Un sondaggio che trovate su Repubblica on line e più precisamente qui: http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/notizie/dettaglio/pensioni-quattro-su-dieci-dopo-i-65-anni/2662171 sembra dire, da fonti Istat, che i lavoratori (più autonomi che dipendenti e tra questi ultimi più gli impiegati degli operai) preferiscono differire oltre il sessantacinquesimo anno d'età il dover andare in pensione.
Fermo restando che nell'articolo prima si parla di fascia di età tra i 50 ed i 59 e poi invece la estendono ai 69 (errore di battitura il primo?) mi domando come sia possibile e soprattutto che valore abbia il sondaggio in questione, dato che poi oltre quell'età dovrebbero lavorarci tutti, anche i più giovani. Dico questo perchè sapete come va in Italia: fatto il sondaggio si fa la legge che però potrebbe applicarsi non solo a quella fascia di età ma anche ad un ventenne magari....
Ed allora mi domando, ma perchè non ci hanno interpellato? Se si deve lavorare per così tanto tempo, per capire se tutti sono concordi si sarebbe dovuto prendere forse un campione allargato di età anche se mi rendo conto delle difficoltà contingenti nel trovare, oggigiorno, anche solo dei quarantenni non precari....
PS: che si trattava di un campione non significativo lo dimostra invece il sondaggio che si può fare on line sempre a quel link. Vedremo quanti lo faranno ed a quel punto tireremo le somme. Vi invito a farlo si tratta di fare due click.
Daniele Verzetti, Rockpoeta.
Caro Daniele, hai fatto una giustissima osservazione. Io non ho fatto sondaggi "altrettanto attendibili" ma dal confronto con il prossimo tendo a credere che favorevoli sono soltanto persone che occupano posizioni di prestigio tipo i prof universitari che non devono lavorare mica tanto per portarsi a casa un lautissimo stipendio. Dubito che la pensino così i muratori la cui schiena già a 50 anni non ne può più.
RispondiEliminaComq indipendentemente da quello che dicono i sondaggi, so che di questo passo (lavori a collaborazione e borse di studio senza contributi)la pensione non la vedrò neppure a cent'anni. Ho quasi trentadue anni e neppure un giorno di contributi.
i sondaggi anche per quanto mi riguarda lasciano sempre un po' il tempo che trovano
RispondiEliminagrazie per l'info, molto utile... corro a vedere dunque. ciao!
RispondiEliminaE' facile lavorare fino a settant'anni se le mansioni prevedono apporre timbri e curare fascicoli. Provassero a chiederlo ad un minatore fino a che età se la sentirebbe di lavorare.
RispondiEliminaDavvero, chissà chi avranno intervistato... a meno che non si tratti di persone che continueranno a lavorare per esigenze economiche, mi sembra strano. Io amo il mio lavoro, ma vorrei andarmene prima di stramazzare.
RispondiEliminaCiao Rockpoeta
Anch'io non faccio il muratore, nè il minatore, faccio un lavor tutto sommato comodo...ma francamente VOGLIO ANDARE IN PENSIONE, nulla di più e nulla di meno!
RispondiEliminaI sondaggi lasciano il tempo che trovano a mio parere....un pò come le votazioni che fanno i sindacati dopo aver firmato i contratti di lavoro. Prima firmano e poi chiedono il parere dei lavoratori tramite consultazioni e votazioni...Buffoni....e i sondaggi sono la stessa cosa buffonate....
Io mi metto anche nei panni dei poveri sondaggisti...le tipologie di lavoratori sono talmente variegate che riuscire a costruire un "campione rappresentativo" è impresa davvero improba. Forse l'intento è solo quello di cogliere un orientamento di fondo. Sul valore probatorio del sondaggio credo che siano giustificati tutti i dubbi del mondo: non si può tenerne conto per formulare una legge...
RispondiEliminalavori fino a 70 anni e poi ? sei quasi vicino alla morte non ti godi la pensione e della vita cosa hai fatto ? solo lavorare ! per me in pensione a 55 anni
RispondiEliminaGià che ci siamo eleviamo l'età pensionabile direttamente a novant'anni, così lo Stato avrà i suoi bei introiti e a noi non resterà che sperare d'arrivarci! Tsè.
RispondiEliminaesistono le verità e le verità sondaggistiche... e se certe risposte non avessero verità? ciao
RispondiEliminaTra quelli "sondaggiati" c'era chi lavora negli altoforni? E i turnisti notturni? E tutti quelli che fanno lavori usuranti?
RispondiEliminal'italia è come sempre il paese delle contraddizioni.aumenta la povertà e di pari passo la ricchezza di alcuni.c'è chi lavora fino a 70 anni felice,perchè ha lavori importanti o forse nn ha vita privata soddisfacente e punta tutto sul lavoro,e chi è già usurato a 40 anni.chi ha cominciato a 15 anni e chi a trenta e passa è precario.quel sondaggio lo trovo fazioso,teso a confermare le parole di berlusconi e di chi come lui dice che finchè si lavora nn si invecchia.ditelo a chi lavora all'ilva di taranto!magari nn invecchiano xchè tra malattie professionali e infortuni............è tutta una scusa x nn pagare le pensioni,per quei pochi che le avranno!
RispondiEliminaCambiano i Governi, ma la colpa è sempre di Berlusconi...
RispondiEliminaConcordo con Anna alias ArabaFenice: la colpa è anche di Berlusconi e del suo passato Governo ma non mi risulta che quello attuale sia migliore.....
RispondiEliminaOramai tutti i politici sono "Berlusconi"
Quando non sono "Mastella"....
PER PARRA:
RispondiEliminaBenvenuto su questo blog spero vorrai tornare a farmi visita :-)))
Caro Daniele, ce l'ho quasi fatta. Domani (se tutto va come prevedo, e lo spero vivamente...) la prof mi dovrebbe dare il via libera finale per stampare la tesi e poi torno online anche io... :D
RispondiEliminaFinalmente.
Ti dirò, anche se di fretta purtroppo, che io onestamente spero di riuscire a lavorare ben oltre i 65 anni, perchè la mia speranza è di campare ancora di più... Non vedo dove stia il problema. Se poi parliamo di lavori usuranti, questo è un altro paio di maniche, ma quando l'Istat fa delle indagini, le fa a campione e il campione, oltre agli operai, contiene (DEVE contenere) anche avvocati, netturbini, prof universitari, colf, impiegati: se la maggioranza del campione (che è stato preso in modo da essere rappresentativo della popolazione nazionale) afferma che lavorerebbe volentieri fino ai 65 anni, un significato ci sarà.
E chi ci vuole mandare in pensione e far sentire vecchi ed inutili a 58 anni dovrebbe trarne delle conseguenze.
Salutoni, buona giornata.
Luca.
Ciao Luca ben tornato!
RispondiEliminaSono contento che tu stia finalmente finendo il tutto.
Venendo al tuo commento quello che ti "contesto" :-))) è che io sono assolutamente d'accordo che debbano esserci anche quelle categoire ma il punto è che nel sondaggio da me linkato c'erano più o meno solo quelle.
Poi aggiungo che spero davvero che una persona per quanto ami il proprio lavoro abbia nella vita anche altri interessi.
Credo che la cosa più giusta sarebbe poter scegliere in una direzione piuttosto che l'altra.
Senza obblighi per nessuno.
Ciao Luca ed a presto!!!!
Ed in bocca al lupo per tutto :-)))
Sarebbe bellissimo ed estremamente giusto poter scegliere se e quando andare in pensione.
RispondiEliminaIl sondaggio era troppo parziale per essere attendibile.
Un saluto.
Cristina
è anche lecito chiedersi: lavorerebbero oltre i 65 anni per piacere o per necessità?
RispondiEliminaCiao Daniele, lo sai che io sono come i gatti... ogni tanto lascio lo zampino da qualche parte! Io sti sondaggi non li ho mai capiti: ma a cosa servono realmente? Solo ad un gruppo di persone che deve far uscire un idea o un concetto per inculcarlo nella testa della gente, con la speranza che ci creda..!!! E' questa la cosa assurda :-)
RispondiEliminaSincero apprezzamento anche da parte mia Daniele, link ricambiato.
RispondiEliminaA presto!
Ti scandalizzi se ti dico che io non vorrei mai andare in pensione, ma che preferisco il lusso di poter decidere quando poter andare in vacanza e come distribuire le vacanze e quando lavorare (dunque in che orrari?).
RispondiEliminaMia madre compie 58 anni, se le parli di andare in pensione ti manda a quel paese e ti dice "sono giovane! che ci faccio da pensionata? m'annoierei! Io voglio lavorare!".
In effetti ha preso un bel credito per realizzare un nuovo progetto, lei tutta pimpante e io bella preoccupata.
Forse veramente la maggioranza vuole continuare a lavorare?
Forse noi "giovani" vediamo tutto più duro di quello che è?
Un saluto.
:)
ps: mia madre ha una protesi ad un'anca (rischia anche l'altra anca), tre ernia al disco, ha lavorato tutta la sua vita duramente... è una di quelle persone "NON privilegiate".
RispondiEliminaquesto come info, prima di sentirmi cose che non centrano nulla con il mio post :)
A me tanto che me lo chiedono a fsre, se tanto mi hanno sbattuto in faccia che: "voi, tra i 23 e 25 anni...una pensione non la avrete". E non me lo ha vomitato adosso un catastrofista dell'ultim'ora ma un grigio e distaccato rappresentate dell'istat.
RispondiEliminaL'omino in grigio ha annunciato ad un'aula di studenti ancora disoccupati che quando a trent'anni troveremo finalmente un lavoro stabile verseremo i contributi per le pensioni dei nostri padri ma difficilmente in futuro ci sraà qualcuno che le verserà per noi.
Siamo fregati????
Ma sopratutto...prima di terorizzaci almeno fateci trovare alvoro no??
PS: Io per linkare un blog...finora il permesso non lo ho mai chiesto. Sono la solita cafona.
Secondo un interessante studio, dai sondaggi si può ottenere tutto e il contrario esatto.
RispondiEliminaOvvero a secondo di come si imposta il sondaggio, di come si formula la domanda, dell'ambiente, degli stimoli esterni e interni si ottiene comodamente la risposta che si vuole.
I sondaggio dovrebbe lasciare il tempo che trova e non essere il termometro delle cose.
Infatti fino a poco tempo fa smebrava nei sondaggi che tutti gli italiani fossero ipersodifatti del loro lavoro e della loro vita, adesso con diversi movimenti che si sono creati in autonomia e non si è accorti che forse quei sondaggi erano leggermente faziosi...
ma invece di parlare della donna stuprata e uccisa dal rumeno e di parlare di enzo biagi....si parla della pensione?????????????
RispondiEliminaPer Anonimo: scusa se te lo dico, ma sarebbe più elegante firmarti con un nick, tanto non ti "scoprono" lo stesso. Quanto agli argomenti, forse non frequenti spesso questo blog; altrimenti sapresti che Rockpoeta evita generalmente di affrontare temi di cui si è già straparlato. Saluti.
RispondiEliminaPer anonimo: Titania ha già di fatto detto tutto.
RispondiEliminaAggiungo che per quanto concerne Biagi, e come ho scritto in molti altri blog, porto un saluto sincero e commosso verso un giornalista che un tempo, quando era inviato al Corriere della Sera e fino ad una quindicina di anni fa, era grande e che forse ultimamente era un po' troppo conformista e legato al passato.
Per Barbara: mi sembri una persona in gamba ed educata invee :-)))
RispondiEliminaGrazie per avermi linkato
Io proporrei, invece, di stare in pensione fino a 35-40 anni e di lavorare dopo, anche oltre i 65 e 70 anni, cioè fino a quando si può e fino a quando si vive.
RispondiEliminaAlmeno uno potrebbe divertirsi e girare il mondo finché è in salute, in forza e senza acciacchi.
Poi, quando iniziano i dolori, quando si fa fatica a girare il mondo ed a fare tante altre cose, si può e si deve lavorare.
Ovviamente mi riferisco ai lavori di scrivania e/o intellettuali.
Io aggiungerei, se mi è permesso (????), al commento di titana, che il blog è di Daniele e il titolare tratta degli argomenti che preferisce...e poi non ho capito ' sta mania di chiamarsi anonimo, che è un nome? o cos'altro, ciao Dany vai avanti così ....giò
RispondiEliminaNon capisco pechè uno non debba parlare di ciò che vuole nel proprio blog... E poi la parola stessa ANONIMO descrive la persona.. ANONIMA appunto!
RispondiEliminaI direi che potremmo proporre come in Cina di lavorare fino alla morte, se poi muori in Azienda hai diritto pure al 'Cimitero Aziendale' e così non se ne parla più, che ne dici?
RispondiEliminaQui ogni due o tre anni l'Inps lancia l'allarme e si sposta di qualche anno il tetto; TOGLIAMOLO del tutto, non si andrà più in pensione e via....
Per la nostra generazione la questione delle pensioni è un dramma. Lavorare fino alla vecchiaia è piacevole per chi ricopre incarichi di prestigio, o svolge professioni di tipo intellettuale.
RispondiEliminaI poveretti che sgobbano facendo lavori usuranti, faticosi, poco stimolanti, e in più mai pagati per il loro giusto valore, andranno incontro a un destino ancora più amaro di quello che la vita gli ha riservato.
Una sola parola: disgusto.
Il sondaggio sarà pure un pò falsato, ma non ne conoscete nessuno di pensionati che dopo che sono andati in pensione continuano a lavorare al nero o come collaborazioni esterne? Così si beccano lapensione dall'inps e pure rubano il posto di lavoroa un giovane. Io di situazioni simili ne conosco diverse....quei sognori sono in pensione ma evidentemente non avevano tanta voglia di andarci.
RispondiEliminaSi parla bene finchè si è giovani, ma poi arrivati ai 60 anni non ci si sente ancora vecchi e si vuol stare dentro alla società in modo attivo. §uno può avere quanti interessi extralavoro vuole...ma inesorabilemtne la pensione segna il confine con la vecchiaia e quindi si cerca di alontanarlo il più possibile. E poi oggi si vive di più e quindi è normale che si lavori di più.
Il limite dovrebbe esserci solo per quei lavori pesanti e usuranti che davvero una persona si stanca a svolgerli, per gli altri lavo, quelli in cui si staa una scrivania e per tutti coloro che hanno voglia i laorare fino a tardi, forse uno spostamento in avanti è una cosa giusta
Ciao Francesca e benvenuta :-))
RispondiEliminaVenendo al tuo commento, mi permetto di sottolineare come il punto sia proprio quello di lasciare liberi di scegliere e di non imporre una volontà sull'altra.
Franceca: si è vero quello che dici, ma è altrettanto vero che diverse persone continuano a lavorare perchè altrimenti non riuscirebbero ad arrivare alla fine del mese.
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