PRECETTI INFAMI
"Non usare il preservativo è peccato
Non fornicare è peccato
Pensa solo a procreare con tua moglie."
Precetti di Chiesa
Famigliole "felici"
Lei annoiata
Lui con l'amante o a puttane.
Lei ignara di tutto
Lui all'oscuro di tutto.
E lui la infetta
Perchè non vuole commettere peccato
Ed anche quando consuma sesso occasionale
Lo fa
Sempre senza protezione
Come pretende "Mamma Chiesa!"
Ed ora che lei lo sa
L'ha lasciato
Ma purtroppo non ha potuto separarsi anche dalla malattia,
Malattia che diventa il suo nuovo ed odiato "compagno"
Finchè morte non le separi.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Ciao
RispondiEliminaCredo che dagli anni novanta ( metà?) la medicina abbia fatto passi da gigante nel permetterti di non morire di AIDS.
Adesso non dico che avere l’Hiv sia come avere l’artrite cronica ma è diventato ( purtroppo) un qualcosa di “normale”.
Non so come spiegartelo.
Chi contrae l’HIV ha visto negli anni un miglioramento della propria qualità di vita grazie all’evoluzIone dei farmaci retrovirali che probabilmente ( incoscientemente o meno) lo ha portato a sottovalutare ancora di più la malattia.
Si parla meno di Aids perché in Occidente si muore meno , rispetto a vent’anni anni fa ‘...è una mia impressione chiaramente.
Posso solo aggiungere di non sottovalutare mai il problema e continuarne a parlare perché e’ tutto Tranne che finita.
La piaga dell'Aids, seppur ridotta, resterà sempre attuale e, come ben dice Max, non bisogna sottovalutarla.
RispondiEliminaAl tempo stesso, però, vorrei focalizzarmi sull'aspetto morale della malattia.
Qualche giorno fa, leggevo sul blog di un amico un post dedicato a Freddie Mercury e qualcuno sentì l'esigenza, nei commenti, di precisare che fosse morto di Aids, quasi come se fosse un deterrente al suo immenso talento.
Ecco, i pregiudizi, anche in questo caso, mi fanno schifo.
Buona giornata
PER MAX: Ciao, è un piacere ritrovarti qui.
RispondiEliminaHai ragione, la medicina ha permesso ai sieropositivi di ritardare molto lo sviluppo effettivo della malattia, ma cmq resta il fatto che non sia una "passeggiata" contrarre l'HIV. Inoltre proprio per le ragioni da te espresse, e come anche tu bai posto in rilievo, si è iniziato a parlarne meno e sottovalutare questa patologia al punto che, se non erro, ci sono dati che testimoniano un importante incremento di contrazione dell'Aida proprio tra i giovani, tra le nuove generazioni. Inoltre resta sempre quello strato di discredito e di disprezzo morale che riguarda molti di coloro che ancora oggi contraggono l'HIV.
PER CLAUDIA: brava, hai focalizzato il punto. E' vero che molto si è fatto per migliorare la qualità di vita di un sieropositivo, anche se ancora una cura definitiva o un vaccino non ci sono e come rispondevo a Maz è aumentato il numero d giovani che oggi lo contraggono, ma è sotto l'aspetto morale e del rispetto di un soggetto che è affetto daHIV che non si sono fatti passi in avanti ed il caso che hai citato lo dimostra.
RispondiEliminaDa fine anni '80 - inizio anni '90 ad oggi di passi avanti ne sono stati fatti proprio tanti per il virus HIV. Recentemente ho seguito un paio di programmi sui mass media che spiegavano molto bene (in modo corretto e approfondito) che in molti casi ci sono persone che sono guarite (sembra un miracolo) oppure pur avendo scoperto di essere siero positive (negli anni passati questa era già quasi una condanna) oggi la ricerca è riuscita a rallentare il cammino del virus migliorando la situazione. Certo, la soluzione scientifica è sempre difficile ma non sembra più impossibile.
RispondiEliminaTuttavia mi associo al tuo post e ai due commenti qui sopra, perché l'aspetto morale collegato alla malattia è tremendo e forse è più grave della malattia stessa. Però mantengo una sorta di giusto equilibrio fra la realtà e un certo ottimismo necessario a chi fa ricerca per riuscire nei suoi intenti.
Un salutone
PER ACCADEBIS: in medicina passi importanti so anch'io che se ne sono fatti ma questo non deve far abbassare la guardia anzi casomai spingere ancora di più per sostenere la ricerca affinché si possa sconfiggere questa malattia definitivamente. L'aspetto morale, ecco lì siamo rimasti agli anni ottanta o quasi secondo me.
RispondiEliminaScusa Daniele se commento poco, il fatto è che sono un po' giù di corda, come se ora, più che al momento cruciale, mi rendessi conto che il mio compagno di vita non c'è più.Sappi però che ti leggo sempre. Sì, la chiesa ,con i suoi assurdi precetti, è molto dannosa per il suo gregge e fomenta i pregiudizi. Per non peccare e non andare all'inferno, l'unica via di salvezza è il metodo Ogino-Knauss ( ???).
RispondiEliminaCri
PER CRISTIANA: non devi minimamente spiegar nulla, so come ti senti, lo posso bene immaginare e sono molto felice che tu stia continuando a leggermi sempre.
RispondiEliminaQuello che più mi preoccupa è che osservo che fino a qualche anno fa certi pregiudizi e concetti orrendi della Chiesa sembravano laicamente superati ed invece ora assisto o mi sembra di scorgere una pericolosa recrudescenza degli stessi a discapito di una libertà individuale e di un rispetto dell'altro che invece mi sembra siano nuovamente minacciati.
Se la chiesa fosse composta di gente seria tacerebbe, ma non lo fa e allora chi se ne frega ei loro precetti.
RispondiEliminaVedo che Cristiana è molto confusa: cosa c'entra il metodo -strasuperatissimo- dell'Ogino-Knauss? Qui è proibito ogni contatto con sieropositivi perché pericoloso.
Ultimamente sottovalutato perché non se ne vuole parlare, perché ci sono nuovi farmaci che migliorano, ma non guariscono e non eliminano il pericolo del contagio.
Ho assistito alla TV tedesca ad un dibattito assai interessante tra medici sullo stato avanzato degli esperimenti sul vaccino del Hivs. Sono molto avanzati ma la difficoltà consiste nel fatto che questa malattia attacca distruggenddola, senza dare segno alcuno della sua presenza, proprio le cellule attive del sistema immunitario, introducendovisi dentro ed impedendo i loro controattacchi.
Dicevano quei signori che oramai hanno capito come facevano e che stanno spsrimentando con successo crescente come impedirglielo.
Speriamo, mi sono detto. Così fra qualche anno tutti si vaccineranno obbligatoriamente come per morbillo e difterite, e il problema non esisterà più.
PER VINCENZO: Sulla Chiesa, la sua ipocrisia e l'ipocrisia di molti italiani ho già detto tutto nella poesia e non mi dilungo oltre, ma concordo ovviamente anche con le tue parole.
RispondiEliminaConosco le difficoltà inerenti la scoperta di un vero vaccino contro l'HIV ma anch'io spero che arrivi un vero vaccino molto presto. Nel frattempo, importantissimo parlare costantemente di prevenzione a tutti ma soprattutto ai più giovani che non possono ricordarsi gli anni ottanta perché non erano neanche nati ovviamente.
La Chiesa ha le sue colpe, ma anche scuola e società non informano a dovere.
RispondiEliminaSarà ancora sempre colpa dell'ombra lunga della chiesa, ma anche l'italiano medio è... mediamente tarato.
Moz-
PER MOZ: vero ma questa ignoranza culturale e superficialità sono figlie di una sottocultura prima dei media in questi ultimi vent'anni e passa e poi di un certo modo di concepire il web. A questo aggiungiamoci, in certi ambiti, la longa mano della Chiesa … E' vero la scuola fa ancora meno, ma anche i docenti sono figli del loro tempo e poi a molti insegnanti bravi e capaci vengono tarpate le ali, sia con una burocrazia scolastica soffocante sia con una rigidità nel dover seguire programmi stantii.
RispondiEliminaSe ne parla molto meno di un tempo, e condivido quello che hai scritto, non c'è informazione su niente, a partire dalla scuola, dalla Chiesa, web, ecc. Ora è il turno del "vaccino si-vaccino no", per quale malattie vaccinarsi? Fa bene, male, ma c'è qualcuno che si occupa seriamente a farci capire come stanno le cose?
RispondiEliminaGrazie per questo post. Buona giornata. ale
PER ALE; io ringrazio te per il tuo passaggio. Concordo con te, si fa molta confusione e poca vera informazione.
RispondiEliminaSono precetti che non ascolto, sarebbe bene che non l'ascoltassero neppure gli altri.
RispondiEliminaPrima la sicurezza e la salute, poi tutto il resto.
PER LA DAMA BIANCA: sono della tua stessa opinione.
RispondiElimina@ Vincenzo. Era solo un esempio per dire che la Chiesa è ed era fuori dal mondo quando predicava l'Ogino, come se la gente "ignorante" sapesse cosa fosse.
RispondiEliminaCri
Ci sono stati anni in cui si parlava moltissimo di HIV ora se ne parla molto meno ma non è certo un problema da sottovalutare. I giovani, in particolare, andrebbero meglio informati sui rischi che si corrono. La chiesa, a volte, mi sembra fuori dalla realtà, come in questo caso !! Saluti.
RispondiEliminaBho ...sinceramente non capisco che colpa ne abbia la Chiesa?
RispondiEliminaParadossalmente se uno fosse un buon Cristiano e seguisse i commandamenti non rischiererebbe di prendere il virus dell’Aids!😀
Poi cosa si vuol pretendere che i preti sponsorizzino il preservativo?
Siamo in uno stato laico e uno è libero di fare quello che vuole rispettando l’altro.
È giusto che in primis siano le famiglie e la scuola ad informare attraverso l’educazione sessuale.
Poi ci pensano i media , e mi sembra che lo facciano.
Vedo spot di preservativi ad ogni ora.
Quando ti avvertono che l’uso riduce la trasmissione di malattie sessuali ( HIV compreso) non capisco perché debba farlo anche il prete durante l’omelia.
L’informazione secondo me c’è, solo che è aumentata l’irresponsabilita nei ragazzi.
Qua la colpa è delle famiglie.
Non è che se non ci pensa la scuola o la Chiesa io come genitori me ne lavo le mani...perché l’argomento “imbarazza”!
Poi è anche vero che rispetto ai primi anni le cosiddette categorie a rischio ( omosessuali ) adesso non lo sono più in cima alla classifica dei soggetti a rischio.
RispondiEliminaParlo di comportamenti sessuali a rischio.
L’hiv preso tramite scambio di siringhe infette non so che gradino c’abbia adesso rispetto ai primi anni 90(?).
Come scrivevo sono aumentati i casi di contagio tra gli etero secondo me per irresponsabilità più che per scarsa informazione.
Faccio un esempio basti pensare alla ragazzina che considera metodo contraccettivo la pillola del giorno dopo..(?!!)
PER MIRTILLO: condivido ogni tua singola parola.
RispondiEliminaPER MAX: parto dal fondo del tuo secondo commento: la contraccezione è una cosa (per quella va bene anche la pillola che però ovviamente non protegge dall'Aids) la prevenzione dall'HIV è un'altra.
RispondiEliminaQuanto alla Chiesa mi sembra che questo Pontefice non stia più demonizzando il preservativo, ma prelati a livello inferiori sì. Ok la Chiesa non deve incitare al preservativo, ma neanche fare il contrario. Poi che ci sia meno informazione su molti aspetti del come si può contrarre la malattia non solo attraverso un rapporto sessuale non protetto è vero, e che le famiglie ne parlino ancora meno, pure. Però ripeto anche certi ambiti della Chiesa hanno la loro responsabilità.
Quello che volevo sottolineare è la disinformazione o peggio ancora l’incoscenza delle nuove generazioni.
EliminaConsiderare la pillola del giorno dopo un contraccettivo al posto di “prevenire “ con il preservativo ( al di là di HIV o meno) è da incoscienti.
Quello che temo è la superficialità...che poi purtroppo si paga con la salute!
Sulla Chiesa ...non riesco a capire la tua posizione..ma non perché sia un “ cesariolo.”..si dice così dalle mie parti e tu creda che voglio difenderla a priori.
Spiegami quello che ti urta nel comportamento dei preti riguardo HIV e AIDS ...
Mi auguro che si trovi una cura definitiva, per quanto riguarda i pregiudizi, nel mondo c'è troppa ignoranza.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: mi associo al tuo augurio condividendo la tua amara riflessione.
RispondiEliminaMa la cosa veramente brutta lo sai qual è? Che una a queste cose veramente non ci pensa. Per esempio, io conosco un ragazzo, è una brava persona, ci frequentiamo, è a modo, mi tratta bene. Ci mettiamo insieme, non ho rapporti finché non lo conosco ancora un altro po', poi attiva anche l'intimità. Usiamo precauzioni, va tutto bene, c'è intesa, magari decidiamo di cambiare precauzione, magari prendo la pillola, intanto stiamo insieme da un bel po' ed io non gli ho mai chiesto di vedere le sue analisi perché chi è che ci pensa? Mi fido solo del fatto che lui è una brava persona. E poi invece mi infetta...ed io non mi ero posta neanche il problema ..
RispondiEliminaE' semplicemente pazzesco che per l'ipocrisia beghina e borghese si siano messe a repentaglio tante vite. Son d'accordo con te. Bisogna sempre parlare di queste cose perché se si abbassa la guardia si muore.
RispondiEliminaDi AIDS oramai si parla quasi solo il 1' dicembre, giornata mondiale del AIDS. Benché ci siano medicinali che consentono ai sieropositivi di vivere quasi normalmente e quindi all oscuro e all insaputa della comunità e spesso anche della propria famiglia, sono milioni nel mondo le persone che contraggono questa terrubile infezione. E ai nostri giovani non viene fatta un adeguata informazione/firmazione sull AIDS e questo è davvero grave.
RispondiEliminaPER PAOLA: vero esiste anche questa ipotesi anche se sviluppando una maggiore intimità magari domande sul suo passato le fai e quindi puoi capire meglio. Certo il rischio esiste ugualmente.
RispondiEliminaPER ALBERT: bravo hai centrato il nocciolo della questione, il miglioramento del tenore di vita dei sieropositivi ha portato a far diminuire l'interesse sulla malattia e sul tema fondamentale della prevenzione.
RispondiEliminaPER IL MACCHIAIOLO: parole che condivido in pieno!
RispondiEliminasu questo argomento sono rimasto colpito da una cena di Natale di un azienda dove un signore è stato additato come sieropositivo. Imbarazzante la distanza che tutti mettevano, nessuno gli ha stretto la mano, nessuno voleva sedersi al suo fianco. Nonostante siano anni che si spiega come si contrae HIV stanno tutti attenti a non dare una mano ma nessuno usa il preservativo, c'è secondo me troppa ignoranza e preconcetti.
RispondiEliminaPER MAX:semplice, dire che l'unico modo per non prendersi la malattia è l'astinenza o farlo per procreare con un partner sicuro (che poi, sicuro, se leggi il commento di Paola S. vedi che di sicuro non esiste nulla) è assurdo. Sentire che se uno ha l'Aids se l'è meritato e cercato è vergognoso Certo poi ci sono stati grandi preti come Don Gallo ma sono eccezioni.
RispondiEliminaLa Chiesa dovrebbe accogliere tutti indistintamente, i preti non dovrebbero giudicare ma comprendere e dare aiuto.
EliminaQuello che hai scritto è effettivamente qualcosa di cui ci si dovrebbe vergognare.
Preti in gamba c’è ne sono tanti.
Il ragionamento che fai ci può anche stare solo che io lo trovo un po’ anacronistico.
Come se nel 2018 dovessi preoccuparmi di quello che pensa la Chiesa in materia di sesso .
L’ha detto anche il Papa poi che non è nessuno per giudicare.
Resto della mia idea che la prevenzione e l’informazione la devono fare in primis altre istituzioni più adatte della Chiesa.
Nelle mie zone non ho notizie di preti che han preso delle posizioni così estreme verso i malati di AIDS ...di solito non fan distinzioni nelle malattie.
Ciao
PER CARMINE: TI ringrazio per la tua testimonianza che dimostra l'ignoranza e la grettezza della gente.
RispondiEliminaEsatto Daniele perché io posso pure stalkerare tutte le ex di cui mi ha raccontato scoprendo che tipo di ragazze sono, ecc, però come faccio a sapere se mi ha detto tutto, se nel frattempo è andato magari a prostitute, se ha avuto anche solo una brava ragazza già infetta e non ha detto nulla
RispondiElimina? Purtroppo puoi essere sicuro solo se chiedi esplicitamente un test ma diciamoci la verità, quanti di noi lo hanno fatto?
Comunque nel dubbio sempre meglio usare precauzioni e soprattutto cercare di minimizzare al minimo le possibilità di rischio, che sopratutto tra i giovani ormai il sesso sembra un gioco ed invece non lo è per niente.
PER PAOLA: concordo con te, purtroppo non si è mai veramente sicuri e prendere le giuste precauzioni è l'unica soluzione.
RispondiEliminaUn post difficile.
RispondiEliminaIo ritengo che oggi siamo poco sicuri come allora, negli anni '80.
Se ne parla di meno perché le cure hanno allontanato lo spauracchio della morte e si è tornati ad essere "sicuri" come quando si pensava che lo potessero contrarre solo gli omosessuali.
A me pare, inoltre, che l'ignoranza prevalga più di allora.
Cosa fare?
PRECAUZIONE. SEMPRE.
PER MARIELLA: concordo su ogni parola del tuo commento. C'è stato un periodo in cui se ne è parlato molto ma ora invece c'è più silenzio e meno attenzione soprattutto per le ragioni che tu stessa hai esposto.
RispondiEliminaPER MAX: dovrebbe accogliere tutti indistintamente ma non lo fa. Purtroppo nel 2018 c'è ancora un forte bigottismo e moralismo da quattro soldi, anzi, io osservo una recrudescenza di un cattolicesimo più esasperato e so quel che dico. E' vero, l'informazione la devono fare altri, ma la Chiesa non deve fare falsa informazione o peggio squallido terrorismo e discriminazione tra persone tutte figlie di Dio (per chi crede).
RispondiEliminaArrivo in ritardo. E' già stato detto di tutto e di più . Prevenzione e Informazione
RispondiEliminaper TUTTI . Sottolineo per TUTTI , riferendomi a ciò che ha scritto Carmine Volpe .
Nella sua azienda , persone che penso intelligenti e con una certa cultura , non si
sono avvicinati a un signore perchè sospettato di avere l'Aids . Possibile che non
sappiano che l'Aids non si contrae con una stretta di mano ?
Buona giornata . Laura
PER LAURA: Sposo in pieno il tuo commento che non arriva in ritardo per niente perché non mi stancherò mai di sottolineare quanto sia essenziale continuare a battere sull'importanza di parlare di prevenzione ed informazione per tutti.
RispondiEliminaNon parlarne, mettere tutto a tacere significa dimenticare e la dimenticanza, loblio, non può che far peggiorare la situazione.
RispondiEliminaParlarne per noi non più giovani ma soprattutto per quei ragazzi che a volte fanno le cose troppe semplici con quel maledetto vuoi che capiti proprio a me?
La chiesa (minuscolo voluto) farebbe meglio ad occuparsi delle anime più che dei corpi degli uomini.
Invece fa il contrario e di un particolare punto di quel corpo ma questo è un altro discorso.
E se mandassimo al diavolo tutti coloro che vogliono il silenzio?
E se facessimo di testa nostra parlando parlando parlando fino allo sfinimento?
Informazione ci vuole ma non dei soliti bufalari del web. Ci vogliono medici, professori, scienziati.
Non comunque i preti!
PER PATRICIA: "Ci vogliono medici, professori, scienziati." Giustissimo, così come sono sacrosante le altre tue parole che non posso che condividere in toto.
RispondiEliminaLa prevenzione e non certo l'oblio ci aiutano a combattere questo male subdolo troppo spesso alimentato da trascuratezza e moralismo ipocrita.
RispondiEliminaPER SERGENTE ELIAS: ben detto.
RispondiEliminaSembrava quasi che il problema non esistesse più invece è sempre presente piu che mai!
RispondiEliminaPER MARCAVAL: infatti è proprio così.
RispondiEliminaHo 15 anni. Sono nato con l'HIV, mia madre è morta a causa dell'infezione da HIV e mi rammarico perché non ho mai incontrato il dott. Itua, lui avrebbe potuto guarire mia mamma perché da madre single era molto difficile per mia madre mi sono imbattuto in parole guarenti online su come cura diverse malattie in diverse malattie come HIV / AIDS Herpes, Parkinson, Copd, Epilessia, herpes zoster, Mal di freddo, Infertilità, Sindrome di Fatichie croniche, Fibromialgia, Diabete Epatite anche Cancro Ero così eccitato ma spaventato allo stesso tempo perché Non ho mai visto questo articolo online, quindi ho contattato Dr Itua su Mail drituaherbalcenter@gmail.com. Ho anche chattato con lui su cosa è l'app +2348149277967 mi dice come funziona, quindi gli dico che voglio procedere lo ho pagato così rapidamente l'ufficio postale del Colorado Ricevo la mia medicina a base di erbe entro 4/5 giorni lavorativi mi ha dato linee di gilda da seguire e qui sto vivendo di nuovo in buona salute posso immaginare come dio usa gli uomini per manifestare le sue opere sto scrivendo in tutti gli articoli online per diffondere il dio lavoro di Dr Itua Herbal Medicine, è un grande uomo.
RispondiEliminaPER ERICA MILI: mi spiace pur rispettando la tua situazione io non condivido pubblicità di pseudo-guaritori.
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