Sono però anche quelli senza i quali molte imprese anche piccole sarebbero in difficoltà. Spesso fanno lavori che gli italiani non vogliono più fare, spesso li fanno accettando purtroppo paghe da fame senza che vengano rispettati i diritti del lavoratore (con danno reciproco sia per loro sia per gli italiani che non vengono scelti proprio perché invece giustamente vorrebbero questi diritti rispettati).
Accanto a loro, permettetemi questo parallelismo per alcuni aspetti azzardato ma per altri come vedrete non così campato in aria, abbiamo gli "immigrati" italici. Loro in realtà non migrano, sul suolo che li sfrutta già ci sono. Vivono infatti già qui, ma per alcuni elementi, sono, sia pure in misura molto inferiore agli immigrati reali, gli sfruttati "nostrani" di questo millennio. Sono quelli che in Italia ci sono nati, che sono del posto, i leghisti direbbero sono dei "nostri", ma sono però anche precari. Hanno un lavoro precario e sono, nella vita di tutti i giorni, precari in tutti i sensi, quasi senza diritti. Ma anche loro sono un esercito numeroso e vitale. Sono così tanti che se decidessero tutti insieme di fermarsi dal lavorare e se nessuno accettasse di prendere il loro posto, anche solo per dieci giorni, in piena ed assoluta solidarietà, il Paese sarebbe in ginocchio.
Loro sono più fortunati degli immigrati veri, non sono veri immigrati nel senso geografico della parola, e non sono per moltissimi aspetti, per loro fortuna, nelle condizioni disperate di chi davvero arriva qui senza nulla, ma sono i nostri "schiavi", quelli nostrani, trattati meglio di quelli che arrivano da fuori, ma cmq non liberi, sempre sottoposti al ricatto di rimanere per strada, e pure insultati da un ministro che li provoca, li umilia e che, molto probabilmente, grazie a molti aiuti, agganci e forse anche qualche "favore", é riuscito ad arrivare dove é adesso.
Siamo messi peggio che nella prima Repubblica: lo siamo economicamente (con la prima repubblica il legame con gli USA più forte almeno fino alla caduta del muro di Berlino ci permetteva di avere più aiuti e più soldi da quel "rubinetto"), lo siamo anche per quanto cmq concerne le collusioni del potere con la criminalità organizzata ed anche con altre fonti esterne (leggasi P4 per fare un es.) e lo siamo anche infine perché almeno nella prima Repubblica, nessuno si sarebbe mai permesso di insultare e schernire il popolo.
Bene, presto forse saremo come la Grecia, ed allora non ci sarà poi molta differenza tra gli immigrati che ora arrivano a Lampedusa e noi che proveremo a scappare magari in Svizzera, in cerca di fortuna.
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