Poesia dedicata a tutti coloro che, nonostante le difficoltà che una tale decisione possa comportare, non hanno intenzione di rinunciare ad essere quello che sono e che non si vergognano affatto di esserlo.
IO SONO COME SONO
Io sono come sono
Repetita Iuvant
Soprattutto quando masse di ignoranti
Vi giudicano sulla base
Di imbarazzanti stereotipi del cazzo.
Io sono come sono
E potrei essere perfino meglio
Di tanti di voi
E forse è pure così
Non abbiate timore
Prima siate obiettivi verso voi stessi
Poi guardatevi attorno
E guardate se avete la stima
E l'apprezzamento di chi davvero
Per voi conta
E di chi desiderate la stima e l'amicizia
Poi tirate le conclusioni
Se non siete amati dalla massa
Se siete controversi
Per ogni genere di stereotipato motivo
Molto probabile che siate giusti e nel giusto
I motivi possono essere i più diversi
Alcuni purtroppo sono solo
Stereotipi incancreniti
Dentro cervelli anoressici
Facciamo alcuni esempi
Ipotetici nel loro insieme
Ma legati a problematiche del tutto reali.
L'omofobia è, purtroppo,
Un triste e palese esempio
Di tematica vera
Innestata su un fatto ipotetico:
"Perchè mostra le foto di lui con il suo uomo?
Ok essere froci
E fare anche coming out
Ma le foto on line potrebbe anche evitarle
Non è che ci sia da vantarsi ad essere così;
Peccato era bello seguirlo su Instagram
Bravo fotografo
Ma cazzo
Ostenta troppo il suo essere finocchio!"
Oppure ci possono essere attacchi
Mossi da profonda invidia
E basati anche, ma non soltanto, sull'aspetto fisico:
"Simpatica, generosa, sensibile,
Ma potrebbe anche essere meno grassa
E non postasse almeno le foto con lei a figura intera
E poi sempre a contatto con quei poveri bimbi ritardati
Quasi volesse mettersi in mostra
Far vedere quanto è altruista,
Quasi una santa..."
E poi un ultimo caso,
Quello di chi infastidisce
Per quello che dice
Perchè lo dice
E perchè quando poi ha ragione
La cosa fa girare ancora più le scatole
"Intelligente ma troppo anticonformista
Un po' va bene è cool
Ma la denuncia costante basta
Parlasse dei ristoranti pieni e del mare
Invece no insiste:
È insopportabile
Troppo diretto
Troppo fastidioso
E poi quello stronzo mi sta sul cazzo
Si è pure evitato quel siero di merda
Che ora tutti dimostrano che non era un vaccino
Pfizer in primis
Siero che hanno dato nonostante sapessero
Che era pure pericoloso
E mai sperimentato
E poi come parla della morte di suo padre
Convinto che sia colpa di quel siero di merda
Chissà, forse è davvero così
Quasi glielo auguro a quel bastardo!"
E poi ancora...
Beh il campionario è vasto
Tanto quanto la volgare stupidità
Di un'ampia massa di stronzi
Della quale non dovete però preoccuparvi
Perchè in realtà coglioni così
Ce ne sono molti
Ma non tanti
E non tutte le persone sono così.
Pertanto
Quando dopo un obiettivo screening
Fatto da voi stessi su voi stessi
Giusto e sincero
Giusto non severo
Vi piacete
Beh sapete cosa dovete ripetervi
Come un mantra
E magari dirlo anche in faccia
Del vostro stupido interlocutore
Se ne avete l'occasione
Le parole le avete già lette all'inizio
Ma repetita iuvant, no?
"Io sono come sono
E potrei essere perfino meglio
Di tanti di voi
E forse è pure così"
Senza forse?
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Buongiorno.
RispondiEliminaStamattina nei tuoi versi aleggia un pó di incazzatura. Oppure sbaglio? Noto che hai anche rimodulato leggermente il linguaggio.
In effetti per poter "affrontare" gli altri e indispensabile conoscere prima se stessi.
Buon proseguimento di settimana.
PER GIORGIO: beh il linguaggio è stato rimodulato per due motivi: il primo è che faccio "parlare" soggetti che potrebbero anche esprimersi in tal modo, e poi a volte termini più coloriti sono necessari anche in poesia, basta che non siano la regola.
RispondiEliminaX DANIELE
RispondiEliminaIl tuo viaggio *Dentro cervelli anoressici* è completo. Condivido tutto.
Ma c'è qualcosa che mi provoca brividi di stupore.
Dopo che la scienza ha appurato che l'omosessualità, sia maschile che femminile, dipende da geni impazziti che modificano durante lo sviluppo dell'embrione l'equilibrio degli ormoni maschili e femminili, una moltitudine di persone resta omofoba e non riesce a capire che l'omosessuale ha gli stessi diritti dell'eterosessuale nel desiderio di un/una compagno/a nel desiderio di un matrimonio e di una famiglia?
La stessa moltitudine con cervelli anoressici definisce l'omosessualità una *cosa sporca*.
PER GUS: non devi stupirti, se un cervello è asfittico o anoressico non può comprendere o capire. Sarebbe come pretendere da un triciclo di avere prestazioni di una Ducati che corre in Motogp .
RispondiEliminaOgnuno di noi dovrebbe avere il coraggio di vivere la sua personalità senza incrinarla, senza giungere a compromessi, senza schiacciarla per far contento qualcun altro.
RispondiEliminaMa quanto può essere complicato un percorso simile.
PER LA DAMA BIANCA: molto complicato purtroppo.
RispondiEliminaPER VALERIA: chiarissima e la penso proprio come te.
RispondiEliminaIo penso di essere anche peggio degli altri, però non posso essere ciò che non sono.
RispondiEliminaE quindi, sì, sono come sono, sono me stesso con tutte le mie pecche e imperfezioni, faccio del mio meglio, oltre ciò non posso andare e pazienza se potrei essere "migliore" ma non lo sono.
PER ARIANO quello che più conta è essere se stessi e dare il meglio di sé
RispondiEliminaOs outros nunca nos vêm como somos.
RispondiEliminaExcelente poema, gostei de ler.
Boa semana, caro amigo Daniele.
Um abraço.
PER JAIME: Vero, gli altri non sanno o forse non vogliono saper vedere ciò che siamo
RispondiEliminaPARA JAIME: É verdade que os outros não sabem ou talvez não queiram poder ver o que somos. Um abraço.
Bella! Qui di seguito uno scritto che mi sembra adeguato:
RispondiEliminaLa nostra paura più profonda
Non è quella di essere inadeguati,
ma di essere potenti oltre ogni misura.
È la nostra luce, non la nostra ombra a spaventarci di più.
Ci chiediamo: chi sono io per essere così brillante, pieno di talento, favoloso? In realtà chi sei tu per non esserlo? Siamo figli di Dio. Il nostro giocare in piccolo non serve al mondo. Non c'è nulla di illuminato nello sminuire sé stessi, affinché gli altri non si sentano insicuri vicino a noi.
Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi. Non solo in alcuni, ma in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente siamo agli altri la possibilità di fare altrettanto.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza, automaticamente libera gli altri.
PER BERICA; parole intense e profondamente vere.
RispondiEliminaOgnuno ha le sue convinzioni e il suo modo d'essere ed è giusto che lo viva fino in fondo. Si può piacere o non piacere agli altri. Poco importa. Quel che conta è esser sempre noi stessi.
RispondiEliminaPER FABIO: giustissimo anche se in una società che si definisce civile certi comportamenti incivili dovrebbero non esistere per definizione.
RispondiEliminaGiusto
RispondiEliminaio sono come sono.
Saranno gli altri a dire come mi vedono e sentono.
PER GIOVANNI: certo, ma apertura mentale, buona fede e rispetto non possono mancare altrimenti il giudizio altrui non merita nemmeno di essere preso in considerazione.
RispondiEliminaCredo che ognuno debba essere libero di essere così com’è. In un mondo ignorante come il nostro è inevitabile farsi dei nemici. L’importante è non farsi bloccare dai pregiudizi altrui ed essere sempre se stessi.
RispondiEliminaPER CATERINA concordo in pieno con le tue parole
RispondiEliminaPer Daniele Verzetti
RispondiEliminaChi parla o sparla si qualifica per quello che è.
Resto
Io sono come sono.
PER GIOVANNI: giusto. Anch'io sono come sono.
RispondiEliminaBasta froci, ciccioni e no vax.. però non parli di juventini e questo è davvero discriminante!!.. te vojo bene Danie'.. sai che non collimiamo su un sacco di cose, ma la stima e l'affetto si basano su altri valori ;)
RispondiEliminaPER FRANCO: non è il collimare il problema (in certi casi) ma è come si manifesta il dissenso
RispondiEliminaSi può non essere d'accordo e avere punti di vista diversi, ma mai pensare di essere migliori degli altri. E il rispetto, sempre. Un abbraccio.
RispondiEliminaPER MARIELLA: migliori di coloro che per primi si sentono migliori degli altri e che verso questi "altri" ed il loro pensiero non hanno alcun rispetto, beh sì migliori di quelli lo si è per il solo fatto di non essere come loro.
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