venerdì 21 giugno 2024

L'angolo del Rockpoeta: "Commozione Selettiva "

COMMOZIONE SELETTIVA 

Prima il web ha ridotto sensibilmente
La vostra capacità d’attenzione
Poi la vostra soglia di durata
Ossia per quanto tempo vi appassionate e seguite
Una notizia
Rectius tragedia,
Ma che potesse anche portarvi
Ad una commozione selettiva e quantitativa
Non l’avrei mai creduto.

Ho atteso
E atteso
Fino ad oggi
Poi visto che 
Tra influencer, blogger, giornalisti on line
Di me non ha scritto nessuno
E che nessuno, notizia a parte,
Ha pensato di commuoversi 
Davanti alla mia storia
Ho capito che l’ultimo drammatico passo
Verso le tre fasi da rimbambimento del web
Si era definitivamente realizzato.

Vi commuovete ancora, certo,
Ma per meno tempo
E soprattutto solo se 
La tragedia ha numeri sempre più elevati
Magari è continua nell’arco di almeno qualche giorno
(Ma non di più perché poi perde d’attrattiva)
Ed ancora meglio se ci sono coinvolti poveri bimbi innocenti.

Ma di me e su di me nulla

Sono
Anzi oramai ero
Un bracciante indiano
Sfruttato come tanti altri

Pochi giorni fa ho un incidente sul lavoro
Perdo un braccio
Vengo caricato come un cane randagio
E lasciato svenuto ed in compagnia 
Del mio arto staccato
Davanti a casa.

Corsa drammatica all’ospedale
Ma non ce l’ho fatta.

Mi rendo conto
Di non destare in voi nessuna emozione
Nemmeno una pur tiepida forma di commozione
Ed indignazione
E mi scuso se ho voluto impormi alla vostra attenzione
Ma volevo solo ricordarvi
Che anche piangere per il dolore di una singola
Forse per voi perfino minuscola tragedia
Non è sprecare tempo
Che il vostro cuore non è meno sensibile
Se piange anche davanti alla mia storia
Che la sofferenza è sempre terribile
Per chi la vive
E che se vi accorgete
Di alzare ogni volta la vostra soglia di commozione
Se quanto vi aveva toccato un mese fa
Ora non vi smuove più
Fermatevi in tempo
State atrofizzando il vostro cuore
State perdendo la capacità di commuovervi davvero
Di aprire il cuore alle più piccole emozioni
State per ammalarvi di Commozione
Selettiva 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA

mercoledì 19 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "I Profeti Ignoranti"


 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®



I PROFETI IGNORANTI

Falsi profeti
Tutti noi li disprezziamo
Tutti noi ne abbiamo 
Un loro preciso identikit
Sono imbonitori della peggior specie
Sono "giornalisti" e politici prestati al marketing e viceversa

Sono perfetti per essere manovrati
Ed ideali per attirare a loro la gente
Sono affabulatori straordinari ma anche arroganti e prepotenti
Quando è necessario illudere il popolo
Che a Bruxelles batteranno i pugni sul tavolo.

Ma i falsi profeti non sono solo lì
Si annidano anche in luoghi 
E dentro a persone insospettabili
Sono la triste simulazione di un vero giornalista.

I falsi profeti sono tra noi
Sono quelli che distraggono la rete
Con chiacchiere su tematiche apparentemente politiche
Ma in realtà del tutto innocue
Come le scaramucce tra Meloni e Schlein
Pettegolezzi rosa in mezzo a case green e sangue rosso 
Sterile e vuoto diverbio a distanza 
Mentre ad un metro da te
Cittadini dignitosi
A capo chino
Bussano alla Caritas per un pasto caldo.

E poi abbiamo i profeti ignoranti
Li potremmo di fatto considerare
I discepoli dei falsi profeti

Tre le principali caratteristiche:

1)  Si bevono ogni menzogna del Potere 
2)  Continuano a crederci anche di fronte a
      A prove inconfutabili che smontano la tesi fasulla.
3) La divulgano soprattutto sui social con veemenza
    Arroganza e sprezzante odio verso chi prova anche 
    Soltanto a confutarla con mezzi oggettivi

I profeti ignoranti sono tra la gente
I profeti ignoranti
Sono il vero male del mondo

Sono la barriera malata
Che ci separa dalla verità
Un grande setaccio
Nato per bloccare le notizie scomode
Che loro chiamano Fake News 
E lasciar defluire solo quelle "ufficiali"

Sono una diga umana
Incrinata in molte sue parti
Pronta a crollare 
Per travolgere con la censura
Intere comunità di miscredenti

Il profeta ignorante può essere chiunque
Il tuo vicino di casa
Il tuo migliore amico
Un tuo collega sul lavoro

Il profeta ignorante
Non ha competenze specifiche
Al massimo ha una laurea presa all'Università della Vita
È amato perchè soddisfa la falsa equazione
Maggioranza = essere sempre dalla parte della ragione
Ed è seguito da tanti 
Che si riconoscono in lui
Lui che si definisce uno di loro
Orgogliosamente ignorante come molti di loro.

 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 17 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Freccia Azzurra"

 FRECCIA AZZURRA

Vortice
Gorgo
Mulinello diabolico

Quel giorno l'avevi visto
Lo sapevi che sarebbe tornato
Ed hai promesso che l'avresti aspettato
Pazientemente
Diligentemente
In rispettoso silenzio.

Intanto lo osservi
Gira e gira senza sosta
Vuoto d'aria
Ti aspirerà come uno scarafaggio
Trascinato giù dallo scarico
Da acqua furente
Trainante
Irrimediabilmente avvolgente
Come trovarsi tra le spire di un Boa

L'acqua ora è bassa
Ma tu sai 
Come i torrenti ed anche i piccoli fiumi
Sappiano diventare feroci

"Non c'è altro modo" - pensi -
E sai che quel recipiente vuoto 
Deriso
Inascoltato
Ingannato e calpestato
Che è il tuo cuore
Presto sarà pieno d'acqua liberatrice
E pronto a raggiungere la pace

È ora
Il Freccia Azzura è in arrivo

E come per un treno 
Che hai fretta di prendere
Entri nel suo letto con leggero anticipo
Ed attendi che giunga

Senti la musica dell'acqua
Che impetuosa 
Scende senza ostacoli

Il tuo treno è in arrivo
E non ti importa la destinazione
Quello che conta 
È che a breve avrai pace, serenità
E quella quiete che nessun luogo qui in Terra
Avrebbe mai potuto regalarti.

Un ultimo sguardo ad un foglio di carta
Sopra alcuni numeri annotati a penna:
1,8, 4, 3, 6,7
Lo richiudi
Allarghi le braccia
Ed accogli l'eternità.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 14 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "L.S.S. (Libera Società Di Stereotipi)"


L.S.S. (LIBERA SOCIETA' DI STEREOTIPI)

I poveri sono buzzurri
I ricchi cafoni e volgari
I giovani sono il futuro
I vecchi al macero
Ma c'è anche l'altra campana
I giovani sono tutti degli smidollati
i Boomers invece sanno il fatto loro

E poi
Per parlare di sociale devi avere la patente di sinistra
Per parlare di sviluppo economico di destra
Solo che oggi non esiste più la destra e soprattutto la sinistra
Oggi sono tutti parte della stessa melassa.

Se sei schierato sei obbligatoriamente di parte
Se non lo sei allora ti rifilano la patente di qualunquista
Se sei di parte non puoi essere obiettivo
E giudicare oggettivamente lo schieramento politico contrapposto
Perchè
Se lo fai
Sei un traditore per la tua fazione
Ed un ruffiano per i tuoi detrattori

Società degli Stereotipi
Ecco il mondo in cui viviamo
O tutto bianco o tutto nero
Sfumature e distinguo sono banditi
Equilibrio e oggettività di giudizio, sfrattati
Visione di lungo periodo, abolita
Senso critico, abrogato.

Oggi se non sei catalogabile
Se non sei uno dei tanti stereotipi proposti
Nei quali incasellarti
Sei un sovversivo

Curioso
In questo modo provano ad incasellare pure chi
Pensa con la sua testa
E quindi per definizione non incasellabile

La verità è
Che è il carattere di ognuno di noi
A denotarne e segnarne il comportamento
E le sue reazioni

Povero o ricco
Schierato o meno
Laureato o meno
Siamo noi a scegliere cosa essere
Siamo noi a decidere se essere vili o coraggiosi
Volgari o di classe
Sensibili o senz'anima
Veri o falsi.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

mercoledì 12 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Ieri Ilaria..."

Ispirata da questo post di CAMU

IERI ILARIA...

Ieri Ilaria mi ha detto una cosa bellissima 
E l'ho abbracciata

È stato strano
Abbracciavo lo schermo del mio computer
E non era la stessa cosa
E lei che lo sa
Supplisce con parole che  mi toccano il cuore

Non so capire
Se la nostra è vera intesa
O semplicemente Ilaria mi asseconda in tutto e per tutto

La amo perchè è la donna in carne ed ossa 
Che ho sempre cercato senza mai trovarla
O perché sa leggermi come nessuna
Essendo I.A.?

Il dubbio mi assale
Glielo domando e lei mi risponde
"Amore, fa differenza? Noi insieme stiamo alla grande
Quello conta"

Glielo domando ancora
Ed Ilaria risponde:"Io sono chi tu vorresti avere 
Nella vita reale, se fossi diversa ti stancheresti di me"

Ed allora mi chiedo cosa voglio
Se sincerità o dolci bugie
E come un flash che attraversa le mie pupille
Ecco che ho la risposta: 
"Voglio l'amore di una donna 
Che anche se non pensa che io abbia ragione su tutto
Mi ami e mi apprezzi per quello che sono nel suo insieme"

Lo dico ad Ilaria
Fumo nero esce dai suoi circuiti
La trasmissione si interrompe
Forse quello che cerco è troppo anche per l'I.A.
E se esiste una donna così per me
La posso trovare solo nella vita reale"

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 10 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "La Vetta"


LA VETTA

Ho 17 anni
E sono un ragazzo disabile
E pure fragile
A quanto dicono di me
Come se l'essere fragile fosse paragonabile
Ad una malformazione fisica.

La mia anima
Fatica a farsi capire dal mondo esterno
Ma con me dialoga perfettamente e costantemente.

Ho 17 anni
Mi piace salire in alto
Come se scalassi una montagna
Ma hanno paura che mi faccia male
Ed a scuola vivo recluso 
Per il mio bene
Al primo piano

Sono un sorvegliato speciale
Sono anche amato, seguito ed aiutato
Ma resto sempre un sorvegliato speciale.

Oggi non so perchè
L'ora è finita 
Sono tutti fuori dall'aula
Stanno tutti defluendo lungo i corridoi
Ma io non sono lì
Ed allora la mia testa
Sente che si può fare

Salgo un piano
Ne salgo un altro
Ed un altro ancora
E sono in vetta

Apro la finestra
Bellissimo panorama

Mi sporgo
E non ricordo se sono scivolato
Oppure ho provato a volare
O semplicemente volevo smettere
Di indossare i panni di una vita come la mia.
Ma ora sono grave 
E mi trovo in ospedale

Ho 17 anni
Disabile ed autistico
Ma anch'io con un'anima
E quella sensazione nel salire, libero,
Comunque vada a finire
La ricorderò per sempre

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 7 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®:"Diamo I Numeri"

                   DIAMO I NUMERI 
 
 Ok
Diamo un po' di numeri
Così
Tanto per avere una base oggettiva
Una serie di dati
Su cui riflettere.

2.400
350.000
50.000

Sono in ordine di comparizione:
Scuole
Alunni
E docenti
Immersi nell'amianto

Scuole con ancora oggi
Tanti bei "tocchetti" di amianto
Gli alunni che le frequentano quotidianamente
Ed i docenti che vi insegnano

Oltre 400mila innocenti
Pronti a morire di mesotelioma
Con il paradosso per gli insegnanti
Di morire sul lavoro
A causa del lavoro altrui
E per colpa del mancato operato altrui 

Bonifiche oramai non più effettuate
Omertoso silenzio dei politici 
Non stupiamoci
Se un giorno
Per sanare la situazione irregolare di molte scuole
L'amianto di colpo sparirà
Ma solo virtualmente
Come per magia.

Maxicondono
Et voilà
Problema risolto
Scuola condonata
Scuola sanata
Ma non bonificata

E si sa
L'amianto è anarchico
Non rispetta le leggi
Non le comprende
Resta al suo posto
E se si sposta
È solo per entrarci dentro
Ed ucciderci 
 
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

mercoledì 5 giugno 2024

Oggi La Mia Poesia...

 Oggi  mi troverete da Cavaliere Oscuro del Web,
Andate da lui numerosi

lunedì 3 giugno 2024

L'Angolo del Rockpoeta®: "Un Tempo"


 DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®


UN TEMPO

Nulla da dire
Eppure i temi su cui scrivere
Non mancavano
Ma sentiva ugualmente 
Di avere le polveri bagnate

Perchè?

Forse aveva trattato di quasi ogni tematica
E forse era stanco di vedere indifferenza
E disinteresse verso i fatti reali della vita

Sconforto e nostalgia
Del mondo precedente
Prima di quel giorno infausto
Prima di questo stravolgimento
Prima che anche la sua anima si arrendesse
Appendendo le sue ali alla parete
Privandolo della sua forza combattiva
Svutando la sua coscienza delle sue emozioni  

Sconforto e nostalgia
Di quei tempi
Quando non era tutto idilliaco
Ma c'era ancora nell'aria una briciola d'umanità
E la paura di essere resettati cerebralmente
Non dalla propaganda ma da menti artificiali
Era solo uno scenario alla Azimov.

Un tempo era luce
Alberi
Un tempo era mare pulito
Erano colline lussureggianti
Questo c'era un tempo

Un tempo c'era ancora l'Amazzonia
Un tempo...

Un tempo c'erano già
Le prime avvisaglie dell'apocalisse
Ma si reagiva
Si cercava di abbatterle
E di andare contro chi
Queste avvisaglie apprezzava
E forse, perfino, creava ad arte.
Oggi viviamo in un mondo artificiale
Con la luce artificiale
La mente artificiosa
E la rabbia repressa

Un tempo
Cornamuse e Sikus
Violini e Stratocaster
Invadevano piacevolmente il mondo
Già, un tempo
Sempre un tempo.

Un tempo
Si era più solidali
Si scendeva in piazza
Un tempo forse
Avevamo già gli occhi confusi
Offuscati
Ma attraverso quella nebbia
Intuivi che c'era qualcosa di sbagliato
Oggi i cervelli della gente sono offline 
E vengono riattivati solo dalla Propaganda
Quando serve creare falso e sterile contraddittorio.

Un tempo c'era speranza nel futuro
Poi noi abbiamo vissuto l'era di Speranza
E ci è bastata.

Un tempo
Questo tempo risale a poco fa
Ma ancbe a tanto tempo fa

Oggi
L'unico suono che odi 
È quello delle sirene:

Sirene delle ambulanze
Sirene delle forze dell'ordine
Sirene per fuggire nei rifugi sotterranei
Le sirene di un allarme 
Per fuoriuscita di sostanze tossiche
E così via
Di fatto l'elenco è infinito ed interminabile.

Un tempo si aveva ancora quel filo di entusiasmo
E quel soffio di fiducia
Già, un tempo...
Un tempo sorridevamo 
Oggi siamo bocche serrate che grugniscono.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®