FANTASY DISASTER
Incubi olfattivi
Fantasy life
Occhi non vogliono credere
Ad immagini di morte
Sui nostri radar sinaptici
Videogame dell'orrore
Impressionano più della realtà
Bianco e nero di morte
Non colpisce
Non stupisce
Non ferisce.
Eppure sono morti reali
Eppure è guerra
Efferate e crudeli sequenze
Su cui costruire la nostra voglia di pace.
Ma non capiamo
E soprattutto non intuiamo,
Non sappiamo più recepire la verità
Il nostro istinto animale è offuscato dal progresso
Ed i nostri sensi ci abbandonano
Non sappiamo più proteggerci dalla menzogna.
Torre di Babele
Linguaggio del corpo osteggiato
Guerre di religione per celare disegni terribili
L'Apocalisse come strumento di salvezza.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
.."Eppure è guerra"... e quasi non ce ne accorgiamo più, che tristezza! Media e tv trasmettono ogni giorno immagini di violenze, scontri, attentati e battaglie dove a morire sono sempre e solo gli innocenti, ma poi si passa velocemente ad altro, per non approfondire, per non sollecitare domande, per celare la verità. Anestetizzati, indifferenti, come se non ci riguardasse che a morire sono uomini come noi, incolpevoli e sottomessi ad un sistema che fa della menzogna il suo potere e della paura la sua arma vincente.
RispondiEliminaAmara realtà questa tua poesia Daniele, amara e profonda constatazione di una umanità sempre meno umana.
Mi è venuta in mente una donna che lavorava per mia mamma, molti anni fa, che un giorno disse " quanti morti si vedono nei film, le sembra giusto?". Sì lei credeva che fossero reali. Noi invece guardiamo e ci sembrano immagini di film di guerra , perché la difesa psicologica cerca di rifiutare una realtà insopportabile.
RispondiEliminaTu posti, con versi sublimi, una realtà indecente, difronte alla quale siamo inermi.
Cri
PER GIANNA: Anestesia dell'anima. è vero. Approfondimenti ne esistono, non nei tg ma in altre trasmissioni, solo che mi chiedo quanti li guardano e sono interessati? Fanno più audience le schermaglie politiche di casa nostra che queste realtà purtroppo, perché quello che registro con profonda tristezza, che molti Italiani oggi sono colpiti solo da fatti che in qualche modo li riguardano e non hanno tempo e sensibilità per provare dolore e solidarietà per realtà che non li toccano per niente.
RispondiEliminaPER CRISTIANA: hai ragione, noi facciamo il processo inverso e quando non lo facciamo, ci infastidiamo nel vedere certe immagini cruente magari all'ora di cena… Molti Italiani oggi rispetto anche solo a sette od otto anni fa, sono molto meno disposti a provare solidarietà e mostrare sensibilità su tematiche per loro, erroneamente, considerate distanti.
RispondiEliminaTi ringrazio di cuore per le straordinarie parole che hai per i miei umili versi.
Forse davvero l'umanità si sta perdendo.... L'anima si sta corrompendo, sotto l'effetto di questi acidi che la realtà quotidiana, sia vicina che lontana da noi, ci scaglia addosso e che sfigurano la nostra parte più intima e profonda, che dovrebbe essere quella più sensibile e che invece ormai (e purtroppo) sta morendo.
RispondiEliminaA volte io, che pure sono proiettata sempre verso il postivo per quanto posso, mi domando in che mondo ho fatto nascere i miei figli...
Ma qualcosa di buono ci sarà ancora da qualche parte! Sta anche a noi cercare di vederlo, nel nostro piccolo magari.
Però i tempi sono duri, davvero troppo duri, è innegabile e tu l'hai ben scritto, cogliendo l'essenza delle cose nei tuoi versi.
Un carissimo saluto, Daniele.
PER MARIS: i tempi sono difficili, ma chi ha ancora come te una profonda sensibilità ha il dovere di preservarla e diffonderla al contempo parlando con il prossimo e comportandosi un po' come degli amanuensi moderni, ossia facendo in modo che certi valori ora bistrattati non scompaiano e possano presto rifiorire.
RispondiEliminaContraccambio di cuore il tuo saluto.
Purtroppo oramai questa è la nostra realtà e succede sempre più spesso !
RispondiEliminaPer fortuna per ora non in Italia, ma perchè molti di loro sono qui da noi, io credo
Un saluto Daniele e speriamo per il meglio, anche se oramai l'attualità e questa, sempre questa !
PER ARWEN: la guerra è quasi ovunque, in diverse forme, ma in certe aree è davvero feroce e non risparmia niente e nessuno, neanche la pietà.
RispondiEliminaCi stiamo assuefacendo. Ed è terribile, terribile.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: concordo con te.
RispondiEliminaMai come adesso, rischiamo veramente l'apocalisse.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: vero, siamo in un momento storico delicatissimo.
RispondiEliminaRipeto quello che dicevo l'altro giorno a proposito della Siria, tutto passa nell'indifferenza, ci si ferma un attimo a guarda quelle immagini terribili e subito si cambia canale, per cercare qualche cosa di divertente e di più accattivante da vedere.
RispondiEliminaTutto scorre nell'indifferenza generale, come fosse un film di guerra, meglio cercare un film comico, fantastico...perchè stare a guardare tutti quei morti?
Il male peggiore della nostra società è l'indifferenza verso i fratelli. Buon pomeriggio
La guerra c'è sempre, è normale "esserne assuefatti" perché altrimenti non riusciremmo a vivere e andare avanti.
RispondiEliminaSono i grandi politici, le organizzazioni mondiali che dovrebbero invece impegnarsi (come promettono sempre e non fanno mai) per cercare di migliorare le cose.
PER MIRTILLO: assuefazione, indifferenza, rabbia per i propri problemi, dilagante superficialità, sono tante le ragioni per questo sfacelo.
RispondiEliminaPER ANKE: la guerra c'è sempre stata ma le immagini che vediamo sono un qualcosa di relativamente recente. Essere assuefatti è sbagliato, e sta anche a noi, dal basso, agire per sensibilizzare chi sta più in alto e da sempre ha fatto scelte legate alla convenienza economico - politica.
RispondiEliminaNoi siamo quelli che sui blog e sui social ci stupiamo e ci indigniamo, ma abitiamo uno dei paesi che produce più armi, abbiamo la fabbrica di bombe sotto casa, i nostri soldini in banca servono a finanziari mercanti senza scrupoli, sorridiamo al Papa che si affaccia ogni domenica facendo finta di non sapere cosa combina lo Ior, sull'autostrada ci lamentiamo perché un tir colmo di mine antiuomo ci sta facendo far tardi per il weekendino al lago.
RispondiEliminaEcco chi siamo.
A cominciare da me.
PER FRANCO: concordo su tutto, dissento fortemente sull'ultima frase. Ti conosco solo dal web ma la tua sensibilità non può essere messa in dubbio ed anzi il fatto che tu ti accusi in prima persona è una prova ulteriore a sostegno del mio pensiero.
RispondiEliminaE' vero, ripeto, quello che scrivi ma non per questo essere minoranza ci deve fermare. Sui social avrei tanto da dire, l'indignazione da "social" la trovo molto raramente sincera e quando lo è, è cmq effimera e dura lo spazio ed il tempo di pochi like.
Stavolta sollevi una questione davvero particolare, forse spinosa.
RispondiEliminaVero, noi non vediamo, ci sembrano cose distanti, lontane da noi mentalmente.
Moz-
PER MOZ: sembrano distanti ma sono più vicine di quanto crediamo, anche geograficamente parlando.
RispondiEliminaPazzi, stupidi, dementi: noi uomini e la razza umana in generale. E ce l'ho soprattutto con noi donne che mettiamo al mondo bambini e non facciamo niente per farli crescere in un mondo senza guerre.
RispondiEliminaUn momento più buio di quello che si riesce a percepire, pensiamo che non ci riguarda, pensiamo che è distante ma è molto più vicino di quanto si pensi
RispondiEliminaPER MARIA: tutti noi, uomini e donne, dovremmo riuscire a regalare ai bambini un mondo di pace, ma non è facile, la razza umana è strana, sembra piacerle il fatto di prevalere sui suoi simili invece che vivere in pace.
RispondiEliminaPER CARMINE: concordo pienamente con te.
RispondiEliminaLe tue parole sono sempre ammalianti. Qui purtroppo stiamo assistendo ad una ennesima guerra criminosa da sei anni dove tutti sembrano giocare con la vita di milioni di persone inermi ed innocenti.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: ti ringrazio per le tue parole sui miei versi. Hai ragione, d'altronde i Governi sono attratti soltanto da interessi concreti e non dalla vita della povera gente.
RispondiEliminaCentinaia di morti, ogni giorno sì e anche l'altro... Mettiamo un muro davanti ai nostri occhi, non possiamo gestire tanta morte di schianto, quindi, dimentichiamo la tragedia subito... Un bambino morto sulla spiaggia di Bodrum - Turchia - colpisce il mondo, ci dà un brivido.
RispondiEliminaUn attacco chimico,... almeno 70 i morti (non è Europa). "E adesso cambiamo argomento... La Juventus eliminata dal R..."
Non sappiamo ché cosa fare degli oltre ai 70 morti (non è Europa)...
podi-.
PER PODI il fatto che non sia in Europa fa la differenza non sono morti "nostri". Quindi mancanza di sensibilità in quanto non sono del nostro continente e ancor meno del nostro Paese. Pazzesco ma vero,giusta ed amara riflessione.
RispondiEliminaSapere di quel cacciatorpediniere pieno di missili nel Mediterraneo che fa rotta verso le coste siriane; sapere di una portaerei allertata e in piena corsa a dar man forte al caccia missilistico; sapere che i Russi hanno i piloti già dentro le carlinghe; venire -vedi caso- la peggior risma di Israele massacrare per l'ennesima volta palestinesi armati di sassi mentre l'ONU non fa nulla, copione vecchissimo; avere capito quanto sia poco intelligente l'uomo biondo con la scimmia in testa che spara minchiate e poi non può più contraddirsi per non fare figure di merda; sapere che in mano a questo imbecille incompetente siamo; un quadro fantastico ed apocalittico insieme.
RispondiEliminaSe l'idiota sbaglia una mossa ci troveremo NOI italiani chiusi in un sacco di merda puzzolente. Ma noi continuiamo a parlare della nostra minestrina riscaldata, pensando di tirarci fuori dalla mischia.
Mi cadono le braccia a volte, anzi sempre.
PER VINCENZO: siamo davanti ad un quadro internazionale delicatissimo e molto serio. Capisco bene il tuo stato d'animo e la tua disperata amarezza, alla quale io aggiungo il mio senso di impotenza e di profonda rabbia.
RispondiEliminaSiamo così assuefatti ormai alla morte trasmessa su uno schermo che non ci tocca più. Ci sfiora quell'attimo ma non lascia traccia.
RispondiEliminaQuesta abitudine ci ha resi disumani
Grande poesia la tua!
PER PATRICIA purtroppo hai drammaticamente ragione. Grazie sono contento che la poesia ti sia piaciuta!
RispondiEliminaah... questo tuo post mi ha fatto pensare ad un racconto breve che pubblicherò il 14.
RispondiEliminaComunque ho scritto in calce che l'idea è nata leggendo qui :)
Per la tua poesia, come sempre! :)
PER PATRICIA: sono onorato di essere fonte di ispirazione.
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