L'incidente dell'estate trascorsa in data 7 agosto 2018 con l'autocisterna in fiamme lo ricorderete tutti immagino, ma c'è un risvolto vero che forse non tutti sapevate e che ha dell'assurdo… il risvolto di "Ugo", così lo chiameremo… (poesia mai postata qui, forse postata da Patricia tempo fa ma non ne sono sicuro…)
BRAINLESS
Un'estate come un'altra
Economia da bollino nero
Idiozia italica da bollino rosso.
Incidente
Scoppia un'autobotte
Fiamme divampano
Come demoni degli inferi.
Ugo è lì
Ad un passo
Da quella lingua di fuoco che sta per esplodere
Inghiottendolo certamente se non si sposterà per tempo
Ugo esce dall'auto
Ugo scatta selfie con lui e le fiamme
Ugo non capisce che sta per morire
Ugo in realtà è già morto
Ugo è brainless.
Sperare che gli Italiani abbiano un cervello è utopia
Sperare che possano attivarlo durante le vacanze
E' fantascienza.
Sognare che qualcosa cambi
Forse è da pazzi
E questo lassismo
Liquefa la mia speranza
In un lago di lacrime senza fine.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Poesia amatissima. La tua consapevolezza è anche la mia. Siamo dispersi...
RispondiEliminaPER MARIELLA: dispersi nel nulla...
RispondiEliminaSi verificano troppi incidenti sul lavoro. E' una cosa assurda e indegna e in un paese civile non dovrebbe accadere
RispondiEliminaPER PINO: vero anche se la poesia si focalizza su Ugo che nonostante il rischio incendio (fatto vero) si ferma a farsi selfie con le fiamme dietro di sé
RispondiEliminaSi vuole immortalare l'attimo, anche la tragedia, con un selfie da mandare poi in rete, a costo di rimetterci la vita.
RispondiEliminaPER PINO: Purtroppo a questo si è arrivati
RispondiEliminaUna volta si correva il pericolo aiutando il prossimo, oggi scattando selfie.
RispondiEliminaSereno giorno.
PER CAVALIERE: com'è tristemente peggiorato il volto di questa società cioè di tutti noi.
RispondiEliminaPurtroppo, anche se non è vero che tutti sono come questo Ugo. Molti italiani sono senza cervello o ne hanno così poco anche perchè quel poco che hanno non lo usano più .. . .
RispondiEliminae quindi si disabitua a lavorare. Oppure lo usano male.
Una delle maggiori cause di incidenti sono proprio i malefici Selfy che i deficienti si fanno dovunque ed in qualsiasi circostanza, senza nemmeno rendersi conto del rischio che stanno correndo. Purtroppo per molti e vera questa cosa.
Buona continuazione di settimana Daniele
PER ARWEN:vero, non tutti sono come Ugo ma ahimè la maggior parte sì
RispondiEliminaE' successo non lontano dalla casa di mia cugina.
RispondiEliminaIl figlio di una sua collega è rimasto gravemente ustionato. Ha 30 anni...e sta passando tuttora le pene dell'inferno.
La storia di Ugo non mi sorprende purtroppo. C'è tanta follia...così tanta che non fa più notizia, ahimé.
PER LA DAMA BIANCA: ero certo che non fosse un caso isolato.
RispondiElimina"UGO" l'hai postata da Mirtilla's House. Me la ricordavo con quel deficiente che affiancato ad un'autobotte in fiamme scatta foto invece di volare a quattro gambe e otto piedi. Evidentemente non aveva mai visto -da almeno 800 metri cosa capita in quei casi:prima del botto, che è già avvenuto ma che tu realizzi dopo perché attanagliato dall'orrore della visione di un'immane sfera di fuoco dal giallo, al rosso, al blu, al nero in rapidissima successione, enorme che sembra ingolfarsi di aria, cielo e tutto ciò che l'occhio umano percepisce, poi l'ondata violenta di calore intenso. Non c'è più aria da respirare per un paio di secondi, poi arriva il vento che è aria che si precipita nel vuoto che si è creato perché quello che violentemente brucia in pochi attimi è OSSIGENO. Io stavo a circa 800 metri dietro del rogo, non a fianco, dove vieni ingoiato ed arso in un secondo.
RispondiEliminaPER VINCENZO: Vero era per un "verseggiando". La verità è che oggi molti per immortalarsi in una situazione particolare sono anche inconsciamente e stupidamente pronti a morire. Assurdo.
RispondiEliminaSì, mi tocca dar ragione a Vincenzo :) Era per il Verseggiando di agosto.
RispondiEliminaGià allora avevi messo i brividi nonostante il caldo.
La mania dei selfie oggigiorno è diventata un pericolo per chi lo fa e per gli altri. Altro che brainless... follia allo stato puro. Ma l'apparire, il dimostrare che lì "io c'ero" conta più che tutto il resto, anche più della vita umana
PER PATRICIA: concordo con te parliamo di follia allo stato puro. Ed è tristemente vero oggi l'apparire conta più di tutto a qualunque costo.
RispondiEliminaDa dargli un Darwin Award, praticamente.
RispondiEliminaMoz-
PER MOZ infatti...
RispondiEliminaMi sono occupata tante volte dei morti per selfie. In questo caso, invece, si tratta di selfie alla morte.
RispondiEliminaDegradante.
Mamma mia, non c'è qualche speranza che sia una fake news? É troppo deprimente immaginare uno che vede un camion in fiamme in procinto di esplodere e il suo primo pensiero non è "scappo via!" ma "mi faccio una selfie"...
RispondiEliminaPERP CLAUDIA: è entrambe le cose.
RispondiEliminaPER ARIANO: no è realtà. il poliziotto ha testimoniato che lo ha portato via a forza prima che saltasse in aria tutto con quello scemo che voleva restare lì per farsi un ulteriore selfie.
RispondiEliminaEffettivamente non c'è molto da sperare in questa società però... Non arrendiamoci:la storia è fatta anche di fasi di resurrezione.
RispondiEliminaPER SERGENTE ELIAS e su queste nutro una flebile speranza.
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