giovedì 26 aprile 2007

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Un tuffo nel passato...

Vittoria di stretta misura: 5-4.

Non sto parlando di calcio ma ahimé di quella sentenza della Corte Suprema Americana che é intervenuta sull' aborto tardivo o partial abortion birth.

Mi rendo conto che a descrivere quella tecnica (e non lo farò statene certi) vengono i brividi ma rimane il fatto che l'aborto resti, a mio avviso, una scelta sofferta che deve essere però assolutamente data alle donne e rispettata. Casomai magari si dovrebbe cercare di migliorare le tecniche per abortire rendendo quest'ultime meno invasive e crude.

Certo, se si riesce a prevenire (metodi anticoncezionali) é ovviamente la cosa migliore per tutti, ma questo diritto deve essere cmq riconosciuto.

Entrare nel merito della decisione della Corte Suprema (dove i cinque giudici che hanno detto No erano Repubblicani) non mi interessa (anche perché cmq questa pratica che consiste nel poter abortire dopo la ventesima settimana da noi in Italia é già vietata dalla stessa legge 194) ma volevo entrare nel merito di un altro aspetto, o meglio di un'impressione più ampia.

Avverto, ma oramai la vediamo tutti, una forte recrudescenza da parte della Chiesa ma anche di certe classi politiche conservatrici, verso certe conquiste laiche ottenute in passato.

Anche da noi si cerca o si é cercato di aggredire di nuovo la possibilità data dalla legge alle donne di abortire.

La cosa però che forse va sottolineata questa volta non é tanto l'evidenza di questo fenomeno ma invece come la sola differenza, forse, tra oggi e ieri, risieda soltanto nel fatto che in questi ultimi tempi certi "rigurgiti" sono espressi in modo verbalmente più violento ed esplicito.

Quella che segue é una notizia che era su Repubblica il 13 Aprile scorso nell'ambito di un'inchiesta "L'aborto 30 anni dopo" regione per regione.

Quando si dice i luoghi comuni.... non ci crederete ma in Veneto interrompere una gravidanza é incredibilmente più difficile che in Basilicata!!! Lo avreste mai detto?

Cytotec: questo medicinale (per l'ulcera) lo prendono molte donne venete che decidono di abortire più che clandestinamente..."privatamente", da sole con una sorta di "fai da te" sconvolgente dettato da atteggiamenti poco deontologicamente corretti da parte spesso degli organi sanitari ed ospedalieri di quella regione.

21 anni, ricoverata per emorragia interna: per abortire aveva preso sei pastiglie di quel medicinale invece che le quattro "consigliate"...

Mi sembra davvero di fare un tuffo nel passato, a quando negli anni settanta sentivi parlare di lotta all'aborto clandestino e contestualmente la richiesta di legalizzazione dell'aborto proprio per evitare situazioni allucinanti che in quei casi spesso si verificano e si verificavano.

Tempi di attesa assai lunghi, obiezione di coscienza tra i ginecologi, solo per dire due delle cause che portano in sostanza ad un tentativo forse più velato ma anche molto più concreto di tentare di disapplicare la legge 194.

Ho parlato del Veneto, ma sono certo che anche in molte altre regioni italiane la situazione sarà certamente altrettanto poco edificante.

Questo post non é quindi un'accusa al Veneto, ma vuole essere una sottolineatura di come questi fenomeni di aggressiva ferocia verbale da parte della Chiesa ed altri organi verso certi istituti quali aborto, i DICO, e chissà magari presto anche il divorzio, siano il frutto di una spavalderia dettata da classi politiche incapaci di ribellarsi ai dictat che provengono dall'esterno quando non sono poi addirittura complici e compiacenti interpreti di questi dictat.

L'aborto non é un passo che la donna fa a cuor leggero, e solo il pensare una cosa del genere credo sia davvero delirante. E' cmq una sofferenza psicologica molto forte, una decisione difficile e proprio per questo va rispettata, alla stessa stregua di chi decide invece, anche da sola, di tenerlo. Certo in questi casi forse un aiuto anche economico maggiore dallo Stato non sarebbe poi così male.... potrebbe essere un incentivo in più, fermo restando sempre il diritto di dire di no da parte della donna.

Due scelte diverse, due scelte che però allo stesso modo meritano rispetto, appoggio e dignitoso silenzio.

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VI RICORDO SEMPRE IL POST DELLA PETIZIONE per dire "BASTA MORTI BIANCHE". Chiunque volesse firmarlo, anche solo con il proprio nickname, è ben accetto :-)))
Questo è il link per accedervi:
http://agoradelrockpoeta.blogspot.com/2007/04/appello-del-rockpoeta-petizione-basta.html

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ragazzi qui è pesante fare commenti. L'aborto è un diritto che spetta e deve continuare a competere alle donne, c'è poco da discutere. Mi viene però da fare un'osservazione: la Legge 194 la approvò un governo di centro, democristiani & co. mi pare, quindi nel 1974 i democristiani erano più laici dei partiti di centrosinistra oggi. Ci rendiano conto?

Anonimo ha detto...

E' fantastico (nel senso che non ci si riesce a credere) che invece di diventare più laici si diventi più bigotti. Ma è la verità. Io ho rispetto per la vita, ma di tutti, madri e figli, e quindi credo che la legge sull'aborto sia una delle poche leggi ben fatte in Italia. Non stupiamoci del veneto: il problema non è solo di famiglie patriarcali (meridione) ma anche di famiglie fortemente cattoliche (veneto).

Anonimo ha detto...

Comunque il Veneto ed in generale il NordEst d'Italia mi spiace ma è più arretrato rispetto soprattutto alla condizione della donna. Il problema è più generale certo. Io personalmente sono contraria all'aborto, come scelta personale. Ma credo che ognuno debba poter scegliere in piena libertà. E ricordiamoci che le "mammane" hanno provocato tante morti innocenti.

Anonimo ha detto...

Premetto: non conosco bene la 194, quindi magari sto scrivendo delle sciocchezze, ma mi risulta che per interrompere la gravidanza, anche nelle prime settimane, occorra la ricorrenza di certi requisiti di disagio sociale o simile. Il problema non è la legge, che forse è fatta bene (e personalmente sono contrario all'aborto)ma come disinvoltamente viene applicata in routine da certi ospedali.

Anonimo ha detto...

Accidenti Andrea non sono per niente d'accordo. Non mi risulta proprio, almeno a giudicare dalla cronaca, che ci siano ospedali che fanno allegri aborti. E sindacare le ragioni di una decisione (dolorosa sicuramente) a favore dell'aborto mi sembra impossibile.
Nessuno deve poter decidere al posto della donna.

Anonimo ha detto...

Penso che ad esempio sia doloroso che un compagno non possa interferire nella scelta della sua donna. Ma è giusto così e le 190 non deve cambiare.

Anonimo ha detto...

Con il dovuto rispetto per gli anti repubblicani e premettendo che non conosco il caso specifico cui ti riferisci, l'aborto dopo la ventesima settimana, se non è terapeutico, è un assassinio a mio modesto avviso. Se è terapeutico per la madre ok. Se è terapeutico per il nascituro dov'è la differenza con una eutanasia anticipata?

Anonimo ha detto...

Per Zivago: la differenza c'è, mi spiace se non la capisci.

Anonimo ha detto...

se vuoi la mia modesta opinione può voi fate diventare l'aborto una cosa che sembra debba essere un trapianto di fegato di cuore, con ciò on voglio dire che deve essere atto senza assistenza medica, ma continuate con quella tragedia che pare vi steste liberando del principe ereditario del messia, insomma se abortite donne non prendete quell'atteggiamento ipocrita su cui è facile per chi vuol farvi il dspettuccio di non farvi abortire che tanto poi di vostro figlio non gliene può fregà de meno, di insomma di trattarvi proprio da donne.

Anonimo ha detto...

è soci liberatorio dire veramente ciò che ci appartiene come diritto . è una cosa che non intendo fare. punto e basta. e tu non devi farmela fare.