Accadebis un blogger molto in gamba, nel mio ultimo post scrive: "Come è possibile che Putin e i suoi aguzzini non abbiano visto abbastanza sangue, morte e distruzione per decidere di fermarsi?"
Io gli rispondo " è possibile perchè chi fa la guerra e perfino chi la provoca, delle conseguenze sui civili se ne frega. Sono solo pedoni in una scacchiera e servono solo per criminalizzare l'altro contendente quando ne "mangia" uno..." Da questo scambio è nata la poesia che leggerete adesso.
IL PEDONE
Sono nato pedone
Bianco o nero non fa differenza
Siamo i pezzi meno pregiati della scacchiera
Siamo il popolo
O in una guerra
I civili: bambini, donne, anziani...
Sono nato pedone
E sono il pezzo più sacrificabile
Dell'intera scacchiera.
Re e Regina
Decidono i nostri destini
Alfieri con la lunga lancia
E destrieri fieri ed audaci
Vanno in battaglia
Senza pietà
Per sconfiggere l'altro popolo.
Sono nato pedone
E sono usato come primo avamposto
Come scudo e barriera di protezione
A favore di chi conta veramente.
Alcuni di noi diventano eroi
Ma la maggior parte viene uccisa
Con assoluta disinvoltura e senza alcun rimorso.
Eppure noi abbiamo una storia ed una vita:
I due pedoni centrali sono i miei figli
Io sono alla loro destra e proteggo un alfiere
Mia moglie è alla loro sinistra e protegge l'altro alfiere.
Noi siamo gli inncenti
I civili uccisi ed inermi di ogni guerra
Non per niente quando si parla di strategia militare
E geo-politica
Si parla di scacchiere internazionale.
La scacchiera rappresenta i due Stati in guerra
Una volta che un contendente muove per primo
Il conflitto ha inizio
E non si fermerà fino alla morte del Dittatore avversario
A meno che non succeda
Che i due nemici non riescano a superarsi
Ed allora firmano un trattato di pace
Pari e patta.
Ecco
Questa eventualità esisterebbe anche
Nelle guerre vere
Ma sembra che i contendenti delle stesse
Lo abbiano dimenticato.
Siamo una famiglia di pedoni
Noi pedoni siamo come il popolo
Non decidiamo il nostro destino
E conosciamo la nostra sorte.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
In chi può scatenare una guerra il pensiero di chi muore è davvero l'ultimo.
RispondiEliminaBuongiorno Daniele. Ho cercato il blog di Accadebis ma non l'ho trovato. Spero non sia successo niente di grave.
RispondiEliminaIn quanto alle tue parole credo che la strada per fermare la guerra non possa certo essere la pietà.
Putin sa che se si dovesse fermare non resteranno impunite le sue azioni. Quindi forse bisognerebbe andargli incontro in qualche modo proprio su questo...
Intanto siamo tutte pedine e pezzi degli scacchi, vedremo se il "gioco" si potrà stoppare in qualche modo.
Ciao Daniele e grazie.
Belle rime, incidono dentro.
RispondiEliminaScusa io mi discosto da un mio parere nel merito.
Perchè ho imparato che in una guerra giusta o ingiusta come questa non si guarda in faccia nessuno.
Si poteva evitare tutto questo scempio ........ la colpa è dei due Presidenti.
Guerre giuste non esistono, il mondo ha bisogno di pace.
RispondiEliminaPER FRANCO; verissimo.
RispondiEliminaPER PIA: non so spiegarmelo, è da ieri che non è più on line il suo blog. Noi siamo pedoni ma possiamo anche provare fare uno sgambetto a pezzi più importanti
RispondiEliminaPER GIOVANNI: purtroppo hai ragione, le guerre sono sempre scenario di morte
RispondiEliminaPER CAVALIERE: certamente, oggi più che mai
RispondiEliminaPER VALERIA: Io non so ma credo sia ancora a Mosca. Cmq questa guerra va fermata agendo con il cervello anche, al fine di evitare invece il peggio.
RispondiEliminaPer esempio il 2 giugno una controparata contro questi idioti sarebbe auspicabile. Sempre che ci arriviamo, al 2 giugno.
RispondiEliminaPEPR FRANCO: Concordo, solo spero in cuor mio che al 2 di giugno 2022 questo conflitto si ia risolto molto prima.
RispondiEliminaIl sangue che vedono funzionano come uno stimolante alla distruzione totale.
RispondiEliminaPER GUS; come gli squali...
RispondiEliminaConcordo.
RispondiEliminaPenso a Patti Smith e alla sua: People Have The Power
PER BERICA: I hope so
RispondiEliminaQuanto sono vere le tue parole, Daniele! Questi "potenti" non fanno alcuna stima della vita degli innocenti, che essi non esitano ad uccidere, a sacrificare sull'altare della propria brama di potere.
RispondiEliminaPER ANGELA; hai detto bene
RispondiEliminaDella serie “Armiamoci e partite”. Se i potenti fossero personalmente coinvolti nelle guerre, non credo le farebbero scoppiare. I sogni, gli obiettivi, i sentimenti della gente comune non hanno alcuna importanza, possono esseri d’un tratto spazzati via, una cosa che mette i brividi.
RispondiEliminaPER CATERINA: infatti lo penso anch'io. MA invece i pedoni siamo noi e non è giusto
RispondiEliminaQuando si gioca a scacchi, uno può porre fine alla partita, vedendo che l'avversario è in supperiorità, si può abbandonare, anche se, veramente, negli scacchi non ci sono molte implicazioni future.
RispondiEliminapodi-.
PER PODI anche in guerra ciascuno dei due contendenti può decidere di fermarsi solo o.che non accade mai
RispondiEliminaUna poesia che aggiunge orrore all'orrore. Vittime innocenti e impotenti.
RispondiEliminaPER MARIELLA Purtroppo è la sconsolante realtà
RispondiEliminaGli scacchi sono stati inventati - così si dice - come passatempo per un re. Esprimono effettivamente la visione del mondo di un monarca assoluto...
RispondiEliminaPER ARIANO vero, ma oggi molti leader sono quasi dei monarchi assoluti
RispondiEliminaNon gliene frega niente, è questo che fa schifo.
RispondiEliminaQuesta indifferenza, questa totale disumanità.
PER LA DAMA BIANCA verissimo
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