DESTINY CAN'T CHANGE
Cerca la sua strada
La cerca per strada
Sperando di abbandonare la strada
E canta:
"Ora, ora, ora andrò via da qui"
Cresce
Si diploma
Ma ancora non basta per spiccare il volo
Non è sufficiente.
Ma ancora lui sussurra dentro di sè:
"Presto, presto, presto andrò via da qui"
Si laurea
Fa il grande passo
Grazie anche ai sacrifici dei suoi genitori
Ma ancora deve attendere a lasciare quel ghetto di violenza e disagio
Manca l'ultimo tassello
Il più difficile: il lavoro.
Ma ancora lui dentro di sè fischietta:
"Presto, presto, presto andrò via da qui"
Un giorno
Quattro balordi di una banda
Tendono un agguato alla sua ragazza e la uccidono.
Dolore immenso
Voglia di vendetta
E fa vendetta.
Ovviamente le forze dell'ordine
Che non sarebbero mai riuscite a prendere quei 4 balordi
Arrestano lui.
Fine di un sogno.
Ma lui ancora nel suo cuore canta:
"Presto andrò via da qui"
E poi con un velo di tristezza
Ed un sorriso amaro sussurra:
"Ce l'ho fatta, ce l'ho fatta ad andare via da qui"
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
quanto dolore, daniele, quanto dolore. il finale poi, sospeso tra la morte e la rassegnazione in attesa di morire, fa sanguinare. la speranza però, è che il destino non sia scritto e che il futuro non sia la continuazione di una linea. il futuro si può spezzare.
RispondiEliminaPER DIGITO spero che la tua visione sia quella giusta lo spero ardentemente.
RispondiEliminaCerti contesti sono tossici e bisogna fuggirne via subito, senza attendere. Altrimenti finisci col restarne assorbito, volente o nolente...
RispondiEliminaPER ARIANO vero più resti più sei a rischio
RispondiEliminaChe storia tremenda racconti in questa poesia che gronda dolore. Il lavoro: la politica ha permesso che il lavoro divenisse mobile e la sicurezza una arcaicità... il tutto in nome della modernità chiamata "mobilità" a cui ci si doveva adeguare. Ancora una pessima politica ci ha offesi togliendoci quel poco di dignità a cui pensavamo di avere, per nascita, diritto. Ancora la politica, quella cattiva, sta consegnando la nostra patria a certe destre che quei pochi diritti ancora nelle nostre tasche, vadano spersi.
RispondiEliminaI giovani che sono cresciuti, e stanno crescendo, in famiglie senza o poco lavoro, vorrebbero andare via dai quartieri miseri in cui sono costretti a vivere ma le difficoltà sono montagne per piedi piccoli e paiono potere solo scendere. Al giovane della tua poesia, auguro che i servizi sociali gli procurino un lavoro dignitoso e, a fine pena, una nuova dignità personale. Anche restando dove si è nati si può "andare via".
Ciao.
PER SARI: la politica attuale, soprattutto il governo in carica ora, non sembra proprio interessarsi di nulla. Non che gli esecutivi precedenti vantino chissà quali prestigiosi risultati… Vero nessuna sicurezza e necessità di andare via sembrano essere per certe aree del Paese e certi quartieri di città un must impossibile da evitare.
RispondiEliminaPER VALERIA: questo presuppone che qualcosa lo richiami lì (affetti a parte), ed è da vedere.
RispondiEliminaIo non credo nel destino.
RispondiEliminaMa è certamente vero che alcune persone nascono molto molto meno fortunate di altre. E per loro il percorso sarà tutto più complicato.
PER LA DAMA BIANCA: è proprio quello il punto.
RispondiEliminaUna vicenda molto triste, in tutti i casi, ma sembra, da quanto hanno nei telegiornali che manchino alune info fondamentali, cioè che alla polizia sia stata detta soltanto una parte di quanto accaduto.
RispondiEliminaE' verissimo tuttavia che per alcune persone tutto diventa molto più difficile di quanto dovrebbe essere, Un saluto Daniele e buona nuova settimana appena iniziata.
Molto bella e triste la tua poesia, come sempre molto bravo ad esprimere idee e sentimenti
PER ARWEN: nonostante possa sembrare non ha a che vedere con l'omicidio di Roma che ha molti punti oscuri. Concordo con te con la difficoltà di farcela se si nasce in certi quartieri ed in certe aree.
RispondiEliminaQuesta poesia mi piace particolarmente perché denuncia una giustizia troppo spesso dalla parte dei carnefici, a danno delle vittime.
RispondiEliminaMi vengono in mente gli imprenditori rapinati anche più e più volte che si difendono sparando e vengono poi arrestati per "eccesso di legittima difesa".
Come può una difesa legittima essere eccessiva?
Non è un ossimoro?
E allora mi arrabbio. Ma sono impotente. Io come tutti. Purtroppo.
PER CLAUDIA: denuncia anche una incapacità di fondo di riuscire a prendere i responsabili di un atto criminoso in questo caso particolarmente efferato come un omicidio. Ed allora una vendetta che però rovina quella povera vita
RispondiEliminaLa tua poesia è bella , sentita e profonda ma , che tristezza Daniele , mi hai fatto
RispondiEliminavenire il"magone". Il proprietario dell'appartamentino che affittiamo in Germania ,
dice che non riesce a trovare personale per la sua azienda . I giovani devono andarsene ,
L'Italia è un Paese per vecchi e non è più sicuro per nessuno .
Buona giornata . Laura
PER LAURA:la mia poesia denuncia una realtà evidente e triste ed essendo tu sensibile hai sentito tutte quelle emozioni che la poesia comunica. Grazie per i complimenti sui miei versi.
RispondiEliminaQuesta poesia è la prova che non ho sbagliato il mio post, oggi.
RispondiEliminaQuesta gronda dolore e lacrime silenziose. Rabbia per i sogni frustrati, per la crudeltà, per una legge ingiusta.... per la sofferenza continua.
Chapeau!
PER PATRICIA: Chapeau a te per questo commento che mi hai lasciato! Grazie non ho più le parole per dirti quanto mi emozionano i tuoi commenti.
RispondiEliminaDirebbe De André "una storia sbagliata". Rimaniamo sempre sgomenti davanti a queste vicende che ci dicono quanto la vita è crudele e quanto è difficile il cammino di tante persone. Un saluto e a presto carissimo. (https://lumevoltaire.wordpress.com)
RispondiEliminaPER IL MACCHIAIOLO: ottima la citazione di Faber, hai ragione sono storie sbagliate, ingiuste e non si riesce ad evitarle.
RispondiEliminaUn brano che nella sua drammacità, descrive una realtà amara, con cui molti, oggi, debbono fare i conti.
RispondiEliminaSempre bello leggerti, felice sera e un saluto,silvia
PER SILVIA: infatti oggi purtroppo la nostra società offre realtà drammatiche come questa purtroppo.
RispondiEliminaUna storia tristissima.
RispondiEliminaNon lo so,... mi viene Napoli, una canzone di Lucio Dalla... Canzone, trovala se puoi,... va' per le strade tra la gente,.. stare lontano senza di lei mi uccide...
Ciao, buonasera a tutti voi.
PODI-.
PER PODI: è una storia inventata ma al contempo reale perché situazioni simili a questa ce ne sono state tante e tante ancora ce ne saranno purtroppo.
RispondiEliminaLa sicurezza nelle città ha raggiunto livelli pericolosi, non si riesce a stare tranquilli.
RispondiEliminaSereno giorno.
PER CAVALIERE Verissimo soprattutto in certe aree
RispondiEliminaNon ho capito se è una storia successa davvero: perché la polizia dovrebbe arrestare una vittima?
RispondiEliminaMoz-
PER MOZ: la storia in sé è inventata ma situazioni di aggressione in zone simili a quelle descritte in poesia ne esistono. Pensa a Scampia. Arrestano una "vittima" sotto il profilo emotivo ma lui si vendica e lui quei 4 assassini li uccide quindi un reato tecnicamente l'ha commesso.
RispondiEliminaSinceramente non capisco quello che vuoi denunciare con questa poesia.
RispondiEliminaMa è un problema mio e non sto qua a chiederti spiegazioni.
Visto che più volte ho scritto che bisogna interpretare i versi..e che ad ognuno le stesse parole possono arrivare con intendimento diverso.
Io ci vedo un elogio alla vendetta.
Celebrare la vendetta come unico modo per riscattarsi davanti ad un mondo che non funziona ,ad una società che ti schiaccia troppe volte.
Ecco non so se sia il modo giusto.
Non centra l’eccesso di legittima difesa nella storia del protagonista della tua poesia.
C’è una vendetta che per quanto umanamente sentita , ma che razionalmente non dovrebbe realizzarsi.
C’è la premeditazione e la volontà di uccidere ...per andare via?
Ripeto..per scappare da una società che ti paralizza?
Non so se la vendetta si può considerare un attenuante.
Poi non capisco neppure quell’ovviamente” con cui apostrofi chi nell’esercizio del proprio dovere lo arresta.
Che il mondo gli cada addosso non ci stanno dubbi..ma almeno in teoria nessuno dovrebbe autorizzarsi a farsi giustizia da solo.
Per come la vedo io...quindi ne deve pagare le conseguenze .
La strada l’ha trovata nella maniera sbagliata.
Sempre se l’ha trovata , per me no.
Poi i versi finali ..lasciano pure il dubbio che decida di togliersi la vita per scappare.
Altra ulteriore sconfitta che non risolve niente.
Mah?
PER MAX: no Max non è così,, nessun elogio alla vendetta e nessun suicidio, questa poesia vuole solo dire che a volte il destino non lo cambi e se nasci in un'area degradata non è così semplice andarsene e cambiare il proprio destino. Nella poesia il ragazzo perde il proprio amore e per rabbia decide di fare vendetta sapendo chi è stato ed uccide quei balordi Ovviamente le forze dell'ordine lo arrestano e quindi il verso finale vuole dire che siccome ora andrà in galera in qualche modo, sia pure non certo il migliore, ora è riuscito ad andare via da quel luogo orribile in cui viveva. Lui pronuncia quelle ultime parole mentre lo stanno portando in prigione e quindi ripeto in qualche modo si allontana dal quartiere di origine e se ne va da lì come voleva, anche se certo, e qui l'amarezza finale, non proprio come aveva sognato. Aggiungo che lui decide di fare vendetta perché sa che per omertà, ed interessi di varia natura, per la presenza della mafia, ecc… , i colpevoli dell'assassinio della sua ragazza non sarebbero mai stati presi. Tutto qui :-)))
RispondiEliminaVersi molto tristi ma che ritraggono ciò che purtroppo accade...
RispondiEliminaSe guardando attorno a noi c'è solo degrado e delinquenza, certo che viene voglia di andarsene >_<
Serena giornata :)
PER ANGELA condivido il tuo pensiero ed aggiungo come sia anche difficile farlo
RispondiEliminaCiao, versi molto forti che descrivono un'amare realtà quasi quotidiana.
RispondiEliminaIl destino, se così si puo dire, ha infranto i suoi sogni.
Prepotente era la voglia di andare via , quel posto degradato gli stava stretto.
Alla fine ha lasciato quel quartiere...
Il finale lascia l'amaro in bocca e la tristezza che i colpevoli non verranno mai arrestati.
Buona serata
Rakel
PER RAKLEL:hai centrato il senso della poesia e ne hai percepito l'amarezza. Grazie per le tue belle parole a commento dei miei versi.
RispondiEliminaUna poesia tristissima che descrive dolorosamente una realtà ancora più triste.
RispondiEliminaPER GUFO A MOLLA vero
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