IL CAMMINO
Un passo dopo l'altro
Valigia in mano
Cammino nel tempo di un sogno sbiadito
E percorro la strada lacerata della nostra epoca.
Attraverso città e paesi
Come villaggi d'una volta
Tocco con mano la desolazione
E giungo dopo tanto dolore a destinazione.
Qui un tempo foste sepolti vivi
Prima da una valanga di neve
E poi di fango
Quello immorale fatto di insabbiamenti
Incompetenze e disinteresse.
Rigopiano
Potevate salvarvi
Ma chiamare e chiedere aiuto non è bastato
E non può bastare se certi posti
Sono occupati da incompetenti forse raccomandati
E maiali con la fascia tricolore
E così vi piangiamo ancora un'altra volta
Ma questa volta sono lacrime di rabbia
Telefonate di richiesta di intervento
Utenti messi in vergognosa attesa
E rimbalzati da una sede all'altra
Come una pallina magica impazzita
Come si trattasse di un volgare match di ping pong.
Persone grette
Dozzinali
Inette
Messe a gestire i centri di soccorso
Sindaco ed assessore competente, al bar
Perchè non c'era emergenza
No, per carità,
La sera prima c'erano solo metri di neve
Strade bloccate
Ed allerta meteo conosciuta da giorni
Ma il maiale dalla fascia tricolore
Ed una scrofa della Prefettura fanno spallucce
Quest'ultima perfino nega ci sia un'emergenza.
Eppure potevate salvarvi
Ed invece la tragedia si è compiuta
Ed avete mangiato neve
Come ultimo vostro pasto
Neve candida e mortale
Atroce fine
Stravolgimento di intere vite
Crimini che dovranno essere puniti.
E lascio questo luogo di dolore
Valigia in mano
E riprendo il cammino
Un cammino senza speranza
Alla ricerca di un mondo equo, civile
Dove giustizia e solidarietà
Siano i pilastri fondanti della società.
E riprendo il cammino
Su questa strada lacerata della nostra epoca
Lastricata di scandali, ipocrisia, inettitudine
Mondo ingiusto
Tre giorni per morire
Quando c'è chi in tre giorni è resuscitato
Tre giorni per morire,
Se non cedi subito,
Sono un'eternità
Hai tempo per pensare
Hai tempo per piangere
Hai tempo per soffrire
Hai tempo per sentire la tua fine avvicinarsi
Hai tempo, troppo tempo.
E riprendo il mio cammino
Con il mio bagaglio di dolore
Un peso che mi inarca le spalle
E mi schiaccia la schiena
Ma riprendo lo stesso il mio cammino
Perchè non smetterò mai di lottare
Non cederò mai sotto il peso di questa amarezza
Non mi farò annientare dalla rassegnazione
E potrò inciampare in alcuni momenti
Ma saprò rialzarmi
Perchè la mia voce
Per quanto sola
E forse insignificante
Non permetterò che si spenga
Nè che la spengano.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
di dolore in dolore, il dolore passerà. l'importante, daniele, è camminare sempre. mai fermarsi. neppure quando i pesi spezzano la schiena e le valigie sembrano più ingombranti e pesanti di quanto in realtà sono. non c'è condizione umana che resta immutata per più d'una manciata di ore.
RispondiEliminaIl dolore insegna più della felicità basta avere il coraggio di guardarlo in faccia, comprenderlo e poi andare oltre.
RispondiEliminaPER DIGITO il dolore soprattutto se sei coinvolto in prima persona passa ma non sempre non se deriva da una ingiustizia ed una assurda tragedia. Concordo con te sul fatto di continuare a camminare sempre e comunque. Io voglio farlo.
RispondiEliminaPER NEUTRINA non so dipende se come in questo caso nasce da una assurda tragedia credo sia più difficile accettarlo e più complicato ricavarne un insegnamento.
RispondiEliminaPER VALERIA poco da aggiungere alle tue sacrosante parole. Concordo pienamente con te.
RispondiEliminaForse i primi colpevoli sono coloro che hanno permesso la costruzione lì, in quella conca.
RispondiEliminaL'albero è (era) a due passi da casa mia, ci sono passato mille volte, mai mi sarei immaginato potesse finire così. Forse nessuno, nemmeno chi diede quei permessi.
Moz-
PER MOZ:Potresti avere ragione ma non ho le competenze necessarie per affermarlo. certo invece è che le responsabilità per l'accaduto però ci sono e non solo ci sono ma sono state dagli stessi interessati anche insabbiate per due anni. Credo che in questo caso, non ci sia la possibilità di trovare attenuanti per nessuno, soprattutto per chi quel giorno ha agito come abbiamo visto e successivamente ha cercato di non farsi beccare.
RispondiEliminaSono di origine abruzzese per parte di madre, quindi l'ho sentita molto.
RispondiEliminaComunque in Italia non impariamo mai, guarda che disastro a Venezia oggi (ma il "MOSE" non doveva fermare l'acqua alta?)
PER ARIANO: vero non si impara mai, ma qui la cosa ancora più grave è che già dalla mattina un ragazzo aveva avvertito del pericolo incombente e quelle vite, tutte quelle vite, si sarebbero potute salvare. Il MOSE… sul MOSE vorrei stendere un velo pietoso...
RispondiEliminaUna tragedia probabilmente evitabile.
RispondiEliminaNon ci si può proprio pensare :( povera gente.
PER LA DAMA BIANCA: infatti, era evitabile e questo fa ancora più rabbia.
RispondiEliminaDolorosissimi eventi, dovuti alla superficialità umana, che, come sempre, sembra tenere banco in una società ove, consapevolezza e senso di responsabilità, eviterebbero, sicuramente, tragici fatti.
RispondiEliminaUn saluto,silvia
PER SILVIA: superficialità a cui è seguita la determinazione all'insabbiamento.
RispondiEliminaGli abusi edilizi raggiungono numeri record, i troppi condoni fanno il resto.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
PER CAVALIERE: giustissimo esiste anche questo aspetto come anche osservava Moz, ma poi una volta fatto l'abuso si aggiungono in questo caso, ma in realtà anche in tanti altri in Italia, incompetenze ed insabbiamenti prima e dopo la tragedia
RispondiEliminaRigopiano. Ho ascoltato tutto il servizio con le varie intercettazioni e sono rimasta allibita per l'accaduto. Non mi meraviglio però. Ho subito sulla mia pelle qualcosa di simile, soccorsi arrivati in ritardo ed assenza nella richiesta delle forze dell'ordine...quando ci si rimette la pelle però è molto diverso. Soprattutto se c'era una forte emergenza annunciata. Spero che ci sia chiarimento e responsabilità da chi ha sbagliato. Non amo condannare nessuno, si può errare ma la verità deve necessariamente venire fuori. Belle le tue parole. Abbraccio Daniele.
RispondiEliminaPER PIA: infatti la cosa più scandalosa è che non è un caso isolato, solo che qui ci sono morte molte persone. Errori certo ma anche insabbiamenti ed arrogante superficialità. E questo non lo si può accettare, mai.
RispondiEliminaVero. L'arroganza è il punto dolente in tanti casi ed ancor peggio in chi ha cariche di comando. No, non è facile accettarlo. Ciao.
RispondiEliminaPER PIA: infatti, ed il dramma è che questa arroganza è anch'essa un fenomeno diffuso e per nulla raro. Quanta amarezza.
RispondiEliminaSono d'accordo con Dama.
RispondiEliminaUna tragedia che andava assolutamente evitata.
Come molte altre.
PER CLAUDIA: giustissimo.
RispondiElimina"E potrò inciampare in alcuni momenti
RispondiEliminaMa saprò rialzarmi
Perchè la mia voce
Per quanto sola
E forse insignificante
Non permetterò che si spenga
Nè che la spengano".
Non sei solo in questa lotta, siamo in tanti. Davvero orrenda la tragedia, come orrende sono tutte le tragedie in cui, consapevolmente, sono coinvolti uomini o meglio bestie, come dici tu.
PER MARIELLA: il fatto di non essere solo mi consola. Tragedia orrenda soprattutto perché era anche evitabile.
RispondiEliminaIn Italia non si riesce mai a dare un volto ad un vero responsabile!
RispondiEliminaPER MARCAVAL: prima o poi bisognerà invertire questa rotta perversa.
RispondiEliminaIn Italia la situazione non fà che peggiorare, ed il peggio è che non si riesce mai a capire chi sia il responsabile di che cosa . . . Tutti sono resppnsabili o meglio nessuno lo è davvero e solo !
RispondiEliminaBisogna smetterle di stare li ad aspettare il peggio senza fare assolutamente nulla !
Buona continuazione di settimana Daniele
PER ARWEN ELFA: concordo con te non possiamo più accettare questo immobilismo nonché il fatto che nessuno mai paghi.
RispondiEliminaCiao Daniele,con le tue parole hai messo a nudo la colpevole inettitudine della maggioranza dei nostri politicanti,quelli che devono o dovrebbero governarci.
RispondiEliminaMa sopratutto hai rappresentato la lunga agonia di una morte terribile ma evitabile.
Ciao.fulvio
PER FULVIO ti ringrazio di cuore per il tuo sentito commento.
RispondiEliminaChe ci siano dei colpevoli che Non pagheranno mai è usuale. Siamo in Italia.
RispondiEliminaChe ci siano vittime che pagano per l'inettitudine, le bustarelle, il menefreghismo altrui, idem.
Riposino in pace le vittime e che soffrano d'insonnia per i rimorsi gli altri. seeee! Come no!
Stavan bene prima quelli e stan bene ora.
Allo schifo e alla vergogna non c'è mai fine
Grande prova la tua!
PER PATRICIA: purtroppo il rischio che finisca come dici tu è concreto. Che amarezza. Grazie per il complimento!
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