Pochi versi iniziali i primi 9 per la precisione lasciati da Franco Battaglia ed ispirati da questo suo post, sapevo che non sarebbero rimasti isolati e soli, ed infatti... Grazie a Franco che me li ha ispirati. Una delle rarissime volte, tra l'altro, dove non inizio e finisco una poesia sul momento.
L'ALTERNATIVA
Dipendesse da me
Cancellerei odio
Bramosia di potere
E malattie.
In subordine
Non potendo ottenere tutto questo
Cancellerei l'uomo
Nessuno escluso
Compreso me stesso.
Dipendesse da me
Cancellerei il dolore
E la morte
Dipendesse da me
Vorrei essere
Il primo disoccupato di versi
Ossia senza più alcuna fonte di ispirazione attuale
Perchè privato delle principali ragioni
Per cui e di cui scrivo,
Per trovarne però altre
Ed altre ancora
Alle quali dedicarmi
A cui donare le mie parole.
Se dipendesse da me...
Ma non tutto dipende da me
Ciò che sicuramente dipende da me
È la voglia di lottare
È la rabbia di giustizia e libertà
È la potente voglia di amare che mi sorregge
E chi mi sorregge
È la grinta che mi fa disgustare il vuoto intorno a me
È la consapevolezza che se dovessi fallire
Potrei decidere di spegnermi in qualunque momento
E se dipendesse da me
Ora chiuderei con questi pochi e miseri versi
Ed infatti sarà così
STOP.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Molti anni fa, da adolescente, scrivevo poesie d'amore.
RispondiEliminaLo facevo quando ero in pena per il ragazzo ics che non mi ricambiava.
Erano molto belle e mi permisero di vincere alcuni concorsi.
Però, sognavo di non scriverne mai più e di essere felice con chi mi faceva battere il cuore.
Ecco, più o meno il discorso è lo stesso.
Che bello sarebbe se tu non avessi più nulla che ti ispirasse questi versi e fossi "costretto" a dedicarti solo a pensieri felici...
PER CLAUDIA vero, ma temo sia la più dolce utopia di sempre.
RispondiEliminaGrazie per la citazione intanto.. "disoccupato di versi" non lo sarai mai, perché hai un cuore che batte, senza ipocrisie a poterlo fermare mai, disoccupati di versi non lo saremo mai perché abbiamo a cuore il mondo, le persone vere, anche se non sempre possiamo andare d'accordo, ma combattiamo per conoscere e capire. Disoccupati di versi non lo saremo mai perché amiamo e non scriviamo per la gloria, ma perché ci serve per respirare.
RispondiEliminaPER FRANCO grazie mi hai commosso profondamente ad un punto tale da vedere "annebbiato" lo schermo del computer.
RispondiEliminaSe dipendesse da me, ti obbligherei a scrivere versi come quelli che oggi ci hai donato, colmi di speranza.
RispondiEliminaBravo Franco e bravo tu, Daniele... Forza. Buona giornata.
RispondiEliminaSei nato per scrivere e lo farai per sempre.
RispondiEliminasarebbe bello - e vogliamo credere che sarà possibile, presto o tardi - se le poesie scaturissero (anche) da una realtà circostante differente, più serena, giusta...
RispondiEliminaMa un poeta non può esimersi dal raccontare in verso ciò che vede, vive, sente, e tu infatti lo fai perchè.. non puoi farne a meno, è ciò che sei.
Fino a quando saremo mossi da sentimenti e valori forti e giusti, avremo sempre qualcosa per cui combattere. Anche con le parole.
I tuoi sono sempre versi coraggiosi di denuncia di ciò che non va . Sarebbe bello se tu non avessi più nulla da scrivere; vorrebbe dire che va tutto bene ma , temo, non sarà mai così .Nel mondo ci saranno sempre ingiustizie da denunciare e allora...vai avanti così , i tuoi versi hanno sempre la loro forza !! Saluti.
RispondiEliminaPER CRISTIANA: ma io lo farei volentieri se non ci fosse quella strana coppia che vuole vaccinare anche il canarino Titti.
RispondiEliminaPER VALERIA: grazie, hai scritto parole bellissime e commoventi. "Daniele senza scrivere non è più Daniele" Verissimo!
RispondiEliminaPER MARIA:grazie da parte di entrambi
RispondiEliminaPER GUS: verissimo!
RispondiEliminaPER ANGELA: Bellissimo commento, concordo con te al 100%.
RispondiEliminaPER MIRITILLO: vero, temo anch'io che quel pensiero sia pura, anche se meravigliosa, utopia.
RispondiEliminaCome diceva Brecht, si può ammirare un albero in fiore o aver paura per i discorsi di un "imbianchino" paranoico coi baffetti. E diceva che nel suo caso solo la seconda sensazione lo spingeva a scrivere poesie.
RispondiEliminaEppure mi sento di dare un parere diverso.Se il mondo fosse perfetto, tu rimarresti disoccupato di versi e ci sarebbe un vuoto di bellezza. Forse la bellezza, il talento, la purezza non avrebbero il valore che hanno in un mondo perfetto, giusto e buono.
RispondiEliminaPER ARIANO: conosco bene quella sensazione e concordo con il pensiero di Brecht.
RispondiEliminaPER FARFALLE LIBERE: non so, forse. mi troverei obbligato ad ispirarmi ad altro e quindi fare un vero e proprio upgrade artistico. Sono meno convinto che il bello sia tale perchè in contrapposizione al brutto.
RispondiEliminaIl bello è bello, non lo è in contrapposizione al brutto, su questo condivido con te, però intendevo che in un mondo solo bello forse gli uomini non gli avrebbero dato la stessa importanza, lo stesso rilievo.
Eliminabello il post di Franco che ti ha fornito l'ispirazione e altrettanto belli i tuoi versi, sempre incisivi e calzanti.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: grazie a nome di entrambi! :-)))
RispondiEliminaPER capisco, di apprezza di più una cosa quando non ce l'hai o hai toccato con mano realtà peggiori. Questo lo ritengo un grande limite dell'uomo.
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