Poesia ispirata da un fatto realmente accaduto di cui ha parlato ieri in un suo post Claudia Turchiarulo la morte in un supermercato di una donna di 74 anni e...
HORROR MOVIE
È in coda come ogni mattina
Poca spesa nel carrello
Quello che la pensione le permette.
È una buona persona
In fondo lei stessa si dice "Anche Dio sa che sono una buona persona".
Anche questa mattina è in fila come sempre
Due cestelli d'acqua naturale, un po' di verdura
Carne e gelato, una piccola ghiottoneria che non può mancare.
Sta per arrivare il suo turno
Un capogiro
Vista che si annebbia
sviene a terra
"Non sarà nulla, ora mi rialzo"
Ma la vista si oscura e perde conoscenza.
Tutti intorno a lei subito si preoccupano del suo stato di salute
Cercano un medico
Lei però ci ha lasciati
Dio l'ha presa con sè forse proprio perchè era una brava persona.
Tutti sgomenti e scioccati sono attoniti intorno a lei altri piangono.
Questo è quanto tutti voi immaginate sia accaduto ed invece...
Dopo queste poche righe degne di una romantica sceneggiatura
Vediamo davvero come si sono svolti i fatti.
Perde conoscenza
Vista che si annebbia
sviene e muore.
Da qui in poi il film è diverso da quello cbe vi ho raccontato
Nessuno la considera
Ignorata e da alcuni quasi considerata un impiccio
Un ostacolo tra loro e la cassa
Un fastidio doverla scavalcare.
Molti continuano come se nulla fosse successo
Nonostante alcuni si indignino e restino sgomenti da quello a cui assistono
In questo bel riquadro
Sembra fortunatmente
Sia mancato il selfista professionista
Pronto ad immortalarsi con la vecchina morta
sdraiato con lei magari mostrando anche
La marca di un prodotto del supermercato.
D'altronde immaginate quanta pubblicità
"Venite a vedere e comprate nel supermarket dove è morta
L'anziana donna!".
Ed ecco che ancora una volta
La nostra società ha perso un'occasione
Invece di mostrarci un film drammatico
Ma dai risvolti sentimentali di solidarietà e rispetto
Ci ha proposto un horror movie di serie B
Di quelli volgari ed indicativi soltanto
Di una sempre maggiore perdita di coscienza individuale.
La verità è che quel giorno
Con il corpo di quella vecchina
Sono decedute centinaia di anime forse neanche mai esistite
O forse solo composte di vuoto a perdere
Non Anime fragili ma Anime già morte.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
angosciante, daniele. angosciante. non so quanto possiamo cambiare tutto questo, so però che possiamo decidere di non farne parte
RispondiEliminaPER DIGITO: non farne parte è già un passo avanti importante,
RispondiEliminaBisognerebbe rieducare l'anima della gente alla sensibilità sul prossimo-.-
RispondiEliminaL'indifferenza è una cosa che mi angoscia. Mi chiedo se il modo in cui siamo "bombardati" da un sacco di stimoli di tutti i tipi non contribuisca ad anestetizzare molte persone. Non so spiegare.
RispondiEliminaMi ricordo che c'era un vecchio film "L'uomo che visse nel futuro" dove il protagonista si ritrovava in un futuro remotissimo e dall'apparenza bucolico e sereno dove però si trovava ad assistere alla scena di qualcuno che si sentiva male, ma nessuno prestava soccorso. Tutti erano disinteressati e indifferenti. Erano tutti giovani e belli, ma ignoranti e insensibili.
Una rappresentazione non del tutto di finzione.
Non siamo solo ciò che mangiamo ma anche quel che vediamo... lo schermo ci educa ben più di quanto si pensi e può modificare i nostri sguardi e dare forma ai sentimenti. Come può colpire un morto se basta accendere la tv o andare al cinema per vederne tanti altri deceduti tragicamente? La signora del supermercato, si potrebbe dire, è solo arrivata a fine vita, un fatto naturale... ma già questo dovrebbe toccarci e offrirle quello sguardo partecipe che la fretta ci ha impedito di darle in vita. Come possiamo se nessuno ci educa alla pietas, a guardare l'altro con sguardo empatico? La tv ha un telecomando per cambiare canale o di spegnimento... anche noi abbiamo inconsciamente attivate queste opzioni? In fondo basta poco... il tempo di distogliere lo sguardo e i pensieri.
RispondiEliminaLa cattiva programmazione televisiva, quella che ci ha educati alla violenza e alla paura, cominciò molti anni fa con i cartoni animati giapponesi che esibivano sangue, crudeltà, trame perfide senza che ci fosse altro a fare da contraltare a tanta brutalità. I cartoni in alternativa ebbero come protagonisti disgrazie, dolori, malattie...
Come madre sentii tutto questo come pericolo e limitai la tv ad un'ora al giorno, proponendo in alternativa giochi e merende sul prato con gli amici. A chi mi disse che esageravo, vorrei mettere sotto gli occhi la realtà odierna... siamo diventati quel che la programmazione ha permesso e che i vari serial, fiction portano avanti come terapia di mantenimento.
La tua poesia è come una foto d'oggi. Per fortuna abbiamo ancora la capacità di offrire un sorriso a chi ci incontra sullo stesso marciapiede.
Mi sono dilungata troppo, scusami.
Ciao.
Quasi tutti i titoli che ho letto su questo triste caso, sottolineano che il mercato non ha , penso momentaneamente, chiuso. Si meravigliano che non abbiano voluto perdere un po' d'incasso giornaliero ?!?
RispondiEliminaE il rispetto per il dio denaro , dove lo mettiamo?
Cri
PER NEUTRINA: concordo con te in pieno.
RispondiEliminaPER GUFO A MOLLA: non esistono alibi per una indifferenza di tale gravità e l'esempio che hai portato di quel film sembra calzare a pennello con la nostra realtà.
RispondiEliminaPER SARI: Hai ragione, lo schermo ci ha educati ad una sorta di assuefazione o di capacità di rimuovere l'evento negativo attraverso lo zapping con la nostra mente. Questo non toglie che l'indifferenza per un fatto come quello della poesia sia gravissimo e dimostrazioni di come la superficialità e l'egoismo siano sempre più dilaganti nella gente. Bel gesto di madre hai avuto e sono sicuro che abbia portato i risultati auspicati. Ti ringrazio come sempre per le belle parole che hai avuto per i miei versi e no, tu non ti dilunghi mai.
RispondiEliminaPER CRISTIANA: disinteresse verso ili prossimo e interesse solo teso ai propri affari sono due elementi molto gravi di una stessa triste e squallida medaglia.
RispondiEliminaPER VALERIA: grazie di cuore a te per le tue toccanti parole sui miei versi.
RispondiEliminaUn mondo senza rispetto e indifferente.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: purtroppo è vero.
RispondiEliminaProprio ieri ne leggevo da Claudia e ora qui da te.
RispondiEliminaChe storia.
Si può morire ovunque, è la vita.
Ma che il supermercato sia rimasto aperto consentendo alle persone di passare accanto al cadavere è da denuncia.
Il commento di Valeria mi ha fatto ripensare a quando un mio vicino di casa ha avuto un malore davanti al portone, ed io mi sono precipitata giù per accarezzarlo, mentre guardava i sanitari con gli occhi sbarrati dalla paura.
RispondiEliminaPoche settimane dopo, però, Carmelo non ce l'ha fatta, ma ha avuto il tempo di ringraziarmi.
Eppure per me è stato assolutamente istintivo e naturale correre da lui.
Grazie per la citazione e ancora complimenti per la poesia che avevo già apprezzato ieri.
PER LA DAMA BIANCA: osceno e scandaloso, non ci sono altre parole.
RispondiEliminaPER CLAUDIA: Grazie a te per il tuo commento e le tue sempre toccanti parole.
RispondiEliminaSai Daniele, tra le tante possibili reazioni non avrei mai immaginato il completo e totale distacco da quanto avvenuto. Dinanzi qualcuno che s'accascia, che cade, dinanzi qualcuno che muore...scavalcarlo e andare oltre. Che società abbiamo costruito e continuiamo a foraggiare? Che società ci siamo abituati a mettere in scena, esiliando dalla nostra coscienza che non credo sia sopita ma piuttosto ignorata. Ci esercitano a farlo fin da bambini esportando e promuovendo la non cultura dei soldi e del potere. E se mi fermo a pensare a questo, tutto sembra inutile ormai, ogni lotta, sotto questa luce, avrebbe perso di forza e di potere, eppure, se non si fa in fretta, se non si corre a ripristinare il potere della coscienza, dell'Anima, lo scenario è più che desolante, lo so, ma io mi ostino a credere che si possa fare. In fondo, anche se sembra utopistico, basta scegliere, decidere di farlo e cambiare. Confido nella "denuncia" di ciò che avviene, confido nella verità. Che in fondo si traduce in un atto di fiducia verso gli uomini, quest'umanità che tante, troppe volte mi ha delusa e mi delude, e tutto grazie ad esemplari che si staccano dal coro e vanno, con forza controcorrente, a battersi per ciò in cui credono.
RispondiEliminaMi auguro che la vecchina abbia poi ricevuto tutte le attenzioni dovute anche se il corpo non ne aveva più bisogno. Che riposi nella Pace ❤️
PER GABRIELLA: concordo con il tuo pensiero e spero davvero che il nostro lottare contro queste abominevoli storture dettate da una mentalità oramai consumata dall'indifferenza e dal disprezzo possa servire a cambiare le cose.
RispondiEliminaHo letto dal blog di Claudia la tristissima notizia. Poverina,... Alcune persone anziane hanno paura di morire da sole ma farlo in questo modo non lo vorrei per nessuno.
RispondiEliminaCiò mi porta in mente una storia a Barcellona anni fa...: la metro di Barcellona. Il treno entra in stazione, io viaggio in una carrozza e per le finestre vediamo la genta sul binario gridare, alzare le braccia - non si sente niente - e guardare tutti verso la testa del treno. La metro aveva imbestito una persona; non sappiamo se era caduta oppure se si era buttata sui binari,... Il treno si fermò subito, non era entrato pienamente nella stazione. Le porte non si aprirono e tutti rimanemmo in attesa... Un signore, un settantenne, non smetteva di commentare "ho tanta fretta e adesso qualcuno si è lanciato ai binari,..." e io pensavo "Dio mio, una persona a pochi metri da noi ha perso la vita; chi sa le motivazioni, il dramma che viveva,... spezzato,... la morte e pochi metri e quest'altro che non fa altro che protestare..."
No...
PODI-.
PER PODI: sembra proprio che tutto il mondo sia paese...
RispondiEliminaSiamo un vapore che oggi c'è e domani scompare..., la nostra vita può terminare in un attimo.
RispondiEliminaCiò che fa rabbrividire è pensare alla noncuranza di chi assiste a un evento di questo tipo, come se niente fosse successo...
Abbiamo bisogno di esercitare empatia, solidarietà...anche anzi soprattutto) quando meno ne vediamo attorno a noi.
Buona giornata :)
PER ANGELA: mi piace molto il tuo suggerimento finale, lo trovo interessante,
RispondiEliminadavvero tanta tristezza per tutto, stiamo perdendo l'umanità
RispondiEliminaPER ERNEST: Temo si sia già quasi persa del tutto.
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