mercoledì 24 gennaio 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Dos Violetas"

DOS VIOLETAS

Ossa composte
Dentro scatoloni
Archiviati su infiniti scaffali
Come mobili dell'Ikea,
Ancora in attesa di riconoscimento

Un deserto immenso ed unico
Cela meraviglie della natura
E resti di atrocità passate.

Mujeres 
Buscan ojos desaparecidos
Enterrados sin alma, nombre y dignidad.

Son las Mujeres de Calama
Che nel deserto di Atacama
Ricercano brandelli di anime dei loro cari
Disperatamente 
Senza sosta
Senza arrendersi al tempo
Al sole
All'indifferenza, al dolore
Ed alla polvere.

Sono las Mujeres De Calama
Che con sguardi asciutti
Scavati dalla sabbia e dal tempo
Profondi come fosse comuni
E malinconici come un'alba senza tramonto
Non vogliono fermarsi.

Y como una luz en la oscuridad
dos Violetas sonrìen a la vida.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

(Dedicata a Violeta Berrìos ed alle donne di Calama, Chile)

23 commenti:

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Pinochet e la sua dittatura ha fatto tante vittime e i familiari sono ancora alla ricerca di giustizia e verità.
Saluti a presto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: verità, giustizia ed i loro cari dispersi.

Sari ha detto...

Che fatti orribili e disumani sanno provocare le dittature e, in genere, le prepotenze.
E' quasi dolce la tua poesia che pure entra nel cuore.
Ciao.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SARI: accadimenti terrificanti.

Grazie Sari per le dolci parole che hai avuto per i miei versi.

MikiMoz ha detto...

Strascico di una dittatura sanguinosa e cattiva.
Molto bello il post.

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ: grazie Miki!

Patricia Moll ha detto...

Riusciranno mai a trovare pace queste donne? Riusciranno mai a trovare i loro cari desaparecidos?
Riusciranno mai a comprendere se quelle ossa son veramente le loro?

Io voglio pensare che però quelle vittime innocenti siano onorate dalla natura. Che l'unica volta all'anno in cui il deserto di ATacama fiorisce, fiorisce per loro. Per ricordarli e onorarli.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA: Non lo so, quello che è certo è che non si arrenderanno mai e continueranno a cercare. Trovo il tuo pensiero finale dolcissimo.

Carmine ha detto...

Da un po di tempo se ne parla meno ma che dramma il solo pensiero mi fa accapponare la pelle e che coraggio queste donne

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CARMINE: vero, ormai sembra che certi temi siano demodè e pertanto noiosi ed anche fastidiosi per cui meglio parlare d'altro, possibilmente di scandali pruriginosi e banalità da bar.

iacoponivincenzo ha detto...

Bellissimo carme, Daniele, di grande intensità emotiva. La tregedia delle donne dei desparecidos che a migliaia sono stati sottratti al loro dorotto di vivere, e non solo quelli sotterrati nel deserto, ma quelli e quelle dati in pasto agli squali dell'oceano lasciati cadere dal ventre di un aereoplano dell'aviazione militare. Nemmeno a Hitler era venuta in mente una simile barbarie, senza parlare delle migliaia di neonati dati alle famiglie degli ufficiali mentre le puerpere venivano brutalmente assassinate, e le nonne ancora in vita li stanno ancora cercando. La tragedia argentina è stata la più barbara di tutte e io qui mi chiedo cosa aspetti questo Papa che sta girando tutto il Sud America ad effettuare una visita apostolica -ufficiale- in quella terra. Questo mi fa sorgere il quesito drammarico: come si salvò la Chiesa cattolica? Come mai non precipitò in quella mostruosa voragine?
La bellezza dei tuoi versi, l'accorata partecipazione che si sente ad ogni sillaba edulcorano in parte l'amarezza, ma solo la tua bravura riesce ad ottenere di non cadere anche noi in quell'orrore.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VINCENZO: Ricordo la vergogna del Piano Condor che era un patto tra i dittatori dei principali Stati del Sudamerica di concerto con la CIA per cooperare nel fermare gli oppositori dei vari regimi. Le tue parole poi mi hanno fatto tornare alla mente il film "Garage Olimpo" oltre a quello che ho visto nel Museo de los Derechos Humanos di Santiago del Chile. La Chiesa è stata a lungo compiacente e solo a livello più basso, (preti) ci sono stati casi di ribellione al regime e di sostegno degli oppositori. Ti ringrazio infine per le parole meravigliose che hai scritto sulla mia poesia la cui tematica sento particolarmente.

A ha detto...

Ti comunico che il sito ha qualcosa che non va. Cambia continuamente pagina. Vorrei connentarti più spesso ma francamente faccio fatica pure a leggere per intero. Fai qualcosa o suggeriscimi qualcosa .. . Magari sono solo io che ho queste difficoltà.

A ha detto...

*connentarti


Il mio commento scritto per la terza volta:

Anche lui che bel personaggio che era... Bha.
Torno sempre al solito discorso, cioè che se non si impara dalla storia, se non ci insegna niente essa, perversamente, si ridisegna sempre la stessa.
Se il popolo non inizia a guardare il proprio cuore invece che puntare il dito sul cattivo della situazione soffrirà sempre, perché è proprio dal seno del popolo che nascerà il prossimo dittatore.

A ha detto...

E lo stesso discorso che in Italia i politici son ladri... Eh certo!! Se l'Italiano medio è ladrone di per sè che possiamo aspettarci da chi va al potere? Niente di meglio. Chi ruba negli ospedali, scuole o comunque luoghi pubblici non è il politico ma la gente comune.
Chi fa dell'assistenzialismo un modo per campare senza lavorare è sempre l'italiano medio. Anche qui, non puntiamo il dito e guardiamoci noi per primi.
.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANNA. Io trovo un grande personaggio il Dalai Lama onestamente. Il Popolo deve guardare dentro di sé ma per sapersi autodeterminare e quindi se esiste un oppressore questo deve essere sconfitto.

Vero, molto popolo nostrano è furbetto e vota infatti i ladroni ma non tutti gli Italiani sono così ed a questo ci si deve aggrappare

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER REMIGIO: ho trovato due tuoi commenti in spam relativi ai post del sei e del quindici gennaio e li ho tirati su. Se però avevi commentato anche qui ed il commento si fosse perso, se ripassi posta pure di nuovo il commento se vuoi. Mi spiace dell'inconveniente che non è dipeso dalla mia volontà.

PER ANNA; blogspot deve avere avuto qualche problema ecco spiegata la tua difficoltà

Mariella ha detto...

Molto bella la tua poesia Daniele.
Una tragedia immane quella cilena. Lì ci furono colpevoli a tutti i livelli. La chiesa tra tutti.
Un abbraccio.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA: grazie per il tuo apprezzamento. Vero, i colpevoli ed i conniventi furono tanti e ad ogni livello.

Francesca A. Vanni ha detto...

Il Cile, come tanti altri paesi sudamericani, ha delle ferite ancora aperte che meritano di essere sanate.
Bellissima poesia!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCESCA: Vero, anche se sono sulla buona strada. Grazie per i complimenti per la poesia!!!!

marcaval ha detto...

Complimenti per la poesia. I drammi del Cile e dell'Argentina non vanno mai dimenticati!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARCAVAL; ti ringrazio con tutto il cuore!