni già fanno, è quantomeno disgustoso. Tra l'altro quelli che hanno fatto ciò che hanno fatto ieri negli stadi non hanno molti titoli per dare giudizi morali.
Insomma, l'auspicio è che si faccia chiarezza in maniera che si inquadri l'episodio per quello che è senza generalizzazioni, paragoni e le solite strumentalizzazioni politiche.

Anonimo ha detto...

La cosa che mi ha reso perplesso è che sparando in aria sia riuscito a colpire uno in macchina. forse una nuvola ha deviato il proiettile. sembra un po' "do you remember carlo giuliani?". d'altra parte la reazione ultra a mio avviso è preoccupante, l'appartenenza alla casta dei supporters è molto più forte della fede politica, ormai (vedi tifosi "rasati" insieme a pseudo-compagni).

Mi piace il tuo spazio.

Buona giornata

Lorenzo

PePPe ha detto...

Non si puo morire a 28 anni per l'incompetenza di qualcuno che dovrebbe proteggerti (usare una pistola per sedare una rissa è da incompetenti). E sopratutto non si può stare a guardare, mentre alcuni ultrà/animali devastano le città.

Richie ha detto...

Una vicenda che non ha niente a che vedere con il calcio. bisogna fare luce su quello che è successo ieri mattina a gabriele, ma bisogna assolutamente allontanare chi ha preso la cosa a pretesto per mettere a ferro e fuoco l'italia.
E le istituzioni ancora una volta hanno dimostrato, nella gestione dell'emergenza, quanto sono puttane nei confronti del "soldo" che muove il calcio: alle 15 era già tutto chiaro come sarebbe andato il pomeriggio, nessuna partita andava giocata.

Anonimo ha detto...

Purtroppo io non riesco a vedere alcuna soluzione possibile al freno di tutta questa violenza che continua a montare in ogni ambito. Mi chiedo solo se non esistesse il calcio, o se qualche miracolo riuscisse a ricondurlo alla sua semplice natura di "sport", quelli che oggi sono gli ultras violenti, maleducati, sovversivi ecc. ecc. davvero sarebbero delle persone diverse? E' possibile che sia il calcio a generare dei mostri simili? O troverebbero comunque altrove le loro valvole di sfogo?

Mi si perdoni la mia sfiducia assoluta nel progresso di "certa" umanità.

polis ha detto...

Ho scritto un post anche nel mio blog su questo argomento, ritengo che sono due fatti distinti e sono serviti ai tifosi di ieri sera per scatenare e giustificare il terrore e la violenza nelle nostre città.

Francesco Candeliere ha detto...

Daniele complimenti per come hai esposto questo delicato post.
Pensa che "La violenza degli stadi" fu il titolo della mia tesi di laurea discussa ormai circa sei anni fa...
Spero presto di pubblicare un post per far sapere alla gente cosa ci sia sotto queste bande di teppisti....e cosa ci sia alla base del fenomeno.
Il problema è di tipo psico-sociale e coinvolge oltre che la politica, la società in pieno.
.....Si parla di gruppi extra parlamentari che si riuniscono negli stadi.
Quanto al caso in questione spero verranno presi i giusti provvedimenti.
Grave la morte del ragazzo,mi associo al dolore per la sua prematura scomparsa.
Ma in una situazione di guerriglia indiscriminata,come quella di ieri,loStato deve cacciare le ....(bip)....
Non sono ammissibili minacce alle istituzioni e non sono ammissibili i ritmi,imposti a suon di violenza,imposti da questi terribili gruppi ultrà.
Per il resto, tutto ciò è un'altra italianata......siamo vergognosi in ogni senso....
A presto Rockpoeta.

Anonimo ha detto...

Dici bene riguardo al punto dell'inciviltà. Due tifoserie di due squadre diverse che si pizzicano fino a scatenare una pseudorissa. La vergogna italiana cresce con l'evolversi dei fatti della giornata. Per quanto riguarda i media è vero, cercano di accaparrarsi gli ascolti e fare notizia, lo scoop della giornata. Si parla troppo in fretta, ma le voci corrono anche senza i mezzi di informazione, oggi basta una telefonata e tutta l'italia sa cosa è successo e dove. Nessun riferimento più azzeccato che quello a Churchill.

L'italia si deve vergognare di avere una curva in cui i tifosi hanno spranghe coltelli mazze e tombini, in casi estremi anche motorini e altri oggetti ingombranti.

Il calcio italiano, come dico sul mio blog anche, deve essere sospeso, bisogna mettere in castigo gli ultras, come si fa con i bambini.

Gianfranco Guccia ha detto...

Caro Daniele, condivido il tuo punto di vista sull'increscioso episodio dell'assurda morte di Gabriele Sandri, e posto in questa sede il medesimo commento, con qualche adattamento, che ho lasciato sul blog di Davide che ha trattato il medesimo tema.
Condivido anche le preoccupazioni evidenziate da Arabafenice nel suo commento.
A mio modesto avviso non il calcio o qualsiasi altro sport sono espressione di violenza, ma sono coloro che vi gravitano intorno a renderlo tale, e il più delle volte per motivazioni avulse dall'ambiente sportivo entro cui tali episodi si concretizzano.
In un eccesso di passione sportiva può starci anche uno "sberleffo", può essere comprensibile (non giustificabile) anche un insulto verbale, ma risse, violenza contro persone e reati contro il patrimonio, l'organizzarsi in bande armate (anche le spranghe ed i bastoni uccidono), sono atti che testimoniano esclusivamente una "voglia di scontro" che può estrinsecarsi in ogni momento ed in ogni contesto che costituisce "l'occasione buona" per dare libero sfogo alla violenza, con una bassezza di istinti che non si riscontra neanche tra le belve feroci.
Davvero penose poi le strumentalizzazioni politiche, da qualsiasi parte provengano, specialmente dai politici che urlano contro "le armi alla polizia" (ma vorrei sapere come farebbe altrimenti a contrastare una criminalità agguerrita e spesso meglio armata).
In quanto alla dinamica del fatto da autentico addetto ai lavori posso asserire che, allo stato, non esistono elementi per incriminare di omicidio volontario l'agente della Polstrada, come invece sostengono (comprensibilmente) i parenti del povero Gabriele Sandri.
La traiettoria seguita dal proiettile è indubbiamente quasi parallela al piano di terra, ed a una quota assolutamente compatibile con la dinamica dei fatti riferita dall'agente della Polstrada autore, per sua stessa ammissione, del riprorevole misfatto. Non di rado, a causa della tensione e dello stress psico-fisico, si sono materializzati incidenti analoghi che hanno visto come protagonisti appartenenti alle varie forze di polizia, che solo per non aver fatto vittime tra tifosi o altra categoria di persone, ad esempio manifestanti, posti di continuo sotto i "riflettori" della "pubblica attenzione", non sono balzati alla ribalta della cronaca con il medesimo fervore, ma che hanno egualmente rappresentato una vera e propria rovina per le famiglie dei sinistrati defunti, che soffrono e piangono nel loro anonimato senza il "conforto" delle più alte cariche dello Stato italiano che sfilano in "passerella".
Sul fatto che la verità venga a galla, o meno, dipenderà solo dalle evidenze materiali che scaturiranno dagli accertamenti tecnici disposti dalla Magistratura; non vedo, in atto, nessun elemento che possa avallare l'ipotesi di una volontà di "insabbiare" l'inchiesta da parte delle istituzioni.
Bene sarebbe stato, comunque, sospendere in toto la giornata di campionato, stante la situazione prevedibile che si è venuta a creare, anziché pensare agli interessi delle società sportive ed allo "scontento" che si sarebbe potuto diffondere tra tutti gli autentici e veri tifosi del calcio.
Mi auguro anch'io che chi ha da pagare paghi, senza sconti per nessuno, neanche per quegli "elementi nocivi" infiltrati nel tessuto della società civile che hanno messo a ferro e fuoco città, borgate, ed assaltato le caserme della Polizia.
Con tantissima amarezza e sincero dispiacere per l'accaduto...Gianfanco.

Anonimo ha detto...

Per Gianfranco:forse omicidio volontario no ma preterintenzionale si se spari ad altezza d'uomo.

Cmq ripeto che il poliziotto non deve fare da capro espiatorio e le tifoserie violente vanno sconfitte.

Anonimo ha detto...

Sono tifosi come quelli di cui hai parlato tu che trasformano lo sport in violenza e ignoranza...insultare i poliziotti, creare disordini , dare luogo a episodi di violenza e devastare una metropolitana non riporterà di sicuro in vita nessuno;ancora una volta la maggior parte dei tifosi ha dimostrato di non essere abbastanza intelligente da poter affrontare una cosa di questa gravità nel maniera più consona, protestando sì, ma senza violenza; io avrei voltato le spalle al campo per tutta la durata della partita... quella sarebbe stata una protesta silenziosa ma efficace e credo che i telegiornali ne avrebbero parlato con orgoglio. Io ho sempre sostenuto che le partite dovrebbero essere giocate a porte chiuse o che al limite dovrebbero essere riempite solo le tribune, non vedo altra soluzione; purtroppo però in un ambiente come quello del calcio girano troppi soldi per poter prendere delle decisioni drastiche per affrontare il problema nell'unico modo possibile... girano davvero troppi soldi; e in un mondo come questo purtroppo i soldi hanno più valore della vita di un'essere umano.

Zia Jaja ha detto...

In effetti Daniele il tuo post è eccezionale hai riportato ciò che io avrei voluto dire, ma l'impeto e la rabbia non me lo hanno permesso.
Il silenzio sarebbe stato il miglior modo per ricordare e commemorare Roberto e non certo quello che è successo e soprattutto tutto quel parlare alla TV senza dire nulla. Parole, parole, parole, ma senza nulla di concreto, nulla che possa servire. Basta con questi parolai. Ciao Daniele, grazie. Gloria

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Grazie Gloria, ammetto che restare lucido non è stato facile. L'amarezza era davvero tanta e per tutto.

Gianfranco Guccia ha detto...

@Daniele.
Sarò più drastico; e chiaro che quando definisco l'episodio un riprorevole misfatto, di cui l'agente indagato, ammette sostanzialmente la sua responsabilità soggettiva, è chiaro che parlare di omicidio preterintenzionale è il minimo!
Non è detto che il progredire dell'indagine non possa portare a conclusioni ancora più gravi sulle cause della morte della vittima, accertando, mi auguro di no, una precisa volontà di uccidere dell'agente suddetto.
Un saluto affettuoso....Gianfranco

Osteria dei Satiri ha detto...

avete ragione tu e churchill...
io penso che il calcio debba ritornare ad essere uno spettacolo. come vedere un film...no che dentro lo stadio ci sono tifosi che stanno tutto il tempo girati verso il pubblico non vedendo nemmeno la partita. il tifo deve essere confinato a quello che realmente è: esultare per la propria squadra, incazzarsi quando questa gioca male, sfottò fra una parte e l'altra delle tifoserie, sempre composti. seduti sulle proprie sedie in attesa della liberazione per un gol. Gli ultras non hanno scuse...se ci si organizza per andare allo stadio per altri motivi che non hanno niente a che fare con il vedere la propria squadra. Io le poche volte che sono andato allo stadio mi sono incazzato parecchio non potendo vedere la partita per cui ho pagato solo perchè qualcuno sventola la bandiera qualche fila davanti a me, mentre fa tutt'altro che guardare al campo.
allora se è cosi preferisco guardarmela da casa. almeno sono sicuro che se c'è un'azione da ricordare negli anni l'avrò vista.

Max

Anonimo ha detto...

Caro Dani, vedi io vivo molto di utopie, forse perchè ho una tendenza anarchica. Non voglio entrare in merito all'omicidio perchè è ancora tutto da capire, ma riguardo alla sommossa e agli atti vandalici seguenti io una proposta l'avrei ma non è realizzabile con noi italiani. Spiego subito il concetto. Gli italiani dovrebbero mettersi semplicemente d'accordo e non andare più agli stadi, così le società prenderebbero visione e decisioni in merito. E' un pò come il pagamento delle tasse, tutti si lamentano ma le pagano, se nessuno le pagasse più...E un pò come le elezioni, tutti si lamentano ma poi la maggioranza di noi va a votare, se non andassimo più a votare....Insomma una rivoluzione pacifista non starebbe male, ma come mettere d'accordo gli italiani? Impossibile...

Gianfranco Guccia ha detto...

Scusami Daniele per l' OT, chiedendo perdono a tutti per il fuori tema, in un momento quanto mai triste per la giovane vita stroncata da un destino assurdo.
Accogliendo l'invito da te rivolto, ai commentatori in un tuo precedente post, che qui riporto:
"...PER VEDERE COME RECITO SE ANDATE SUL MIO SITO DI CUI AVETE IL LINK IN FONDO AL BLOG HO MESSO UN VIDEO DI YOUTUBE TRATTO DA QUEL READING TEATRALE DOVE RECITO UNA POESIA
SE VI PARE CHE IL ROCKPOETA ABBIA RAGIONE DI ESISTERE ANCHE A LIVELLO REALE E DAL VIVO SCRIVETELO E POI NE PARLIAMO ANCORA CON UN POST SE LA RISPOSTA SARA POSITIVA..." sono andato a visionare il tuo video!
Volevo dirti pubblicamente, e non tramite un'asettica anche se sincera mail, che IL ROCKPOETA HA TUTTE LE RAGIONI PER ESISTERE! E se non ci fosse già un DANIELE VERZETTI allora qualcuno avrebbe dovuto INVENTARLO! Perché è giusto e necessario che esistà!
Con la massima Sincerità... Gianni.

Mary ha detto...

il calcio viene davvero preso troppo sul serio in italia...

maurob ha detto...

Vediamo.
La notizia pricipale è uscita così dalle agenzie di stampa.
Tifoso ucciso da un poliziotto per fermare una rissa tra tifosi juventini e laziali in un autogrill.
La notizia non è per nulla esatta, anzi dire proprio faziosa.
Perchè si è vero che il tifoso è stato ucciso da un poliziotto, ma non durante una rissa, dato che è riscontrato che Gabriele era in macchina che dormiva.
Seconda cosa inesatta la rissa era già finita.
Probabilmente ilpoliziotto ha sparato pensando ad una rapina piuttosto che ad una rissa tra tifosi.
Il fatto per cui a parte la sua tragicità non ha nulla a che fare con lo sport se non legato alla destinazione dei personaggi e la loro fede calcistica.
Erano a quasi 300km dallo stadio, stavano andando si a vedere una partita, ma potevano andare anche da qualsiasi altra parte, che ne so a pescare, a caccia, in disco alristorante, il fatto non sarebbe cambiato.
Speriamo che ora venga fatta chiarezza e il poliziotto paghi per il suo errore fatale.
A proposito che cosa ci faceva un tombino in mano a scalmanati di quel genere???

Anonimo ha detto...

Per Gianfranco: Grazie per queste tue parole così toccanti e sincere

Grazie davvero
Daniele

Gianfranco Guccia ha detto...

@Daniele:
continuo a chiedervi perdono per questa mia ulteriore intromissione fuori dal tema.
Le mie parole sono un riconoscimento che ti è dovuto!
Grazie per avere accettato il mio attestato di Stima ed Amicizia.
Gianni.

Finazio ha detto...

La ragione è dalla parte di Churchill ma anche dalla tua: condivido tutto.

Cristina ha detto...

Veramente un bellissimo post, qui trovo la risposta a tanti miei interrogativi.

Grazie.
Cris

Anonimo ha detto...

Apprezzo molto questo post. E sono altrettanto felice del commento che hai fatto al mio sull'accaduto.
Credo che quello che vada curato in Italia sia esclusivamente la certezza della pena! Capisci? Tutti quei tifosi organizzati ed imbavagliati che hanno assaltato le caserme non potevano essere solamente due che stanno per essere messi dentro per terrorismo. Non si può permettere in questo paese, con tutte le moderne tecnologie, di non rintracciare le persone che hanno preso parte tutte a quegli episodi vandalici. In Romania se rubi una gallina ti fai tre anni di carcere. In Italia se vendi cd falsi rischi sei anni di carcere, se violenti una donna te la cavi con due o meno.
Ma è possibile una cosa del genere?
Capisco che la vendita di cd falsi possa alimentare il commercio di droghe, ma in questo caso l'ho presa solo ad esempio.
Ovviamente ti ho scritto questo commento in base all'ultima riflessione del tuo post. Per quanto riguarda l'accaduto di domenica scorsa, mi sono espresso sul mio blog, dove mi hai commentato!
Pasquale Emolo

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Benvenuto Pasquale, sono contento che tu sia passato qui

Spero sinceramente che tornerai a trovarmi ancora

Daniele

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Aggiungo, Pasquale, che condivido il tuo commento e soprattutto osservo come non solo manchi la certezza della pena, non solo non ci sia forse la volontà o quantomeno la capacità di trovare i colpevoli ma soprattutto noto l'assurdità di situazioni, come tu hai sottolineato nel tuo commento, dove per un reato sicuramente meno riprovevole di un altro si rischiano molti più anni di carcere.

Insomma incongruenze che vanno eliminate per avere finalmente un vero Stato di diritto.

Chit ha detto...

Se i buoni e cari media avvessero messo la notizia nel modo corretto avrebbero dovuto parlare di "RAGAZZO ucciso" non di "tifoso" ma, forse, così la notizia non si sarebbe venduta bene e non si sarebbero aizzate quelle teste calde che popolano le curve degli stadi quindi,... niente ulteriori notizie.
Nella cattiva informazione sta l'errore di fondo (oltre che nell'omertà di certe Istituzioni) ma nessuno sembra essersene accorto purtroppo altrimenti così come per uno striscione si può essere condannati per "istigazione alla violenza" lo stesso dovrebbe valere anche per loro!