Siamo di nuovo qui a parlare di terrorismo rosso e nero in Italia.
Ed é ancora il programma di Piroso su La7 (davvero valida quest'anno la sua trasmissione) che me ne fornisce lo spunto.
Storia che conosciamo poco quella del nostro Paese dagli anni settanta in poi. Soprattutto il periodo '70 -'90 circa (curioso quasi un altro ventennio...)
Dall'Italicus, agli anni di piombo per arrivare ai sequestri Moro e Sossi, fino agli assassinii di Bachelet, Berardi, Conti, Occorsio.
Insomma anni davvero difficili dove terrorismo di "destra" e di "sinistra" si fronteggiavano avendo anche un nemico comune: lo Stato.
Le Br volevano rovesciarlo, quelli di Ordine Nuovo invece desideravano solo (parole di Mario Tuti, ex membro di Ordine Nuovo ed ospite da Piroso) "dare una testimonianza" in quanto loro volevano solo immolarsi come tutti quelli uccisi presso la Chiesa di Santa Maria Novella a Firenze.
Peccato che per immolare loro stessi hanno invece ucciso altri innocenti...(come peraltro lo stesso Mario Tuti affermerà molto onestamente in trasmissione, dichiarando come avesse sbagliato a uccidere altri quando lui voleva il suo sacrificio e non quello di terzi...)
Ustica, Italicus, Stazione di Bologna, e tante altre stragi con, forse, una realtà comune: uno Stato (il nostro) nel primo caso vigliacco, in quanto ha taciuto certe verità con la complicità dei vertici delle nostre forze armate, e nei restanti (forse soltanto per quanto concerneva una parte del Parlamento) fortemente coinvolto e anche molto intrecciato con il terrorismo rosso.
Molti hanno questo sospetto, non solo io. La stessa Rosy Bindi ha di fatto dichiarato questo a "Ndp" affermando che prima di dare un colpo di spugna vorrebbe poter escludere ogni rapporto delle istituzioni con le Br.
Rosy Bindi é stata chiamata in trasmissione non come politico o ministro, ma come testimone di un evento drammatico: la morte di Bachelet ad opera delle Br il 12 febbraio 1980, in Università con lei, allora sua assistente, accanto a lui in quei terribili attimi.
Una testimonianza davvero commovente, asciutta priva di fronzoli e scevra da atteggiamenti retorici.
Un momento davvero interessante é stato anche quello dell'intervista in contemporanea a Franceschini (ex Br anche lui libero dopo aver scontato 18 anni di carcere) e Mario Tuti (Ordine Nuovo) che é in regime di libertà vigilata da non molto se ho inteso bene e che ha scontato "soltanto" 27 anni e mezzo di carcere, ma che di fatto é un ergastolano e quindi ha la sua pena ancora in itinere.
E qui scatta l'altra osservazione: a fronte di un Tuti più pentito, senza sovrastrutture politiche dell'epoca tali da influenzarne le sue opinioni, si è visto un Franceschini molto distaccato nel parlare ed ancora molto attento al porre in essere una precisa analisi sociologica e politica dei fatti di quel periodo.
Due cose mi hanno colpito:
1) Tuti si é anche "sporcato le mani" nel senso che ha ucciso davvero personalmente ma cmq, a differenza di Franceschini, parlava con più schiettezza, amarezza, sincerità e senza l'aria di uno storico dotto che ci vuole far ricordare certi avvenimenti del passato con atteggiamento di colui che sa davvero come è andata….(aria che invece Franceschini sembrava avere…)
2) Le loro differenze ideologiche ve le ho già enunciate sopra, ma c'é un altro aspetto che mi ha dato da pensare.
Mi é sembrato che nel comminare le pene si sia assistito ad un procedimento volto ad usare due pesi e due misure, come se la Bilancia della Giustizia non funzionasse molto bene ed uno dei due piatti pendesse più dell'altro...
Da un lato un Deputato in Parlamento é un ex brigatista. Molte ex Br hanno finito di scontare la pena sfruttando una legge che permetteva loro di confessare e "tradire" i loro compagni per avere aiuti concreti in sede processuale.
Dall'altro invece, membri di Ordine Nuovo come Tuti, gli anni se li stanno facendo proprio tutti. Forse questa severità andava applicata anche ai terroristi di "sinistra", o no?
E allora, ripeto, mi chiedo, (a prescindere dai dubbi a parer mio molto fondati che Ordine Nuovo avesse contatti con la nostra intelligence, nonostante la smentita di Tuti) se per caso non siano stati fatti due pesi e due misure nel comminare le pene ai terroristi a seconda del loro "colore"...
Un’altra pagina della Storia di questo Paese, piena di misteri e di “pissi pissi” senza che la Verità venga fianalmente rivelata nel rispetto sia di coloro che hanno perso affetti importanti in quegli anni che anche verso di noi che siamo il tessuto reale del Paese.
La Soluzione? Una sola, anche se non facile e con probabilità di successo nell’immediato assai scarse: non limitarsi all’indignazione ma continuare a chiederci cosa è successo e Perché? Continuare a cercare le risposte e non smettere di volerle conoscere.
Inidignarsi e basta non serve, come dice bene Marco Paolini (le parole sono quasi le stesse e tratte se non ricordo male dalla sua brillante performance su Ustica): “...Non indignatevi vi prego! L’ndignazione è un istante brevissimo che dura lo spazio di una eiaculazione precoce”
E poi.... puff! Svanisce.
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8 commenti:
Destra, sinistra. Non mi sento di dire che siano stati trattati peggio i terroristi di dx, nonostante le mie idee. Sono assassini e quelli di dx hanno fatto più vittime, purtroppo
Piroso sta diventando noioso. Questo revisionismo storico non serve a nessuno. Serve che a scuola si insegnino gli anni di piombo, che si studi la storia dalla II guerra mondiale ai giorni nostri. Che i ragazzi sappiano.
Mi trovo in difficoltà a scrivere su questo argomento. E molto. Mi ricordo come in un incubo le immagini di Bologna. L'orologio della stazione. Ribadisco che ci sono terroristi che non hanno fatto violenza in senso fisico a nessuno ed hanno scontato la loro pena. Ma ci sono stati bologna, l'italicus, piazza fontana. Lì non si può nè si deve dimenticare o fare sconti
I terroristi di sinistra sono stati sempre più scusati e giustificati anche dalla opinione pubblica. Anche nell'immaginario collettivo sono meno delinquenti degli stragisti di destra, forse perchè ancora ci ricordiamo i guasti del fascismo. E' innegabile. E' proprio così. Che sia giusto è un altro discorso.
Piroso mi ha stufato. Se ne parla anche se non lo si vede in tv. Ma ultimamente ha azzeccato gli argomenti di cui parlare che sono scomodi. E' una eccezzione alla sua regola di parlare di niente.
Come sempre sono d'accordo con te, Daniele. Ma la destra ha fatto di peggio.
Ieri sono stato un po' sbrigativo. Ma il post merita un commento più lungo. E' vero che questo parlare di terrorismo secondo me è un primo tentativo di analisi distaccata e forse la Repubblica ora è pronta anche di parlare di gladio e p2?
Concordo sul fatto, Rosie, che anche a scuola si dovrebbe anzi si dovrà dibattere su questo periodo storico, ma se intanto lo fanno i media forse può essere una importante occasione per stimolare insegnanti e istituti scolastici a non lasciare da parte la nostra storia più recente per disinteresse o peggio per mancanza di coraggio nell'affrontarla...
Quelle lancette immobili sulla storia le ricorderò anch'io per sempre laurie.
Gladio, P2... Noi pronti a conoscere la verità lo siamo, loro saranno pronti a dircela?
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