CABARET
Palcoscenico vuoto
Sipario abbassato
Luci della ribalta bruciate per sempre.
Ero un entertainer di successo
Venivate ai miei spettacoli
Ridevate delle mie battute
Pensavate con le mie battute
La mia era satira politica.
Solo pochi anni fa
Eravate coinvolti e travolti dalla vita sociale
Determinati ad incidere su di essa
Vogliosi di cambiarla
Desiderosi di ascoltare chi
Voleva cambiarla come voi ed insieme a voi
Poi le delusioni della vita
L'età che avanza e spegne la forza di lottare
Anestetizza l'anima e disillude precocemente.
L'avvento dei social
Oppio del terzo millennio
Per rincretinire cervelli una volta pensanti
Per imbrigliare la possibile crescita di cervelli giovani
Prendete tutti questi ingredienti
Mescolateli tra loro
Come per preparare un cocktail mortale
Ed ecco spiegato il palcoscenico vuoto.
Satira politica:
Fastidio cerebrale
Noia esistenziale
Inutile facezia vintage
Un odioso ronzio di una zanzara.
Sguardo malinconico
Su quel palco buio
Su quelle poltrone vuote
Vuote come i vostri cervelli.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Noia e apatia patologica anestetizzano questa società.
RispondiEliminaLa satira politica deve essere intelligente ma se mancano i cervelli (quelli che dovrebbero starci nelle scatole craniche dei politici) viene difficile pure a un clown ironizzarci e cercare di far ridere.
Un clown che ha tutte le ragioni per essere malinconico , già poi loro lo sono di default :)
Ciao
PER MAX vero manca anche la materia prima ossia i bravi comici ma secondo me forse ce ne sono ma non trovano spazio anche se temo che ormai non verrebbero più ascoltati.
RispondiEliminaI bravi comici , quelli della satira politica, verrebbero censurati. Mi piace molto, quando è intelligente, non aggressiva, sottile.
RispondiEliminaMi piacerebbe ascoltare Benigni, ma penso che lo tengano lontano dalle TV, di stato e no.
Cri
PER CRISTIANA: la mia preoccupazione non è solo la censura, quella oramai sappiamo che è in atto, ma il fatto che anche non censurandoli forse oggi buona parte del popolino non li degnerebbe nemmeno di un distratto ascolto. È questo che mi fa più paura, più ancora della censura.
RispondiEliminaOltre alla censura, questo Paese non riesce neanche più a sorridere, trovo solo tanto odio.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
PER CAVALIERE odio ed indifferenza.
RispondiEliminaQuanta indifferenza! Quanto vuoto! Ragionare è fatica e quando anche la "comicità, la satira di vogliono sottoporre a tale fatica, via...cambiamo canale.
RispondiEliminaComici bravi ce ne sarebbero ma posso esprimersi? Possono mettere il dita nella piaga per farci pensare? E noi ne abbiamo voglia? Non credo e non credo.
PER PATRICIA infatti temo che la gente non sia neanche più così interessata a capire e riflettere.
RispondiEliminaho sempre amato molto la satira (non solo politica).
RispondiEliminaNella mia carriera di articolista ho scritto moltissimi pezzi di satira che venivano molto apprezzati.
Chissà se oggi avrei la stessa libertà.
Temo proprio di no. Che desolazione..
PER CLAUDIA meno libertà e meno seguito forse
RispondiEliminaOgni tanto mi dico che + un triste show
RispondiEliminaPER CARMINE triste e squallido
RispondiEliminaMi aggiungo ai commenti qui sopra che condivido. Vedo sui mass media e leggo in giro del veleno che dilaga, rabbia che si scaglia contro gli altri spesso i più deboli (immigrati ma non solo. Sono sicuro avrai notato sui mass media che si scoprono asili nido con bimbi maltrattati, case di cura con vecchi malmenati, insultati e altro). Non parliamo poi dei talk show...quelli ormai dei 6 o 7 anni non li sopporto più, non sopporto più il fiume di parole, insulti, aggressività scagliata l'uno contro l'altro. L'unico che guardo ancora è linea notte su rai3, l'unico programma dove senti le notizie e gli invitati dialogano (e sottolineo dialogano) senza mordersi a vicenda...
RispondiElimina...a volte mi rendo conto che è un mondo triste. Al di là di tutto quello che sappiamo e che vediamo (dandoci delle ragioni) che paese siamo diventati? Come ha fatto l'Italia a diventare così? La satira? Il Cabaret? Sarebbero belli, mi piacciono molto.
Concludo dicendo qualcosa che ho già scritto: in queste condizioni chi perde se stesso perde tutto. Perde la speranza, perde il diritto di esistere, perde la propria dignità e perde il propro senso di civiltà. Nathan Englander un paio di mesi fa scriveva: "Quando si incita alla violenza è questo quello che succede. L'odio non viene dal nulla"
Sono ancora io. Dimenticavo di mandarti un salutone Amigu de Zena
RispondiEliminaPER ACCADEBIS vero oltre l'indifferenza anche l'odio cancella la satira che è irriverente per definizione e quindi odiata anch'essa
RispondiEliminaLa satira è scevra da improvvisazione. Amavo quella dei fratelli Guzzanti e amo quella di Luca e Paolo.
RispondiEliminaPeccato che ultimamente, se ne veda poca in tv e se ne legga ancor meno sui giornali.
Chissà come mai...
Io non sarei così critico nei confronti dei nuovi mezzi e strumenti di comunicazione.
RispondiEliminaDecine di anni fa si tuonava contro i jukebox; poi fu la volta della tv cattiva maestra, quindi dei videogames che rincretiniscono, oggi dei social.
No, la colpa è sempre dell'uomo, nato per essere deficiente. Non darò MAI la colpa a un mezzo.
Moz-
PER MARIELLA sento vede sempre meno e forse anche la domanda di satira è scesa.
RispondiEliminaPER MOZ il problema è che tutti o quasi si rincretiniscono con i social e cmq resta il fatto che la gente oggi social o no non vuole più capire che accade e la satira politica ne fa le spese
RispondiEliminaquello che dice moz ha un senso. però, alla stessa stregua, se l'idiozia dell'uomo è tanto facile da scomodare, i mezzi sono ancora privi di colpe, ma chi li produce? se armo uno psicolabile, davvero non ho nulla a che fare con la violenza che genererà?
RispondiEliminaPER DIGITO giusto è quello che intendevo anch'io.
RispondiEliminaIl problema è la gente, dunque.
RispondiEliminaSterminiamola.
Moz-