Ho aspettato a vedere il suo comportamento. Sicuramente meno aggressivo e offensivo di Ruini, più apparentemente conciliante, sicuramente più diplomatico, ma nonostante certe esperienze che credevo lo avessero forse un po' più levigato e addolcito, sempre deciso. Mi chiedo in realtà peraltro quanto la presa di posizione sui DICO dell'Arcivescovo di Genova (la mia città ehm...) Angelo Bagnasco non sia cmq influenzata dall'ossessiva ferocia con cui il Papa si ostina a cercare di impedire che questa legge si voti e passi.
Non so, e sicuramente lui mi smentirebbe, ma credo che senza questo accanimento da parte del Pontefice lui non avrebbe fatto questa crociata. Certo non avrebbe detto "evviva votateli con la mia benedizione" ma avrebbe forse tenuto un profilo più basso.
Almeno credo. Perché mi lancio in queste affermazioni? Perché il neo "capo" della CEI se per voi tutti é l' Arcivescovo Angelo Bagnasco, per molti di noi ai tempi dell'Università e della frequentazione in FUCI era semplicemente Don Angelo.
Una persona in effetti un po' troppo "curiosa" nella prima parte della sua presenza in associazione, ma poi invece al suo successivo rientro cambiata, più umana.
Ecco perché, anche per l'esperienza come cappellano militare, pensavo che avesse sviluppato in modo più forte quel suo lato "umano", e quella pietas che forse agli inizi un po' gli mancava.
Ma, salvo la possibile attenuante di cui sopra, relativa all'ossessività papale sui DICO, invece mi sbagliavo.
Ecco perché ho aspettato un po' prima di scrivere. Sicuramente é molto meglio di Ruini almeno nei toni ma quella nota resa pubblica oggi con il richiamo ai politici cattolici alla "coerenza" a discapito però di un diritto alla laicità di tutti (e quindi anche dei politici cattolici se la desiderano) non mi é per niente piaciuta. Un'altra ingerenza dettata dall'alto ma un po' anche figlia del primo Don Angelo conosciuto da me in FUCI.
Affermare infatti, come testualmente si legge nella nota, che "nessun politico che si proclami cattolico può appellarsi al principio del pluralismo e dell'autonomia dei laici in politica, favorendo soluzioni che compromettano o che attenuino la salvaguardia delle esigenze etiche fondamentali per il bene comune della società" ed inoltre di seguito aggiungere che "Sarebbe incoerente quel cristiano che sostenesse la legalizzazione delle unioni di fatto", mi sembra ponga in risalto un atteggiamento assolutamente intimidatorio e non accettabile nè dalla Chiesa nè da nessun altro organo istituzionale o persona fisica.
Vi domanderete tutti che ci faceva in FUCI uno come me. In realtà molti laici erano in FUCI, e la parte di studio sociale e di iniziative non prettamente cattoliche mi interessava moltissimo. La libertà di azione era assoluta e cmq un laico può avere della spiritualità, il che non significa essere contro i DICO ed avere una morale "bigotto-cattolica".
Io già allora ero assai poco favorevole (per usare un eufemismo) ai "poteri forti" della Chiesa, ammirando però moltissimo quei preti che univano alla carità cristiana il realismo della strada. Nella FUCI peraltro in quei periodi si trattavano tematiche a più ampio respiro e per certi aspetti é stata per me un'esperienza importante.
Ad oggi non sono sicuro se Dio ci sia o no, ma non mi sento ateo strictu sensu, laddove ateo significhi non credere a nulla. Credo che siamo anima, energia, vita oltre un corpo. Dio, é un concetto che non sono sicuro di credere che esista.
Finito il mio outing (LOL) torno sul punto e aggiungo una cosa. La minaccia di Ratzinger a proposito dell'Inferno francamente non mi tange per nulla. Intanto io, se lui ha ragione, l'Inferno me lo sono già ampiamente guadagnato. Per giunta, afferma sempre lui, é eterno, quindi oramai non provo neanche più a pentirmi (unica soluzione per evitarlo) anche perché non ne ho la benché minima intenzione!
Credo solo che se il Pontefice si é ridotto a lanciare anatemi simili a scomuniche papali di secoli lontani, forse oltre ad esagerare veramente troppo, si sta rendendo conto di essere alla frutta.
Sondaggio recente, mi pare su Repubblica ma non ricordo bene: il 64% degli italiani (cattolici compresi) non vuole l'ingerenza della Chiesa cattolica sulle decisioni del Governo italiano.
Insomma cari Vescovi, fate i pastori non i Duci.
Fonte: Repubblica on line
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/politica/coppie-di-fatto-6/nota-cei/nota-cei.html
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
10 commenti:
secondo me il commento migliore l'ha scritto Vitorio Zucconi:
"E in mezzo a questo troiaio nazionale quotidiano e dilagante di vip e vippesse svaccati, di celebrità ricattate perché ricattabili, di puttanieri e puttane, di principi magnaccia, di donne che la danno via per una velinata in tv spinte dalle loro mammine, di pezzi grossi con moglie e figli che pretendono il droit de culage, come i signorotti feudali, per farle lavorare, di giornalisti e intellettuali che si vendono l'anima, parte presumibilmente più importante del sedere, per un pezzetto di potere, di coca come se nevicasse, di politicanti sepolcri imbiancati che convivono, divorziano, si risposano e fottono come conigli mentre invocano i Santi Evangeli, di preti pedofili che hanno ferito a morte il cattolicesimo americano, io dovrei preoccuparmi per il futuro della famiglia e della civiltà occidentale perché le due vecchie lesbiche del piano di sopra sognano di firmare un patto civile? Qui si è davvero perso il comune senso del pudore, ma quello serio, il pudore morale."
Vittorio Zucconi? Ma dove avrebbe fatto tale dichiarazione o commento? Puoi per favore citare la fonte nel dettaglio?
Strano perché di solito é più "english" e meno sboccato e una dichiarazione come questa (nella forma) mi ha sorpreso.
Si è una dichiarazione molto sanguigna che non mi sarei mai aspettata da zucconi, nel tono intendo. Per il resto sono perfettamente d'accordo. La chiesa deve smetterla di interferire nelle scelte di una Repubblica sovrana
Cioè personalmente intendo, anche se non conosco in maniera approfondita lo stile di Zucconi, è una dichiarazione veramente inaspettata ed inusitata nei toni (sul contenuto invece naturalmente non c'è nulla di strano).
A storia e a educazione civica vi ricordate? I patti lateranensi? Vi ricordate cosa dicevano ai tempi dei lumi? Libera chiesa in libero stato? Regaliamo al papa tedesco ed ai suoi giannezzieri imporporati un libro di storia aggiornato?
Confermo è una risposta di Zucconi ad un lettore di Repubblica:
http://www.repubblica.it/
2005/b/rubriche/letterealdirettore/pudore/pudore.html
Ed ha ragionissima.
Credo che dal mio nick si riesca a capire che non stimo particolarmente la politica alla Rosy. La ritengo un po' accecata per l'appunto, da molti pregiudizi. Ciò nonostante ho apprezzato il suo lavoro sui DICO, più oggi che quando la cosa è uscita un paio (?) di mesi fa...
Non è una cosa fondamentale per il Paese ma ora leggere questo post mi ha fatto salire il sangue al cervello. Sì Daniele la penso come te. Che i preti pensino alle anime ed alla vita eterna, che a quela terrena e a come condividerla con i nostri COMPAGNI ci pensiamo noi!!
"Insomma cari Vescovi, fate i pastori, non i Duci"
E' una frase da scrivere, sottoscrivere, farne un post ed appenderlo in chiesa.
La Chiesa ha sempre svolto un'azione moralizzatrice e benefica per la societyà italiana. Ha sempre cercato di frenare certe spinte eticamente discutibili (eticamente non vuole dire religiosamente). Ma oggi sta sbagliando, per principio, perchè pensandoci e riflettendoci, depurando la vicenda dalla conottazione omosessuale, in fondo i dico sono patti di solidarietà fra essere umani.
Scusate certe volte le immagini valgono più delle parole:
[img]http://blogosfere.it/images/vignetta_cei.jpg[/img]
Posta un commento