PERFINO LE API BACIANO I FIORI
Api
Siamo come tante api
Chiuse nelle loro cellette
Con sbarre fatte di miele e paura.
Consci del fatto che non è nella nostra natura
Restare rinchiusi come carcerati
Consapevoli che la nostra regina
Potrebbe chiedere il nostro sacrificio.
Solo che noi non siamo programmati
Non siamo abilitati
Ed ancor meno abituati
A chinare il capo e morire per un capriccio
Stordimento
Impasse sul nostro futuro
E ci domandiamo
Per quale incomprensibile ragione
Il nostro percorso evolutivo
Dovrebbe terminare a breve.
Poi mi guardo attorno
E temo di conoscere la risposta
Temo di sapere la terribile verità.
Consumiamo ormai
Le nostre patetiche esistenze
Dietro superficiali.luci di illusoria speranza
Immersi in un mondo virtuale i cui sapori
E le cui regole sono dettati
Da display ultrapiatti.
E comprendo in un istante
Come la nostra strada evolutiva.
Si sia già arrestata tempo fa.
Il viaggio
I profumi
I colori
L'incontro tra culture diverse
Respirare la gioia di nuovi amici
Sensazioni che vorremmo riassaporare
Per avere una seconda occasione
E per chi già viveva questi momenti
Per tornare alla vita e sorridere
Alle carezze del vento
O ai buffetti affettuosi di un'onda.
E questa incertezza
Questa insicurezza sul futuro
Sono come un sipario abbassato
Impietosamente
Sui nostri sogni
E non è giusto
Perché perfino le api
Godono di un regime di semi - libertà
Perfino la api baciano i fiori.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Hai proprio ragione.
RispondiEliminaPersino le api sono più libere di noi e volano di fiore in fiore.
Noi vaghiamo, al massimo, dal salotto alla cucina.
Quando finirà tutto questo?
Non ne posso davvero più.
PER CLAUDIA spero che già entro giugno prossimo almeno a livello nazionale ci sia di nuovo una libertà piena di movimento e che entro fine 2021 tutto o quasi sia tornato alla normalità perché non solo non se ne può più ma anche economicamente si rischia un tracollo che ora è in fase di nascita e parziale sviluppo ma che tra un anno sarebbe totalmente attuato con una crisi a mio avviso paragonabile solo al secondo dopoguerra.
RispondiEliminaMalgrado tutto questa poesia è dolcissima, carica di nostalgia, insomma, bellissima.
RispondiEliminaPer consolarti posso dirti che Covid-19 è l'unica pandemia che l'uomo sta cercando di contrastare.
Ci sono stati 50milioni di contagiati, mentre la "spagnola" ha causato 50 milioni di vittime su 500 milioni di contagi. Si sviluppò da 1918n al 1929 e ammazzo prima gli anziani e poi anche i giovani.
PER GUS: spero che ci sia questa svolta vincente contro questo virus. La nostalgia è tanta e sì è vero è una poesia più delicata.
RispondiEliminaIo penso che molti siano come mosche, invece: attratte dalle luci abbaglianti (e finte) e attratte dalla merda.
RispondiEliminaLe api? Troppa grazia.
Io non amo il miele... né le gabbie.
Penso di essere libero, specie di pensare... bzzzz :D
Moz-
PER MOZ: può essere anzi anch'io lo lascio intuire nella poesia ma ci sono anche tanti api, tanti di noi lo sono e vorremmo essere liberi come lo sono loro adesso, perché "perfino le api baciano i fiori" e noi invece siamo ancora schiavi di questa pandemia, di governi degni dei sudditi-mosca di cui parlavi tu, e nonostante si stiano trovando vaccini, abbiamo anche quegli imbecilli dell'OMS che oggi hanno dichiarato tramite un loro rappresentante che i vaccini non elimineranno il rischio del virus Capisci bene che se è così non lo fa più nessuno e soprattutto siccome ho forti dubbi che dicano il giusto, sono ancora più dannosi. D'altronde costoro sono gli stessii che quando era chiarissimo anche ad un'ameba con l'emicrania che si trattava di una pandemia, erano ancora lì a negarlo. Ma sul fatto che l'OMS ci sia o ci faccia dovremmo aprire un dibattito a parte.
RispondiEliminaNon voglio essere pessimista, ma non vedo un bel futuro. Questo sistema basato sul benessere di pochi, non può reggere. il mondo ha bisogno di un cambiamento dal basso, troppe disuguaglianze che sopprimono le varie libertà.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: il tuo pessimismo è realismo ed è più che giustificato ed anch'io temo sia come dici tu, certo è che se almeno questa pandemia cessasse forse ci sarebbe anche più spazio per un ottimismo nuovo e magari la voglia di lottare per diritti perduti e diritti non ancora acquisiti ma che dovrebbero essere riconosciuti.
RispondiEliminaCondivido quasi tutto, però non capisco il senso del verso che termina con "morire per un capriccio".
RispondiEliminaPER ARIANO: nel senso che siamo nelle mani dell'ape regina che potrebbe decidere di mandarci allo sbaraglio per un suo capriccio quindi tradotto potremmo anche dire un esecutivo che fa morire il suo popolo economicamente parlando quando stanno arrivando i vaccini e manca poco alla loro distribuzione e quando leggo già strane affermazioni in giro tipo che siamo il Paese con più morti per covid in Europa quando l'Austria è in lockdown totale da un paio di giorni e Spagna, Francia ed Inghilterra sono messi peggio di noi. Allora vedo di nuovo chi dice una cosa e chi il contrario invece di interessarsi come si deve per debellare il virus definitivamente.
RispondiEliminaPiù che api, soprattutto noi italiani, siamo delle formichine, sempre attenti al nostro benessere personale, socievoli solo in superfice, gelosi delle nostre abitudini .
RispondiEliminaSono convinta, come molti scienziati e psicologi affermano, che la vita , di chiunque, non sarà più quella di prima; ognuno la smusserà a suo modo di vedere e forse chi non ne risentirà saranno le nuove generazioni, quelle nate recentemente, che la vivranno in modo più naturale meravigliandosi dei racconti dei genitori e dei nonni.
Cri
PER CRISTIANA: se si abbatterà questo virus e si dovrà abbattere , si tornerà tutto sommato come prima: teatri, concerti, viaggi, economia rilanciata Certo a tutto questo si integreranno alcune cose che questa pandemia ci ha fatto conoscere, per esempio lo smart Working ma anche qui con attenzione per i diritti del lavoratore. Io non accetterò di vivere in reclusione o semi - libertà la mia vita.
RispondiEliminaPiù che api, noi italiani siamo formichine che pensano a rifornirsi di ciò che fa comodo a noi stessi, senza preoccuparci se ciò possa danneggiare gli altri
RispondiEliminaLa nostra socievolezza è superficiale , si indebolisce se appena ci contraddicono .
Penso che questa pandemia influirà molto negativamente sul nostro futuro e solo chi è nato molto recentemente potrà adattarsi senza soffrire di rimpianti. Dovrà poi subirsi i racconti dei genitori e dei nonni e li guarderà un po' stranito, ascoltandone i racconti apocalittici.
PER CRISTIANA non so cosa intendi per cambiata se passerà questa pandemia molte cose torneranno come prima e quindi non comprendo il tuo discorso che potrebbe essere giusto nel caso non tornasse tutto come prima ma allora questo virus sarebbe ancora qui ma in questo caso penso che molti, ed io sarò tra questi, non accetteranno di vedersi ridurre anche solo le proprie libertà personali, Meglio la morte piuttosto lottando in piazza che vegetare per sempre. Se però come io penso, l'anno prossimo sarà l'anno decisivo per stroncare questo coronavirus, si dovrà tornare ai concerti, nei musei, si dovrà tornare a viaggiare e non solo vietualmente. Se ripeto dovessemi tenerci questo virus o se non si debellasse in toto. ben non so se hai letto la mia poesia "La Zona Bianca" io pur di essere libero resterò in una zona a rischio e pur di essere libero lotterò con ogni mezzo.
RispondiEliminaLa libertà di pensare nessuno la può togliere. È l'uomo medio che non lo sa. O non lo ricorda più.
RispondiEliminaDolcissima e dolente poesia
PER PATRICIA vero ma quella d'espressione si.
RispondiElimina"Il viaggio
RispondiEliminaI profumi
I colori
L'incontro tra culture diverse
Respirare la gioia di nuovi amici"
abbiamo bisogno di ritrovare la normalità, la quotidianità.
La libertà di scegliere quello che vogliamo fare e come lo vogliamo fare.
Succederà, magari non sarà esattamente tutto come prima, questa pandemia ci ha cambiati.
Ma succederà. È il tempo, la più grossa incognita.
PER MARIELLA concordo con te tornerà tutto come prima ma noi non dimenticheremo questa pandemia che sta cmq lasciando segni importanti dentro ciascuno di noi.
RispondiEliminaPER VALERIA: confido che ci ricresceranno.
RispondiEliminaOgnuno sente forte dentro di sé il senso e il bisogno della libertà e il desiderio di recuperare i contatti e le relazioni, per forza di cose, perse. Ci si sente molto coi cellulari e, in genere, tramite il web. Per certi versi è una fortuna, se no saremmo all'isolamento completo. Però, son d'accordo con te,il contatto reale,e non virtuale, è insostituibile e, a volte, manca come l'aria.
RispondiEliminaPER VOLTAIRE infatti e spero fortemente che entro il prossimo anno. già in estate le cose siano sensibilmente migliorate.
RispondiEliminaChi l'avrebbe mai detto Daniele, che saremmo stati qui...quasi a elemosinare libertà basilari, come uscire e spostarsi...?
RispondiEliminaComunque la luce in fondo al tunnel non é proprio vicinissima :/
PER ANGELA spero, penso e credo che ora il prossimo giugno potremmo con un po' di fortuna essere già messi bene. Detto questo io pensavo al rischio di perdere libertà basilari ma non certo per colpa di una pandemia.
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