Sabato mattina a Milano (salvo colpi di scena, sono scaramantico...) intervisterò (mamma mia!!! A scrivere editoriali forse me la cavo, ma fare interviste mah... incrocio le dita LOL!!!) Diana Pavlovic (di cui qualcosina già sapete se avete letto i commenti sul post inerente la famosa "lettera-invito").
Io ho già delle domande, ma vorrei anche sceglierne un paio pensate da voi. Pensate cosa vorreste chiederle su questa realtà, sul loro desiderio di integrarsi, su tutto ciò che ha attinenza al tema dell'intervista; anche domande scomode, ma sempre nel rispetto della persona e del loro gruppo etnico.
Io andrò là non per fare un terzo grado ma per capire di più la loro realtà. In fondo, noi sappiamo molto poco di loro. E' ora di provare a vedere cosa c'é al di là di quello che sappiamo o riteniamo di sapere. Un tentativo di approccio ed avvicinamento nell'ottica di un'integrazione necessaria sempre nel rispetto reciproco delle regole civili di convivenza nonché di legalità.
E' un tema che credevo sarebbe caduto nel disinteresse soprattutto la seconda volta quando ho postato la lettera aperta di Gad Lerner ed Aldo Bonomi.
Invece, nei commenti si é aperto un dibattito interessante e questo mi ha stimolato a continuare su questo tema.
Ho pensato pertanto, anche dopo averla sentita parlare quella sera, che una persona come la Pavlovic, che é dentro quella realtà ed é in contatto con questa etnia essendo lei stessa una Rom, fosse la figura giusta per provare a capire, capirli e capirci meglio (scusate non volevo fare Marzullo ehm...)
Credo che ci siano cose che i media e noi tutti non sappiamo di quella realtà, e voglio provare a vedere se riusciamo a conoscerle per comprendere meglio.
Conoscenza e ascolto sono i primi passi per provare ad accettare il prossimo, e un primo passo fondamentale verso una necessaria integrazione.
Attendo quindi i vostri contributi con grande curiosità.
Tempo massimo: venerdì sera a mezzanotte! :-)))
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11 commenti:
Io farei una domanda sulla condizione della donna nelle comunità zingare: matrone o schiave?
Ciao. Domanda se la mancanza di una fissa dimora è una scelta obbligata dalla mancanza di risorse economiche oppure se è nel loro DNA (tipo tribù nomadi berbere)
Ci ho pensato un po'. Perchè non le chiedi che rapporto ha la sua etnia con internet e la tecnologia?
Domandale se puoi come i rom ricordano lo sterminio subito nei campi di concentramento e se si sentono ancora dei paria.
io direi che potevi chiederle come mai i rom ouzzano, non si lavano, rapiscono i bambini e stuprano le donne...così vedevi che ri rispondeva
Per Rosie Blindy: la tua domanda non sarà aggiunta solo per un motivo, era già tra quelle che avevo pensato di porle LOL: andando in rete ho visto che anche questa tematica è stata affrontata e dibattuta.
E sì, Remington, perchè alcuni di loro hanno anche dei blog e sono abbastanza divisi sul patto di legalità (c'era un sondaggio su un blog di un ragazzo di nome Marlenek ed erano abbastanza spaccati sulla votazione, anche se erano solo una quarantina di votanti).
Immagino pertanto, anche se proverò a chiederlo, che le nuove generazioni, abbiano un rapporto uguale al nostro con la tecnologia che ci circonda.
Per Anonimo: intervisto una donna, come avrai capito, giovane, assolutamente indipendente, di buona cultura, insomma il contrario di te.
PS io ho molti amici a Napoli, tra gli appartenenti ad homoscrivens.
Sappiamo benissimo il razzismo che colpisce anche i meridionali: non vedo differenza tra questo tuo atteggiamento e quello.
Qualcuno quindi, potrebbe dire la stessa cosa dei napoletani, dimostrando i tuoi stessi pregiudizi. Lo troveresti giusto? Io no.
Ti ho risposto, e ti ho forse dedicato persino troppo tempo; ogni nuovo commento del genere che ti ho già cancellato (perchè pensavo avessi capito che qui si rispetta ogni persona) verrà da questo momento sistematicamente eliminato.
Per Lilly e per Maddie: non so come dirlo le vostre domande sono in ballottaggio, salvo nuovi interventi LOL. La tua domanda Lilly è molto interessante ma volge troppo al passato, io invece vorrei poter puntare sul presente, per guardare in faccia la realtà attuale e provare a pensare come potrà evolversi la situazione in futuro.
Provocazioni gratuite a parte, chiedile se si è mai sentita discriminata quando raccontava di avere domicilio (è mai successo?) in un campo nomadi. Qualcuno è disposto a darti lavoro lo stesso?
Religione: alcuni sono islamici altri cristiani ortodossi, mi pare.
Pesano le diversità di fede religiosa fra loro?
Ho dei pregiudizi. Lo sai,lo ho ammesso. Buona fortuna
Ps ho dei pregiudizi, sì, ma lo riconosco. Non voglio confondermi con chi non ha nemmeno l'umiltà di rendersene conto.
"Il pregiudizio vede ciò che gli pare e non vede ciò che è evidente" (Aubrey De Vere)
Riconoscere di avere dei pregiudizi
è il primo passo per guarirsi.
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