domenica 19 febbraio 2012

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Emma, Vergogna!

Già parlare di un militare ultraottantenne con tutte le persone anziane civili che cmq non arrivano alla fine del mese con la minima, mi é sembrata una scelta opinabile, ma potremmo ancora sforzarci di provare a condividerla (forse). Avrei capito maggiormente se Emma (che non ha scritto la canzone ma ha ovviamente avallato la scelta della stessa, visto anche come l'ha bene interpretata, anche con grande emozione e convinzione) avesse cantato di tutti quei militari italiani giovani abbandonati dallo Stato dopo essersi presi tumori terribili per essere venuti a contatto nell'area dell'ex Jugoslavia, con l'uranio impoverito. Invece no, questo "povero" militare si trova a non arrivare a fine mese... Ma non é tutto qui. Analizzando le parole del brano (e vi rimando anche QUI per un'analisi esaustiva) si osservano alcune fastidiose affermazioni.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso é stato questo passaggio del testo:

"Se sapesse quanto sia difficile il pensiero che per un giorno di lavoro c'è chi ha ancora più diritti di chi ha creduto nel paese del futuro"

Di cosa si parla? Con chi se la prende il testo?
Con un precario a 700 euro al mese e sfruttato dalla società e magari anche lui/lei con figli?

Di quelli che rischiano di perdere il lavoro nelle FS e stanno da tempo su una gru a Milano?

Degli operai genovesi della Fincantieri?

Di tutti quei disoccupati che davvero non sanno come campare?

Di chi/cosa si parla in questo passaggio del testo?
Sarebbe interessante saperlo, ma cmq resta il fatto di un passaggio, oserei dire, quantomeno infelice.

In realtà, nel link sopra riportato ed anche altrove, hanno dato una risposta: nella fattispecie gli autori si scagliano contro il famigerato art.18 dello Statuto dei Lavoratori!

Ma ci sono altri aspetti cmq poco simpatici: per es. il padre dà del bamboccione al figlio trentenne che non trova lavoro e non se la sente né vuole mettere su famiglia vista la situazione né tantomeno avere un figlio. Infatti come si legge nell'articolo sopra linkato "...Nel nostro caso la voce narrante è un uomo (ho giurato fede mentre diventavo padre) ultraottantenne (due guerre senza garanzia di tornare) con un figlio bamboccione (che a trent’anni teme il sogno di sposarsi) e ormai ridotto in miseria (mi ritrovo a non tirare a fine mese)."

Sorprende trovare un'Emma che spesso ha ricordato i trascorsi umili sia pure dignitosi della sua famiglia, scegliere un testo di Kekko dei Modà dichiaratamente di centrodestra...

Non mi sono volutamente soffermato sulla musica (quella può pìacere o meno) ma sul testo che trovo davvero vergognoso. E non sono stato l'unico a quanto vedo e leggo...
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5 commenti:

Efesto ha detto...

Senza entrare nel merito del testo, che comunque fa rabbrividire, ho trovato assurdo che chi intende trattare temi di "presunto "(nel suo caso) impegni civile si presenti sul palco con il vestitino sexy.
Probabilmente non aveva capito cosa stava cantando, del resto non si ricordava neanche il nome degli autori.

luce ha detto...

Io non perderei neanche tempo per analizzare il testo di questa canzone.
Tempo perso, veramente.
Come il testo della canzone dell'altro piccino di Amici ( l'amore per una prostituta che a tutti dà amore tranne che a lui...amore??? ), o il testo della canzone di Nina Zilli ( per sempre cosa? ), o quello di Renga ( bellissima dopo l'ampresso? E grazie! ), o del cantante dei Giovani che ha vinto ( l'amore dei 15enni è sempre uguale),o della canzone della Bertè fatto su misura per lei( bravo Gigi che hai portato una grande a cantare) insomma di tutti: sono solo canzonette.
A me è piaciuto solo Bersani: orecchiabile e come al solito pieno di parole, da ascoltare con "...calma adesso, per non sentirsi un pallone perso" :-)

egill-larosabianca. ha detto...

Ho ascoltato il brano solo una volta
dopo la vittoria Emma canta di vino e mangiare e della natura che a trenta anni preme-
L'uomo ridotto alle funzioni bestiali
Dove é la dignita umana in questo testo?-
Se sbaglio chiedo scusa-
Egill

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER EFESTO: fidati é scaltra, sapeva bene quello che cantava... e l'abitino sexy l'ha pensato proprio per non lasciare nulla al caso.

elena ha detto...

grazie Daniele. Non ho seguito sanremo (già è uno sforzo abitarci...) e quindi ero del tutto inconsapevole del testo. Direi che non mi son persa nulla, se non un po' di ribrezzo che si aggiunge al tanto che provo per questa italietta e per tanti, troppi italioti dormienti.