mercoledì 7 ottobre 2020

L'Angolo del Rockpoeta® : "Teachers In War"

TEACHERS IN WAR


Prima gli infermieri ed i medici
Ora tocca anche a noi entrare in trincea
Noi Insegnanti Resistenti
Noi che già in tempi normali
Vivevamo in emergenza continua
 
Edifici a pezzi
Didattica stantia
Burocrazia patetica
Aule non a norma
E poi
Facendo un po' di sana autocritica
Anche nostri colleghi non sempre all'altezza.
 
Ora è una bagarre assoluta
Tra banchi come autoscontri
Deregulation totale nei nostri ambiti
Soprattutto nell'infanzia;
D'altronde non puoi tenere distanti bimbi piccoli
E neanche forzarli all'uso della mascherina
Al contempo
Noi dobbiamo fare da sanitari
Guardiani
Amministrativi
(Eh già perchè la burocrazia in tempo di covid è cresciuta esponenzialmente
Come i contagiati)
E docenti.
 
Insegnare
Ma cosa?
Qui l'unica materia che dovremmo insegnare
È il ricordo
Sì il ricordo del mondo pre - covid
Mantenere viva la memoria storica
Affinchè nessuno provi a convincerci in eterno
A vivere con questa nuova formula
Senza più contatto
Senza più viaggiare
Senza più una vera libertà.
 
E dovremo farlo
Attraverso i metodi didattici necessari
In relazione all'età della nostra utenza
 
Personale insufficiente
E tu vai lo stesso
Vai ogni mattina col fiato corto
Per la paura
Paura di ricevere quella telefonata
E tu che ti senti comunicare che quel tuo alunno è positivo
Con conseguente quarantena
E timore di avercelo anche tu
Anche se magari bardato come sei non l'hai preso
Timore di essere stato veicolo di contagio per i tuoi cari
E preoccupazione su come andare avanti
Perchè se sei in quarantena ma non sei positivo
Tu non prendi un euro da questo Stato schifoso e sfruttatore.
 
E poi i genitori
Non tutti ma molti
Che sembrano non rendersi conto che viviamo in una pandemia
E ti fanno le richieste più assurde.
 
Eppure lo fai
E non per sentirti figo o eroe
Ma per loro
Per i tuoi alunni che adori,
Oggi più che mai
Per impedire
Lo sterminio dell'istruzione
E la deportazione della cultura
Altrove
Lontano
O almeno per tentare di salvare quanto resta di sano
In questa società malata più che di covid, di ignoranza.
 
Ed ogni mattina andiamo in trincea
Con la volontà di formare bambini e ragazzi svegli e pensanti
Per sognare un futuro diverso e davvero migliore
Auspicandoci
Nel frattempo
Che voi popolino fatto di adulti ciechi
Non vi lasciate travolgere dalla paura
E sappiate far coesistere le giuste precauzioni
Con la ferma necessità di non farsi rubare i propri diritti
 
La società che erediteranno i vostri figli
Se faranno in tempo a crescere per assumersene l'intero fardello
Sarà, già così come è adesso,
Drammatica e impegnativa
Per cui se vi macchierete del sangue
Di una libertà definitivamente assassinata
Sarete gli unici colpevoli
Di un futuro virtuale fatto di catene e schiavitù
Nel lavoro e nella vita privata
Ed ai vostri figli l'unico vero vostro lascito
Sarà un volgare
Oscuro
E malato tramonto
Di questa società
E forse dell'intera vita sulla Terra.
 
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

26 commenti:

  1. Mi sa che quest'anno l'unica materia che possano davvero insegnare a scuola è l'arte della sopravvivenza. :(

    RispondiElimina
  2. Giuste riflessioni, ma vuoi ridere? Nella mia provincia i contagi sono saliti (media di 5 al giorno a una media di 25) questo perché il virus è stato portato a Riccione da un parroco in gita in Cilento (Campania) con i parrocchiani.
    Risultato: un figlio o nipote di parrocchiano in viaggio ha portato il virus in una scuola media e via, partita la rumba.
    Questo per dire che alla fine fari puntati su scuola, movida, sport, ma il virus può arrivare in qualsiasi modo.

    RispondiElimina
  3. Sei entrato nel cuore e nella mente degli insegnanti e hai letto le loro sensazioni.

    RispondiElimina
  4. PER RIKY: vero, la tua considerazione non fa una grinza, però sui mezzi pubblici ed a scuola i rischi sono molto elevati. D'altronde dovevano aprirla a qualunque costo, anche senza banchi e senza docenti. In alcuni istituti erano inesistenti entrambi, in quei casi ci mancava solo che sparissero anche i ragazzi e poi il gioco di prestigio era compiuto :-)))

    Va bene aprire la scuola ma con il tempo che hanno avuto a disposizione, magari riuscire a farlo in sicurezza ed in condizioni didattiche meno meno drammatiche e fortemente deficitarie.

    RispondiElimina
  5. I problemi della scuola risalgono certamente a ben prima che scoppiasse la pandemia...

    RispondiElimina
  6. Daniele parli di chi non si rende conto della pandemia, e di come non si possa rinunciare alla libertà.
    Vien da se che le due cose NON possono viaggiare di pari passo.
    O c'è una pandemia (e c'è) e rinunciamo ad un po' di velleitaria libertà per garantire a noi e agli altri la sacrosanta salute.
    O non c'è, e allora ci stanno tenendo sotto scacco.
    Le vie di mezzo non sono possibili.

    RispondiElimina
  7. PER ARIANO: verissimo, ma ora ce ne sono di ulteriori e più gravi a causa di questa pandemia

    RispondiElimina
  8. Non vorrei essere nei panni di un insegnate, in questo periodo.
    Sereno pomeriggio.

    RispondiElimina
  9. PER FRANCO: ascolta, siamo l'unico Paese in Europa ad avere ancora lo stato di emergenza peraltro oggi prorogato al 31 gennaio 2021 nonostante si abbiano dati meno gravi degli altri Paesi.

    Poi vorrei sottolineare che io non mi sto ribellando alla mascherina ed al distanziamento sociale, osservo solo in primis clamorose incoerenze che non ti elenco nuovamente perchè ne ho scritto qui e su fb ampiamente e tu le saprai a memoriia lol, e in seconda battuta l'assurdità per la quale uno Stato incapace di sorvegliare sul rispetto di una regola, ossia quella di indossare la mascherina all'aperto quando esistono situazioni di assembramento e/o di assenza di distanziamento sociale, invece di trovare il modo di farla rispettare la inasprisce obbligando senza alcuna ragione medico-scientifica all'uso costante della stessa anche all'aperto (che poi sembra che non sia proprio così quindi mi chiedo cosa sia davvero cambiato, mah) e pene pecuniarie più alte. Facci notare che se questo Stato non è riuscito a controllare il rispetto delle regole fino ad ora non è che inasprendole ci riuscirà perché il problema è di organico non di modifica delle regole.

    Tutto questo ragionamento per dimostrati che se le cose restassero come ora, nonostante ci siano già così profonde incongruenze ed incoerenze. vedi scuola per esempio, motivate dalla feroce intenzione di tenere aperte le medesime a qualunque costo, tutto sommato visto che esiste una pandemia che peraltro ha numeri meno gravi di quelli di mesi fa (questo perché ora facciamo tamponi a tutti, prima solo ai sintomatici, pertanto se avessimo fatto tanti tamponi anche a marzo come ora i numeri sarebbero stati molto più alti) ma cmq da monitorare, non avrei detto nulla. Ora invece scatta un obbligo che non è giustificato da nessun virologo quindi è solo un modo per tentare di riuscire a controllare meglio, tentativo che fallirà miseramente e che costringerà soltanto gli onesti a soffocare dentro una FFP2 anche quando in teoria non essendoci persone vicino a loro, potrebbero anche togliersi la mascherina.

    Direi che esistono eccome quindi le vie di mezzo

    RispondiElimina
  10. Vero che hanno un arduo compito, e con mezzi che oserei dire di fortuna, ma non penso che ci sia, dall'alto, la volontà di un mondo senza contatto... anche perché gran parte della società -e dell'economia- si basano proprio su questo, dispositivi virtuali a parte.
    Ma bisogna resistere.
    Nello specifico, io non avrei riaperto le scuole a settembre.
    Unica cosa con cui non sono d'accordo, tra le decisioni prese dal governo.
    Non eravamo pronti, era giusto attendere metà gennaio, dopo le festività natalizie.
    E capire se la situazione era migliorata o no.

    Moz-

    RispondiElimina
  11. PER MOZ e resistiamo ma non mi va di essere preso in giro perché non ha senso tenere fissa la mascherina fuori sempre solo perché non sanno controllare in realtà chi disattende alle regole già ora; figurati quindi se cambierà qualcosa da domani. Concordo in pieno sulle scuole con te, ma lo sai bene che questo governo ne fa un vessillo da sbandierare per dimostrare quanto sono bravi.

    RispondiElimina
  12. Non ho altro da aggiungere rispetto a quello che ho già scritto qui da te negli ultimi giorni. Sai che la penso come te e a leggere la tua poesia di oggi, non posso che annuire sconsolata pensando alle criticità a cui devono in qualche modo porre rimedio gli operatori scolastici ed insegnanti che hanno sulle spalle delle responsabilità troppo ampie per loro. Io lo trovo estremamente ingiusto. Ora, il virus circola ovunque, ma pensare di arginarlo o meglio non arginarlo affatto con decreti inutili visto che non si hanno i mezzi per attuarli, mi fa solo incazzare.

    RispondiElimina
  13. PER MARIELLA: e la tua incazzatura è in toto anche la mia, non posso che essere d'accordo con te per quanto hai esposto.

    RispondiElimina
  14. La scuola era già disastrata prima. I docenti, quelli validi già preso in giro da istituzioni allievi genitori.
    Oggi più che mai affogano in un mare di compiti e tanti non spetterebbero loro. Insegnare il rispetto degli altri, delle regole, il buonsenso vannoprima di tutto insegnati in famiglia.

    Io non sono per un'altra chiusura totale. Vorrei solo che le norme anticovid fossero fatte realmente rispettare. Poi le mascherine mi stanno bene, i disinfettanti pure come io l distanziamento ma per tutti. Per tutela di tutti

    Ps scusa gli errori ma sono al cellulare

    RispondiElimina
  15. PER PATRICIA: I problemi della scuola esistevano anche prima ma ora il coronavirus li ha accentuati oltre a crearne altri e questo mette i docenti in una situazione molto critica. No aad un altro lockdown la penso come te.

    RispondiElimina
  16. Mia figlia è in attesa delle chiamate per supplenze e, nel contempo, prepara il concorso.Ha tanto entusiasmo ma è anche giustamente preoccupata. Non è facile per gli insegnanti.Quando poi son giovani e alle prime armi, penso sia dura iniziare in queste condizioni

    RispondiElimina
  17. PER VOLTAIRE durissima. In bocca al lupo a tua figlia

    RispondiElimina
  18. Il governo ha voluto aprire le scuole per una questione politica. E sono d'accordo.
    Tu immagini la reazione delle opposizioni se si decidesse di chiuderle ora, assieme a ogni possibile luogo di assembramento semi folle?
    No, dimmelo.

    Anche io sarei per l'esercito che dentro i ristoranti e i bar dei centri commerciali misura che davvero ci sia un metro e mezzo tra tavolo e tavolo, perché questo sarebbe l'unico sistema per garantire una non chiusura ed il rispetto delle norme anti covid.

    Te lo immagini?

    RispondiElimina
  19. PER FRANCO io la penso come Moz la scuola andava aperta in sicurezza ed hanno avuto mesi interii per programmare tutto ed invece forse unica nota positiva peraltro,mancano perfino ancora i banchi-auotoscontri della Azzolina. Mancano i docenti e per averli per tempo si poteva mettere di ruolo quei precari storici che ogni anno salvano la baracca - scuola. Invece no concorso ora per averli l'anno prossimo... Quanto ai militari permettimi ma non servono basterebbe qualche poliziotto in più e poi soprattutto che le forze dell'ordine o sui treni i controllori non si disinteressassero di sorvegliare come si indossano le mascherine. Sui bus non dico niente perché lì il controllo è totalmente assente.

    RispondiElimina
  20. Ho scritto da prima che si aprissero le scuole di quanto fossi contraria a ciò.
    Comprendo però la posizione dello Stato sulla decisione finale. Gli insegnanti devono lavorare per guadagnarsi lo stipendio. Almeno io so così. Quindi la scelta è stata anche sociale. Gli interessi hanno spronato maggiormente, questo è palese.
    Ma se i contagi continuano a crescere cosa accadrà?
    Chiuderanno i luoghi più a rischio. È inutile elencarli tutti.
    Perché allora non stare attenti per attutire i danni? Poi chissà, riusciranno a trovare una valida cura. Spero solo al più presto.
    Intanto ammetto di essermi stanca di discuterne, non serve a molto.
    Grazie Daniele, so quanto ci tieni a mettere in mostra quel che non quadra e mi dispiace vedere che la tua intenzione valida sia insufficiente.
    Troppa la gente che non ragiona e che non comprende il male che fa e si fa.
    Vedo solo muli che continuano sulle loro posizioni mentre, intanto, tanta gente muore. È questa la realtà.
    Non perdiamo la speranza però, solo questo. Un forte abbraccio e bacio. Ciao.

    RispondiElimina
  21. PER PIA vero anche gli italiani dovrebbero rispettare le regole minime senon altro per non dare addio a facili pretesti. La scuola si poteva anche riaprire avendo avuto tempo molti mesi per farlo bene solo che invece hanno solo perso tempo. Lottare è dura ma desistere non è per me vontemplabile

    RispondiElimina
  22. Per decenni la Scuola è stato il posto dove i bambini italiani hanno imparato ad essere italiani e cosa significava far parte di una comunità più grande, in questi ultimi tempi la scuola è stata sempre più depotenziata e gli insegnanti sono stati sempre più lasciati soli, il covid ha rappresentato solo il colpo di grazia. Speriamo che tutta questa vicenda ci abbia perlomeno insegnato a non ripetere tutti gli stessi errori del passato.

    RispondiElimina
  23. PER NICK io temo di no, credo che dai nostri errori non sapremo cogliere l'opportunità di migliorare e questo vale per il popolo ma anche per la classe politica

    RispondiElimina

Prima di commentare leggete la privacy policy in homepage in alto nella colonna di sinistra