E siamo alla quarta poesia, nata sulla mia idea del post "Piccolo Giochino" il cui tema è stato suggerito da Caterina Alagna, e sempre postata in rigoroso ordine cronologico di pubblicazione del commento contenente il tema da me scelto. Si parla di Shark Finning che ammetto non conoscevo ma mi sono documentato meglio e la poesia è nata subito:
I CAN'T SWIM, I CAN'T MOVE
Sono il terrore dei mari
Nessuno può mangiarmi
Sono forte
Potente
Veloce
Sono lo squalo
Ed ogni mia specie
È temuta.
Beh
Non tutti in famiglia
Siamo così feroci
Alcuni per esempio
Non sono pericolosi
Per voi uomini
In realtà noi
Non attacchiamo l'uomo
In quanto tale
Ma in quanto si muove
O perde sangue
Quindi spesso non sappiamo nemmeno
Che sia un essere umano
Come dicevo però
Alcuni di noi sono proprio innocui per voi
Per esempio lo squalo balena
E lo squalo elefantte.
Io sono tosto invece
Tra i più minacciosi insieme allo squalo bianco
Sono lo squalo tigre!
Tutti noi però
Ora siamo in pericolo
E chi poteva minacciarci
Nel nostro regno se non voi umani?
Si chiama Shark Finning
E se è possibile
È una caccia ancora più crudele
Di quella classica
Volta ad uccidere la preda che scegliete
Per mangiarla
O farne pelliccia per ricche signore.
Lo scopo è quello di tagliarci le pinne
Spinnarci letteralmente
E poi o lasciarci morire fuori dall'acqua
Oppure più frequentemente
Ributtarci in fondo al mare
Senza più le pinne
E quindi impossibilitati a muoverci
A nuotare
Respirare, nutrirci, cacciare
Moriamo quindi soli sul fondale
Tra atroci sofferenze.
In quel momento
Sentiamo il gelo della solitudine
La paura della morte
Il dolore e la sofferenza
È una morte orribile.
L'altro aspetto
Crudele e devastante
È che gli umani
Non hanno regole precise
Per sceglierci
Si tratta di pesca non selettiva
Come la chiamano loro elegantemente
Avete notato
L'Ipocrisia dell'uomo?
Dà a realtà terribili
Nomi eleganti
Quasi delicati
Se non, a volte,
Perfino ossimori.
Pesca non selettiva
Vuol dire che questa mutilazione
E questa morte orribile può capitare
A chiunque di noi
Da un maschio adulto
Ad una femmina incinta
E perfino ad uno squalo giovane.
Uno vale l'altro per voi
Preso il bottino
Ci ricacciate in mare
Non avete nemmeno la pietà
Di finirci sulla barca
E poi ributtare la nostra carcassa
In mare aperto.
Noi animali non siamo così
Io stesso sono un predatore potente
Ma in nessuno di noi
Scorre nel sangue
Una sola goccia di sadismo.
Fermate questo orrore
Vi prego
Non ho altro da aggiungere
Anche perchè non ne ho più le forze
Oramai sto quasi soffocando
Ho dolori fortissimi
Sento la mia morte vicina
Peccato
Ero un giovane squalotto
Avevo ancora tanto da vivere
Tanto da... da... -----------------------
.---------------------------------------------
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
E tutto per una zuppa che sarà presa in un ristorante con ancora più eleganza. Non che sia sadico, l'uomo, è inconsapevole della sofferenza altrui - i pescatori - poiché non credo che lo facciano per piacere.
RispondiEliminaA volte sopravvalutiamo l'uomo... Soltanto dei pochi sono stati filosofi, dei pochi sono stati scienziati, dei pochi hanno avuto grandi idee per l'umanità, dei pochi sono arrivati sulla Luna, dei... Del resto...
Neanch'io conoscevo quella "tecnica"...
podi-.
...Per non parlare dei corni dei rinoceronti,zanne di elefanti ecc,tutte stupide credenze,ma come si fa a non capire che se continuiamo in questa maniera sarà un disastro assoluto?
RispondiEliminaPER CARLOS: spinnare per cibarsi delle pinne, uno squalo è orribile. Non so se l'uomo è più inconsapevole o sadico, io direi più sadico per l'inconsapevolezza può esserci all'inizio poi quando scopri, sai e ti rendi conto che quella tecnica è inumana, beh dovresti abbandonarla ma in subordine, almeno alleviare all'animale le sofferenze. Cmq ora sapete di cosa parliamo, sensibilizziamo tutti su questo orrore perpetrato sugli squali che stanno paradossalmente rischiando l'estinzione.
RispondiEliminaPER BLOGREDIRE: assolutamete sì, ci sono anche quelle assurde morti per quei raggelanti souvenir solo che di quelle assurde battute di caccia se ne parla, anche se mai abbastanza, di questa no,
RispondiEliminaAnche per questo, dal marzo 2019 io sono vegetariano. I tuoi versi fanno ben capire il malefico dell'uomo, rispetto al naturale della natura. Noi uomini abbiamo perso il vero senso delle cose, prendendo l'intelletto, e più andiamo avanti più peggioriamo. Spero ci sia una campagna internazionale per impedire questa assurda caccia che è un vero e proprio crimine.
RispondiEliminaPER ALLIGATORE: si esiste già ma è poco nota purtroppo.
RispondiEliminaIo ho un cattivo ricordo sulla pesca. ..........................................
RispondiEliminaMI ricordo ancora che spegnevo le sigarette sulle mie mani, che grazie ai remi erano molto callose. Ai miei tempi il motore ancora doveva arrivare per le barchette dei pescatori professionisti.
Non a caso mi definisco un preistorico ........ per sorridere, la pesca è un drama
PER ALI DI VENTO: la tua pesca non ha mai fatto del male a nessuno, questa ed altre sono molto più violente e sterminatrici.
RispondiEliminaX DANIELE
RispondiEliminaIo sono contro ogni violenza verso gli animali fatta per accontentare i capricci dei clienti al ristorante.
Siamo l'animale peggiore, e non perdiamo occasione per ribadirlo.
RispondiEliminaPER GUS: io non so essere vegetariano ma da qui a volermi cibare di parti di animali per sfizio e sapendo come vengono procurate, aossolutamente mai.
RispondiEliminaNão há maldade no tubarão, ele ataca para sobreviver.
RispondiEliminaTal como em todos os animais.
Exceto o Homem, que também mata por outros motivos.
Magnífico poema, gostei de ler.
Boa semana, caro Poeta.
Abraço.
PER JAIME: Vero, siamo l'unica specie che uccide per odio, sadismo, piacere, capriccio, rabbia e non per necessità. Dovremmo essere la specie più evoluta sul Pianeta eppure mi continuo a chiedere perchè l'uomo sappia creare arte, musica, migliori medicine ma al contempo uccida, distrugga, annienti. Cosa c'è di evoluto in tutto questo?
RispondiEliminaTRAD IN ENGLISH (BY MYSELF): True, we are the only species that kills out of hatred, sadism, pleasure, whim, anger and not out of necessity. We should be the most evolved species on the planet yet I keep wondering why man knows how to create art, music, better medicines but at the same time kill, destroy, annihilate. What's evolved in all this?
TRAD IN PORTUGUESE (BY GOOGLE TRANSLATE)
PARA JAIME: È verdade somos a única espécie que mata por ódio, sadismo, prazer, capricho, raiva e não por necessidade. Deveríamos ser a espécie mais evoluída do planeta, mas fico me perguntando por que o homem sabe criar arte, música, remédios melhores, mas ao mesmo tempo matar, destruir, aniquilar. O que evoluiu nisso tudo?
Una poesia che pone un interessante spunto di riflessione. Essa evidenzia un tema molto difficile da affrontare in concreto.
RispondiEliminaQueste pratiche crudeli, purtroppo, avvengono nelle acque internazionali. Cioè questa gente senza scrupoli, pur di perseguire un profitto, opera in acque non sottoposte alla sovranità di uno stato. Difficile quindi impedire tale scempio se non dopo aver condiviso a livello internazionale e formalizzato in qualche convenzione (più o meno vincolante) il divieto di alterare, tra l'altro con pratiche così disumane, l'equilibrio della fauna marina.
Altra alternativa: il consumatore deve astenersi. Il calo della domanda di quel cibo contenute nelle pinne determinerebbe l'eliminazione/riduzione del triste fenomeno.
PER GIORGIO: entrambi i punti purtroppo sono complicati. Pensiamo alla caccia alle balene:in Islanda sarà vietata solo dal 2024 e senza accordi internazionali non si va lontano. E poi abbiamo il consumatore finale spesso in queste circostanze uno stronzo all'ennesima potenza ed inoltre va anche detto che in alcuni casi la caccia è per i soliti ricconi di turno (pensiamo alle zanne dell'elefante) e quindi non è neanche un problema di consumo su vasta scala.
RispondiEliminaEd in ultimo il conoscere come si ottiene il prodotto, cmq aiuta. Io lo share finning non sapevo cosa fosse e quando l'ho scoperto ho sentito un senso profondo di vergogna per non averne parlato prima perchè non conoscevo questa abominevole pratica.
PER FRANCO: siamo così peggiori che tra un po' non meriteremo nemmeno questo termine perchè risulterà offensivo per gli animali veri. Scusa se ti rispondo solo ora ma non è dipeso da me, purtroppo il tuo commento era finito in spam.
RispondiEliminaPurtroppo l'uomo si sente troppo spesso il padrone del mondo e di ogni specie animale in cicolazione. Gli squali povere creature non aggrediscono quasi mai l'uomo - tranne rare eccezioni in cui evidentemente entrano in campo altre variabili. In ogni caso molti di loro oggi come oggi sono in via di estinzione a causa di certi idioti che vogliono mangiare pienne di squalo (gli stessi che adorno le pietanze uniche come il brodo di tartaruga) quelle pietanze che non andrebbero mai mangiate. Io sono dalla parte degli animali. Un saluto e buona nuova settimana
RispondiEliminaPER VALERIA: Vero, hai ragione infatti questitizi si fanno scudo di eventuali tradizioni "millenarie"
RispondiEliminaPER ARWEN ELFA: disamina perfetta e che condivido in pieno..
RispondiEliminaNon conoscevo questa pratica crudele. Tagliano le pinne quando i pesci sono ancora vivi, li rigettano in mare, sapendo che non avranno nessuna possibilità di vivere. Ma come si fa ad essere così malvagi? Sono rimasta senza parole.
RispondiEliminaBuona serata.
Per Daniele:
RispondiEliminaè indubbiamente lungo e complicato il procedimento che porta alla condivisione, sottoscrizione e ratifica di una convenzione internazionale. Ce ne sono molte utilissime già ratificate ed già operative da tempo sull'inquinamento in alto mare (come la convenzione MARPOL). Per quanto riguarda il consumo di questi prodotti di nicchia, il calo della domanda da parte da parte di quegli imbecilli senza scrupoli si avrà perché il consumo sarà vietato per legge. Cioè, agli stati che condividono la convenzione verrà imposto di adottare tutte le misure penali e amministrative necessarie per vietare il consumo, la vendita, il trasporto e la detenzione di zanne di elefante, pinne di squalo, etc.
Sai, Daniele, dopo aver riflettuto con te su questo argomento non saprei chi è più stronzo: chi taglia le pinne per venderle oppure chi le consuma come cibo.
Buon proseguimento di serata!
Daniele hai scritto una poesia struggente. Mi sono venuti i brividi, purtroppo quando ho sentito parlare della prima volta di questo orrore mi sono sentita male. Ti ringrazio di averne parlato, di aver scelto il tema che avevo proposto, ero sicura che avresti dato vita a una meravigliosa poesia. Purtroppo lo squalo, che è un pesce fondamentale per la salute dei nostri mari, è sempre più in pericolo per inutili vizi umani. Inoltre si parla poco di questo fenomeno a causa della falsa cattiva fama che avvolge da anni lo squalo. Pur essendo un animale feroce non è quel mostro che la cinematografia e,ahimè, la letteratura hanno dipinto. Molti film hanno dato vita a false credenze inventando anche comportamenti assolutamente non tipici dello squalo. Nei film viene presentato come un animale che ha fame di carne umana, che va a caccia di uomini. Niente di più falso. Purtroppo tutto questo non aiuta a comprendere l'importanza degli squali per la vita dei mari, si ha una insensibilità verso quest'animale. Purtroppo è l'ennesimo orrore provocato dagli uomini.
RispondiEliminaPER GIO': mi faccio anch'io la stessa domanda anzi io mi chiedo come l'uomo riesca ad essere così sadico e crudele ma non so darmi risposta.
RispondiEliminaPER GIORGIO: riflessione interessante la tua alla quale provo a dare una risposta. Apparentemente il tuo quesito su chi sia più stronzo tra venditore ed acquirente, sembrerebbe possedere le stesse caratteristiche dell'annosa e meno interessante, forse, domanda sul chi fosse nato prima uovo o gallina. Solo che nel caso del tuo dubbio forse è possibile stabilire la madre di tutte le colpe e metterla sul capo di chi offre e ti dico, a mio parere, perché.
RispondiEliminaChi acquista, a volte non sa quali bisogni abbia, spesso si sono create dipendenze da prodotti inutili quando non nocivi. Quindi è più ipotizzabile che come venditore sia andato io a stimolare questo interesse. Ho provato a cucinarlo a te cliente un po' sospettoso si è convinto,
PER CATERINA compendo bene il tuo disagio, è stato anche il mio, io che infatti non conoscevo questo orrore commesso anche in questo caso dall'uomo. Condivido anche il tuo punto di vista legato al fatto che la "cattiva e menzognera pubblicitò" abbia anche danneggiato la sua immagine;
RispondiEliminanon conoscevo questa terribile e crudele pratica, grazie perché i tuoi versi sono anche un invito a informarsi.
RispondiEliminaQuanta incoerenza ed ipocrisia nella nostra società! Si parla tanto di emergenze climatiche, di estinzione di determinate specie animali ecc, di rispetto di flora, fauna e quant'altro..., e poi?
Quanto può essere pericoloso l'essere umano >_<
Si, purtroppo ce ne sono tanti di modi in cui uccidiamo animali per motivi totalmente inutili... Speriamo che certe pratiche vengano messe fuorilegge e perseguite con severità per scoraggiare quelli che le praticano.
RispondiEliminaPER ANGELA: beh puoi ringraziare soprattutto Caterina perché i versi sono i miei ma il tema lo ha suggerito lei io non lo conoscevo anzi anch'io ringrazio Caterina personalmente per avermelo portato alla luce.
RispondiEliminaPER ARIANO: speriamo non solo che questa ed altre pratiche orribili siano messe presto fuori legge su larga scala ma anche che poi ci sia la ferrea volontà di controllare che non ci sia pesca di frodo e di punire severamente chi non rispettasse queste norme ma purtroppo sembra mancare la volontà politica ed anche in questo caso i soldi vincono sempre su tutto per cui vincono quando si tratta di voler realizzare le case e le auto elettriche in tempi strettissimi a danno di chi dovrà spendere molto denaro per mettersi a norma salvo poi mantenere industrie molto pericolose inquinanti o fregarsene di uno sterminio di massa di animali o disinteressarsi completamente del fatto che un carro armato mandato a Kiev consuma 560 litri di diesel ogni 100km, oppure i Jet che emettono tonnellate di CO2, così come vincono se il mercato di queste pinne porta molte entrate a tanti...
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