lunedì 2 aprile 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Dondola"

Oggi si celebra la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo proclamata nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione della Nazioni Unite con lo scopo di richiamare l’attenzione di tutti noi sull’autismo. Anche se oggi è festa, è Pasquetta, e magari tanti saranno fuori per una classica gita fuori porta, io non potevo esimermi dal postare questa poesia per sensibilizzare sul tema.

DONDOLA

Non voglio vedere nulla
Non voglio parlarvi
Non voglio ascoltarvi
Lasciatemi in pace!

Sento i miei suoni
E mi bastano

Adesso calma, mi dico
Calma e 
Dondola
Dondola
Dondola

Siete cattivi
Non mi riconosco nel vostro mondo

Dondola
Dondola
Dondola

Lo so
Non pensate che possa capire
Confondete le mie paure
Il mio rifiuto di omologarmi
Con una deficienza mentale

Ordine
Calma
Matematica di vita
Autodifesa dal caos
Cavalli liberi e selvaggi
Nella mia mente
Per contrastare 
Roboanti cavalli a motore.

Dondola
Dondola
Dondola

Ed insistete
E non capite,
La vostra luce è il mio buio
I vostri suoni sono il mio incubo
Il vostro affetto soffocante, il mio terrore.

Mamma viene adesso
Mamma viene adesso
Mamma viene e mi culla

Mamma viene adesso
Mamma arriva ora
Mamma sta arrivando

Dai Marco
Mentre la aspetti reagisci

Dondola
Dondola
Dondola…

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

22 commenti:

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Giusto ricordare!
Saluti a presto.

iacoponivincenzo ha detto...

Una poesia insolita, che completa le tue corde. Non so come ti sia venuta sulla punta del pennino questa parola: dondola. Perché proprio di dondolio si tratta e dondolando "loro" trovano la strada giusta. Ai normali verrebbe il mal di mare, a loro passa probabilmente la paura, la precarietà. Alcuni anni fa una vecchia amica di mia madre soffriva le pene dell'inferno con un figlio autista. Aveva altre due femmine e un maschio, nati dopo il primogenito, l'autista appunto, ma le sue attenzioni erano tutte -forse troppe- per lui. Abitava porta a porta con noi, nel nostro comune pianerottolo. Io ero un sedicenne e Marco era più vecchio di tre anni. La mia naturale propensione verso i diversi mi portò a diventarne amico. Era di una generosità infinita. Riceveva regali, ma non apriva un pacchetto in mia assenza. Ricordo di avere pensato più di una volta che il menomato fossi io e non lui, che riusciva a godere beatamente di tutto ciò che la natura offriva, come il cinguettio di un uccellino, la carezza di un'onda sulla spiaggia, la risacca insomma, mentre io potevo solamente inquadrarne gli effetti dentro i miei occhi, senza emozionarmi come toccava a lui. Penso di averlo invidiato e sono certo di aver cercato di guardare il mondo coi suoi occhi. Allora lo avevo capito, ma sento che avrei dovuto continuare la frequenza. Ma quando ci trasferimmo in un'altra zona della città durante un paio di anni, complice anche la mia età che inesorabilmente progrediva, ci perdemmo di vista.
Questa tua bellissima poesia mi ha riportato indietro di nuovo accanto a lui, che forse non c'è già più.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: certo!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...


PER VINCENZO: ho pensato a quel loro dondolio immedesimandomi in loro e chiudendo gli occhi ho concepito quel senso di calma. Ho compreso il senso del loro mondo "capovolto" rispetto al nostro sia nei valori che nella maniera di concepire la vita ed il mondo. Quello che a noi rilassa e piace (un abbraccio) per loro è ansia, paura. Non so, sto cercando di dare spiegazione razionale ad una potente emozione del momento che è poi quello che mi succede sempre puntualmente quando scrivo una poesia. Sono stato molto colpito e toccato dal tuo ricordo, che ancora una volta mette in luce la tua profonda sensibilità e straordinaria umanità.

Molto emozionato anche dalle parole che sai sempre trovare per parlare delle mie poesie, commentare le mie liriche.

Grazie, essere tuo amico è davvero un onore.

Alligatore ha detto...

Meglio di pasquetta questi versi, che mi hanno fatto pensare a Venezia, con questo dondola/dondola, che mi echeggiava gondola/gondola, e mi immaginavo questa persona persa nella marea di turisti che oggi invaderanno Veneezia e altre nostre belle città.

Patricia Moll ha detto...

Bellissima la poesia, Daniele!
Perrsonalmente non ne conosco ma credo che non siano differenti da noi. La diversità è sempre negli occhi di guarda non nelle persone. Concepiscono la vita e la vivono a modo loro e noi, quelli cosiddetti normali, non siamo in grado di capirlo. Tutto lì!

Condivido il tuo post sul mio blog. E' un dovere!
Ciaooo

Mirtillo14 ha detto...

Bellissima poesia ! La Giornata dell'Autismo ci ricorda che ci sono persone speciali, che hanno delle loro esigenze, dei modi di vivere la vita, magari, diversi dai nostri ma sono persone che vanno rispettate, capite e aiutate, affinchè possano vivere la loro vita come tutti. Un saluto e auguri di Buona Pasquetta.

cristiana marzocchi ha detto...

Finalmente ti ritrovo e forse riesco a commentare, ci provo.
Anni fa, il mio parrucchiere mi raccontò che era un volontario di una struttura, qui nel comasco, che si occupava di bambini con problemi tra cui due autistici.
Gli chiesi di portarmici e da quel giorno , una volta alla settimana, mi ci recavo per leggere qualche storia e farli giocare con i giochi manuali o anche a loro richiesta per raccontare qualche barzelletta Era sempre un'emozione andarci e ricordo i due bimbi autistici che raramente partecipavano, se non per osservare. Avevano uno sguardo intenso e notai che si guardavano negli occhi come volessero comunicare qualcosa l'un l'altro
I tuoi versi bellissimi e toccanti me li hanno ricordati e li ho immaginati su un altalena spingersi in alto in un luogo ove solo tra loro si intendono.
Cri

Katrina Uragano ha detto...

Conoscevo un ragazzo autistico, un tempo. A dire il vero la sua situazione era più complessa perché aveva anche un'altra patologia che complicava le cose.
Un giorno scoprirono che poteva comunicare benissimo via pc. Ha scritto anche un libro di poesie. Si era innamorato di una compagna di classe a cui non poteva dire nulla a voce, ma a cui scriveva frasi incantevoli, di una profondità sorprendente.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ALLIGATORE: un ragazzo autistico impazzirebbe nel casino di Venezia.

in via del tutto estemporanea sto pensando che è la Pasquetta ad aver invaso e disturbato il giorno di oggi e non il contrario perché mentre ogni anno il 2 aprile è la giornata dell'autismo, Pasqua segue date e calendari oscillanti

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA: sono onorato del tuo commento, mi hanno colpito le tue parole e ti ringrazio con tutto il cuore per aver postato da te la mia poesia su un tema così importante

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO: parole che condivido in toto e che dimostrano e confermano la tua sensibilità.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CRISTIANA: sono sinceramente commosso dalla tua testimonianza e dalla conclusione del tuo commento. Scusa se non aggiungo altro, le tue parole sono emozione pura e tutti devono leggerle.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA: è vero, perché questi ragazzi sanno, vogliono e possono comunicare, solo hanno modi, tempi e metodi che non sono i nostri. Ti ringrazio per la tua toccante testimonianza.

carlos portillo - podi-. ha detto...

La tua poesia lo definisce perfettamente.

Ciao, buona settimana.

podi-.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PODI; ti ringrazio.

A ha detto...

Meravigliosa. Ti ho inserito in un post che riprende il post di Lilladoro^^
La tua sensibilità è unica.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANNA: Ti ringrazio con tutto il cuore.

maris ha detto...

Ciao Daniele, arrivo qui nei giri che a volte si fanno tra blog amici e blog di amici di amici e così via... e in realtà ho letto spesso i tuoi commenti su altri blog che seguo.
Molto toccante la tua poesia, davvero. Non è facile cercare di rendere l'idea di cosa ci sia nel cuore e nella mente di un bambino o comunque di una persona autistica.
Grazie per aver voluto parlare di questa realtà, che pur se conosciuta ormai via via sempre di più negli ultimi anni, è ancora poco compresa.
Un abbraccio te lo mando con tutto il cuore, da mamma di due meravigliosi bambini con un disturbo dello spettro autistico.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIS: Ciao Maris, in primis benvenuta in questa agorà. Sono emozionato dal tuo commento e sono contento di essere riuscito con questi miei umili versi a toccare le corde dell'animo di molte persone.

Di autismo si deve continuare a parlare ora, ancora e sempre affinché non accada poi che questo tema cada dopo qualche tempo nel dimenticatoio, cosa che succede spesso in Italia.

Contraccambio con tutto il cuore il tuo abbraccio a te ed ai tuoi due meravigliosi bambini

nico ha detto...

Che bella questa poesia Daniele! :-) E, se me lo posso permettere, voglio ricordare una canzone di Lolli, Da zero a dintorni dove la parola che viene nominata tante volte è "compagna". A presto!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER NICO: Benvenuto in questa agorà! Ti ringrazio di cuore per le tue parole. A presto!