venerdì 11 gennaio 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Monica"

MONICA

Io non ero mai abbastanza per i miei genitori
Ho lottato contro questa realtà fino a 13 anni
Poi ho scelto la via della ribellione
Una ribellione, almeno inizialmente, silenziosa:
Smetterla col cibo.

Intanto quando all'inizio avevo proprio fame
Sapevo cosa fare: mi alzavo la notte
Svuotavo il frigo e poi
Pentita dal mio cedimento
Conoscevo la soluzione per riprendere il controllo su di me
Per essere quella con la linea perfetta, 
Per essere la migliore:
Due dita in gola et voilà
Ripristinato lo status quo ante!

Linea perfetta, insomma,
Per voi forse 
Ed i vostri occhi.
Io invece 
Continuavo a guardarmi con occhi diversi
I miei occhi
E quindi a vedermi sempre ed ancora imperfetta
Grassa e sbagliata.

Le ragioni per cadere in questo baratro?
Le più disparate
Disagi personali di varia natura:
Per me i miei che non mi apprezzavano
Per Giovanna la separazione precoce dei suoi genitori ed il senso di abbandono
Per Giulia un patrigno che la molestava
Per Sonia la perdita di una persona cara.

Vero
Voi potreste dire che sono tutti alibi per non lottare
Ma a quell'età sei fragile
E l'anoressia sembra essere l'unica arma efficace
Per avere un controllo totale su di te
E credere di stare bene.

E poi, volete saperne una?
A noi che li consideriate alibi non ce ne frega niente
Perchè non cerchiamo e non vogliamo giustificazioni
Noi vogliamo e desideriamo restare così!

Ed intanto gli anni passano
Ed il controllo morboso sul tuo corpo aumenta
Si perfeziona.

Come mai oggi vi parlo come Monica?
Quando è scattata la molla per voler tornare sana?

Esattamente due anni fa:
Il crollo
Lo svenimento
Il coma
E come per miracolo
Mi hanno riacciuffata all'ultimo per un capello:
Pesavo 23 kg a 17 anni

Lì ho capito che non volevo morire
Che non volevo bruciare la mia vita
Lì ho ritrovato il coraggio di farmi aiutare
Ed ho perfino ritrovato l'affetto dei miei genitori
Se mai l'avevo perso.

E vi parlo perchè questo passo non è scontato
Altre non ce la fanno
Altre provano ma falliscono
Altre pur volendolo non trovano la forza e l'aiuto per uscirne
Altre si suicidano.

Serve parlarne
Serve che noi, voi, tutti quanti ne parliamo
E senza toni compassionevoli o di condanna
Ma con azioni e parole concrete e d'aiuto.

Servono specialisti capaci e più informazione
Ed infine, serve l'amore di chi ci sta vicino.

Perchè
Ora che ne sono uscita lo so
Il disagio nasce da una debolezza interiore
Figlia di una causa esterna.

E non è mai un alibi.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

42 commenti:

  1. L'anoressia non è mai un alibi.
    Ma il giudizio della società pesa su queste anime molto più del loro stesso corpo.
    Quindi, siamo tutti colpevoli. Ogni maledetta volta che facciamo un apprezzamento sulla linea di qualcuno, o un'offesa, siamo responsabili di queste eventuali conseguenze.
    Impariamo a tacere.
    Bellissima poesia.
    Spero che Juliette la legga.

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  2. PER CLAUDIA: in primis grazie a te che con quel tuo post me l'hai ispirata. Concordo con il tuo pensiero e spero anchìio che Juliette la legga.

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    1. Addirittura. Onoratissima.
      Credevo non lo avessi letto. Io sono ancora turbata per la cattiveria dei commenti letti (non sul blog). Anzi, turbata ed inorridita.

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  3. PER CLAUDIA: letto e mi pareva anche commentato anche se in ritardo.

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    1. A volte mi perdo i tuoi commenti, perché non mi arrivano le notifiche e non ne ho mai capito il motivo. Comunque se parliamo dello stesso post, ovvero quello di Elena Sofia Ricci, non ci sono tuoi commenti. 🤷‍♀️

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  4. Scrivi sempre poesie che resti incollata a leggere..
    sono storie.
    e questa lo è particolarmente.
    mi sento coinvolta maggiormente anche se sono all'opposto..
    ma la dinamica è quella..
    posso solo ringraziarti..
    perchè questa sia un'ulteriore spinta
    per uscire dal bozzolo in cui sto bene/male..
    e finalmente volare.
    lo devo anche a quella bimba ammalatasi troppo presto..

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  5. Ti confesso che leggendoti ho pianto .
    La tua poesia non mi tocca personalmente ma,
    anni fa ho conosciuto una bella ragazza ,
    ammalatasi dicevano , per la separazione
    dei genitori . Poi non l'ho più vista , era volata via...
    C'è sempre una causa scatenante , credimi.
    Problemi come questo ce ne sono tanti , bisogna parlarne , parlarne , parlarne....

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  6. PER CLAUDIA: No, alludevo al post che hai fatto tu di recente proprio sull'anoressia.

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  7. PER JULIETTE: Se solo la mia poesia ti desse anche una minima spinta a venirne fuori ne sarei felicissimo!

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  8. PER LAURA; è importante parlarne, quanto alla tua sensibilità non avevo alcun dubbio.

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  9. Bellissima poesia su una malattia inesorabile, chiamiamola così

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  10. Una meravigliosa poesia per una storia drammatica in cui si impara comunque a non rassegnarsi, trovando anche un sostegno nelle persone care. Giusto parlare sempre di queste tematiche e non arrendersi mai.

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  11. La tua una poesia bellissima, su un problema molto diffuso. Quanti giovani cadono nella trappola dell'anoressia !! E l'unico rimedio è parlarne, in famiglia, con specialisti... Si deve venirne fuori perchè i problemi si possono risolvere con l'aiuto, con l'affetto, con la vicinanza . L'importante, credo, sia non nascondere il disagio ma tirarlo fuori e parlarne, cercare un aiuto , parlarne...saluti.

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  12. PER IL MACCHIAIOLO: Ti ringrazio per le tue belle parole sui miei versi e condivido con te il fatto che di questi temi si debba sempre parlare.

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  13. PER MIRTILLO:grande Mirtillo, condivido ogni tua singola parola.

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  14. Da brividi, Daniele. Come sempre.
    Scrivi come se fossi tu Monica. Sei entrato nel problema in punta di piedi eppure dicendo parole pesanti.
    Pur non avendo mai avuto a che fare con un problema cosi grande, credo che se ne parli poco e spesso male. Queste ragazze non sono da deridere o condannare. Sono da ascoltare. Da aiutare. Nel modo giusto però senza falso pietismo.

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  15. Vivere una simile esperienza è devastante. L'Anoressia porta a grandi sofferenze; ma con tanto amore, aiuto, determinazione e un po' di fortuna, se ne può uscire vincitori. Parlarne permette di uscire dalla solitudine e aprirsi all'aiuto delle persone vicine e dei medici specialisti.
    Un abbraccio
    Nou

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  16. PER PATRICIA:ti ringrazio, le tue parole sulla mia poesia mi toccano profondamente. Hai ragione, concordo su ogni tua parola della seconda parte del tuo commento.

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  17. Caspita se fa male questa poesia. Un colpo nello stomaco...

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  18. Quando leggo di drammi esistenziali a diciassette anni, io che a sessanta, cresciuto senza scossoni (tranne quelli auto procurati), ancora sogno quello che farò da "grande", capisco di essere stato fortunato, fin troppo..

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  19. Dopo qualche anno di non vederci, mi imbattei con una compagna di lavora in una protresta stradale. Le presi per un braccio per farli un baccio e il mio pollice e l'indice si toccarono, così magro era il suo braccio... "ma che cosa ti è succesa?" I miei amici mi guardarono come a dire "non dire niente, per carità!".

    Capii subito... Ma perché tacere? Forse non era il meglio momento ma ci fosse stata un'ipocresia non dire niente e fare come "io ti vedo normale".

    podi-.

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  20. PER PODI: forse hai ragione tu, forse però lei non era pronta a farsi aiutare.

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  21. FRAGOROSO!
    Come una bomba che scoppia.
    All'inizio pensavo ad uno sfogo di questa tua Monica, ad un semplice modo per rivendicare il suo diritto -di noi tutti, declamato a tuo modo- ma poi arriva impetuosa la conversione e diventa un grido di dolore e un'arringa in difesa ad oltranza di una popolazione di povere ragazze che si vedono brutte, grasse e laide senza che i loro genitori capiscono l'unica cosa da fare: rivolgersi ad uno psicologo o forse meglio ad uno psichiatra.
    L'anoressia deve essere curata da uno specialista e non con chiacchiere.

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  22. PER VINCENZO: FRAGOROSO anche il tuo commento che mi regala emozioni forti quanto quelle provate nello scrivere quei versi.

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  23. Belle parole per raccontare una malattia drammatica che ha colpito tante ragazze.

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  24. PER MARCAVAL. ti ringrazio per il tuo sentito commento.

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  25. Hai posto un accento mirabile su di un problema enorme che affligge la nostra società ma di cui si parla pochissimo.
    Fragilità. Siamo tutti fragili ma alcuni di noi, sono davvero senza pelle.
    Grazie per la tua ennesima poesia da botta allo stomaco.

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  26. Una denuncia in versi di un grave disagio di cui soffrono, ahimè, tante persone. Grazie. Buona domenica.

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  27. PER MARIELLA: "Fragilità. Siamo tutti fragili ma alcuni di noi, sono davvero senza pelle." Hai colto nel segno, come sempre. Grazie per apprezzare in modo così profondo i miei versi.

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  28. Pensavo di aver lasciato un commento su questo post, ma ho idea che ho sbagliato qualcosa nel postarlo. In tutti i casi riscrivo. L'anoressia è un problema enorme per diverse generazioni. Avevo un amica qualche anno fa che ne era uscita con grande forza interiore, analizzando sé stessa e con l'aiuto di una specialista molto brava (una donna psicoanalista) che ha saputo far uscire gradualmente da dentro di lei innanzitutto il malessere, e poi farle capire quale grande benessere sarebbe stato orientarsi verso il distacco dal problema.

    Ma, come dicevo, è l'esperienza di una persona che magari assomiglia a l'esperienza di altri anche se ognuno, nella sua similitudine, è tuttavia un caso a sé.
    Un salutone e alla prossima

    P.S.: belandi, hai un sacco di visite.
    Ecco perché, fra le varie, a volte mi congratulo con te

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  29. PER ACCADEBIS: sono toccato dalla tua testimonianza e ti ringrazio di averla condivisa.Non ho tante visite, diciamo abbastanza ma sono tutte di grande spessore.

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  30. Quanta verità, Daniele. Molte ragazze sono attirate dal poter fare le modelle e si rovinano la salute per tenere la linea. Si potrebbe cominciare con dare delle ammende importanti ai vari dinosauri e non della moda se dovessero impiegare delle persone al di sotto di un certo peso. L'anoressia poi diventa ad un certo punto una grave malattia ma la causa è sempre la stessa. Scusa la lunga assenza (incidente di vettura). Buona settimana.

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  31. PER ELIO: bentornato e spero tu stia meglio. E' vero c'è anche la corsa a diventare modelle con tutto quello che ne segue. Anche quello è un tema drammatico.

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  32. Analisi accorata e oggettiva con una mirabile sintesi finale:debolezza interiore figlia di una causa esterna.

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  33. PER GRAZIANA: in primis, benvenuta :-))) Ti ringrazio di cuore per le tue parole.

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