GIRA, GIRA, GIRA...
Codardi
Ideologie oramai superate
Vi paralizzano dal cambiamento
Protestate
Poi vi si offre la possibilità
Di una variante sul tema
Chissà magari non sarà quella giusta
Ma almeno sarà una nuova strada da percorrere
Invece
Quando vi aprono la gabbia
Per uscire da essa
Dopo averlo chiesto a gran voce
Mettete il muso fuori
Sentite l'ignoto
L'aria differente
Ma ne avete paura
E vi affrettate a rinchiudervi in quella cella.
Vero
Potreste affermare che
I venti nuovi di altri
Poi sono sempre fregature
Ma allora non chiedeteli prima a gran voce
E poi
Siate voi stessi artefici di una voglia di cambiare
Dal basso
Ma quando
Vi si propone di prendere in mano il vostro destino sociale
Il terrore che vi attanaglia
È ancora più devastante.
È proprio vero
I popoli di oggi sono soggiogati
Vogliono solo sopravvivere
Non vivere
Vogliono la sicurezza
Di una ruota su cui correre in circolo
Come un criceto
Chiedendo come garanzia
La promessa che quella ruota non venga loro
Mai sottratta
Quello che non sanno
È che questa certezza non ce l'hanno
È un'illusione
È solo questione di tempo
Poi toglieranno anche quella
Come ci hanno convinti
Ad avvelenarci con un siero
O credere ad un virus
Che ad un metro ti poteva colpire
Ad un metro e mezzo invece
Era incapace di toccarvi
Un virus
Che ci hanno raccontato
Sia giunto fin qui dalla lontana Cina
Non poteva raggiungervi oltre il metro di distanza
Correte
Correte pure su quella ruota
Poveri criceti
Correte fino a quando ve lo permetteranno...
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
"I popoli di oggi sono soggiogati/Vogliono solo sopravvivere/Non vivere/Vogliono la sicurezza/Di una ruota su cui correre in circolo/Come un criceto/Chiedendo come garanzia/La promessa che quella ruota non venga loro/Mai sottratta": davvero potente la plasticità di quest'immagine poetica... buona giornata, Daniele.
RispondiEliminaLa ruota gira, ma poi si ferma, e chi sta in quella casella cade è vive la vita di Quella Casella o Buco
RispondiEliminae poi altro giro altra casella altra vita.
La chiamano la ruota della fortuna.
E' una metafora che sa molto di vero.
PER MARIA grazie
RispondiEliminaGià adesso iniziamo a vedere i danni irreparabili che i lockdown e le altre scelte scellerate hanno prodotto sui giovani adolescenti. Poi se aggiungiamo al mix il politicamente corretto estremo e la serotonina stimolata dai social media, il pasticcio è bello che fatto. E qui in America ci si aggiunge anche l'ignoranza dilagante dei giovani, che ha raggiunto livelli da far cascare tutte le parti del corpo, non solo le braccia.
RispondiEliminaPER GIOVANNI vero, ma spesso quando vedi che sono sempre gli stessi a cavarsela ed a manipolare la gente, ti viene la nausea e la voglia di mollare
RispondiEliminaPER CAMU disamina amara ma assolutamente vera
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaA me spaventa di più il cambiamento che stanno imponendo pian piano nella mente dei giovani tramite ideologie surreali, gli stanno facendo perdere il contatto con la realtà.
RispondiEliminaPer Farfalla Leggera. Purtroppo sono consapevole di questa situazione, vivendola tramite i miei genitori che abitano in Italia, e che hanno subito un lavaggio del cervello così profondo che è impossibile per loro tornare indietro alla "normalità", e sono incastrati in questo limbo tra ipocondria, ignoranza della realtà e consapevolezza di essere in un vicolo cieco. Ed essendo ad 8000 chilometri di distanza, non c'è nulla che io possa fare e sto male per loro.
RispondiEliminaPER FARFALLA la risposta di CAMU purtroppo ti fa capire che anche lui conosce la nostra realtà ed i danni che ha provocato
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaPER ARIANO la tua paura di fatto non è in contrasto con quella della mia poesia ma anzi forse è alleata dell'altra e crea insieme con essa i danni che tutti noi purtroppo vediamo nella nostra società.
RispondiEliminaCredo che molti non si sarebbero vaccinati, perché ancora ci sono persone, e anche giovani, che sanno pensare, ma a quel tempo era impossibile lavorare ed entrare in un qualsiasi locale pubblico senza green pass. Una mia amica, che non intendeva vaccinarsi, alla fine ha dovuto farlo perché non avrebbe potuto partecipare al matrimonio di suo figlio. La maggior parte è stata costretta a vaccinarsi, non l'ha fatto perché era un pecorone che seguiva il gregge. Ora continuano a dirci che " i fragili" dovrebbero ancora vaccinarsi, ma sono ben pochi quelli che lo fanno, visto che non sono più costretti. I fragili e gli anziani sono le cavie perfette. Se muoiono si può sempre dare la colpa all'età e alle malattie. Ma ben pochi sono così stupidi da cascarci!
RispondiEliminaPER KATHERINE vero infatti io no riferisco a quelli convinti ed invasati e che ancora oggi per convinzione o malafede si ostinano a negare l'evidenza
RispondiEliminaCon riferimento al commento di Khaterine di cui sopra, anche io dovetti fare la prima dose per poter andare al matrimonio di mio figlio: ebbi paura di risultare falso positivo facendo il tampone. Poi 2° e 3° vaccino non li feci e mi venne notificata una sanzione da € 100.
RispondiEliminaBenvenuti nel 2° medioevo!
PER GIORGIO anch'io l'avevo ricevuta ma poi è stata abolita ed io non l'avevo mai pagata.
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