Poesia di lotta, Ne scrivo così poche per cui non so giudicarla; voi siate sinceri nel giudizio ma non spietati :-)))
GIORNO VERRA'
Giorno verrà
In cui il povero
Dall'alto della sua miseria
Si desterà conscio del suo stato
E scenderà in piazza.
Verrà il giorno
Che anche i giovani
Alzando lo sguardo
Da quegli ipnotici display di stordimento di massa
Prendendo coscienza della loro realtà
Attraverso catene virtuali
Si daranno appuntamento in piazza.
E verrà il giorno
Magari proprio questo giorno
In cui il lavoratore oppresso
Alzerà la testa
Colmo di rabbia
E scenderà, pure lui, in piazza.
Ed in questo giorno
Tutte queste moltitudini
Apparentemente così distanti
Si uniranno compatte
Diventando Popolo
Lottando per i diritti di questo popolo
Unite contro il loro nemico comune.
E quel giorno
Il popolo si solleverà
E per i suoi sfruttatori cesserà ogni speranza
Quel giorno il popolo si ribellerà
E per il suo sfruttatore non ci sarà perdono.
E da quel magico istante
Da quella romantica scintilla
Tutte queste multitudini sociali
Apparentemente così lontane fra loro
Comprenderanno il senso di unità
Della parola "Popolo"
E sapranno recuperarla
Ogniqualvolta in futuro la Storia lo richiederà
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
AVVISO AI NAVIGANTI :-))): vi prego di non commentare più da google plus se potete perché dal due aprile i vostri commenti attuali e passati in questo blog saranno probabilmente cancellati non da me ma da google che eliminerà del tutto google plus. in sostituzione aprite un account blogger per es. Scusate l'off topic non è necessario rispondere a questo avviso ed anzi invece commentate pure liberamente i miei versi.
RispondiEliminaUna domanda sorge spontanea, si sveglierà mai l'umanità?
RispondiEliminaSereno giorno.
PER CAVALIERE: attendiamo con ansia quel benedetto giorno.
RispondiEliminaPenso , purtroppo , che quel giorno sia molto lontano , ma arriverà , dome la storia insegna; sarà un nuovo illuminismo .
RispondiEliminaCri
Conosco purtroppo il popol nostro. Non credo che mai farà quello che tu ti auguri: troppi scaldapoltrone, troppi vigliacchi, troppi declamatori occulti nascosti sotto la gonna di mamme, sorelle e mogli. Ecco se fossero le donne a guidare le rivolte avremmo questa possibilità, ma noi uomini...pfui, abbiamo tutti famiglia e poi le proteste a pancia vuota non vengono mai bene, e poi io non li capisco ste maglietta gialle francesi che si mettono a rompere coglioni sempre il fine settimana, e la partita?
RispondiEliminaBella la poesia ed il suo impeto, ma temo (temo temo temo) sia fiato sprecato.
Lodevole il tuo auspicio espresso con toccanti versi. Tuttavia ciò che
RispondiEliminapredici è già avvenuto, a mio parere, nei primi anni del secolo scorso
in Russia e di seguito in qualche altra nazione del mondo; lentamente il
drago del nazionalismo e il mago del "divide et ìmpera" stanno
disgregando l'unità del popolo che in quei paesi si era consolidata e si
va sempre più verso una destra becera ed egoista in tutto il mondo.
PER CRISTIANA: lo credo anch'io.
RispondiEliminaPER VINCENZO; per una volta che sono un filo ottimista nelle mie poesie tu, tutti voi fate i pessimisti :-))) Purtroppo va detto che lo fate a ragion veduta e la tua disamina è tristemente reale. Ti ringrazio, sono felice ti abbia emozionato la mia poesia io avevo qualche dubbio.
RispondiEliminaPER GUISITO: Anche la tua disamina è corretta ma c'è da sperare che la Storia con i suoi corsi e ricorsi, ritorni in quella faae descritta nella mia poesia. Almeno speriamolo.
RispondiEliminaIo non ho capito se sto commentando da Google + o da Blogger. Spero di starlo facendo nel modo giusto.
RispondiEliminaIn ogni caso, se posso dirlo, questa è una delle poesie più belle che abbia mai letto qui da te. Mi ha colpito profondamente.
PER LA DAMA BIANCA; ora da blogger infatti hai il simbolino color arancio con la B bianca e non la G di google plus. Grazie sono commosso dalle tue parole.
RispondiEliminaPer ora rischia di sollevarsi solo quel popolo bue gialloverde, che di fatto si è destato, ma non nel modo che speri e descrivi.
RispondiEliminaMoz-
PER MOZ; infatti io spero in un popolo diverso
RispondiEliminaHo sempre pensato che questo tipo di risveglio arriva quando ognuno di noi prende coscienza di ciò che è, ma per farlo (fra le tante cose) bisogna conoscere bene i propri diritti e i propri doveri...ed è questo l'ostacolo più grande. Ad esempio pensa: quanti, oggi come oggi, in Italia cercheranno di approfittare del reddito di cittadinanza, facendo i furbi e le famose "carte false"? Finché ci sono situazioni così (e finchè ci saranno politici che useranno questi sistemi) la situazione non migliora. Perché innanzitutto prevarrà sempre "la convenienza". "Mi conviene votare tizio o caio?". Non so, ho scritto così di getto.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
Ho smesso di confidare nell'insurrezione popolare.
RispondiEliminaIo per prima, che sono una combattente, noto che ho preso a fare spalluccia e a rassegnarmi.
E' tristissimo, lo so.
Ma temo inevitabile.
Io penso che, prima o poi, quel giorno verrà per i corsi e ricorsi della storia e sarà un'altra rivoluzione. Saluti.
RispondiEliminaPER ACCADEBIS: io non demonizzerei il reddito di cittadinanza solo perché alcuni vogliono fare i furbetti. è vero perà che fino a quando la gente ragionerà sempre per tornaconto personale e non unità di diritti ed intenti, "quel giorno" sarà sempre molto lontano a venire.
RispondiEliminaPER CLAUDIA: e tu invece che fare spallucce solleva le braccia al cielo per lottare per un futuro diverso e migliore.
RispondiEliminaPER MIRTILLO: faccio mio il tuo pensiero.
RispondiEliminaPurtroppo sempre ci sarà qualcuno a controllare la piazza e un giorno verrà che la piazza sarà chiusa per quel che "ci lasciava" scendere in piazza (ad esempio il prossimo 2 aprile).
RispondiEliminaFortunatamente, la gente troverà un'altra piazza ma nel frattempo, quelli che ci governano per il nostro dispiacere avranno un tempo di vantaggio.
podi-.
PER PODI: fino a quando il popolo rifiuterà la chiusura di ogni piazza e si riprenderà il tempo di vantaggio.
RispondiEliminaBella e speranzosa la poesia, ma forse troppo ottimista per i tempi che corrono. Però ogni tanto ci vuole anche positività :-)
RispondiEliminaPER MARCAVAL: grazie!!!
RispondiEliminaSei un sognatore anche tu.
RispondiEliminaPER MARIELLA: ebbene sì anche se riesco a nasconderlo benino :-)))
RispondiEliminaQuoto chi ha scritto: corsi e ricorsi della storia!Comunque bellissimi i tuoi versi! Buona notte!
RispondiEliminaPER MARI: ti ringrazio di cuore!
RispondiEliminaNon demonizzo il reddito di cittadinanza (ci mancherebbe) perché è pur sempre qualcosa di importante. Riesco ancora a mantenere un certo equilibrio fra ottimismo e pesseimismo, ma non so ancora per quanto tempo. Sia per il reddito di cittadinanza che per altre leggi (inclusi i famosi "navigator") gli uffici preposti rischiano di essere totalmente impreparati. Come per le fatture elettroniche. Ho un amica commercialista che sta impazzendo, anche perché i terminali telematici su questa riforma sono un vero casino.
RispondiEliminaUn salutone
Io invece sono seriamente demoralizzata. Questo giorno tarda veramente a venire... :((
RispondiEliminaComplimenti per la Poesia ,forse la migliore che ho letto .
RispondiEliminaEcco il mio modesto parere . Ho vissuto all'estero in più di un Paese.
A differenza dell'Italia , il Popolo è unito in un benessere comune.
Qui , ogniuno pensa a sè stesso e l'erba del vicino è sempre più verde.
Abbiamo il Parlamento più grande d' Europa , lo sai quanto ci costa ?
Non sò cosa ci riserverà il futuro ma , non mi meraviglierei di una insurrezione.
E'già accaduto nel passato.
Buona giornata .
PER IRENE comprendo la tua frustrazione.
RispondiEliminaPER LAURA ti ringrazio per le tue parole bellissime sui miei versi. Quanto al resto del tuo commento comprendo la tua amarezza.
RispondiEliminaDobbiamo sperare davvero che un giorno la parola "popolo" torni ad avere significato, torni ad essere moltitudine di persone unite e non "massa" da scatenare contro qualcosa.
RispondiEliminaPopolo non equivale a populismo.
Spero con te, @Daniele, anche se faccio fatica, tanta fatica...
La tua bellissima utopia è Poesia pura ma, appunto, utopia.
RispondiEliminaL'italiano che si sveglia, scende in piazza e si muove compatto per il bene di tutti??? Io son anche più vecchia di te ma non lo vedrò mai. Spiacente
PER SABINA: Bellissime parole, "Popolo non è populismo" hai accentrato il problema. ora le moltitudini sono massa e non popolo e questa differenza è sostanziale.
RispondiEliminaPER PATRICIA: comprendo il tuo pessimismo ma questa utopia è forse l'ultima speranza che ci resta.
RispondiEliminaArriverà quel giorno ♡ e più ci crediamo più non tarderà ♡
RispondiEliminaPER NEUTRINA: ci spero anch'io.
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