SOUL RESISTENCIA
Ho quello che so
E ciò che sono
Il sangue che scorre nelle mie vene e mi fa scrivere
Immagini di dolore e sofferenza impresse nella retina del mondo
Unghie che si aggrappano ad anime viscide
Come pareti marce e liquefatte
Ho il cuore usurato
La mente stanca
La speranza fiaccata
Soli morenti.
Gocce di pioggia non cancellano la siccità dell'anima
Raggi crudeli soffocano gole secche prive di acqua e medicinali
Mosche ruotano intorno ad occhi di fame e rassegnati
Ho ruderi di centri storici non ricostruiti
Zone rosse e militari che mi vietano di tornare nella mia casa
Non ho un presente sicuro
Non ho una vita futura
Ma queste sono riflessioni banali
Pensieri precari senza dignità
Di fronte all'economia globale del mondo!
Quello che ho é un fratello ucciso dallo Stato
Asfittiche prediche di plastica
Parole al plastico
Voci ipocrite di istituzioni immobili e colluse
E due figli piccoli che dipendono da me
Senza avere un lavoro stabile.
Quello che ho é una dignità sempre più calpestata
Quello che non abbiamo é verità, giustizia e crescita sociale
Soul resistencia
Caparbietà del cuore lotta contro l'amarezza della ragione
Quello che ci manca non é la vita
Ma il poterla realmente vivere.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
"Gocce di pioggia non cancellano la siccità dell'anima".
RispondiEliminaBellissimo verso, ma io mi soffermerei soprattutto su quelle gocce di pioggia. Magari rare, quasi impreviste, forse una specie di miraggio. Però ci sono, e magari diverranno un temporale.
Buon lunedì.
PER LA DAMA BIANCA: chissà, magari andrà così, speriamo.
RispondiElimina"Quello che ho é una dignità sempre più calpestata
RispondiEliminaQuello che non abbiamo é verità, giustizia e crescita sociale
Soul resistencia
Caparbietà del cuore lotta contro l'amarezza della ragione
Quello che ci manca non é la vita
Ma il poterla realmente vivere. "
Da tempo medito se lasciare o meno l'Italia per cercare di crearmi una vita (vivere realmente, come dici tu, non sopravvivere...) e forse una famiglia altrove... mi hanno molto toccata questi versi.
Un saluto :)
Purtroppo è vero, non ci è concesso poter fare tutto, a volte le cose più elementari. Per colpa nostra o non nostra, ma non è un bel periodo... Ma resistiamo.
RispondiEliminaMoz-
E io che vivo e vegeto all'estero da ormai quasi 47 anni mi costringo a rendermi conto giorno dopo giorno della mia appartenenza a quel mondo che allora lasciai da disperato e che oggi rimpiango ancor più disperatamente.
RispondiEliminaLe radici sono tutto: le radici sono l'aria, la pioggia, le nuvole e il sole della vita. E se oggi -oramai da sempre- mangio tre volte al giorno non posso non pensare a chi alla "Caritas" è legato indissolubilmente per poter almeno sopravvivere.
Ma guardo pure con orrore a chi di costoro si disinteressa, come fossero zavorra, come fossero cani la abbandonare in autostrada.
Perché questo siamo noi oggi: un mondo di chiechi e sordi e di menefreghisti, soprattutto coloro che dovrebbero avere a cuore le sorti dei più deboli ed indifesi.
Inutile che io ti dica quanto apprezzi certi versi, lanciati nello spazio come astronavi. E noto con piacere di NON essere il solo. La poesia incide profondamente quando è vera, Daniele.
PER MECHANICAL ROSE: benvenuta in questa agorà. Comprendo molto bene il tuo stato d'animo ed i tuoi pensieri rivolti a lasciare questa valle di lacrime. Non posso biasimarti. Ti ringrazio per le bellissime parole che hai avuto per la mia poesia.
RispondiEliminaA presto spero.
PER MOZ; il resistere è importante, il lottare e non arrendersi lo è altrettanto. La frustrazione che si respira in questo tempo ed in questo Paese, è dura però da digerire quotidianamente.
RispondiEliminaPER VINCENZO: siamo un mondo, un popolo se vuoi, di indifferenti, e mentre lo scrivo mi rendo conto di quanto si tratti della constatazione più terribile che avrei mai potuto fare pensando all'umanità intera. E' quantomai utile invece per me :-))) dirti quanto ogni volta mi emozioni il leggere un tuo commento ed una tua riflessione sui miei versi.
RispondiEliminaViviamo la vita che ci è concessa. E spesso non riusciamo neanche a comprendere se usarla, questa concessione, o meno. Ad esempio: avete votato tutti, tanti, troppi (a mio avviso). Risultato? Quello che già conoscevamo. Ora non troveranno di meglio che riportarci alle urne, ed il popolo bue e becero riandrà a votare.
RispondiEliminaTroppo spesso la usiamo la vita e le occasioni concesse. Ma le usiamo davvero male.
PER FRANCO: io ho annullato la scheda veramente :-)))
RispondiEliminaOra, a parte questa piccolissima digressione, il punto vero è che vivere una vita "concessa" è un controsenso a mio avviso. La vita dovremmo avere la possibilità di farla nostra in modo pieno e totale ed invece tante sono le realtà che frustrano questo proposito. Poi ci sono gli errori che possiamo fare nel corso della nostra vita, ma quelli sono nostri e ne risponderemo, ma pagare per ingiustizie e realtà non dipendenti da noi non è accettabile.
Chapeau! Hanno già detto gli altri cosa c'era da dire. In non aggiungo altro
RispondiEliminaPER PATRICIA: ti ringrazio.
RispondiElimina'Quello che ci manca non é la vita
RispondiEliminaMa il poterla realmente vivere.'
Queste verità che esprimi così bene sono il destino delle nuove e future generazioni.
L'umanità sta regredendo allo stato di tribù , ognuna dedita al detto "mors tua vita mea", e va già bene se non partecipa attivamente a cancellare gli altri dalla faccia della terra.
Cri
PER CRISTIANA: dai loro tempo, stiamo andando proprio in quella direzione, temo.
RispondiEliminaEd è vero, non è la vita che manca ma il poterla vivere in modo degno.
RispondiEliminaHo visto oggi al telegiornale le facce spaventate dei bambini siriani, con le maschere antigas, senza capire il perchè; bambini lavati per lavare via i gas, gli acidi e chissà cosa.. ma come si fa a non avere più rispetto per nessuno in questo modo?
Le immagini viste in tele scappano via velocemente, quasi nell'indifferenza di chi le ha viste e poi volta la faccia dall'altra parte ..
Tutti hanno diritto di vivere la loro vita,nessuno ha il diritto di far del male all'altro ma qui, ognuno pensa solo a se stesso e se ne frega degli altri. E' questa l'eredità per le nuove generazioni, purtroppo. Un saluto e sempre complimenti per i tuoi versi.
Purtroppo non è un bel periodo, ma si può sempre cambiare il corso dell'umanità.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER MIRTILLO: la ferocia umana non ha limiti, anzi sembra voglia abbattere ogni frontiera dell'assurdo e tutto questo è terribile. Ti ringrazio di cuore per i complimenti ai miei versi
RispondiEliminaPER CAVALIERE; forse, magari non lo sappiamo ma esiste un punto di non ritorno, e magari lo abbiamo già oltrepassato. Speriamo di no.
RispondiEliminaDi vita ce ne è tanta, non per tutti, ma per i più...è proprio la possibilità di viverla dignitosamente che scarseggia!
RispondiEliminaPER FEDERICA: ed è proprio la qualità della vita che fa la differenza tra vivere e sopravvivere.
RispondiEliminaBisogna darsi da fare, per quanto ci è possibile, per migliorare questa vita e renderla più dignitosa.
RispondiEliminaBella poesia :-)
PER ANKE: giusto, ma molto spesso non ce lo permettono. Grazie di cuore per i complimenti
RispondiEliminaTorno a ripetere: hai descritto l'orribile banalità del male nella sua apoteosi.
RispondiEliminaNoi non siamo lo Stato, non possiamo cambiare il mondo e quando ci proviamo veniamo sempre schiacciati.
Complimenti per i tuoi versi.
PER OFELIA; parole incontrovertibili, ma dobbiamo lo stesso provarci. Grazie per il tuo commento molto toccante e per i complimenti ai miei versi, sono onorato.
RispondiEliminaStanotte è successo ancora, ed è tutto lì, scritto tra il fuoco delle tue parole.
RispondiEliminaCerti che siamo fiaccati, insicuri, con la nostra dignità rimasta unico baluardo a difenderci.
Soul resistencia, poetico modo per definire ciò che ci portiamo nel cuore.
Poesia toccante, grazie davvero.
PER MARIELLA: toccanti sono le tue parole, parole che meriterebbero un'eco vastissima. E' successo di nuovo e di nuovo tutto è sempre come prima, ma per quanto possano fiaccarla, la nostra anima, la tua, quella di tutti noi, è forte, viva, disperata ma arrabbiata e vuole ancora lottare.
RispondiEliminaGrazie sono stato molto colpito dal tuo commento.