mercoledì 23 maggio 2007

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Ma allora lo ammettono pure!!!

Vi ricordate che di Google come Big Brother avevamo già parlato vero?

Ebbene oggi di fatto lo "ammettono" candidamente per bocca dell' A.D. Schmidt che afferma che é loro intenzione avere sempre più dati per poter anche indirizzare meglio gli utenti per es. perfino su quale lavoro sarebbero potenzialmente in grado di fare meglio. No comment

Vi posto il link dell'articolo, articolo che é più che esplicativo ed esaustivo di ogni parola che io potrei aggiungere.
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/scienza_e_tecnologia/google5/google-futuro/google-futuro.html

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Google mi sta deludendo. Anzi inquietando. Siamo in casa del nemico ora in un certo senso. Io non mi registro come utente di blogspot e ho cancellato la gmail perchè mi sentivo spiato, e non sono paranoico.

Anonimo ha detto...

E' la logica del mercato. Non non paghiamo google per le migliaia di server a servizio delle nostre ricerche.
Non si mantiene mica con le donazioni, ma fornendo altri servizi a pagamento, e su in fondo il fatto che la pubblicità sia stata finora limitata a qualche collegamento sponsorizzato a destra che puntualmente evitiamo di cliccare ci fa piacere.
(non lavoro per google...)

Anonimo ha detto...

scusate ho fatto c...o
Quanto a google sono disposta ad accettare qualche consiglio per gli acquisti personalizzato, almeno evito la pubblicità di detersivi e tena lady..

Anonimo ha detto...

Ma si in fondo chi se ne frega se google ci spia, L'ha già fatto Echelon.
Basta che il motore funzioni sempre.

Anonimo ha detto...

ma secondo voi solo google ci spia?
poveri illusi!
ciao a tutti angelo

Anonimo ha detto...

No, non è solo google che ci spia; navighiamo e ci fanno mangiare biscottini per riconoscerci, ogni sito controlla i movimenti dei visitatori, poi soprattutto ci ha spiato TELECOM, insomma il grande fratello, quello orwelliano, è intorno a noi e ci sta fagocitando. Gli amministratori di google sono stati "candidi", ma non per questo no dobbiamo incavolarci, vi pare?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Per Angy78:

Quoto interamente "laurie laurie" aggiungendo, o forse per meglio dire, ribadendo che ovunque vai sei riconosciuto, il tuo indirizzo IP ti identifica e quindi sei schedato, con tutto quello che ne consegue. Google quindi, come altri, sta andando su una china pericolosa...

Questo dovrebbe farti riflettere, come accade per me e per molti altri che questo problema se lo pongono...

Anonimo ha detto...

ma vedi daniele, per quel che riguarda l'ip è semplice, utilizzando vari programmini si possono usare ip fasulli, per non parlare ad esempio di fastweb, loro il tuo ip personale non lo fanno vedere ma ne danno uno creato da un provider... quindi questo è il male minore che mi preoccupa.
mi preoccupano casomai la marea di telecamere sparse nelle città.
poi si vuol parlare delle carte di credito, bancomat, viacard, telepass e via dicendo?
ragazzi ripeto google è solo una goccia in mezzo all'oceano!
angelo

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Sì Angy78 hai ragione. Sia sui proxy che sul resto.

Soprattutto sulle telecamere in città le quali spiano i tuoi movimenti quasi ad ogni passo. Dicono per proteggerci... I crimini restano (anche se in verità quelle telecamere a volte servono davvero) ma si aggiunge il rischio di chi gestisce quelle immaginin a chi possono cadere in mano e come...

Le viacard, e i telepass sono un'altra piaga forse necessaria, ma in quei casi la soluzione esiste: pagare in contanti come un tempo.

Non dimentichiamo i cell. Qualcuno sostiene che anche spenti possano essere come una specie di cimice che tu hai attaccata ovunque vai.

Hai ragione che google é una goccia nell'oceano, il mio postarci nasce dal fatto che anche loro, che all'inizio sembravano voler essere innocui, ora si aggiungono alla lista di tutti gli altri e volevo solo segnalarlo.

Quello che ritengo però altrettanto se non più pericoloso,oltre ad essere spiato per dove vado, é anche però ogni forma di spionaggio volta a conoscere l'individuo (quindi bancomat, carte di credito ma anche intercettazioni e dati presi on line) per carpirne i suoi gusti personali in quanto in quel caso acquisiscono informazioni private per poi gestirle a proprio piacimento.

Parlavi di bancomat e carte di credito... mi vengono perfino in mente le tessere a punti dei supermercati come quella che ha mia mamma!

Quindi la privacy delle persone con l'attentato quotidiano che subisce é giustamente un problema molto più vasto di google. Io volevo solo sottolinerlo perché la notizia che un altro soggetto della rete si é deciso a seguire questa strada doveva a mio avviso essere segnalata.

Non voleva quel post "elevare" google a "madre di tutte le spie informatiche" ma voleva segnalare il suo ingresso in questa già oramai numerosa "famiglia"

Quindi, come anche ha detto Andrea, evitate le Gmail e per quanto possibile, cercate ove si può di dare meno informazioni possibili on line, ecc...

Tutto qui. Volevo soltanto evidenziare una news che poteva forse essere sfuggita o magari essere stata poco considerata.

Benvenuto Angelo.

Anonimo ha detto...

I servizi gratuiti come google non si fanno pagare in denaro ma in informazioni. Quando apriamo una mail gratuita clikkiamo su accetto nell'informativa privacy senza farci troppo caso anche perchè se no non si vaavanti. Il garante dal canto suo è un fantoccio che riesce a intervenire sempre a guaio fatto, compreso nei fatti gravi. Non possiamo più farci niente: solo boicottaggio.

Anonimo ha detto...

Non toccatemi GOOGLE!
PS se oltre a consigliare il lavoro lo trovasse!!

Anonimo ha detto...

Per quelli che hanno il letto il libro di Orwell, fra un po' Google ci consiglierà anche l'anima gemella. Amore forbidden

Anonimo ha detto...

SCHMIDT.....mi suona inquietante.
Achtung Baby

Anonimo ha detto...

si sa che tutto ciò che scriviamo dalla tastier è monitorato...

un saluto rockpoeta

Anonimo ha detto...

Per Sermau: si avevo letto anch'io qualcosa del genere, con i relativi rischi per la digitazione anche in siti sicuri, di codici di carta di credito, password, e così via.