sabato 17 marzo 2007

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Fuksas e il vento...

"Puskas, entra in area, salta un avversario, ne dribbla un altro, è solo davanti al portiere, lo scarta, tira, RETE!!! RETE !!! RE..."

No, no fermi, rewind LOL :-))).

Questo è stato un grande campione di calcio ungherese e mondiale del passato, mentre noi oggi parleremo di un italiano, che non penso sappia giocare a calcio e che anche nel suo "campo", non credo a mio avviso, sia proprio un ... campione.

Ieri sera ero in trasmissione da Daria Bignardi (come pubblico ovviamente) e sento l'architetto Fuksas dichiarare : "io vorrei essere il vento" Bellissimo vero? E poi aggiunge che adora le dune perché sono dinamiche, in divenire e, se non erro, si integrano nel territorio che le circonda.
Ha anche affermato come il suo sogno sarebbe quello di realizzare un'architettura dinamica come le dune di sabbia.

Fantastico!!! Ed allora mi chiedo perché poi realizzi dei "mostri" di staticità come le famigerate Torri.

Senza andare a Vienna o in altri luoghi del mondo, si può parlare di casa nostra (anche se ancora quella "cosa" non c'é ma la si farà temo purtroppo...)

So che ha intenzione, se glielo lasceranno fare, di realizzare una specie di Faro di Alessandria alto 120 metri in versione moderna sul lungomare tra Savona ed Albissola dove sorgerà un nuovo porto turistico da 700 posti barca. Anzi, per essere più precisi, quella Torre la vuol fare in mezzo al mare.

Ora, a parte le polemiche sorte anche per la zona scelta per il porticciolo turistico che poteva essere fatto in un'area migliore e più funzionale, io mi pongo un quesito semplice semplice.

Mi chiedo che senso abbia riprodurre in miniatura una sorta di Torre Gemella con l'impatto ambientale che ne consegue e che significato abbiano questi giganteschi ed assurdi monoliti.

Soprattutto mi chiedo perché lui continui a realizzarli. Queste Torri sono un inno alla staticità ed al rifiuto dell'integrazione con l'ambiente che le circonda.

Un po' strano ed in contraddizione con il suo desiderio di essere Vento e con l'apprezzamento delle dune per la loro dinamicità nonché anche con la sua affermazione che si dovrebbe prima vedere il paesaggio e poi capire se quello che si vuole realizzare é con esso compatibile. Tutte belle parole, ma nei fatti?

Per saperne di più, andate a questo link:
http://www.truciolisavonesi.it/articoli/numero53/eco.htm

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Tanti metri cubi, tanto volume, volume uguale altezza x profondità x superficie, la parcella professionale va in percentuale e del vento che si ne frega più?

Anonimo ha detto...

C'è un errore nella formula superficie per altezza, non superficie per profondità, ma profondità per larghezza = sperficie e poi la formula precisa dipende dal tipo di solido.
A parte la precisazione /scusami amico/, a certi architetti interessa solo soprendere (nel bello e nel brutto)

Anonimo ha detto...

Lezione di storia: il Faro di Alessandria non esiste più, ne hanno trovato solo qualche traccia in mare, mi pare. Idem per il famoso Colosso di Rodi. Si vede che il mare queste cose gigantesche se le inghiotte. suggerisco al sig. architetto di costruire lontano dal mare...

Anonimo ha detto...

Ho visto la Bignardi venerdì sera. L'intervista mi è piaciuta ma lui è un tipo da trattare con i guanti, molto pieno di sè, tronfio..il vento gli piacerà perchè l'aiuta a gonfiarsi!

Anonimo ha detto...

L'ho vista anch'io la trasmissione.
Daria è stata bravissima, ma francamente non sono d'accordo praticamente niente su Fuksa, soprattutto l'ho odiato quando ha detto che le donne architetto di successo sono delle virago. E' una affermazione apodittica e assolutamente infondata e ingiuriosa!

Anonimo ha detto...

Forse voleva solo dire che per farsi strada devono essere un po' più dure e meno dolci, ma credo che valga un po' per tutte le professioni di successo. Oh no?

Anonimo ha detto...

Sarò controcorrente ma a me Fuksas è piaciuto, è un tipo deciso, concreto, uno che non si lascia condizionare. Certo guadagna molto, ma si è "fatto da solo" direi, seppure provenga da una famiglia benestante si è fatto strada da solo nella vita. Un voto? 9+

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Ehi, per la prima volta Andrea non la pensiamo allo stesso modo LOL!!!

Forse si sarà fatto anche da solo ma le sue Torri mi sembrano davvero uno sfregio all'ambiente.

Per carità non é l'unico a realizzare simili obrobri, é in buona compagnia non lo nego, ma a me viene in mente l'opera di Renzo Piano negli USA (non ricordo più quale Stato) dove ha realizzato un centro di ricerca sottoterra e, alla vista, il massimo che osservi e noti sono tre piccole cunette di verde... il resto é sotto: c'é ma non lo vedi.