Primo maggio e la solita retorica sui poveri precari, molti dei quali probabilmente non avendo diritti ed essendo lavoratori di serie B, domani magari lavoreranno pure, a meno che non chiuda il luogo di lavoro dove svolgono la loro attività magari con tanto di partita IVA....
Primo maggio e l'ennesima occasione per parlarsi addosso. Vedremo i "soliti noti" piangere quelle che LORO chiamano ''morti bianche" e che IO chiamo "morti sul lavoro" anche perché mi chiedo che senso abbia definirle bianche. Questo colore io l'associo alla purezza al candore e non mi pare che ci sia nulla di puro e candido in una morte sul lavoro. Se proprio volessimo "colorarla" io direi che il rosso potrebbe essere la tinta adeguata. Sì, rosso, come il sangue che lasciano sull'asfalto molti lavoratori quando cadono da un'impalcatura.
Primo maggio e purtroppo Rosario Cona di Palermo (silvicoltore, 63 anni), Salvatore Ventrici (meccanico, 49 anni di Castelguelfo), Tiziano Ferrari (46 anni di Pavullo, agricoltore) ( e la lista infinita di morti sul lavoro potrebbe continuare) non potranno ascoltare tutte queste ridondanti e "rassicuranti" parole.
Purtroppo o forse, almeno in questa circostanza, per fortuna...
Daniele il Rockpoeta
PS: i nomi citati ed i dati che seguono sono tratti da questo sito:
MORTI SUL LAVORO DA GENNAIO AD OGGI MESE PER MESE
1) Gennaio: 34
2) Febbraio:26
3) Marzo: 34
4) Aprile: 22 al 27/04/2009
Fate voi i calcoli......
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Per Votare su OkNotizie: http://tinyurl.com/dcbupc
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Anch'io ho pensato che il colore bianco fosse poco adatto a definire queste morti..
RispondiEliminaBravo Daniele!
RispondiEliminaChe il pensiero corra, il giorno della Festa del Lavoro, a chi - sul lavoro - ha perso la vita, è segno di grande sensibilità. Bel post.
E comunque domani bisogna essere in piazza.
RispondiEliminaHai tagione , carissimo, in Italia lavoro coincide con tante parle che non dovrebbero essere accomunate ad una virtù dell'uomo, e le parole sono morte, prevaricazione, sfruttamento, precarietà,e ti ditò, a volte amche dileggio, che in Italia se uno lavora e lavora onestamente pure dai furbi è preso in giro!
RispondiEliminaVabbè và, mi sento amara oggi e non mi piace.
Comunque un caro saluto a te che sei anima bella e cara
Buon 1 maggio, oggi più che mai.........
RispondiEliminaCARO ROCK...LA PAROLA D'ORDINE DI DOMANI DOVREBBE ESSERE MAI PIù MORTI SUL LAVORO!!!!!!!!111
RispondiEliminahai ragione daniele,purtroppo hai pienamente ragione,su tutto,specie sui morti binchi,spesso dimenticato che NON hanno avuto mai giustizia,al contrario, c'è chi chiede addirittura i "danni" al lavoratore morto,per la sua fabbricchetta andata in fumo
RispondiEliminahttp://www.cadutisullavoro.it/
ah,dimenticavo,lo sai che in Giappone il bianco è il colore del lutto?Forse è per questo che li chiamano cosi?????????????
RispondiEliminaSaro' blasfemo
RispondiEliminaDopo il 25 aprile eliminerei anche il 1 maggio. Occasione per fare retorica e spot! Alla faccia della situazione
Ciao Daniele
Un abbraccio
Saba
Perchè le chiamano morti bianche?
RispondiEliminaLe chiamano morti bianche, ma il colore giusto è il nero. Tutte le morti sono nere. Il colore della putrefazione, della cancrena. Il colore che risucchia tutti gli altri ..fino a spegnerli in sé...
continuaGrazie Daniele, grazie!
Sì, Daniele: post essenziale, conciso, pregno di significato.
RispondiEliminaHai ragione: perchè morti bianche, se il sangue che i lavoratori lasciano al suolo è rosso?
Assolutamente ben detto.
Caro RockPoeta®,
RispondiEliminahai perfettamente ragione sui bla bla e sulle morti, bianche, rosse, nere.., non importano i simboli a cui le associamo, ma importa che siano una privazione della vita di qualcuno per interesse o incuria altrui... e questo non solo deve essere denunciato, come giustamente fai anche tu, ma deve essere combattuto!!
Io domani sarò in piazza e non per fare numero ad una parata.. e tantomeno per incrementare la platea di un inutile teatro di cui si trasmette l'ennesima replica...ma per dar corpo, per nostra fortuna ancora vivo, a quell'insieme eterogeneo di lavoratori, ex lavoratori, aspiranti tali, precari, indefiniti ed indefinibili, ecc.., ma soprattutto ai: "Rosario, Salvatore, Tiziano e....." che non potranno esserci in carne ed ossa!
Felice 1° maggio a te ed a tutta l'Agorà!
Stefi
condivido che l'uso del termine bianco serve a coprire. Mi ha sempre ricordato i sepolcri imbiancati dell'ipocrisia.
RispondiEliminaBuon 1° maggio!!!
RispondiEliminaA presto ;)
Che dire in questa giornata: rinnovare il nostro impegno per l'azione collettiva dei lavoratori per l'unità sindacale senza la quale non si fa un solo passo in avanti. Lo Statuto dei Lavoratori e tante altre conquiste del ventesimo secolo sono il frutto dell'azione corale delle forze sociali e di ciò dobbiamo sempre essere consapevoli. L'individualismo è invece la negazione di ogni progresso. Un abbraccio, Fabio
RispondiEliminaNon ho voglia di fare calcoli, anche perchè penso che qualsiasi sia il risultato finale è sempre troppo!!
RispondiEliminaBuon I° maggio a te ed ai tuoi lettori Daniele! ;-)
Buon giorno Daniele!
RispondiEliminaDirei anche tu molto incisivo,come è giusto che sia oggi.
Qui i soliti discorsetti hanno stufato.Le chiacchiere stanno a zero,i morti no.
Il bianco non è adeguato.Concordo.
E' il simbolo di purezza e festa.
Buon 1^ Maggio!
Hai ragione anche secondo me: la locuzione "morti bianche" nasconde in realtà l'ipocrisia di chi ha coniato ed accettato il termine.
RispondiEliminaForse voleva paragonarli ad angeli.. chissà. Ma loro, i morti bianchi, dico, ne avrebbero sicuramente fatto a meno.
Ciao, Daniele :)
Parole parole e poi tante parole.....solo festa.....1 maggio festa della donna......solo consumismo......a volte non vengono neanche riconosciute alcune morti sul lavoro!!!!!!!!! non vengono ancora riconosciuti neanche i diritti minimi.......del lavoratore e il lavoro nero????.......manda avanti l'economia italiana.........ma fatemi il piacere......
RispondiEliminaparole....parole.....e solo parole
Un caro saluto!!!
Sottoscrivo in toto.
RispondiEliminaCiao Buon Primo Maggio Daniele.
RispondiEliminasilvano.
devo dire che non è una cosa molto bella, su molti diritti inclusa la sicurezza si chiude troppo un occhio anzi tutte e due, ahimè
RispondiEliminaBuon primo maggio e spero che il lavoro sia veramente visto con maggior attenzione.
RispondiEliminaIn Svezia gli incidenti sul lavoro sono quasi nulli, perché c’è la cultura della sicurezza, perché l’analogo rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ha il potere di fermare la produzione finchè non arrivano gli ispettori sanitari.
RispondiEliminaIn Italia, non solo il rappresentante dei lavoratori se chiede spiegazioni rischia il licenziamento, ma gli ispettori della Asl sono carenti, è stato stimato che riescono a controllare un’azienda una volta ogni 33 anni.
Allora, 1° maggio, festa del lavoro o…. fiera dell’ipocrisia di una classe politica, economica, sindacale e finanziaria composta da collusi con un sistema il cui vero scopo è lasciare che la società resti divisa in padroni e schiavi, come ai tempi del tanto vituperato assolutismo?
Si può festeggiare il lavoro se oggi, in Italia, chi lavora è a rischio povertà?
Si può festeggiare il lavoro se politici, direttori incapaci, calciatori, veline, presentatori e saltimbanchi di ogni tipo ricevono ingaggi milionari (milioni di euro….), mentre sui poveri cristi che guadagnano mille euro al mese piovono addizionali di ogni tipo per risanare le finanze dello stato e degli enti locali?
Si può festeggiare il lavoro se il regime prodian-berlusconiano degli ultimi 15 anni ha prodotto la delocalizzazione di tante aziende italiane facendo perdere il lavoro a tanta gente? (p.s. la Cina ringrazia sentitamente tutti….)
Si può festeggiare il lavoro se il regime delle banche e dei partiti preferisce che a lavorare siano gli immigrati neo-schiavi …..
Si può festeggiare il lavoro se il lavoro, spesso straordinario oltre ogni accettabile esigenza produttiva, causa più vittime della criminalità?
Si può festeggiare il lavoro se persino lo stato considera i suoi precari come dei fazzoletti usa e getta, non garantendo loro la stabilità del lavoro e discriminandoli vergognosamente nel trattamento economico?
Ed infine, si può festeggiare il lavoro quando la Banca d’Italia S.p.A. svolge, con l’avallo di leggi ingiuste e vessatorie, la stessa attività dei falsari e dei cravattari lucrando miliardi di euro di interessi (che noi fessi paghiamo con le tasse) sulla vendita di carta straccia, che assume valore reale solo perché intrisa del sudore del popolo che lavora?
Basta? potremmo continuare, ma basta sì per dire che non se ne può più delle celebrazioni, dei democratici concerti (panem et circenses…), delle discussioni ipocrite e trombonesche.
Il 1° maggio 2009 sia il giorno del ricordo…
Ricordiamoci che tutto questo si chiama tirannide!
ti lascio un sorriso e un abbraccio
RispondiEliminalaura
Ormai non si parla più di morti in guerra ma la vera guerra si vive da quando ci si alza per andare a lavoro fino a quando non si rimette piede in casa
RispondiEliminaMorti senza pace, per loro giustizia non sarà mai fatta!!
RispondiEliminaMeno che il Sottosegretario Castelli...
RispondiEliminaI morti sul lavoro io credo che ci saranno sempre... purtroppo la sicurezza spesso non è una priorità, Lo dico con molta rabbia dentro. Da noi, in ospedale è morto un paziente al quale hanno somminstrato azoto liquido al posto dell'ossigeno... gli IMPIANTI ERANO STATI INVERTITI!!!
RispondiEliminaDov'è la sicurezza ? neppure in ospedale... Il medico non ha colpe ma chi ha eseguito il lavoro dall'alto doveva verificare!!!
Hai fatto benissimo a ricordare proprio loro...
Elsa
la cosa che mi fa più rabbia è che ogni anno ripetiamo le stesse cose e non cambia mai nulla!
RispondiEliminasolo proclami dei soliti noti e mai nulla di concreto!
Bell'articolo che approvo in ogni sua parola scritta...
RispondiEliminaLe morti bianche...no rosse del loro sangue.
Oggi è il 3 maggioCiao giò
ben detto, daniele! è il caso di porre seriamente l'accento su cose importanti e gravi nel mondo del lavoro.
RispondiEliminabacio
la liturgia si è compiuta proprio come avevi previsto tu..
RispondiEliminamarina
hai assolutamente ragione ed in una giornata come questa che dovrebbe essere dedicata alla lotta ed al ricordo, fa molta tristezza vedere l'ormai annuale e tradizionale concertone organizzato dai sindacati....
RispondiEliminaribadisco: 25 e primo maggio non sono giorni di festa, ma date della memoria ed occasioni per ricominciare a prednere in mano la propria vita e inizizare a cambiare le cose!!!
buon maggio!!!
Piero
Come al solito si muore nel primo giorno di lavoro, che tristezza. Ciao Daniele.
RispondiEliminaCondivido pienamente la tua analisi Daniele!
RispondiEliminaMi raccomando allo spettacolo fatti valere, sono sicuro che "qualcuno" ti scoprirà finalmente!
Già, a volte mascheriamo con le parole cose atroci. Diciamo pure "morti sul lavoro", almeno sappiamo di cosa stiamo parlando.
RispondiEliminaConcordo col comemnto di caramellafondente, manca da noi una cultura della sicurezza. Il solito caso di "doppia verità" in questo caso legato al rispetto per la vita umana: quelli che sbraitavano all'epoca del caso Eluana, non mi pare che abbiano a cuore la vita degli operai che muoiono nelle cisterne o dei muratori ai quali il rispetto delle più elementari norme di sicurezza avrebbe potuto salvare la vita.
In Argentina il 1º maggio si utilizza per fare politica. E non lo fanno i politici, lo fanno le stesse corporazioni.
RispondiEliminaLamentabile.
Ti saluto Daniele.
Anch'io temevo di cadere nella retorica, ed infatti mi sono astenuto. Tu invece, da vero poeta civile quale sei, hai portato il tuo contributo essenziale. Grazie.
RispondiEliminaUn po' in ritardo ma... Auguri di buon I maggio...
RispondiEliminaNon può esserci "Festa" laddove non ci sono condizioni e diritti uguali per tutti!
RispondiEliminaOT: l'altra notte a Firenze è successo un fatto grave ad oggi taciuto da gran parte dei media.
Ne abbiamo parlato nel blog ma se riuscissimo a fare breccia in quest'omertà mediatica sarebbe molto importante.
Che le chiamino morti bianche o qualsiasi altro colore, anche 1 è troppo, ed è un rischio a cui tutti siamo soggetti.
RispondiEliminaLe parole a me stanno anche bene se poi seguono i fatti.
Ciao Daniele.