REAZIONI A CATENA
Reazioni a catena
Tonfo nel vuoto
Palafitte mediatiche
Pali appuntiti ed aguzzini color argento.
Gorgo
Fiamme
Radio in bianco e nero
Noleggiano pensieri retrò
Uccidono i ricordi
Evirazione del reale
Stradivari non esiste più
Mozart sorride sarcasticamente a moderni accattoni del suono
A copie carbone su Carta
A ritornelli scadenti dei nostri tempi.
Neruda non tornerà più
Sotterrato tre metri sopra il cielo
Mani protese
Senso di perdita
Urlo lacerante
Tutti a terra
Sdraiati
Incollati al suolo per restarci
Ed è meglio non sapere perchè.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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Ciao Daniele!
RispondiEliminaSul finire di questa domenica i tuoi versi sono adeguatissimi, oltre a rispecchiare il mio stato d'animo.Come si può non essere atterriti?Si cerca e si va oltre ma se solo ci si ferma a pensare...ci si chiede dove si sta andando con tanta fretta.
E' questa mediocrità del tutto che ci circonda ad annichilirci e personalmente a farmi sentire sempre più fuori epoca e fuori posto.Anche se vero è che la storia non fa altro che ripetersi...quindi..nessuna scappatoia a quanto pare!
Mozart non so se si limiterebbe a sorridere sarcasticamente!Forse sputerebbe in faccia a qualche personaggio!
Neruda?
Bel parallelismo.
Tre metri sopra il cielo non c'è sepolto solo Lui..tutta la letteratura di valore suppongo.Tutta la passione di amori veri romanzati e tutte le amozioni non commerciali che uno scritto sa lasciare.
Se un classico "non ha mai finito di dire ciò che ha da dire" (Baricco,se non erro)..Moccia cosa dice?
Perchè io ancora non l'ho capito.
Buona serata e un bacio!
Neruda non tornerà più
RispondiEliminaSotterrato tre metri sopra il cielo
Caro Rockpoeta,
non sia così pessimista, suvvia! La poesia non è morta, così come non è morta la cultura. Grazie alle nostre fervide iniziative, infatti, abbiamo organizzato un Festival della poesia padana in Val Brembana, in margine alla sagra dei funghi porcini.
Parteciperanno importanti poeti locali, come un mio cugino di secondo grado, un geometra di Lecco e la Berta, zia di un nonno di un cognato di un fratello di Bossi. I temi di cui si occupano questi poeti riguardano ovviamente la cultura locale: ad esempio, polenta, caccia all'immigrato clandestino, druidismo, Roma ladrona.
La invito, in qualità di padano, a partecipare al nostro Festival componendo qualcosa in tema. Come premio riceverà una medaglia d'argento padano con incisa la faccia di Bossi.
Cordiali saluti padani
Roberto Calderoli
Adesso sarò seria: bellissima poesia, che tocca un tema importante. La decadenza civile e culturale di questo periodo è un dato di fatto che addolora.
RispondiEliminaBuona serata.
Carissimo Daniele,
RispondiEliminaio non condivido appieno questi tuoi versi; che i tempi siano bui è una certezza, ma anche che NON tutti siano a terra incollati al suolo è un'altra certezza.
Credo che se vogliamo un mondo diverso dobbiamo stare ben diritti in piedi.
Una persona che stimo moltissimo e che legge il tuo blog, mi inviava queste parole di G.Marquez qualche tempo fa: "Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un altro
dall'alto al basso solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi".
Io voglio restare dritto in mezzo a un'umanità altrettanto dritta e guardare il futuro con speranza.
Un abbraccio
Sileno
E' interessante quando nascono versi che hanno più di una sola notizia.
RispondiEliminaChe mal di testO questi pseudo musicisti. Prima, uno strumento, andrebbe imparato, altrimenti si scade in omuncoli da palcoscenico.
"Tutti a terra
RispondiEliminaSdraiati
Incollati al suolo per restarci"
Eppure bisognerebbe davvero chiedersi il perché. Sono molto belle le parole che ha detto Sileno "Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un altro
dall'alto al basso solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi" e dovrebbe essere una lezione da imparare, oltre che da insegnare. Io voglio credere che siano più le persone che si alzano, che si guardano attorno e che vogliono pensare con la propria testa: anche così, anche se i loro pensieri non sono i miei, non importa, andrebbe bene lo stesso. E' quando non si pensa, quando si permette che altri pensino e si rimane incollati a terra, è allora che non vedo speranza..
Alla prossima^^^
...un'altra grande che se n'è andata: Fernanda Pivano, una persona che attraverso i versi di altri e i suoi scritti e i suoi discorsi ha contribuito a rendere migliore questo mondo contro i "ritornelli scadenti dei nostri tempi".
RispondiEliminaLa maggioranza è tutta incollata a terra, non è forse la piramide della cultura moderna quella a base più larga?
RispondiEliminaLa poesia non si commenta, può piacere o meno, e in ogni caso la si prende come spunto di riflessione per capire un pò meglio l'autore. ;)
RispondiElimina"Solo con una nuova prospettiva si può essere felici"...e chi non si stenderebbe per terra per raggiungere la felicità?
RispondiEliminaComplimenti Daniele!
Daniele le tue poesie muovono
RispondiEliminacorde profonde, speriamo facciano lo stesso effetto a molti....
bellissima ....
Un bacio
Ornella
PER SILENO: lo stare a terra é forse per salvarsi da qualcosa di terribile; sono versi che nascono ispirati dal video "Just" dei Radiohead
RispondiEliminaForse hai ragione tu che si deve stare dritti in piedi ma a volte lo sconforto fanno temere che coricarsi a terra sia davvero l'unica via di uscita qualunque cosa questo comporti e significhi oserei dire.
Ti abbraccio
Daniele
Sai Daniele,
RispondiEliminaanni fa quando ho aperto la libreria, da un artigiano che lavora la pietra a Lecce delle Puglie, mi sono fatta fare un grande libro pesantissimo che tutt'ora ho in vetrina, e gli ho fatto incidere su una pagina (tutto in pietra) la frase di Voltaire "Il libro salverà il mondo" .....in quel libro sicuramente ci saranno anche le tue poesie!!
Un bacio
Ornella
PER TUA MADRE ORNELLA: grazie sono emozionato da queste tue parole.
RispondiEliminaPER LUCIEN: hai ragione, ma oggi c'é pure chi ritiene la Pivano sorpassata... Ok vedo di essere forte ed avere fiducia nel futuro.
Testo interessante... non lo conoscevo. Buona giornata
RispondiEliminaneruda sotterrato 3msc (come scrivono i ggggiovani) è un'immagine inquietante!!!
RispondiEliminaCaro Daniele,
RispondiEliminaa volte la nausea viene anche a me. Ma poi penso che ci sono bloggers come te, isole in mezzo ad un mare di indifferenza e penso che queste isole cresceranno fino a diventare l'oceano, riuscendo a sommergere la miseria che ci circonda...
Enrica
Caro Daniele è impressionante a volte come poche parole facciano guardare le cose secondo un'altra prospettiva,anche se parte da sdraaiati, ma io penso che da sdraiati si posso ancora vedere le stelle, puntare le mani a terra e rialzarsi piano piano ma inesorabilmente.
RispondiEliminaNon fare in modo che la tua sensibilità non l'abbia vinta sulla indifferenza, non ti abbattere , non sei solo e lo vedi.
...e puoi andare oltre tre metri sopra il cielo ( e consentimi la citazione :-))
Un abbraccio
Il nuovo medioevo è in atto. Il ragionamento, la riflessione sono stati accantonati a tutto vantaggio dell'aggressività, dell'arbitrio, della propaganda e la gente si adegua per convenienza e piaggeria. Un salutone, Fabio
RispondiEliminail mio compositore preferito si chiama Wolfagang Amadeus Mozart, Neruda non verrà mai sepellito dalla spazzatura, i romanzetti per la gente ignorante sono sempre esistiti, ma i nomi dei loro autori si sono persi nel tempo come la nebbia, Neruda è morto da tantissimo tempo, eppure siamo qui, parliamo di lui, leggiamo le sue poesie, certo non siamo la massa, ma ci siamo diffondiamo la cultura parliamo di libri e di musica dilaghiamo con i nostri pensieri e contribuiamo a far attechire questo bene prezioso che è la cultura.
RispondiEliminaVolevo ricordare a Guernica che la frase sui classici non è di Baricco ma di Calvino, non per fare il pedante, ma per evitare paragoni blasfemi, visto che siamo in tema, e dare a Cesare quel che è di Cesare.
RispondiEliminaNeruda sotterrato tre metri sopra il cielo. Davvero, però solo nella cultura di chi legge Moccia (e certo non sono pochi).
Daniele, grande poesia come del resto grande canzone. Ho sempre pensato a Just come a un film con la pellicola che scorre all'incontrario che parte dalla fine e però non arriva ad un inizio, perdendosi in una terra di mezzo. Anche la tua poesia è un po' cosi. E' un tentativo di difesa più che una difesa/risposta. Aspettiamo e resistiamo. Va bene.
RispondiEliminaciao, dani, e ben trovato!
RispondiEliminafortunatamente c'è un posto come la rete che ci tiene vigili di fronte a tanti scempi. bellissimi versi, come sempre, carichi di calura, e di calore.
bacio
Ciao Daniele,
RispondiEliminaoramai sono diventata una "peripatetica" dei blog, compreso il mio.
Non condivido totalmente il tuo pessimismo, perchè, nonostante le poche certezze che ho nella vita, credo che ci siano, sempre, dei corsi e dei ricorsi.
A proposito di Just, canzone che amo molto, anch'io ho avuto voglia, spesso, di stendermi per terra.
E di restarci.
RispondiEliminaE di restarci.
RispondiEliminaVoglio credere e sperare che non sia veramente così grigia, dai!? (anche se mi sento molto Premier a pensarla così...)
RispondiEliminaDaniele,siamo arrivati al punto per cui ci si deve preoccupare per tutto.
RispondiEliminaSperiamo che ci sia un ritorno alla normalità
Grandi versi,come sempre.
Ti abbraccio!
Cristiana