lunedì 30 settembre 2019
venerdì 27 settembre 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Basta!"
Oggi ci doveva essere una poesia che invece vi posterò più avanti. Questo cambio di lirica è dovuto alla dolorosa e per me straziante scomparsa del nostro caro Vincenzo Iacoponi. Scritta qualche giorno fa è una poesia più forte di altre e particolare. Non ero convinto se tenerla poi ho ripensato ad un commento di Vincenzo ad una mia poesia postata tempo fa dal titolo "Non Pervenuti" sulla guerra dimenticata in Yemen. Vincenzo in quella occasione scrisse testuale: "Bell'intervento, Daniele, pulito, sulla palla, senza staccare il piede dell'avversario, senza fargli male, ma dicendogli chiaro e tondo tutto il tuo sdegno. Eppure qualche volta sarebbe salutare un bello scivolone a gambe unite e tese a rompergli una caviglia, a farlo rotolare ben bene sull'erba strillando che lo sentano anche attraverso il satellite nei continenti lontani. …" Finita la poesia che oggi leggerete. mi sono posto proprio il problema che fosse più "violenta"e scorretta, insomma un intervento a piedi uniti sulle gambe dell'avversario, cosa che non è nel mio stile. Stavo per cestinarla poi ho ricordato quelle parole di Vincenzo e l'ho tenuta. Oggi la posto in suo onore ed in sua memoria sicuro che questa entrata a gamba tesa della mia poesia gli sarebbe piaciuta.
BASTA!
Ora basta con le parole
Basta con una forte, seria ma vana denuncia sociale
Ora si agisce!
Violenza
Bombe
Colpire le ingiustizie della vita e di questo pianeta
Straziarle
E con esse cancellare
Quegli uomini che hanno inflitto tale dolore.
Qualcuno obietterà
Che questa filosofia la Storia l'ha già vista mettere in pratica
Che ciascun essere umano potrebbe ragionare così
Applicando a tale pensiero le sue tesi.
Vero
Ma a questo punto
Meglio che sia guerra totale
Inferno e distruzione
Estinzione del genere umano
Per cancellare ogni tremore nefasto
E pazienza se a rimetterci saranno anche
Poveri innocenti
I negletti di questo mondo.
Ed anche la mia sorte sarà segnata
Ma la morte sarà come quiete
Lo stacco da una vita inutile
Dove parole di lotta non furono ascoltate
Dove parole di risveglio sociale
Non destarono l'umanità dal suo artificiale torpore.
Che il conflitto abbia inizio
Che la strage finale si compia
Estinzione assoluta!
Ed un enorme fungo
Inghiottì queste imperfette esistenze.
Mi sveglio
Un sogno
Ed in bocca uno strano sapore di piacere misto ad orrore.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Questa poesia te la dedico con la mia anima straziata. Ti porterò sempre nel cuore.
BASTA!
Ora basta con le parole
Basta con una forte, seria ma vana denuncia sociale
Ora si agisce!
Violenza
Bombe
Colpire le ingiustizie della vita e di questo pianeta
Straziarle
E con esse cancellare
Quegli uomini che hanno inflitto tale dolore.
Qualcuno obietterà
Che questa filosofia la Storia l'ha già vista mettere in pratica
Che ciascun essere umano potrebbe ragionare così
Applicando a tale pensiero le sue tesi.
Vero
Ma a questo punto
Meglio che sia guerra totale
Inferno e distruzione
Estinzione del genere umano
Per cancellare ogni tremore nefasto
E pazienza se a rimetterci saranno anche
Poveri innocenti
I negletti di questo mondo.
Ed anche la mia sorte sarà segnata
Ma la morte sarà come quiete
Lo stacco da una vita inutile
Dove parole di lotta non furono ascoltate
Dove parole di risveglio sociale
Non destarono l'umanità dal suo artificiale torpore.
Che il conflitto abbia inizio
Che la strage finale si compia
Estinzione assoluta!
Ed un enorme fungo
Inghiottì queste imperfette esistenze.
Mi sveglio
Un sogno
Ed in bocca uno strano sapore di piacere misto ad orrore.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
mercoledì 25 settembre 2019
lunedì 23 settembre 2019
venerdì 20 settembre 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Cuscino"
IL CUSCINO
"Piangeva troppo forte signore
Ho solo cercato di calmarla
E silenziarla con il cuscino"
Sono pentita
Dicono che sono pazza
Isterica
Ma provate voi a sopportare
Quella piccola creatura che non capisce i tuoi comandi.
Ora dicono che l'ho sempre odiata
Solo perchè è capitata per caso
Solo perchè io non ero convinta
Solo perchè essere mamma è un ruolo
Che non ho mai sentito nelle mie corde.
Era una bimba adorabile di pochi mesi
Ora giace dentro la culla immobile e muta
Ma io non la odiavo
Ero così emozionata durante la gravidanza.
Dicono che ho stretto forte
Molto forte quel cuscino
Ma io non lo ricordo neanche
E pensare che quando si era zittita
Ero così orgogliosa di me e delle mie capacità di mamma
Ed invece ora mi dicono che l'ho uccisa.
Non ci posso credere
Ora arrivano strizzacervelli
Che dicono che ero troppo giovane ed instabile
Per fare da mamma ad un bambino.
Che ero troppo giovane
Ho 22 anni
L'avevo già fatto notare anch'io a mio marito
Ma si sa
Tutti assumono come dogma il luogo comune che
Una donna è per definizione mamma da sempre
Ora mi portano via
Mio marito mi odia
Il suo rancore è insopportabile
E torno a ripensare a quei momenti
E sorrido soddisfatta
Perchè penso che forse amava più mia figlia di me
Ed ora accada quel che deve accadere
Li seguo spontaneamente
Conscia che almeno in carcere
Non ci sono bimbi.
Sono confusa
Alterno momenti di disperazione
Ad altri di soddisfazione.
Mio marito mi odia
Ed io la sola cosa
Che continuo imperterrita a pensare
È che se solo lei avesse smesso di piangere…
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
"Piangeva troppo forte signore
Ho solo cercato di calmarla
E silenziarla con il cuscino"
Sono pentita
Dicono che sono pazza
Isterica
Ma provate voi a sopportare
Quella piccola creatura che non capisce i tuoi comandi.
Ora dicono che l'ho sempre odiata
Solo perchè è capitata per caso
Solo perchè io non ero convinta
Solo perchè essere mamma è un ruolo
Che non ho mai sentito nelle mie corde.
Era una bimba adorabile di pochi mesi
Ora giace dentro la culla immobile e muta
Ma io non la odiavo
Ero così emozionata durante la gravidanza.
Dicono che ho stretto forte
Molto forte quel cuscino
Ma io non lo ricordo neanche
E pensare che quando si era zittita
Ero così orgogliosa di me e delle mie capacità di mamma
Ed invece ora mi dicono che l'ho uccisa.
Non ci posso credere
Ora arrivano strizzacervelli
Che dicono che ero troppo giovane ed instabile
Per fare da mamma ad un bambino.
Che ero troppo giovane
Ho 22 anni
L'avevo già fatto notare anch'io a mio marito
Ma si sa
Tutti assumono come dogma il luogo comune che
Una donna è per definizione mamma da sempre
Ora mi portano via
Mio marito mi odia
Il suo rancore è insopportabile
E torno a ripensare a quei momenti
E sorrido soddisfatta
Perchè penso che forse amava più mia figlia di me
Ed ora accada quel che deve accadere
Li seguo spontaneamente
Conscia che almeno in carcere
Non ci sono bimbi.
Sono confusa
Alterno momenti di disperazione
Ad altri di soddisfazione.
Mio marito mi odia
Ed io la sola cosa
Che continuo imperterrita a pensare
È che se solo lei avesse smesso di piangere…
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
mercoledì 18 settembre 2019
lunedì 16 settembre 2019
L'Angolo del Rockpoeta® : "Dying In Memphis" (Video)
Oggi facciamo un esperimento. Una mia poesia letta da me in video, un video non come quelli ufficiali che avrete visto dove recito dal vivo, ma molto amatoriale fatto da me e dove non mi vedrete a figura intera ma seduto davanti al mio Mac fissando la telecamerina del medesimo. Spero che nonostante tutto apprezzerete la poesia e la recitazione. Vi lascio al video, buona visione.
venerdì 13 settembre 2019
OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Le Emergenze Dimenticate
In questo turbinio di promesse e programmi di governo appiccicati insieme bellissiimi a leggersi, improbabili nella loro realizzazione (anche per diverse vedute su alcuni temi tra iPD e cinquestelle),, osservo che ci sono delle emergenze di cui non si parla più, dimenticate ma che non per questo sono svanite. Vediamone in breve qualcuna:
1) Le morti sul lavoro: eh sì perchè benchè non se ne parli,basta guardare le statistiche per rendersi conto che questo fenomeno esiste ancora. E se poi capita che siano in diminuzione è perchè, come dico sempre, se c'è meno lavoro ci sono anche meno incidenti.
2) La Criminalità organizzata: se ne parla pochino ma loro non vanno in ferie. Beh forse una decina di giorni ad agosto se li fanno anche loro ma poi tornano sul pezzo. Eppure non sembra più una priorità dell'Esecutivo.
3) La ricostruzione dei luoghi terremotati ed ancora disastrati. Da L'Aquila ad Amatrice solo per fare due nomi.
Sono, queste qui riportate, priorità di rilievo ma di cui non ci si interessa più perchè non fanno più audience al momento. Intanto questo Governo - pastrocchio mette insieme tante idee che poi voglio proprio vedere realizzate. In primis la revoca ai Benetton della concessione per le autostrade, revoca che ora è diventata revisione nel programma di governo e revoca su cui il PD sembra meno convinto. E poi gli asili nido gratuiti per i ceti meno abbienti. Bellissima iiniziativa, vedremo se troveranno i fondi per farla.
Tante sono le emergenze, e se non parlo di politica, quella di cui si tratta nei tg, è perchè mi sembra che ci siano solo chiacchere ed accordi per difendere le poltrone (come per questo Governo) e quindi io continuo a denunciare le ingiustizie sociali senza occuparmi e preoccuparmi se Di Maio e Zingaretti litigano come due bambini su un sottosegretario piuttosto che un Viceministro. Intanto quelli che erano i programmi dei cinquestelle, anche giusti in certi casi, possiamo molto probabilmente, considerarli accantonati per sempre.
1) Le morti sul lavoro: eh sì perchè benchè non se ne parli,basta guardare le statistiche per rendersi conto che questo fenomeno esiste ancora. E se poi capita che siano in diminuzione è perchè, come dico sempre, se c'è meno lavoro ci sono anche meno incidenti.
2) La Criminalità organizzata: se ne parla pochino ma loro non vanno in ferie. Beh forse una decina di giorni ad agosto se li fanno anche loro ma poi tornano sul pezzo. Eppure non sembra più una priorità dell'Esecutivo.
3) La ricostruzione dei luoghi terremotati ed ancora disastrati. Da L'Aquila ad Amatrice solo per fare due nomi.
Sono, queste qui riportate, priorità di rilievo ma di cui non ci si interessa più perchè non fanno più audience al momento. Intanto questo Governo - pastrocchio mette insieme tante idee che poi voglio proprio vedere realizzate. In primis la revoca ai Benetton della concessione per le autostrade, revoca che ora è diventata revisione nel programma di governo e revoca su cui il PD sembra meno convinto. E poi gli asili nido gratuiti per i ceti meno abbienti. Bellissima iiniziativa, vedremo se troveranno i fondi per farla.
Tante sono le emergenze, e se non parlo di politica, quella di cui si tratta nei tg, è perchè mi sembra che ci siano solo chiacchere ed accordi per difendere le poltrone (come per questo Governo) e quindi io continuo a denunciare le ingiustizie sociali senza occuparmi e preoccuparmi se Di Maio e Zingaretti litigano come due bambini su un sottosegretario piuttosto che un Viceministro. Intanto quelli che erano i programmi dei cinquestelle, anche giusti in certi casi, possiamo molto probabilmente, considerarli accantonati per sempre.
mercoledì 11 settembre 2019
L'Angolo del Rockpoeta® :"I Veri Eroi"
I VERI EROI
Pagati una miseria
Orari e turni durissimi
Sempre pronti ad affrontare il pericolo
Sempre pronti a convivere con la morte.
Una volta eroi dei bimbi
Oggi forse non più
Sono coloro che con coraggio ed abnegazione
Si tuffano tra le fiamme per spegnere incendi.
Molti di voi si ricorderanno di loro
Per l'alto tributo in vite umane fornito
Quel famoso 11 settembre 2001;
Ma la vita, loro, la rischiano sempre
Ogni giorno, in ogni momento.
Sono i vigili del fuoco
O più romanticamente i Pompieri
Sono quelli che notte o giorno
Sole o pioggia
Appena sono chiamati non indugiano un istante
E partono subito per la destinazione prestabilita.
Sono quelli che hanno salvato vite umane
Anche durante le alluvioni
Sono dei veri eroi quotidiani
Perchè il pompiere non lo fai per soldi
Lo fai per vocazione:
È come una voce interiore che ti spinge
Ad aiutare il prossimo a discapito della tua vita.
Sono coraggiosi
Sono sottopagati
E come se tutto questo non fosse già abbastanza
Sono anche pochi rispettto a quanti ne servirebbero sul territorio
Li vediamo tutti i giorni
Siamo loro riconoscenti per il lavoro che fanno
Ma poi nessuno li celebra
Nessuno canta le loro gesta
E soprattutto
Nessuno denuncia in quali condizioni di enorme difficoltà
Siano costretti a lavorare
Per mancanza di uomini e di mezzi.
Ed io so che se uno di loro
Adesso potesse parlare dentro questa poesia
Ci direbbe di chiedere ai politici meno parole
Meno fanfare, ma più fatti.
E questi miei pochi versi
Per dirvi grazie
Per confessarvi che siete i miei eroi da sempre
E per sperare che queste parole di denuncia
Possano risvegliare certe anime sorde e restie all'azione.
Scatta la sirena
Un nuovo allarme
E siete di nuovo sul campo
Per noi.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Pagati una miseria
Orari e turni durissimi
Sempre pronti ad affrontare il pericolo
Sempre pronti a convivere con la morte.
Una volta eroi dei bimbi
Oggi forse non più
Sono coloro che con coraggio ed abnegazione
Si tuffano tra le fiamme per spegnere incendi.
Molti di voi si ricorderanno di loro
Per l'alto tributo in vite umane fornito
Quel famoso 11 settembre 2001;
Ma la vita, loro, la rischiano sempre
Ogni giorno, in ogni momento.
Sono i vigili del fuoco
O più romanticamente i Pompieri
Sono quelli che notte o giorno
Sole o pioggia
Appena sono chiamati non indugiano un istante
E partono subito per la destinazione prestabilita.
Sono quelli che hanno salvato vite umane
Anche durante le alluvioni
Sono dei veri eroi quotidiani
Perchè il pompiere non lo fai per soldi
Lo fai per vocazione:
È come una voce interiore che ti spinge
Ad aiutare il prossimo a discapito della tua vita.
Sono coraggiosi
Sono sottopagati
E come se tutto questo non fosse già abbastanza
Sono anche pochi rispettto a quanti ne servirebbero sul territorio
Li vediamo tutti i giorni
Siamo loro riconoscenti per il lavoro che fanno
Ma poi nessuno li celebra
Nessuno canta le loro gesta
E soprattutto
Nessuno denuncia in quali condizioni di enorme difficoltà
Siano costretti a lavorare
Per mancanza di uomini e di mezzi.
Ed io so che se uno di loro
Adesso potesse parlare dentro questa poesia
Ci direbbe di chiedere ai politici meno parole
Meno fanfare, ma più fatti.
E questi miei pochi versi
Per dirvi grazie
Per confessarvi che siete i miei eroi da sempre
E per sperare che queste parole di denuncia
Possano risvegliare certe anime sorde e restie all'azione.
Scatta la sirena
Un nuovo allarme
E siete di nuovo sul campo
Per noi.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
lunedì 9 settembre 2019
L'Angolo del Rockpoeta®:"Worldwatching"
WORLDWATCHING
Dalla mia finestra
Vedo le vostre nefandezze
Le vostre tendine bianche tirate
Zerbini perfettamente lavati.
Ed i vostri luridi peccati.
Vedo genitori pedofili
Toccare figlie innocenti
Osservo povertà rimestare
Dentro cassonetti della spazzatura
Avverto folate d'aria chimica
Trasportate dal vento.
Dalla mia finestra
Affacciata con vista sul mondo
Osservo le sue oscenità
E provo a sconfiggerle
A sconfiggerle urlando il mio sdegno
Dalla porta principale.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
venerdì 6 settembre 2019
L'Angolo del Rockpoeta® "Stato DI Condizione Necessaria"
STATO DI CONDIZIONE NECESSARIA
Ti ho vista
Rannicchiata in un angolo sotto la pioggia battente
Con in grembo tuo figlio di appena un anno forse.
Impiegata fino ad un anno prima
Ma la crisi è impietosa
E fagocita tutti quanti senza pietà.
Un cassettone ed una coperta
Vivi on the road non per scelta
Suoni i Beatles con la tua chitarra
Agli angoli delle strade
Cerchi con la massima dignità possibile di sbarcare il lunario
A te le chiacchere politiche su alleanze programmatiche
Reddito di cittadinanza
O prima ancora gli 80 euro
Non ti sfiorano
Tu sei sotto perfino quelle soglie
Così al di sotto da non rientrare in nessuna di quelle misure.
Yesterday, canti
Yesterday era diverso
La tua vita forse non ti sorrideva
Ma almeno ti permetteva un'esistenza dignitosa.
Ho sognato di te la scorsa notte
Ti ho sognata in una casa calda ed accogliente
Con una stanzetta per il tuo bimbo ed un sorriso di luce
Arrivare dalle finestre.
Ti ho sognata la scorsa notte
Ma il mattino seguente non c'eri più
Non eri più nel tuo solito angolo
Non eri più rannicchiata con tuo figlio dentro quel cassettone.
Ti ho sognata ancora
Sempre in situazioni liete
Ma da allora non ti ho più rivista
Da allora sei diventata come tanti altri homeless
Invisibile.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Ti ho vista
Rannicchiata in un angolo sotto la pioggia battente
Con in grembo tuo figlio di appena un anno forse.
Impiegata fino ad un anno prima
Ma la crisi è impietosa
E fagocita tutti quanti senza pietà.
Un cassettone ed una coperta
Vivi on the road non per scelta
Suoni i Beatles con la tua chitarra
Agli angoli delle strade
Cerchi con la massima dignità possibile di sbarcare il lunario
A te le chiacchere politiche su alleanze programmatiche
Reddito di cittadinanza
O prima ancora gli 80 euro
Non ti sfiorano
Tu sei sotto perfino quelle soglie
Così al di sotto da non rientrare in nessuna di quelle misure.
Yesterday, canti
Yesterday era diverso
La tua vita forse non ti sorrideva
Ma almeno ti permetteva un'esistenza dignitosa.
Ho sognato di te la scorsa notte
Ti ho sognata in una casa calda ed accogliente
Con una stanzetta per il tuo bimbo ed un sorriso di luce
Arrivare dalle finestre.
Ti ho sognata la scorsa notte
Ma il mattino seguente non c'eri più
Non eri più nel tuo solito angolo
Non eri più rannicchiata con tuo figlio dentro quel cassettone.
Ti ho sognata ancora
Sempre in situazioni liete
Ma da allora non ti ho più rivista
Da allora sei diventata come tanti altri homeless
Invisibile.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
mercoledì 4 settembre 2019
L'Angolo del Rockpoeta®: "Horror Movie"
Poesia ispirata da un fatto realmente accaduto di cui ha parlato ieri in un suo post Claudia Turchiarulo la morte in un supermercato di una donna di 74 anni e...
HORROR MOVIE
È in coda come ogni mattina
Poca spesa nel carrello
Quello che la pensione le permette.
È una buona persona
In fondo lei stessa si dice "Anche Dio sa che sono una buona persona".
Anche questa mattina è in fila come sempre
Due cestelli d'acqua naturale, un po' di verdura
Carne e gelato, una piccola ghiottoneria che non può mancare.
Sta per arrivare il suo turno
Un capogiro
Vista che si annebbia
sviene a terra
"Non sarà nulla, ora mi rialzo"
Ma la vista si oscura e perde conoscenza.
Tutti intorno a lei subito si preoccupano del suo stato di salute
Cercano un medico
Lei però ci ha lasciati
Dio l'ha presa con sè forse proprio perchè era una brava persona.
Tutti sgomenti e scioccati sono attoniti intorno a lei altri piangono.
Questo è quanto tutti voi immaginate sia accaduto ed invece...
Dopo queste poche righe degne di una romantica sceneggiatura
Vediamo davvero come si sono svolti i fatti.
Perde conoscenza
Vista che si annebbia
sviene e muore.
Da qui in poi il film è diverso da quello cbe vi ho raccontato
Nessuno la considera
Ignorata e da alcuni quasi considerata un impiccio
Un ostacolo tra loro e la cassa
Un fastidio doverla scavalcare.
Molti continuano come se nulla fosse successo
Nonostante alcuni si indignino e restino sgomenti da quello a cui assistono
In questo bel riquadro
Sembra fortunatmente
Sia mancato il selfista professionista
Pronto ad immortalarsi con la vecchina morta
sdraiato con lei magari mostrando anche
La marca di un prodotto del supermercato.
D'altronde immaginate quanta pubblicità
"Venite a vedere e comprate nel supermarket dove è morta
L'anziana donna!".
Ed ecco che ancora una volta
La nostra società ha perso un'occasione
Invece di mostrarci un film drammatico
Ma dai risvolti sentimentali di solidarietà e rispetto
Ci ha proposto un horror movie di serie B
Di quelli volgari ed indicativi soltanto
Di una sempre maggiore perdita di coscienza individuale.
La verità è che quel giorno
Con il corpo di quella vecchina
Sono decedute centinaia di anime forse neanche mai esistite
O forse solo composte di vuoto a perdere
Non Anime fragili ma Anime già morte.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
HORROR MOVIE
È in coda come ogni mattina
Poca spesa nel carrello
Quello che la pensione le permette.
È una buona persona
In fondo lei stessa si dice "Anche Dio sa che sono una buona persona".
Anche questa mattina è in fila come sempre
Due cestelli d'acqua naturale, un po' di verdura
Carne e gelato, una piccola ghiottoneria che non può mancare.
Sta per arrivare il suo turno
Un capogiro
Vista che si annebbia
sviene a terra
"Non sarà nulla, ora mi rialzo"
Ma la vista si oscura e perde conoscenza.
Tutti intorno a lei subito si preoccupano del suo stato di salute
Cercano un medico
Lei però ci ha lasciati
Dio l'ha presa con sè forse proprio perchè era una brava persona.
Tutti sgomenti e scioccati sono attoniti intorno a lei altri piangono.
Questo è quanto tutti voi immaginate sia accaduto ed invece...
Dopo queste poche righe degne di una romantica sceneggiatura
Vediamo davvero come si sono svolti i fatti.
Perde conoscenza
Vista che si annebbia
sviene e muore.
Da qui in poi il film è diverso da quello cbe vi ho raccontato
Nessuno la considera
Ignorata e da alcuni quasi considerata un impiccio
Un ostacolo tra loro e la cassa
Un fastidio doverla scavalcare.
Molti continuano come se nulla fosse successo
Nonostante alcuni si indignino e restino sgomenti da quello a cui assistono
In questo bel riquadro
Sembra fortunatmente
Sia mancato il selfista professionista
Pronto ad immortalarsi con la vecchina morta
sdraiato con lei magari mostrando anche
La marca di un prodotto del supermercato.
D'altronde immaginate quanta pubblicità
"Venite a vedere e comprate nel supermarket dove è morta
L'anziana donna!".
Ed ecco che ancora una volta
La nostra società ha perso un'occasione
Invece di mostrarci un film drammatico
Ma dai risvolti sentimentali di solidarietà e rispetto
Ci ha proposto un horror movie di serie B
Di quelli volgari ed indicativi soltanto
Di una sempre maggiore perdita di coscienza individuale.
La verità è che quel giorno
Con il corpo di quella vecchina
Sono decedute centinaia di anime forse neanche mai esistite
O forse solo composte di vuoto a perdere
Non Anime fragili ma Anime già morte.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
lunedì 2 settembre 2019
OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Bibbiano, Realtà Isolata?
Sono sicuro che nonostante sia passato un po' di tempo, conosciate e ricordiate tutti lo scandalo avvenuto in un asilo di Bibbiano.
Le indagini hanno già dimostrato come Bibbiano non sia un caso isolato in quanto si è scoperto che i presunti (giuridicamente parlando) responsabili ora indagati, avevano commesso quei reati e quei fatti ad essi connessi anche in quasi tutti gli altri posti in cui avevano lavorato precedentemente.
In realtà alla domanda del titolo del mio post, si può e si deve dare risposta affermativa anche al di fuori dei fatti compiuti in passato dagli indagati per quanto commesso a Bibbiano, in quanto Bibbiano non è una realtà isolata poiché anche al di fuori delle persone qui coinvolte, esistono tante altre realtà simili od uguali a quella più conosciuta in quanto molti sostengono, uno di questi è Massimo Mazzucco per fare un esempio, che il sistema dell'affido dei bambini prelevati da famiglie disagiate sia marcio profondamente nel suo insieme.
I servizi sociali con la connivenza del Comune inviano gli assistenti sociali dentro le famiglie presunte disagiate. Questi bambini vengono prelevati anche a volte da famiglie magari monoreddito ma non per forza di cose in condizioni così precarie da giustificare l'allontanamento. Inoltre i minori prelevati vengono inseriti ed affidati a Case Famiglia. Per il mantenimento mensile di questi ragazzi, il Comune versa per ciascuno di essi, alla struttura che li ospita, una somma mensile che varia dai 700 euro a qualcosa in più, immagino, per es. nell'ipotesi di un bambino piccolo e più è piccolo più si ricevono sussidi. Questo quindi, è stato dimostrato anche in passato da un servizio di Skytg 24 che io vi linkai QUI insieme ad una mia poesia che già qualche tempo fa affrontava questo problema, può diventare un grosso business se quel denaro viene utilizzato per quel minore solo in minima parte.
A questo aggiungiamo la possibilità che potrebbe a volte realizzarsi, che i servizi sociali ricevano spesso delle bustarelle dalle Case Famiglia per avere queste ultime più "clienti piccolini" da gestire: insomma una sorta di percentuale sul minore procacciato alla struttura stessa.
Tutto questo accade e può accadere per colpa di una legge vecchissima, all'interno della quale infatti non è previsto né un vero elenco dei motivi che possano portare alla sottrazione dei minori alla responsabilità genitoriale, né tantomeno la possibile durata. È considerato un provvedimento temporaneo e questo vuol dire di fatto che non è appellabile, quindi non è suscettibile di ricorso mediante un tribunale, ma al contempo può durare anche anni: perfino sino alla maggior età del soggetto preso in carico. D'altronde quella legge stabilisce che per non essere prelevati, una famiglia debba garantire al minore un armonioso sviluppo psicofisico seguendo le inclinazioni naturali del bambino. Come avrete voi stessi notato, si tratta di un concetto molto vago e labile per cui dentro ci può stare tutto ed il contrario di tutto.
Molti giornalisti d'inchiesta sostengono di fatto oggi che, fatte salve le figure oneste che ovunque sono ovviamente presenti e quindi anche all'interno di questo ambito lavorativo, detto sistema sia di fatto marcio e che casi come Bibbiano, scavando un po', se ne possano trovare tanti altri.
Un ultimo aspetto da evidenziare è come questi minori (per nulla aiutati a crescere ed a svilupparsi psicologicamente e fisicamente all'interno di molti di questi lager che sono poi quelle strutture) raggiunti i 18 anni, ossia la maggiore età, poiché il Comune ovviamente non sgancia più un euro, spesso e volentieri vengono sbattuti fuori dalle Case Famiglia anche se non sanno dove andare e/o non vogliono o possono tornare alla loro famiglia d'origine. Molto interessante al riguardo una testimonianza di una madre vicentina intervistata da Mazzucco attraverso un video postato poi sul suo account facebook.
È auspicabile pertanto oltre che un controllo più severo sui servizi sociali, anche una nuova legge che sia più rigida, chiara, elencativa, esaustiva e seria in relazione all'affido di minori che vivono in famiglie disagiate.
Le indagini hanno già dimostrato come Bibbiano non sia un caso isolato in quanto si è scoperto che i presunti (giuridicamente parlando) responsabili ora indagati, avevano commesso quei reati e quei fatti ad essi connessi anche in quasi tutti gli altri posti in cui avevano lavorato precedentemente.
In realtà alla domanda del titolo del mio post, si può e si deve dare risposta affermativa anche al di fuori dei fatti compiuti in passato dagli indagati per quanto commesso a Bibbiano, in quanto Bibbiano non è una realtà isolata poiché anche al di fuori delle persone qui coinvolte, esistono tante altre realtà simili od uguali a quella più conosciuta in quanto molti sostengono, uno di questi è Massimo Mazzucco per fare un esempio, che il sistema dell'affido dei bambini prelevati da famiglie disagiate sia marcio profondamente nel suo insieme.
I servizi sociali con la connivenza del Comune inviano gli assistenti sociali dentro le famiglie presunte disagiate. Questi bambini vengono prelevati anche a volte da famiglie magari monoreddito ma non per forza di cose in condizioni così precarie da giustificare l'allontanamento. Inoltre i minori prelevati vengono inseriti ed affidati a Case Famiglia. Per il mantenimento mensile di questi ragazzi, il Comune versa per ciascuno di essi, alla struttura che li ospita, una somma mensile che varia dai 700 euro a qualcosa in più, immagino, per es. nell'ipotesi di un bambino piccolo e più è piccolo più si ricevono sussidi. Questo quindi, è stato dimostrato anche in passato da un servizio di Skytg 24 che io vi linkai QUI insieme ad una mia poesia che già qualche tempo fa affrontava questo problema, può diventare un grosso business se quel denaro viene utilizzato per quel minore solo in minima parte.
A questo aggiungiamo la possibilità che potrebbe a volte realizzarsi, che i servizi sociali ricevano spesso delle bustarelle dalle Case Famiglia per avere queste ultime più "clienti piccolini" da gestire: insomma una sorta di percentuale sul minore procacciato alla struttura stessa.
Tutto questo accade e può accadere per colpa di una legge vecchissima, all'interno della quale infatti non è previsto né un vero elenco dei motivi che possano portare alla sottrazione dei minori alla responsabilità genitoriale, né tantomeno la possibile durata. È considerato un provvedimento temporaneo e questo vuol dire di fatto che non è appellabile, quindi non è suscettibile di ricorso mediante un tribunale, ma al contempo può durare anche anni: perfino sino alla maggior età del soggetto preso in carico. D'altronde quella legge stabilisce che per non essere prelevati, una famiglia debba garantire al minore un armonioso sviluppo psicofisico seguendo le inclinazioni naturali del bambino. Come avrete voi stessi notato, si tratta di un concetto molto vago e labile per cui dentro ci può stare tutto ed il contrario di tutto.
Molti giornalisti d'inchiesta sostengono di fatto oggi che, fatte salve le figure oneste che ovunque sono ovviamente presenti e quindi anche all'interno di questo ambito lavorativo, detto sistema sia di fatto marcio e che casi come Bibbiano, scavando un po', se ne possano trovare tanti altri.
Un ultimo aspetto da evidenziare è come questi minori (per nulla aiutati a crescere ed a svilupparsi psicologicamente e fisicamente all'interno di molti di questi lager che sono poi quelle strutture) raggiunti i 18 anni, ossia la maggiore età, poiché il Comune ovviamente non sgancia più un euro, spesso e volentieri vengono sbattuti fuori dalle Case Famiglia anche se non sanno dove andare e/o non vogliono o possono tornare alla loro famiglia d'origine. Molto interessante al riguardo una testimonianza di una madre vicentina intervistata da Mazzucco attraverso un video postato poi sul suo account facebook.
È auspicabile pertanto oltre che un controllo più severo sui servizi sociali, anche una nuova legge che sia più rigida, chiara, elencativa, esaustiva e seria in relazione all'affido di minori che vivono in famiglie disagiate.