Oggi parliamo di un'altra vergogna di Stato: archiviata come suicidio la morte di Niki nonostante tutte le incongruenze, nonostante i nuovi sviluppi, nonostante ci siano stati anche giornali che si sono occupati denunciando le numerose violazioni di diritto che si sono verificate nell'arresto. Visto come siamo civili? Nessuna fossa comune, solo un bel timbro su un fascicolo per uccidere un'altra volta Niki Aprile Gatti o meglio per archiviarne la sua morte, il suo assassinio. Un timbro per seppellire Niki per sempre. Ma L'Incarcerato, la stessa Ornella ed io non ci arrenderemo.
Vi lascio con questa poesia che nasce dalla rabbia e dal dolore. Bella o brutta non lo so, non so giudicarla. E' semplicemente il mio sentire.
COME SI ARCHIVIANO I MORTI.
Molte le soluzioni.
Dalle più barbare e spiccie
A quelle più sofisticate e "civili"
Attraverso fosse comuni
Con dentro i corpi dei perseguitati
Ed il tanfo dei loro persecutori
O attraverso un timbro
Lindo
Perfetto
Senza sbavature
Freddo ed assassino.
Due occhi in un fascicolo
Ed una mano che li chiude per sempre
Con un semplice gesto.
Vergogna di Stato
Lager moderni dove rinchiudere la bestialità.
E se un giorno qualcuno mi chiederà
Perché non scrivo delle bellezze di questa Terra
Perché non enfatizziamo le meraviglie di questo Paese d' O Sole
Io risponderò:
Voi come archiviate i vostri morti?
Voi davvero li seppellite nell'ingiustizia con una lapide di carta
Ed un timbro sugli occhi?
Noi qui agiamo così
E siamo tutti ciechi.
Per questo non vediamo il Sole sulla strada
Per questo non esiste più il Sole in questi luoghi.
Noi siamo Buio in mezzo al dolore.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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Grazie Daniele, si vede che la tua bellissima poesia sia stata dettata dalla mia stessa rabbia.
RispondiEliminaMa loro archiviano? Noi no!
E' bella questa poesia, fidati.
RispondiEliminaUn abbraccio di sostegno a tutti e tre, in questa strenua lotta per la giustizia.
Le parole di in Uomo, quando sono sincere, sono sempre Verità. E sono sempre belle.
RispondiEliminaPER ARIES 51: Grazie. E Benvenuto in questa Agorà
RispondiEliminaPER ROSS: Grazie del tuo appoggio e delle tue parole.
PER INCARCERATO: loro archiviano noi no.
Bellissima...una grande emozione che fa male.
RispondiEliminaIl sole non si vede in questa Terra, ma ci sono parole che illuminano le coscienze,come le tue.
Noi non ci arrenderemo.
Mai.
Un abbraccio
Grazie Daniele...le tue parole dicono tutto!!!!!!!!!
RispondiEliminaJolanda Gemini
E noi siamo qui, tristi e impotenti. Grazie Daniele per la tua sensibilità. Ciao.
RispondiEliminaPER JOLANDA: Grazie a te. Non arrendiamoci, nonostante lo sconforto, ripartiamo!
RispondiEliminaHo un nodo in gola e tanta rabbia, sono arrivato al blog dell'incarcerato e poi ho seguito il link al blog dedicato a Niki. Davvero non ci sono parole, e se le si hanno, metterle in poesia credo sia l'unico modo per esprimerle. Grazie Daniele e grazie anche all'incarcerato.
RispondiEliminaRiesci sempre caro daniele, a rendere l'idea , con le tue parole. parole dure, nette ma non si può dir altro che questo. condivido appieno a tua , la nostra rabbia... voi trovare anch'io le parole giuste per poter consolare Ornella... forse perchè sono una mamma ... e sai come siamo noi mamme! soffriamo a mettere al mondo i nostri figli e moriamo con loro quando ce li portano via. grazie per esserle accanto anche con le tue parole di rabbia. ti abbraccio forte J
RispondiEliminaimmenso sconforto.
RispondiElimina"Voi come archiviate i vostri morti?
RispondiEliminaVoi davvero li seppellite nell'ingiustizia
con una lapide di carta
Ed un timbro sugli occhi?
Noi qui agiamo così
E siamo tutti ciechi."
Non sapevo che fosse stato archiviato il caso di Niki, accidenti.. povera Ornella, ennesima ingiustizia per il Suo ragazzo.
Siamo ciechi si Daniele, talmente ciechi da permettere all'infamia di vivere negli agi indisturbata!
Come archiviamo i Nostri morti.. con una lapide di carta e un timbro sugli occhi!
Grazie Daniele
RispondiEliminala tua poesia mi sta facendo disperare di pianto....
buio ...è vero..solo buio e dolore....
Un grande bacio
Ornela
Hanno scritto una delle pagine più nere della "giustizia" italiana. L'archiviazione della morte di Niki, con tutti i dubbi, le questione e le incongruenze rimaste aperte, è una degli atti più dolorosi per quella che, con molte pecche e zone buie, chiamiamo "democrazia italiana".
RispondiEliminaUna vicenda dal potenziale enorme, che vede la morte di un innocente di 26 anni, viene archiviata come fosse un incidente automobilistico.
La tua poesia trasuda sconforto, rabbia ed indignazione. Tutto ciò che sento in cuore dall'istante della brutta notizia...
Ma una cosa è certa. Noi non archiviamo un bel nulla. Per noi la storia di Niki resta aperta più di prima!!
Complimenti per la stupenda poesia.
quanti altri casi del genere dovremo sopportare?
RispondiEliminae la rabbia sale!
Un dolore immenso Daniele!
RispondiEliminaSì: questa poesia ti è scaturita dal cuore.
RispondiEliminaHo appreso con sgomento e rabbia dell'archiviazione del caso di Niki, e mi sono immedesimata in Ornella.
Stiamole vicino, e aiutiamola a non arrendersi.