DYING IN MEMPHIS
Memphis e Ferguson
Due città americane caratterizzate
Da un elemento che le unisce:
In entrambi i luoghi i poliziotti uccidono i neri.
Vi diranno molte cose su di me
Vi diranno che non ero proprio uno stinco di santo
E questo potrebbe anche essere in parte vero
Vi diranno che quella sera ero strafatto
E quello non è vero.
Mi hanno fermato
Dicono che sono fuggito
E mi hanno rincorso
Ammettiamo che sia vero
Che abbia sbagliato,
Ero disarmato
Non ho minacciato con nessun tipo di arma nessun poliziotto
Ed allora perchè spararmi addosso?
Mi raggiunge il primo proiettile
Cado a terra
Poi me li ritrovo addosso
Ed inizia la conta dei colpi:
1,2,3,4,5,6.... Ecco al sesto mi fermo
Non esisto più.
Da questo momento
Siete voi quelli più informati sui fatti
I colpi sono stati venti alla fine
Quale inutile spreco
Io dopo il sesto gli altri non li ho neanche avvertiti
Se volevano farmi provare dolore avrebbero dovuto pestarmi di più
E poi crivellarmi di colpi.
Va beh
Meglio così
È andata ancora di lusso forse.
Ora ci saranno manifestazioni e rivolte
Ma intanto non punendo severamente gli autori di queste azioni
La prossima volta sarà uguale
Perchè ormai è risaputo che la caccia al nero è legale negli USA
E la stagione di caccia è sempre aperta.
Ci avvistano
Ci braccano
Ci pestano
Ci uccidono
E dopo un'ulteriore tacca
Sono pronti per un'altra preda.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
se mi consenti di pubblicare un link esterno (il sito è mapping police violence) /https://mappingpoliceviolence.org/, c'è la prova dei 1164 morti per mano della polizia durante il 2018. Un quarto di queste erano persone di colore, nonostante siano il 13% della popolazione.
RispondiEliminail prevaricante potere dello stato è un cancro che non può essere curato, fino a quando lo stato sarà chiamato a giudicare sé stesso. in questo caso è con la prevaricazione dei diritti fondamentali e dell'equità, che si vuole curare la prevaricazione. siamo al paradosso, stiamo sputando in faccia ai padri fondatori della democrazia e dello stato di diritto.
e tu, con quest'opera, arrivi a centrare il punto con una maestria tale da fare sentire il dolore attraverso i byte. lo sgomento. l'incredulità del peso che lasciano vite annullate come fossero biglietti del tram.
PER DIGITO: certo che puoi anzi ti ringrazio per questo importantissimo link che hai lasciato. Grazie anche perché come sempre hai delle bellissime e toccanti parole per i miei versi. Concordo con te, fino a quando lo Stato si giudicherà da solo questi casi ci saranno sempre.
RispondiEliminaÈ una piaga sociale, ricordo che qualche anno fa ne fu fatta una manifestazione che ebbe un certo riscontro.
RispondiEliminaBisognerebbe correggere a monte il tutto, sia da una parte (cultura deviata, rabbia) che dall'altra (delinquenza).
Moz-
PER MOZ; concordo con te ma va detto che anche se non si riuscisse ad estirpare la delinquenza (anche perché in tal caso i poliziotti sarebbero e diventerebbero disoccupati :-))) ) questo non giustifica l'abuso del potere e della forza. Non lo giustifica mai.
RispondiEliminaPurtroppo sono cose che specialmente in USA si ripetono ciclicamente... Bello e diretto il tuo pensiero!
RispondiEliminaPER DAVE13: purtroppo è vero ed è una cosa scandalosa. Grazie per le tue belle parole sui miei versi!
RispondiEliminaUna storia nuda e cruda che fa rabbrividire...descritta, come sempre, in modo magistrale.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: Purtroppo fa male vedere come questa sia la realtà. Ti ringrazio sono onorato dal tuo complimento!
RispondiEliminaUna vera piaga, negli ultimi tempi il razzismo è in netto aumento.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: e qui ha pure la faccia della legge.
RispondiEliminapurtroppo si ripetono di continuo, senza fermarsi
RispondiEliminaMala tempora currunt.
RispondiEliminaCorrono, veloci, non si capisce bene la direzione perché all'orizzonte si vede solo buio.
Sparano i poliziotti, pestano i poliziotti e appresso tutti quelli che si sentono legittimati.
Mi viene in mente (sarà l'afa, tu sei innocente) una folle intervista notturna (che fa l'insonnia) Marzullo- Pamela Prati.
Al Marzulliano quesito "si faccia una domanda e si dia una risposta" lei, dopo aver scrutato a lungo il nulla cosmico rispose (lo giuro)
"Ma di questo passa, dove andremo a finire?
.
.
.
Bho!"
PER ERNEST: e sarà sempre così fino a quando saranno anche protetti
RispondiElimina
RispondiEliminaPER CIRINCIAMPAI: in primis benvenuta di cuore in questa agorà. Alla domanda in questione posso rispondere che andremo sempre peggio verso una società che non vuole crescere nel rispetto e nell'uguaglianza. Questa è la mia risposta, su quella della Prati no comment :-)))
Grazie, sei un perfetto padrone di casa.
EliminaCiò che mi sconvolge realmente della vicenda Prati è che ci siano delle aree della mia memoria ad essa dedicate.
:-!
PER CIRINCIAMPAI: non ti sconvolgere, ci sta visto quanto ne hanno parlato i media nonostante siano altre le cose importanti su cui scrivere.
RispondiEliminaUna triste realtà che sembra avvicinarsi sempre più alla nostra Italia. Purtroppo.
RispondiEliminaI tuoi versi, come al solito, sono aghi nello stomaco.
Ciao.
RispondiEliminaIl razzismo specialmente negli USA e specialmente verso le persone di colore è radicato nei secoli.
Cambiano i modi ma sembra di stare a rileggere sempre la stessa storia .
Questa poesia mi ha fatto tornare in mente la storia forse del primo linciaggio documentato negli Stati Uniti.
Quello di jesse Washington un 17enne afroamericano accusato di aver ucciso una donna bianca...e condannato a morte con un processo farsa.
Linciato dalla gente del posto , mutilato e bruciato sul rogo di fronte a una folla in delirio.
Come hanno già detto nei commenti sopra il razzismo è una piaga sociale e la storia sembra non aver insegnato nulla.
PER CLAUDIA: in effetti anche da noi è successo che le forze dell'ordine abusassero del loro potere. "Aghi nello stomaco", la trovo una definizione straordinaria.
RispondiEliminaPER MAX: e purtroppo dal fatto che hai ricordato tu ad oggi molto poco è cambiato ed è vero il razzismo non si riesce a debellare ed è una piaga al momento ancora apparentemente inestirpabile
RispondiEliminaIn effetti hai ragione !! In America , nonostante tutto, il razzismo esiste , eccome !!
RispondiEliminaE i poliziotti abusano del loro potere, quando si tratta di persone di colore.
Nonostante le leggi, credo che il razzismo non sarà mai sconfitto, nè in America, nè nel resto del mondo. Saluti.
PER MIRTILLO: è una questione di cultura del rispetto, è lunga ma credo che si possa fare anche se questi tempi lasciano presagire il contrario.
RispondiEliminaI tuoi versi sono crudi , pugnalate al cuore che ha lo stesso colore in tutte le razze .
RispondiElimina"Sì (mi disse un amico americano) , come le bestie".
Non sono più uscita con lui . Il razzismo non si estinguerà mai .
Buona serata .
PER LAURA: il razzismo è più vicino a noi di quanto non si creda e la tua testimonianza ne è una prova.
RispondiEliminaSi era illuso qualcuno che con l'avvento di Obama si sarebbero fatti passi da gigante sulla questione parità razziale in America? Ecco che il paese dalle mille contraddizioni sta tornando indietro come i gamberi, come si è visto con l'elezione di Trump e con l'inasprirsi del conflitto razziale. L'episodio che hai descritto magistralmente con la tua poesia lacerante, ne è un esempio lampante.
RispondiEliminaPER MARIELLA: vero l'elezione di Trump ha portato ad una recrudescenza di questo fenomeno ed un inasprimento dello stesso. Il che è drammatico. Grazie per le tue parole profonde a commento dei miei versi.
RispondiEliminaIL razzismo sembra proprio inestirpabile. Come può esserlo quando c'è ancora gente che invoca il ripristino dei forni?
RispondiEliminaPER GUFO A MOLLA e pare anche in aumento purtroppo.
RispondiEliminaHo sentito soltanto pezzi della notizia di cui parli, per cui non sono al corrente del perchè la polizia abbia fermato il giovane di pelle nera. Non so come si sono evolute le cose, ma non ritengo che la poliza fermi il primo nero che sta girando per strada senza fare nuilla. Bisogna vedere se gli avevano intimato l'alt e quello non si era fermato, avendo in qualche modo la coda di paglia. Sempre sbagliata la violenza, ma a volte le forese dell'ordine non ne possono fare a meno.
RispondiEliminaCome ho detto in questo caso non sono im possesso delle info per dare un giudizio completo ma il razzismo a volte è vero, altre volte è inventato o usato ad arte da altre persone. Un saluto e buona estate in arrivo
PER ARWEN: qui il punto è che gli hanno sparato venti colpi e che ti fermi o no all'alt se sei disarmato non ti devono sparare e soprattutto non venti colpi che sono la prova di un accanimento assoluto. E poi i casi di polizia USA che picchia ed uccide neri abusando del suo potere sono già stati tanti e questo è solo l'ennesimo.
RispondiEliminaNon ho parole, caro Daniele ...
RispondiEliminaLe parole le hai trovate tu. E le hai inanellate, come una suggestiva, laica, litania. Grazie.
PER MARIA: ti ringrazio hai sempre delle parole splendide per i miei versi.
RispondiEliminaTriste realtà che fa vergogna a chi porta la divisa ed è tutore dell'ordine e dovrebbe garantire la sicurezza e non lasciarsi andare ad atti di violenza.
RispondiEliminaComplimenti a te per come racconti certe tematiche :)
PER ANGELA: giustissimo, è una realtà che fa vergogna a chi indossa la divisa! Grazie sono molto onorato dai tuoi complimenti.
RispondiEliminaStiamo tornando ai vecchi tempi in cui i neri si sedevano dietro sul bus.
RispondiEliminaTroppi razzisti nella polizia americana a partire dai grandi capi che li difendono e proteggono
E' un'oscenità!
PER PATRICIA: già come ai temo dell'apartheid in Sudafrica, osceno!
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