Questo è l'articolo in inglese: in sostanza "They want to make internet platforms directly liable for any copyright infringements their users commit." che tradotto in italiano sta per "Vogliono rendere le piattaforme del web direttamente responsabili per ogni violazione del copyright commessa dai fruitori (users) della piattaforma medesima".
Il tutto potrebbe comportare limitazioni a noi utenti come per es. il non poter linkare articoli proprio per una difesa preventiva che le piattaforme virtuali potrebbero realizzare per non incappare nella mannaia di quell'articolo 13.
Di questo e tanto altro si legge nell'articolo della Reda e se qualcuno avesse la pazienza di leggerlo o tradurlo o spiegarlo più in dettaglio (magari tu Cavaliere Oscuro, che sei più dentro alla materia?) sarebbe utile per comprendere a pieno gli ulteriori pericoli che stiamo correndo.
Cmq siamo di nuovo sotto attacco, seguiamo Julia Reda su fb e vediamo cosa fare per tentare, se si potrà, di agire in prima persona compatti.
Vi lascio con questa mia poesia che già alcuni di voi conoscono ma che è un po' il grido di battaglia in questi casi di minaccia alla libertà digitale e pertanto alla libertà in quanto tale e che quindi vi ripropongo.
BAVAGLIO STRAPPATO
Sorrisi viscidi
Cancellano con la loro bava
Siti Informatici
Liberi Respiri
Pulsazioni vocali senza tregua.
Occhi chiusi a forza
Come in Via D'Amelio 17 anni fa
O travolti lungo freddi guardrail e corsie insanguinate
Pochi mesi prima.
Ed io tengo stretto il mio bavaglio
Lo strappo via dalla bocca
E lo levo alto al cielo
Dentro al mio pugno chiuso.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Bisognerà vedere più che altro il discorso dei link. Che mi venga proibito di fare copia/incolla di un articolo altrui (pur riportando il nome dell'autore) può essere in parte giusto anche se eccessivo. Ma mettere il link dovrebbe essere una cosa che fa piacere all'autore: col copia/incolla i "clic" delle visualizzazioni me li prendo io, ma col link tutti i clic e le visualizzazioni andrebbero comunque all'autore dell'articolo, quindi apparentemente non mi pare un'infrazione del copyright.
RispondiEliminaPER ARIANO: neanche a me ma lì sotto c'è di più...
RispondiEliminaSono assolutamente d'accordo con Adriano.
RispondiEliminaRaramente pubblico link di notizie, perché amo riscriverle di sana pianta, ma credo anch'io che ai big dell'informazione possa fare solo piacere essere linkati su social network, blog e simili.
Comunque, teneteci aggiornati.
Intanto, se ci arrestano, facciamo una class action e paghiamo un unico avvocato, mi raccomando.. :P
PER CLAUDIA: vada per l'avvocato unico per tutti:-))) Magari ci arrestassero faremmo più rumore, ci chiudono o ci impediscono di postare con molto meno rumore e casino purtroppo.
RispondiEliminaIo sono contro l'attuale Copyright, infatti preferisco il Copyleft. Mettere bavagli, vuol dire limitare la conoscenza e la libertà. Google in questi giorni ha comprato molte pagine di quotidiani, per spiegare il grave pericolo. Attualmente si sfrutta il diritto d'autore solo per fare business e non per proteggere i veri autori.
RispondiEliminaSiamo nel 2019, le libertà si espandano e non si limitano, quindi nessun bavaglio deve fermare la rete.
Saluti a presto.
PER CAVALIERE OSCURO: concordo con te fatto salvo il diritto alla paternità dell'opera ovviamente ossia il diritto morale di vedersi riconoscere che quanto hai fatto è tuo :-)))
RispondiEliminaSe questo avvenisse, si oscurerebbe per davvero ogni tipo di informazione. Il web è un valido passaparola ed è ovvio che ad ogni potere questo fatto infastidisca.
RispondiEliminaVigileremo e protesteremo con ogni mezzo a disposizione.
Grazie.
PER SARI: Il rischio è concreto e dobbiamo sperare e vigilare che non succeda.
RispondiEliminaSi questa è la loro intenzione, si era capito purtroppo. Perchè è molto più facile prendersela con Google oppure con Facebook che con i singoli privati. Vedremo, nulla di buono ci arriverà dalla riforma del copyright europeo temo, In ogni modo non credo che questi colossi ci staranno . . . . Facebook da fine settembre dell'anno scorso ha già messo le mani avanti mettendo in tesa ad ogni singolo utente Admin di pagina o di gruppo responsabilità quanto da esso postato.
RispondiEliminaBuona nuova settimana
PER ARWEN; fanno da scaricabarile quindi.
RispondiEliminaE' sempre peggio. A volte vien voglia di chiudere tutto e mandare ogni cosa all'aria.
RispondiEliminaSolo che gliela daremmo vinta, e proprio non mi sembra giusto.
Speriamo che non approvino un bel nullo..potrebbero esserci conseguenze anche per i nostri l blog, presumo
RispondiEliminapurtoppo in casi come questi tutto diventa subito legge!!
RispondiEliminasperiamo bene.
bellissima e sferzante poesia..la libertà è vita!!
PER LA DAMA BIANCA: giusto, mai dargliela vinta
RispondiEliminaPER FPERALE: vero soprattutto sulla questione dei link cosa davvero assurda.
RispondiEliminaPER JULIETTE: incrociamo le dita e lottiamo. Grazie per i tuoi complimenti sui miei versi, li tengo sempre in grande considerazione.
RispondiEliminaNon è la prima volta che governi o singoli politici cercano di mettere ostacoli al mondo del web motivandoli, da un lato, con leggi che governino la materia ma in realtà, dall'altro lato, il motivo secondo me principale è sempre e solo uno: il controllo e eventualmente la censura. Concordo con i commenti qui sopra perché il rischio di queste leggi è concreto.
RispondiEliminaTuttavia, e non voglio peccare di eccesso di ottimismo, penso che la diffusione del web è talmente capillare (oggi come oggi) che in molti sono in grado di "alzare gli scudi" a difesa della libertà del web. Quindi fare una legge "contro" rischia anche di diventare un boomerang che si ritorce contro coloro che hanno questi propositi.
Un salutone e alla prossima
PER ACCADAEBIS; sono meno ottimista perché si può imbavagliare la raetae senza cancellarla e quindi questo è un passo molto pericoloso come la stessa Reda evidenzia.
RispondiEliminaNoi possiamo fare qualcosa? Cosa? Questa è la domanda.
RispondiEliminaPER MARIELLA: le altre volte la Reda aveva dato indirizzi e-maili dei nostri politici europei per contattarli e spingerli al voto contrario. Ora da questo nuovo articolo non è del tutto chiaro quale sia l'idea di lotta.
RispondiEliminaLa solita lordura in libertà. Vorrei veramente fare qualcosa, ma cosa? Cerherò di tenermi informato, tappandomi il naso dato che fb mi è indigesto, ma quanno ce vo' ce vo'.
RispondiEliminaGrazie della poesia che non conoscevo, Ti ergi a vittima sacrificale? Qualcuno deve farlo e tu hai il coraggio necessario e conosci tutte le parole che occorrono, perché non sono solamente parole, anzi non sono affatto parole ma vivide espressioni di autentici sentimenti.
Orgoglioso di essere tuo amico.
PER VINCENZO: informarsi ed essere pronti a fare rimostranze e seguire la situazione anche su fb, Grazie per le tue parole sui miei versi, orgogliosissimo pure ili di essere tuo amico.
RispondiElimina"La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.", cito la frase di Calamandrei perchè il tuo verso "Ed io tengo stretto il mio bavaglio" me lo ha riportato alla memoria. Che poi se ci pensi ogni cambiamento che sta avvenendo è sempre a scapito di qualche diritto... Ma tu non ci pensi soltanto, lo dici a gran voce.
RispondiEliminaPER SANTA: hai perfettamente ragione, ogni cambiamento è in peggio e viene a negare uno o più diritti acquisiti e sacrosanti.
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminacredo che non faremmo chiarezza fino a vedere le ripercussioni dell'applicazione della norma.
podi-.
PER PODI: le ripercussioni sono chiare e gravi purtroppo per quello si protesta e si lotta per impedire l'approvazione di questo art 13
RispondiEliminaE' l'ennesimo tentativo di legge fatta male, hai fatto bene a parlarne perchè questi tentativi limitatori della libertà d'espressione vanno seguiti con attenzione.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: tutti noi dobbiamo monitorarli e denunciarli, ne va della nostra libertà di esprimere le nostre opinioni senza restrizioni e bavagli.
RispondiEliminaPurtroppo non si sa più cosa fare l'attacco alla libertà delle rete è in corso da più anni, libertà e circolazione delle idee fanno paura la difesa dei contenuti è una scusa, quello che interessa è che non ci siano idee che possano minare il potere e l'elite economica
RispondiEliminaPER CARMINE;" …quello che interessa è che non ci siano idee che possano minare il potere e l'elite economica" infatti è proprio quello che penso anch'io.
RispondiEliminala libertà è più in pericolo di sempre
RispondiEliminaPiù che metterci il bavaglio stanno cercando di tagliarci la lingua. Come nel medioevo.
RispondiEliminaNessun link di notizie prese dal web? Avremo un'informazione univoca quindi a favore di chi la posta e senza voci contrarie.
E per i blog altrui? Potremo condividerci? Oppure dovremo chiedere al bloggger interessato l'autorizzazione scritta da pubblicare sul post?
Assurdo! Ha ragione Ariano, mettendo un link chi legge il mio post ed è curioso ci clicca sopra e va a leggere direttamente a casa dell'altro blogger o del giornale on line.
E'talmente incasinata la faccenda che quando parlo di un libro che ho letto non metto più la foto della copertina. Solo di due perchè sono stata autorizzata dall'autore per mail. Ma sì può???
PER SABINA; mi trovi assolutamente d'accordo.
RispondiEliminaPER PATRICIA: ho visto questa tua novità che ha un riscontro in questo tuo fondato timore. Vero puntano a tagilarci la langua ma non ci fermeranno mai.
RispondiEliminaDavvero è sconcertante sapere che si stanno facendo questi passi indietro sul fronte della libertà.
RispondiEliminaDovrebbero leggere la tua vibrante poesia in tanti e farne sul serio un grido di battaglia!
PER MARIS; grazie sono onorato.
RispondiEliminaCi sono novità:
RispondiEliminahttps://www.partito-pirata.it/2019/01/la-riforma-del-copyright-slitta-non-ce-accordo-sul-negoziato/
PER CAVALIERE: scusa leggo in ritardo questo tuo commento, mi fiondo.
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