venerdì 15 novembre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Acqua Alta"

ACQUA ALTA

Acqua Alta 
Allaga vite e luoghi noti
Invade anime ferite da questa devastazione
Suscita pensieri maliziosi
Molto Oltraggiosi, Scrupolosamente Eziologici.

Acqua Alta 
Dentro cervelli vuoti
A riempire di liquido marcio
Menti impotenti ma arroganti
Ricche di follower imbecilli
E seguite da masse immense
Immerse ancora dentro il liquido amniotico 
E poi nate prematuramente
Con profondi danni cerebrali
E pronte per l'indottrinamento. 

Acqua Alta nei nostri cuori 
Non affoga le ferite
Ma le lascia drammaticamente galleggiare
Mentre siamo noi ad andare a fondo. 

Acqua Alta 
Arriva alle nostre bocche
Le invade
Le penetra per zittirle
Senza sapere che abbiamo già un bavaglio
Apparentemente meno fastidioso
Per molti perfino piacevole
Che è la propaganda a cui abboccano tanti Italioti
Figli di una società guasta e malata.

Ed ingoiamo melma
E respiriamo miasmi 
Ed i nostri occhi lacrimano fango
Pietà
E polveri sottili 

E dopo valanghe
Mareggiate
Alluvioni
Terremoti
Ecco, vista l'eccezionale gravità del fenomeno,
Un nuovo refrain da cavalcare per i nostri politici
Per raccogliere consensi sulle disgrazie altrui
Un nuovo refrain da intonare per giorni
Fino a quando sarà trendy
Fino a quando reggerà le classifiche dell'auditel
Come una nuova Superstar
Come una Rockstar dannata e maledetta:  
L'Acqua Alta.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

43 commenti:

  1. Caspiterina. Allora secondo te se ne ho parlato è perché sono una brava politica? 😂😁
    O perché mi sono fatta influenzare da coloro che ne pubblicizzano per secondi fini...
    Io ero arrabbiata, e vedere tanta tristezza e disagi e distruzioni dei nostri più pregiati beni mi ha fatto girare i cosiddetti.
    Però è vero i cercatori di voti hanno preso la palla al balzo per accalappiare consensi e voti e come una giostra che gira e gira si va tutti avanti senza una meta.
    Tu con questo scritto li hai presi tutti a calci ben benino.
    Bravo e ciao Daniele.

    RispondiElimina
  2. Purtroppo è una consuetudine di vecchia data. Per ogni disastro che è accaduto in Italia da quando sono bambino, ricordo per ognuno il patetico gioco dei politici "Colpa della locale amministrazione di centrodestra!", "No, colpa dell'amministrazione regionale di centrosinistra!"... Prima ancora che prendere provvedimenti affinché non si ripeta, si pensa a usare l'evento per attaccare l'avversario politico...

    RispondiElimina
  3. PER PIA Noi ne parliamo perché presi dal dolore loro per ben altri fini e questo mi disgusta

    RispondiElimina
  4. PER ARIANO non solo ma quando provano a prendere provvedimenti finisce come con il MOSE

    RispondiElimina
  5. PER VALERIA:è vero accade anche che promettano rimborsi che poi non arrivano o cmq arrivano in misura inferiore al necessario.

    RispondiElimina
  6. La penso come te.
    Non ne ho parlato perché direi le stesse cose già dette.
    Stanno rovinando sia Roma che Venezia.
    Non fa solo rabbia fa proprio odio.

    RispondiElimina
  7. PER NEUTRINA: e quello che è peggio che intere masse nonostante tutto li seguono questi politici e li idolatrano anche.

    RispondiElimina
  8. Questa potentissima poesia, similmente a quella dedicata a Rigopiano, è veramente molto ma molto amara, ma perché è proprio così che stanno le cose. Tragedie evitabili, evitabilissime, vengono usate per fare propaganda, per gettare fango a un altro partito, a un altro responsabile. Non può essere sempre colpa di qualcun altro. e soprattutto non può essere sempre una scusa.
    E' allucinante che un'opera del genere non sia ancora completata dopo trent'anni che se ne parla.

    RispondiElimina
  9. PER GUFO A MOLLA: giusto, le cose stanno proprio così e purtroppo non sembra esserci nessuna inversione di tendenza e di rotta all'orizzonte. È allucinante che il MOSE non sia ancora pronto, ma ovvio se pensiamo agli scandali alle tangenti ed anche forse ad una pessima progettazione di quest'opera.

    RispondiElimina
  10. Giocano sulla pelle della povera gente, bisogna intervenire per risanare l'ambiente.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
  11. Un'incoscienza spregevole di tutti i governi passati e presenti.
    Una città unica al mondo che muore inesorabilmente.
    Stridono nelle orecchie le urla di gioia di coloro che saranno incaricati di mettere una pezza ai danni, come successe per il terremoto a L'Aquila.
    Cri

    RispondiElimina
  12. PER CAVALIERE: giusto, il problema è che per i politici, fare programmi anche solo a medio termine, figuriamoci a lungo, non interessa perché non possono vederne i risultati e quindi non portano loro voti. Insomma, e questo vale anche in campo di politica economica. per loro meglio un uovo oggi che una gallina domani e quindi in tutti i settori della vita pubblica. veri programmi, che richiedono per ottenere risultati del tempo, li evitano come la peste.

    RispondiElimina
  13. PER CRISTIANA: eh già quelle urla di giubilo le ricordo ed anche a me nulla mi toglie dalla testa che anche in queste circostanze, nonostante non se ne abbia in questo caso prova tangibile, quelle grida di festa ci siano

    RispondiElimina
  14. I governi finora si sono preoccupati poco o delle cose sbagliate.
    Siamo messi male, inutile girarci intorno. E occorrono interventi mirati più incisivi.

    RispondiElimina
  15. PER LA DAMA BIANCA: giusto ed occorre soprattutto la volontà politica di porli in essere.

    RispondiElimina
  16. Per Venezia ci vuole un progetto di futuro ma non a livello locale a livello nazionale, gli operatori locali incluso il comune non sono né competenti e nè adatti, è facile chiedere soldi per i danni, che poi c'è a chi ne arrivano troppi e a chi non arriva nulla, dovrebbero chiedere investimenti e soluzioni tecnologiche per salvare la città non per oggi ma per sempre.
    Più che subire i cambiamenti climatici bisogna gestirli, specie in quelle realtà a rischio come Venezia.

    RispondiElimina

  17. PER CARMINE: concordo solo che proprio a livello nazionale non c'è la volontà politica di porre in essere progetti la cui realizzazione sia a medio e lungo termine perché non portano voti nell'immediato e quindi non sono utili per raccattare consensi. Purtroppo la figura del politico statista è morta e sepolta da tempo, ora c'è la degradante figura del "politico social" che fa di questa immediatezza della rete anche la sua maniera di comunicazione nonché lo strumento per individuare i migliori progetti a brevissimo termine da sbandierare come slogan per acchiappare consensi.

    RispondiElimina
  18. Sequel di Dolcenera?
    Un testo, anche in questo caso, che metaforicamente cita l'acqua per parlare di tutto ciò che non va.

    Moz-

    RispondiElimina
  19. PER MOZ: non non è un sequel ma il parallelo mi onora. Hai colto nel segno sul contenuto della poesia.

    RispondiElimina
  20. Se si continuano a verificare questi disastri, se le persone, le città e le opere d'arte son continuamente messe a rischio vuol dire che chi amministra non è in grado di trarre insegnamenti dal passato. Tantomeno è in grado di proporre soluzioni. Subiamo la maledizione di una classe politica ignorante e avida di potere.

    RispondiElimina
  21. PER VOLTAIRE: soprattutto avida di potere per cui non ha voglia di realizzare progetti di cui per ragione di tempistica realizzativa non potrà prendersi il merito a tempo debito quando saranno finiti.

    RispondiElimina
  22. Come ho scritto da @ Claudia Turchiarulo:
    Vivo vicino Venezia ma sono napoletano: apprezzo tutta l'Italia!
    Venezia come Matera, come Napoli e come Italia.
    Divisi cadiamo, uniti valiamo qualcosa
    "Tutti per uno, uno per tutti" recitavano i tre Moschettieri.
    E non solo loro! Vorrei aggiungere! ;)

    RispondiElimina
  23. PER NICK: "Together we stand divided we fall" dicevano i Pink Floyd in "Hey You"

    RispondiElimina
  24. vado offtopic. tra pochi giorni il tuo blog, questo blog, compirà 13 anni di vita.

    e che sia online altri 130 anni almeno. grazie daniele. grazie.

    RispondiElimina
  25. PER DIGITO: grazie,, speriamo, molto dipenderà anche dalla longevità fisica del blogger :-))))

    RispondiElimina
  26. Acqua alta che trova spazio in scatole craniche vuote.
    SEmpre grande, Daniele"!

    RispondiElimina
  27. PER PATRICIA: ti ringrazio infinitamente e di vero cuore.

    RispondiElimina
  28. Son sicuro che ci rimboccheremo le maniche per risolvere al più presto il problema.
    Il Veneto , i veneziani sono un popolo che non si lasciano schiacciare dagli eventi.
    Come lo sono gli italiani in generale...la forza di rialzarsi non è campanilistica.
    Non credo che il MOSE risolverà completamente il problema anche quando sarà completamente operativo.
    Per lo schifo che ha fatto da contorno alla vicenda mala politica su tutto ha già detto tutto nei tuoi versi.
    Grazie.

    RispondiElimina
  29. PER MAX grazie a te per il tuo commento conosco bene l'animo veneziano ed italico ma sarebbe ora che i politici non ci marciassero

    RispondiElimina
  30. "Piove sul bagnato" mi verrebbe da dire. Non è una novità e sono un po' stufo di sentir dire "Un evento eccezzionale"...avanti! Ormai, un anno si e un anno no, in questo periodo ci sono sempre dei disastri (e anche noi a Genova e in Liguria ne sappiamo qualcosa). Ne parlerò anch'io nel mio post domenicale, perché l'UE ha stanziato (e non da oggi) 163 miliardi di euro da dividere fra i paesi UE colpiti da disastri e alluvioni. All'Italia toccano una cifra fra 11 e 19 miliardi di euro. Certo, non ci risolvi tutti i problemi del dissesto idrigeologico ma con quei miliardi si possono fare tante cose...ma i nostri politici li avranno usati quei miliardi? Come sempre hai scritto un bel post con parole chiare
    Un salutone Amigu de Zena

    RispondiElimina
  31. PER ACCADEBIS: tu apri un altro capitolo dolente quello dello sperpero quando non addirittura del mancato utilizzo dei fondi dell'UE. Non so con questi se è andata meglio, ma visto l'andazzo direi di no.

    RispondiElimina
  32. Caspita. Non sapevo dell'imminente compleanno. Fortuna che c'è Germano a fare la spia.
    Attendo dei versi celebrativi.
    Intanto hai illustrato perfettamente quello che sta accadendo a Venezia.
    E illustrare non è un verbo scelto a caso, perché leggendo i tuoi versi sembra davvero di sfogliare delle istantanee di dolore, o di correre per quelle viuzze con i piedi inzuppati di acqua.

    RispondiElimina
  33. Sai, sia tu, che mia sorella ieri, avete messo il punto sulla bellezza della città e sul dolore che ci provoca vederla deturpata, calpestata, umiliata, abusata. Lei con la prosa, tu con la poesia.
    Sono parole che ci lasciano nudi, spossati. E mi domando perché l'Italia sia in balia di quei pochi. Domani si girerà pagina, i riflettori verranno puntati sulla nuova tragedia evitabile e si sposterà l'attenzione altrove. Quando smetteremo di consentire tutto questo?
    Quando BASTA sarà BASTA?
    Ti abbraccio amico mio, sempre potente.

    RispondiElimina
  34. PER CLAUDIA il compleanno sono andato a verificare☺ è il 17 dicembre in realtà non limo mai celebrati. Sono molto colpito dalle tue parole in cui mi ritrovo perché spesso parli per immagini in effetti.

    RispondiElimina
  35. PER MARIELLA sarà basta forse quando il popolo lo vorrà davvero e non accetterà più passivamente il dolore di queste tragedie se non evitabili almeno limitabili.

    RispondiElimina
  36. fa tanta rabbia pensare all'indifferenza delle istituzioni davanti a certe situazioni drammatiche, e a come l'interesse per le stesse sia veicolato, troppo spesso (a dovrei dire sempre) da motivi egoistici, beghe tra partiti e quant'altro, che nulla hanno da spartire con il bene collettivo, che andrebbe perseguito.
    Dovremmo davvero alzare la voce e ribellarci a chi, invece di essere dalla parte della gente, pensa solo ai fatti propri... e intanto il nostro paese si copre di macerie e fango.

    buon fine settimana...

    RispondiElimina
  37. PER ANGELA concordo con te Purtroppo molti non hanno la voglia di iniziare a ribellarsi.

    RispondiElimina
  38. Non cambieremo mai, un popolo che gode ad ascoltare panzane mentre lo rapinano.

    RispondiElimina
  39. PER MARCAVAL: disamina perfetta, io continuo a sperare che la situazione cambi.

    RispondiElimina
  40. Il mio cuore sta' piangendo per Venezia , città che per vari motivi amo molto .
    Naturalmente i politici fanno da scarica barile , la colpa è sempre dell'altro .
    Spero che ora la smettano con i loro battibecchi e si diano da fare (assieme)
    per risollevarla .
    La tua bella poesia ha già detto tutto e , concordo .
    Buona serata.

    RispondiElimina
  41. A parte questa gente che, al potere qui in Veneto da 20/30 anni, continua a fare discorsi da apposizione dura e pura, io temo che se il Mose fosse già stato completato, il risultato non sarebbe stato poi diverso. Perché il Mose, temo, è solo un'opera faraonica di scarsissima utilità. Venezia non si salverà se non si cambierà il modo di pensarla.

    RispondiElimina

Prima di commentare leggete la privacy policy in homepage in alto nella colonna di sinistra