domenica 21 ottobre 2007

L'Angolo del Rockpoeta: "La Palizzata"

Le ultime vicende legate a De Magistris mi hanno davvero amareggiato. Lui inquisisce Mastella e la sua Procura gli leva l'incarico.

Questa poesia è nata qualche anno prima ascoltando Anna Finocchiaro a Ballarò parlare della Mafia come uno steccato, forse parlò proprio di palizzata e come tale superabile. Mi colpì il fatto che non usò il termine "muro" ma, forse volutamente, un vocabolo meno "invalicabile" per dare una netta sensazione a chi la stava ascoltando che se decidiamo di essere tutti uniti e compatti, la Mafia può essere debellata.

Io ci credo ancora, anche se oggi quella Palizzata a me sembra sempre di più un volgare ma resistentissimo muro.

LA PALIZZATA

Connivenze ereditarie
Si tramandano
Di generazione
In generazione.

Connivenze politiche,
E con potenti soggetti dell’economia reale.

Corruzione ovunque:
Loro
comprano le persone
in ogni settore della Società.

Per controllarla….

Intere Regioni
soggiogate
sottomesse,
alla mercé di un potere viscido,
squallido.

Disfunzioni giudiziarie
Personale insufficiente

Giudici Eroi
siedono
accanto
a Vigliacchi
al soldo
delle “Grandi Famiglie”.

E poi
c’è la gente comune
sacrificata
come merce di scambio
per i loro sporchi interessi.

Ed innocenti
muoiono
offerti in sacrificio ai loro “DEI”
per entrare nelle loro grazie
e per placare
la loro fame di morte.

Degrado sociale
Istituzioni assenti
Impotenza di fronte alla realtà.


Oggi però siamo ad un bivio:


Si può decidere
DAVVERO
E con la collaborazione di TUTTI
di sradicare
queste piaghe.


Oppure


Si può alzare una palizzata
sufficientemente alta
per non vedere.

E dopo,
Voltare le spalle
Alla propria dignità

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA.

26 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con te, bella la poesia.

Anonimo ha detto...

notevole ;)

Anonimo ha detto...

e una poesia molto dura la tua, dove però dici sacrosanti verità, non sò più cosa pensare....

Anonimo ha detto...

Ehi è la prima tua poesia che leggo, niente male ma secondo me puoi essere anche più tagliente, forzaaa!
Ver-zet-ti, Ver-zet-ti!
P.s. mi sono accorta ora che il tuo cognome fa assonanza con "versetti", allora mi sa che ce l'hai nel sangue...

Gianfranco Guccia ha detto...

Purtroppo il misfatto che avevo preiconizzato è diventato puntualmente realtà.
Posto parte di un commento inserito su blog (Francamente)nel post dedicato alle vicende di De Magistris:
...Da "addetto ai lavori" posso assicurati che accusare un P.M. di "fuga di notizie" è, il più delle volte, un utile appiglio
legislativo per togliergli dalle mani un'inchiesta ritenuta "scomoda" dagli ormai celeberrimi "poteri forti".
Ciò in quanto gli atti che costituiscono il fascicolo del Pubblico Ministero non sono noti solo a lui, ma anche al suo assistente giudiziario e, in buona parte, alle varie autorità di polizia giudiziaria che ricevono dal P.M. le deleghe per lo svolgimento delle indagini.
Vero è che il P.M. ha la responsabilità della segretezza degli atti fino a conclusione delle indagini preliminari, cosa che lo rende, di fatto, un eccellente capro espiatorio, ma è altrettanto vero che quegli stessi atti possono essere benissimo copiati e fatti fuoriuscire da chiunque sia deputato, a qualsiasi titolo, al loro trattamento.
Per quanto sopra detto, se provvedimento serio dovrebbe esser preso, tutti coloro che hanno avuto ingerenza nell'ambito di una data indagine andrebbero sanzionati, previo un serio approfondimento sull'eventuale responsabilità soggettiva.
La morale del commento è talmente scontata che ritengo inutile sottolinearla ulteriormente.
mercoledì, 03 ottobre, 2007.

Ancora un elogio per la tua vana poetica Daniele, una poesia densa di sentimento e di grande significato.

Sconfiggere la mafia è possibile, se solo ognuno di noi comprendesse che anche scavalcare qualcuno che ci precede in una fila composta è un atto di "mafiosità", e che avere paura di denunciare, anche e solo per mancanza di coraggio, è una manifestazione di "omertà" i cui effetti deleteri ricadono su ogni membro della Società Civile.
La prevenzione della criminalità, nel senso più ampio del termine, risiede nell'azione educativa dei minori che deve essere curata dalla famiglia e dalla scuola.
I bambini che potranno fruire di un sano percorso educativo saranno così in grado, da adulti, di esprimere una classe politica e dirigenziale che a sua volta si farà portatrice e divulgatrice dei valori di umanità e democrazia.
Si spezzerà così quella spirale maledetta che come un vortice tende ad inghiottire tutto quanto esiste di buono, spegnendo le coscienze e la voce di chi, in questo momento, grida la sua voglia di libertà, di pace e di civile convivenza.
Gianfranco Guccia.

ArabaFenice ha detto...

mastella cerca di coprire le sue bugie con altre bugie, nascondendosi contro l'impunità che gli garantiscono i suoi compari, come hanno garantito quella di Visco.
neanche nei passati 5 anni ho respirato aria di regime come ora.

Tintus ha detto...

Più che una poesia mi sembra una denuncia molto realistica dei nostri tempi.

Gianfranco Guccia ha detto...

ERRATA CORRIGE:
Scusa Daniele, devo correggere alcuni errori di digitazione piuttosto gravi:
La tua vana poetica...leggasi:
La tua VENA poetica!
Umilmente perdono per lo "strafalcione".
Gianfranco.

Anonimo ha detto...

Per Tintus: le mie poesie trattano spesso di temi sociali.

Grazie anche a tutti voi per le vostre belle parole.

Dott. Davide Longo ha detto...

Più passa il tempo e più questa storia mi ricorda quanto fatto con Falcone e Borsellino.
Ormai la magistratura è imbavagliata...e pensare che neanche Mussolini ci riuscì!!!

Silvio Irio ha detto...

D'accordissimo con te, complimenti per la poesia.

Franca ha detto...

Non sono in grado di giudicare se la motivazione dell'incompatibilità sia giustificata dalle norme, comunque mi sembra un finale già annunciato

Cristina ha detto...

Molto bella, mi hai lasciato con gli occhi lucidi.

Grazie per questa emozione.

cristina

omnia munda mundis

Anonimo ha detto...

Bella questa poesia, particolare; certo non sono "versetti" ma, al contario, versi coraggiosi e forti.

Sergio ha detto...

bella poesia e, soprattutto, molto vera!!!

Finazio ha detto...

Bellissimo esempio di poesia civile, bravo.

Giovanna Alborino ha detto...

forse la procura gli ha tolto l'incarico per evitare altre azioni mediatiche, o forse no.
Mi auguro solo che le indagini proseguono e che prima o poi mastella venga condannato per qualcosa perche' sinceramente non mi va' proprio giu', e' troppo falso e non ha un ideale politico.
Passa da sinistra a destra come fosse niente.
ciao
gio

Anonimo ha detto...

cogli sempre nel segno,non c'è che dire.x quanto riguarda la mafia,se prima nn viene sradicata dalle istituzioni,dalla politica,dalla mentalità stessa della gente,non ci sarà vittoria.

Mimmo ha detto...

...sono profondamente scioccato.
In altri Paesi avrebbero già consegnato le DIMISSIONI!!!

i nostri dipendenti hanno una FACCIA DI CULO incomparabile!!!!
scusate...ma è così!

enzorasi ha detto...

Daniele senti, c'è una parte della magistratura che ostenta imprimatur politici; un'altra che, in tempi non lontani, adulò la politica o una parte di essa; tutta la magistratura di fatto non risponde a nessuno del suo operato. Mi sembra assolutamente consequenziale che in una situazione da jungla anche un gattaccio come Mastella provi a fare la tigre. Se non è possibile ripulire dagli "scheletri "gli armadi delle parti in causa che almeno si provi a ristudiare la storia del diritto. Insomma non si può liberare la magistratura se non si libera la politica che è infettata dallo stesso virus: POTERE, POTERE INCONDIZIONATO.
Per ciò che riguarda la palizzata penso che Anna Finocchiaro ( che non mi fa nessuna simpatia )abbia usato il termine volutamente. Io sono troppo stanco stasera per affrontare il problema mafia senza scadere nell'ovvietà: tra l'altro non è possibile continuare ad ascoltare discorsi "sui massimi sitemi"riguardo la delinquenza organizzata e non andare mai sul concreto del territorio. Comunque Falcone lo sapeva cosa fare...e infatti! La tua più che una poesia mi sembra un'accorata riflessione. Alla prossima.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Parto dal fondo: si può rilfettere anche in versi.

Quanto al resto, concordo su quanto affermi ma la soluzione?

Se tutto è marcio come possiamo difenderci? Ci resta la denuncia perchè purtroppo nè io nè te possiamo cacciare Mastella da quel Ministero e aggiungerei anche Nicola Mancino dal CSM dove credo perfino che ricopra la carica di Vicepresidente.

PS: guarda che la magistratura NON deve rispondere allal magistratura del suo operato; la Costituzione ha stabilito l'indipendenza e la separazione dei tre poteri. Il problema, casomai, sta nel fatto che invece questa indipendenza tra i poteri non esista e anzi ci sia un forte legame poco ortodosso ed assai poco edificante.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

ERRATA CORRIGE: LA MAGISTRATURA NON DEVE RISPONDERE ALLA POLITICA.....

Anonimo ha detto...

Pubblico la tua poesia sul mio blog...è il mio pensiero tradotto in poesia...

fihanna ha detto...

come mai i novellini di ogni epoca sentono di migliorare i tempi e non fanno che peggiorare!!

Anonimo ha detto...

Hanna, a quale personaggio della vicenda alludi?

Anonimo ha detto...

Grazie Titania per le tue parole.