Ed eccoci alla terza poesia che è nata dal tema suggerito da Giorgio sempre nel post "Piccolo Giochino" Tema che è sui migranti e le contraddizioni a cui assistiamo tra chi è sfruttato e chi sfrutta, e chi afferma di voler cambiare le cose quando poi invece...
UN GIORNO A LAMPEDUSA
"Dì un po' Gianni
Hai visto quanti sono di nuovo?"
"Vero, Luca,
E sbarcano sbarcano..."
Li sentite vero?
Sono Giusy
Vivo a Lampedusa
E sì ne arrivano troppi
Ed i disagi sono reciproci
Per loro
Che sono rinchiusi come bestie
Nei centri di accoglienza
Per noi
Che viviamo sempre assediati
Dai loro arrivi
E da forze dell'ordine, ambulanze...
Io ho un Bad & Breakfast
Inutile dire che oramai
Qui il turismo è davvero in ginocchio.
Ma sapete cosa mi fa incazzare?
Quei due stronzi di Gianni e Luca
Già perchè non avete ancora ascoltato
Il seguito del loro dialogo
Bene eccolo:
"Sì Luca
E sono arrivati prima del previsto
Devo finire in fretta il mio bicchiere di Malvasia
Ho lavoro da fare. A te ieri come è andata?"
"Bene, ne ho "assunti" una dozzina a 3 euro l'ora
Alcuni di loro avranno anche tra i 14 ed i 17 anni
I miei campi di pomodorini e peperoni
Li aspettano a braccia aperte
E tu Gianni, quanti ne devi rastrellare?"
"A me questa volta ne servono 30."
"Eh 30 sono tanti Gianni
Tra alcuni che scappano
Altri che vengono reclutati dalla Mafia
È dura"
"Sì ma oggi non vedo tanti concorrenti
Avrò vita facile e pensare che temevo
Ci fosse un giro di vite. Certo che queste ONG
Potrebbero essere un problema se ne fanno sbarcare
davvero troppi anche per noi"
Giusy è amareggiata e con ragione
Minori disperati e soli
Potenziale manovalanza di mafia o
Di personaggi senza scrupoli come Gianni e Luca.
D'altronde
Molti di loro
Vogliono lavorare
E pur di farlo
Accettano paghe da fame.
Tutti ci mangiano in quello squallido trogolo.
Ma come fanno quei due ad ottenere
Questa manovalanza in tempi così rapidi?
Corruzione. Un paio di soggetti del centro
Avvicinano già all'interno
I soggetti più papabili per quel lavoro
Ma anche senza questa anomalia
Quest'ulteriore falla nel sistema
I migranti irregolari che lavorano nei campi
Sono comunque tantissimi.
L'amarezza di Giusy cresce...
"Ecco
Avete sentito ma
Se io mi lamento sono una razzista
Se faccio notare che esiste
Di fatto un mercato degli schiavi
E che se ne arrivassero meno forse
Questo fenomeno si potrebbe limitare
Sono una razzista
E poi magari se faccio anche notare
Che se andassero a fare un paio di controlli
Da Luca e Gianni forse allora cambierebbe qualcosa
Sono una che non si sa fare i cazzi suoi
Che poi,
Io ci ho anche provato, glieli ho mandati i controlli
Ma qualcuno deve averli avvertiti per tempo
E cosa ho ottenuto?
Loro non hanno avuto nessun vero guaio io invece
Due giorni dopo mi sono trovata la mia Panda incendiata
La verità è che tutti o quasi ci mangiano
Tranne le persone oneste come me
Io che vivo solo di turisti regolari
Che ormai sono sempre più preoccupati
E scoraggiati da quest'isola
Oramai trasformatasi in un bunker
Un enorme centro di detenzione di migranti.
D'altronde
Quale latifondista di oggi
Rinuncia a forza lavoro sottopagata
Ovviamente in nero
Molto più concorrenziale
Di stagionali da mettere in regola
E non sfruttabili come schiavi?"
Lampedusa, una classica giornata tipo
Oggi a tre mesi da allora
Tutto sull'isola procede allo stesso modo
Ogni giorno è una perfetta copia carbone
Di quello precedente
Nonchè di quello di tre mesi or sono,
Ma oggi un particolare è mutato
Giusy se ne è andata
È all'aeroporto di Palermo
Sta abbandonando l'isola ed il Paese
Presa dalla disperazione
Ha dato fuoco al suo B&B
Incendio doloso
Ma i sospetti sono ricaduti
Su Gianni e Luca
Quindi tutto archiviato senza colpevoli
E assicurazione liquidatale rapidamente.
Giusy ora andrà a vivere nelle Azzorre
B&B sull'isola
Nuovi sogni
Nuove speranze
Nuova vita
Ma nonostante tutto
Riesce ancora a sprecare
Una lacrima amara d'addio
Nel momento del decollo.
Buona fortuna Giusy.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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PS; piccolo colpo di scena; ieri mi sono trovato a scrivere una poesia; nel rileggerla mi sono accorto che sembrava poter essere proprio perfetta, almeno a mio avviso, per il tema di Cavaliere Oscuro Del Web ossia "Diritti umani ed una società senza valori" Non volendo più scombinare le date (andando in ordine di commenti scelti, quella sul tema di Vincenzo sarebbe la prossima), ho deciso di pubblicarla dandogli l'onore di chiudere questo piccolo progetto. Quindi, Vincenzo, la mia poesia sul tuo tema uscirà Lunedì 27 febbraio. Titolo "Edizione Limitata"
DVR®
Niente di nuovo purtroppo,la corruzione dilaga impunemente in tutto il Paese,ho un amico che aveva una piccola azienda a Bindisi,gli hanno chiesto di pagare la"protezione"lui li denunciati ma le forze dell'ordine gli hanno consigliato di pagare,mollato tutto ed è ritornato a fare l'operaio...
RispondiEliminaPER BLOGREDIRE: È un Paese allo sbando e la questione migranti ne è la prova ulteriore: soggetti senza più nulla da perdere nemmeno la vita visto come si vive nei loro Paesi, e quale viaggio sostengono ed in quali condizioni per venire qui, e noi UE compresa non sappiamo come evitare che siano così tanti a sbarcare, non migliorando nemmeno le condizioni da loro anzi spesso facendo i cda evitare che poi vengano sfruttati come schiavi o vivano nelle città in condizioni disumane arrivando poi anche, alcuni, a delinquere. ED è evidente che fa comodo a tanti questa situazione, tranne agli italiani onesti ed a tanti migranti che vorrebbero una vita non costantemente sul filo di lana. Mala realtà è ben diversa
RispondiEliminaTutto vero. Lampedusa abbandonata dallo Stato. Hanno detto che era una situazione di emergenza, ma la confusione fa molto comodo alla mafia e a chi pratica il lavoro nero. Intanto la gente muore e non viene spiegata la dinamica degli eventi che ha causato i decessi.
RispondiEliminaLe ONG hanno il compito di impedire che le persone abbandonate dai barconi affoghino. Una volta che le persone salvate raggiungono la terra ferma il loro compito è ultimato.
PER gus; concordo con te anche se le ONG a volte sembra proprio che contattino gli scafisti
RispondiEliminaPER VALERIA: rricoedoa,ne avevi parlato anche qui così' come dei bambini e della questione di Ventimiglia. Il problema dei migranti esiste ma fino a quando nessuno lo vorrà risolvere in quamto a tanti convine lasciare tutto come è oraveerrmno sj atti ip out
RispondiEliminaHo sognato che il Papa mettere su un campo di accoglienza a Lampedusa, o caricarne a migliaia per distribuirli negli infiniti monasteri e conventi vuoti sparsi per l'Italia.
RispondiEliminaMa come specificato all'inizio, ho sognato.
PER FRANCO: è bello come sogno.
RispondiEliminaIo come Franco ho sognato che le ONG li salvino ma se li portino nei paesi che rappresentano.
RispondiEliminaNon è giusto che l'Italia debba risolvere questo problema da sola. L'Africa deve essere aiutata ma con questi ritmi di sbarchi non possiamo farcela!
PER GIO': beh questo sarebbe perfetto è quello a cui si dovrebbe tendere
RispondiEliminaCaro Daniele, ti ringrazio per aver sviluppato il tema che mi sta a cuore e di averlo fatto in maniera lineare. L'hai fatto senza nascondere nulla. Hai ambientato il tuo racconto sull'isola di Lampedusa, i cui abitanti continuano a pagare un alto prezzo per il dilagare di questo fenomeno, come hai abilmente argomentato. Ma posso, purtroppo, dirti che gli sbarchi avvengono tutt'ora su tutto il litorale meridionale dell'Isola. Ma i Media non lo dicono. In queste ultime settimane di mare quasi calmo e di alta pressione atmosferica gli sbarchi si sono susseguiti senza soluzione di continuità.
RispondiEliminaHai menzionato, a ragione, il salario di 3 euro all'ora, in nero ovviamente, per raccogliere pomodori e peperoni. Quì in centro Italia quella povera gente viene reclutata soprattutto in inverno per raccogliere finocchi e cavolfiori. E tutto questo sfruttamento non serve neanche per mantenere bassi i prezzi dei prodotti agroalimentari della nostra penisola, visto l'aumento incontrollato dei prezzi nei mercati rionali. Neanche questa giustificazione possiamo permetterci.
Penso che il danno più grande che facciamo a questa gente consiste nel togliere risorse umane giovani dai loro territori già devastati da un'economia stagnante, dalla corruzione e dalla desertificazione che avanza inesorabilmente.
Tutto finto! Finge il governo di voler risolvere la questione. Gruppi di pressione che hanno sostenuto la campagna elettorale di FdI non possono fare a meno del sommerso da lavoro proveniente dal Nord Africa. E poi, non c'era bisogno della Meloni per concludere un accordo con le autorità Libiche, avrebbero potuto farlo anche i Renzi o i Draghi.
Grazie ancora, Daniele!
PER GIORGIO: grazie a te per le belle parole che hai dedicato alla mia poesia. Sono contento che ti sia piaciuta e ch tu abbia apprezzato come ho sviluppato un tema, come anche tu hai sottolineato,piuttosto complesso e sfaccettato.
RispondiEliminaUn antico detto dice: Dove mangiano 4 c'è posto per un quinto.Che arrivino, mi dispiace che gli abitanti dell'isolo di lampedusa è la costa più vicina da dove partono.
RispondiEliminaTutto questo lo vuole lo Stato perchè non conviene organizzare meglio la situazione sia dell'arrivo che dei braccianti ricercati a 3 € L'Italia è abbandonata dallo stato.
E certo che ci mangiano tutti! Tutti ovviamente tranne gli abitanti di Lampedusa. Si sbattono parecchio e i rimettono soltanto
RispondiEliminaPER ALITO DI VENTO: prima poi però lo spazio ed il cibo consono eterni nè si autoricostituiscono. il problema è serio e ci sono tanti che ci speculano sopra
RispondiEliminaPER PATRICIA MOLL: la verità che vogliono che si crei questo caos e questo disagio.
RispondiEliminaDal momento che continuiamo a impoverire l'Africa con il nostro comportamento, basando il nostro amato benessere sulla loro povertà, non credo che potremmo mai arrestare l'immigrazione. Per ironia della sorte, anche Giusy nella tua poesia finisce per emigrare. Questa è la prova che in un sistema che prevede la presenza di pochi ricchi e molti poveri e pochi paesi ricchi che sfruttano le risorse dei paesi poveri, o addirittura sfruttano i poveri, l'immigrazione diventa l'unica soluzione per stare meglio. Il problema è che Giusy forse riuscirà a farsi una vita, gli africani invece continuano ad avere una pessima vita nonostante tutti i rischi e i sacrifici fatti per cambiare. Poesia molto profonda che spinge a riflettere. Molto apprezzata.
RispondiEliminaUn fenomeno che ha avuto una gestione totalmente ideologica da parte della politica, con zero pragmatismo e zero logica. E i risultati sono inevitabilmente un disastro.
RispondiEliminaPER ARIANO: concordo.
RispondiEliminaPER CATERINA: Scusa visto solo adesso era finito in spam. Riflessione, la tua, molto interessante; potremmo arrivare a dire che esiste una migrazione di Serie A ed una di B purtroppo anche in questo caso chi sta peggio migra anche peggio.
RispondiEliminaPer Daniele:
RispondiEliminariflettevo sul tuo commento che hai scritto, qui sopra, in risposta al post di Caterina. Esistono purtroppo veramente migranti privilegiati rispetto ad altri. Cioè, quelli che vengono per lavorare e quelli che scappano da guerre, carestie e desertificazioni. Questi ultimi sono i più vulnerabili.
Nella tua poesia hai scritto anche un passaggio che mi ha riportato alla mente qualcosa che mi è accaduto. Cioè, l'essere definito razzista! E io sono stato definito tale solo per aver notato che alcuni gruppi di migranti (quelli che tu individui quali appartenenti alla c.d. di seria A) sono tutti maschi, indossano scarpe Adidas o Nike ed hanno un cellulare Sansung. Una grande ipocrisia formalizzata dalle istituzioni consiste nel riconoscere ai migranti di questi gruppi l'asilo politico. Sono migranti economici. Ed il riconoscimento dell'asilo politico è un'ipocrisia di Stato, perché i migranti di quel tipo non scappano da guerre e non sono perseguitati politici. E' solo mano d'opera a buon mercato e capitale umano che togliamo a quei paesi poveri Africani.
Grazie ancora per il tuo spunto di riflessione.
PER GIORGIO: è l'ipocrisia del politically correct che poi si è ormai trasformato in un modo per bollare come infame chiunque abbia su una tematica un'opinione legittimamente differente.
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