mercoledì 28 novembre 2018

OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Assange, Il Dimenticato

C'era un tempo in cui fare il suo nome significava parlare di un eroe, o quantomeno di un'autentica star mondiale: poi sono arrivate le vicissitudini giudiziarie che l'hanno coinvolto a seguito della divulgazione di tutte quelle notizie importanti che il mondo doveva conoscere, ed ora sono otto anni che è isolato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra.

Isolato è il termine giusto, come si evince da questo articolo in inglese che troviamo su Repubblica on line e che fa riferimento ad un incontro avuto con Assange il  fondatore di WikiLeaks all'interno dell'ambasciata dove è di fatto "recluso" non potendo uscire altrimenti verrebbe arrestato ed instradato negli USA dove non vedono l'ora di processarlo come una spia sovietica ai tempi della guerra fredda.

Niente internet, niente telefonate né contatti con giornalisti e amici, insomma un isolamento totale che, giustamente si legge nell'articolo, ucciderebbe dentro ciascuno di noi, figuriamoci uno come lui che con la rete ha creato la sua fama del tutto giustificata.

Dimagrito, almeno rispetto agli ultimi incontri o alle foto di un tempo, stanco, ma lucido e presente. Così viene trovato e descritto al primo impatto dalla giornalista Stefania Maurizi che l'ha incontrato.

Ottenere questa intervista è stato complicatissimo: più di otto mesi di "pressione", e poi una serie di procedure severissime da seguire per poter portare dentro l'ambasciata ecuadoriana smartphones e computer.

Anche l'atmosfera che si respira all'interno dell'ambasciata non è più così "friendly" come negli anni precedenti. Anche il diplomatico Fidel Narvaez che l'aveva supportato ora è stato rimosso, spostato. Si teme anche che il rischio di poter perdere la protezione dell'Ecuador sia concreta. Insomma un uomo solo, e da tutti noi lasciato solo.

Il punto infatti è proprio questo, osservare come di fatto anche le rivoluzioni siano per i popoli del mondo, oramai, una moda passeggera, moda che quando perde di appeal, quando non è più "fashion" seguirla, la si abbandona. Ma Assange è un uomo non una moda, è una persona che ha rischiato per dirci verità importanti che forse non meritavamo neanche di conoscere, che tutto il mondo fatto di un gregge globale di pecore, non meritava di conoscere.

Sarebbe importante invece che la gente comune, le organizzazioni umanitarie importanti, Amnesty per esempio, si muovessero in aiuto di Assange che è vero che ha commesso un "reato" ma l'ha fatto con spirito rivoluzionario per aprirci le menti e per farci sapere verità che, nella migliore delle ipotesi, pensavamo potessero esistere nella nostra fantasia o guardando qualche spy - movie.

33 commenti:

  1. Avrebbe dovuto prepararsi subito una via di fuga. Queste persone che sfidano i poteri forti in genere hanno un "protettore", che ovviamente lo sponsorizza per vantaggi personali. Nel suo caso sarebbe stato facile trovarne uno in Russia o in altri paesi che hanno rapporti freddi con gli USA, ma lui evidentemente non si era preoccupato della possibilità di dover fuggire. Ha voluto rimanere in occidente, e si sa che l'occidente è ormai una "colonia" USA e nessun governo farebbe una cosa sgradita al colosso americano. Basta che in Ecuador cambi il colore del governo e anche l'ambasciata ecuadoriana diventerà terra bruciata...

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  2. Confesso che prima di commentare ho cercato notizie sul tema, rea di aver trascurato la vicenda dopo i primi giorni di pressing ai tg.
    Ecco, mi dispiace che Assange sia ormai rinchiuso in una prigione fisica e morale, e non so come lui possa sentirsi.
    Mi viene solo in mente che la libertà ha un caro prezzo, e forse nessuno la otterrà mai davvero.
    In uno dei miei libri preferiti, "Veronika decide di morire" di Paulo Coelho, si pone l'accento sul fatto che soltanto i pazzi possano dichiararsi liberi dai dogmi della società e dalle brutture a cui essa sottopone.
    Mi sa che è vero.....

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  3. PER ARIANO: la tua disamina dimostra come invece lui fosse ed ancora sia un'anima pulita e senza secondi fini.

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  4. PER CLAUDIA: non è necessario essere "pazzi" per essere liberi, ma coraggiosi e disposti ad informarsi ed informare e soprattutto a non abbandonare al suo destino chi sceglie questa strada tortuosa e difficile ma importantissima per tutti noi. Assange è un altro di quei soggetti che paga a caro prezzo non solo l'aver svelato scomode verità ma anche il nostro disinteresse o meglio il nostro saperci interessare a qualcosa solo per un lasso di tempo brevissimo non comprendendo che se i media non parlano di un fatto non significa che quel fatto non esista più e quel problema si sia risolto.

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  5. Mi ero quasi dimenticato di Assange e della sua metamorfosi. Cosa dire? Quando si ha a che fare con la più corrotta e corruttibile giustizia del creato Universo, quella merregana, delle due l'una: o scomparire nel nulla -leggi suicidarsi, oppure affrontarla con la speranza di sputtanare quel covo di vespe di una nazione composta da guerrafondai, sporcaccioni, uomini che mettono a repentaglio l'esistenza del pianeta impunemente, guidati il più delle volte da idioti e pazzi deficienti, che una maggioranza ha votato con un sistema che solo un imbroglione poteva creare perché andasse comunque al potere non chi prendeva più voti, ma chi vinceva in "certi" Stati.
    Assange non arriverebbe nemmeno al processo, lo eliminerebbero molto prima. A che servirebbe oggi rivangare una storia vecchia di decenni? Ai signori della guerra certamente no, e allora ammazziamolo questo disturbatore.

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  6. PER VINCENZO: vedi, il comportamento dei "potenti" siano essi governo USA e/o altri governi del pianeta, mi disgusta ma non mi sorprende. Se fossero tutti santi, gli Assange non esisterebbero perché non ci sarebbero altarini da scoprire. Quello che mi urta e disgusta profondamente è il disinteresse nostro e delle associazioni umanitarie che invece dovrebbero agire con forza per sostenerlo e provare a tirarlo fuori da questo incubo.

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  7. Chi si oppone allo status quo e scombina i piani del potere costituito ha gran coraggio e determinazione perché se non viene eliminato immediatamente, sarà perseguitato a vita. Non so se Assange abbia agito con consapevolezza, con ingenuità o se sia stato tradito, quello che è certo è che difficilmente tornerà a essere libero, credo che nessuno si prenderà la responsabilità di aiutarlo sul serio.
    Ciao Daniele!

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  8. PER SCIARADA: è quello che temo anch'io ma è anche quello che più mi fa rabbia e mi disgusta.

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  9. Ha rischiato, è vero, ma chi glielo ha chiesto?
    Non è il messia, è una persona che coscientemente ha scelto di fare qualcosa che evidentemente non andava fatto. Giusto o sbagliato che sia, chiaramente dovrà subirne delle conseguenze. Mi dispiace, ma non riesco a vederlo come un eroe.

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  10. PER LA DAMA BIANCA mi dispiace ma dissento. Ha fatto qualcosa di molto importante, qualcosa che dovrebbe farci riflettere sulla realtà che viviamo e forse anche agire di conseguenza. Vero non glielo abbiamo chiesto (forse non tu, io avrei sempre voluto sapere certe verità e vorrei sempre conoscerle) ma sono fatti importanti che è giusto che si sappiano. Con questo tuo commento sembra quasi che chiunque prenda un rischio per gli altri poi se la debba sbrigare da solo. Chi fa un atto rivoluzionario merita il sostegno di tutti noi, secondo me.

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  11. Sai che giravano addirittura voci assurde e complottistiche dove si diceva che Assange era ormai ricreato digitalmente, perché fatto sparire da tempo? :o
    Ti giuro...

    Moz-

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  12. PER MOZ: pazzesco, non sapevo nulla di queste voci incredibili.

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  13. PER CAVALIERE: lo so, ed anche per gli altri siamo tutti responsabili per non dare loro voce.

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  14. Recludendo e relegando queste persone si cerca non solo di farli dimenticare , ma di far scordare anche i bubboni che hanno fatto scoppiare. Tutto alla faccia della libera informazione.

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  15. PER IL MACCHIAIOLO: in primis, benvenuto in questa agorà!!! Verissimo, non solo, si cerca anche di scoraggiare altri a seguire quelle orme, mostrando loro la fine che si può fare, ma non succederebbe così se noi ci ribellassimo a questo silenzio.

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  16. Dire iò che si pensa è peccato.
    Esprimere opinioni contrastanti con quelle del popolo bue è reato.
    Rivelare verità scomode è reato.
    Mettersi contro i potenti è reato.

    Mi chiedo dove stia di casa la libertà!

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  17. Mi trovo d'accordo con te quando scrivi: "anche le rivoluzioni siano per i popoli del mondo, oramai, una moda passeggera, moda che quando perde di appeal, quando non è più "fashion" seguirla, la si abbandona."
    E lo vediamo con tantissimi casi. Sembra quasi di assistere ad un momento di euforia collettiva, per poi ritirarsi a smaltire la sbornia. Oramai siamo in balia della disinformazione, solo ciò che passa dai media fa notizia.

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  18. PER SANTA: non solo fa notizia quello che passa dai media, ma abbiamo una memoria storica a corto raggio per cui ci scordiamo di quello che è successo anche soltanto un mese fa e soprattutto se anche qualche mezzo di informazione ce lo ricorda, lo snobbiamo perché è già una notizia superata e non si comprende che anche se l'eco di quel fatto si è spenta il fatto resta, vedasi per es. i terremoti nel nostro Paese: non si parla più tanto di Amatrice ma laggiù non hanno già ricostruito tutto, però la gente non ci pensa più e non gliene frega più niente. E' un popolo bue che risponde a sollecitazioni di ed a breve gittata.

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  19. PER DANIELE: Infatti intendevo dire proprio che si è dimostrato ingenuo da quel punto di vista, e in genere gli ingenui sono le uniche persone che non hanno secondi fini.

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  20. Dimenticato da tutti! Probabilmente un piccolo eroe, sicuramente uno che si è messo contro il sistema e gliela stanno facendo pagare. Un mondo di vigliacchi senza memoria.

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  21. PER MARCAVAL: "Un mondo di vigliacchi senza memoria" Concetto verissimo e poeticamente espresso.

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  22. Assurdo lasciarlo solo. In ogni caso penso fosse cosciente di tutti i rischi che correva.
    Ma tutto questo non giustifica il farlo "scomparire" come non fosse mai esistito.
    Grazie per questo articolo, mi pare importante non spegnere le luci. Ora vado a leggere il servizio che hai postato.
    Buona serata.

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  23. Letto l'articolo. Mi sono anche informata sugli ultimi sviluppi. Le accuse svedesi (stupro) sono decadute. Le Nazioni Unite hanno deliberato che Assange deve essere liberato e risarcito. Gli inglesi fanno orecchie da mercante. Lui rimane rinchiuso in condizioni sempre più precarie e sempre più debole. In ambasciata i poteri stanno cambiando e gli Stati Uniti sono lì che aspettano di poterselo prendere così gli fanno un bel processo per spionaggio (che prevede anche la pena di morte).
    Che dire, meno male che in Europa siamo "liberi" dalla dittatura americana.

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  24. PER MARIELLA: che fosse cosciente dei rischi che correva ovviamente sì ma come giustamente hai sottolineato non è una buona ragione per giustificare l'intenzione di ridurlo in ogni modo al silenzio. Il tuo secondo commento mostra ancora di più come la libertà di pensiero sia molto minacciata anche in quei Paesi che sembrano garantirla.

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  25. assange è tutto e il contrario di tutto. l'ecuador gli ha dato la cittadinanza dopo averlo accolto come richiedente l'asilo, poco prima di fare tutto il possibile per indurlo a lasciare l'ambasciata per poi toglierli parte delle restrizioni che gli erano state imposte con il passare degli anni. ha dato, questo è certo, una grossa scossa al mondo istituzionale rivelando particolari che il mondo avrebbe saputo (forse) tra 50 anni. ma a mio avviso è tutto tranne un eroe. e nell'ambasciata ci si è rinchiuso prima che gli Usa lo volessero, quando era accusato di stupro. è un tema delicato, double-face, resta il fatto che con wikileaks ci si è anche arricchito.

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  26. PER DIGITO:la questione dello stupro è decaduta se hai letto il commento di Marirella e sicuramente sapeva che era un modo per farlo uscire allo scoperto e poi arrestarlo per spionaggio. Quanto all'eroe, si considera tale Saviano, onestamente si può considerare eroe anche Assange, o se non eroe, sicuramente uno che ha messo a repentaglio la sua vita per svelarci segreti che non dovrebbero essere tali.

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  27. Daniele, non ho bisogno di leggere il commento di Marinella, considerando che su Assange ho scritto decine di articoli per diverse testate (italiane e internazionali).

    Saviano non c’entra proprio nulla e, in ogni caso, non è un eroe.

    La più grande battaglia Assange l’ha fatta con i circuiti internazionali che hanno bloccato le donazioni a wikileaks quando è stato accusato di stupro e molestie, chiedendo alla gente di fargli avere i soldi in altro modo.

    Ha dato un grande contributo alla verità, questo è assolutamente innegabile. Ma è e resta un uomo discutibile. Per me, ovviamente

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  28. PER DIGITO: io non discutevo la persona che non conosco infatti, ma il suo operato per svelarci la verità. Non sapevo scrivessi per giornali on line o cartacei, ti faccio i complimenti e vorrei sinceramente che mi lasciassi qualche link qui per leggerli.

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  29. È troppo furbo per essere semplicemente isolato. Prima o poi rispunta il suo nome in giro per il web.

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  30. PER ANNA: sarà. ma i fatti al momento sembrano smentire questa tua tesi.

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