Ispirata dai fatti come quello del Gioielliere Roggero e della guardia giurata ; premesso che io non amo le armi, mi sembra in questi casi, che la logica si sia davvero capovolta.
IL MERCATO DELLA LIBERA FOLLIA
Nuove quotazioni
Al libero mercato della follia!
Dettagliante rapinato ed ucciso
Risarcimento alla famiglia: da zero a 50.000 euro
Rapinatore ucciso dal rapinato per legittima difesa
Provata in tribunale:
Risarcimento: oltre 600.000 euro!!!
E la Regina della Vergogna ringrazia
È buio
Ma la sua famiglia è al sicuro in casa
Insieme a lui
Almeno è quello che ognuno penserebbe
Due malviventi
Forzano fanno irruzione
Uno ha un pugnale da sub
L'altro una pistola,
Forse vera, forse giocattolo
Ma tu vorresti davvero scoprirlo
A spese tue o dei tuoi familiari?
Lui li sente al piano di sotto
Pistola regolarmente registrata
Scende giù
Prima che siano loro a salire
Sopra oltre a lui
Sua moglie e le due figlie
Lui scende
Viene visto
E spara in aria per intimidirli
Ma una sagoma di quei due
Sembra impugnare la sua arma per sparare
Partono due colpi
Uno per ciascuna arma da fuoco
Solo che il padre, marito e proprietario della casa
Ne esce incolume
L'altro muore sul colpo
Ancora, altro caso,
Rapinati per l'ennesima volta
Picchiati
Moglie e tre figli piccoli minacciati con le armi
Lui prende una pistola
Li mette in fuga
Spara due colpi
Uno va a bersaglio
Mortalmente.
Altre volte invece
È il rapinato a soccombere e spirare
Ma qui le cose allora
Cambiano alquanto...
Se sei un criminale
Trovi sempre un avvocato
Ed a volte un giudice
Pronti a comprenderti
"Poverino, infanzia difficile..."
Sì, certo, immagino
Voleva Big Jim per Natale
E si è ritrovato con i playmobil
Un trauma davvero devastante
E così può accadere
Che una palese legittima difesa
Diventi omicidio
E ci si prenda più anni di chi procurava pericolo, vandalismo,
E magari a sua volte uccideva un povero innocente.
E per finire
Eccovi la ciliegina putrida sulla torta marcia
Dell'ingiustizia e della pazzia:
La questione dei risarcimenti a favore della famiglia dell'ucciso
Un onesto cittadino ammazzato in casa sua
O se sei guardia giurata
Per aver fatto il tuo dovere
E così tanti altri casi analoghi
E quella vita vale Zero
E non sto esagerando,
Mentre quella di un criminale ucciso
È stata quotata
Al libero mercato della follia
Anche e ben oltre il mezzo milione di euro
Volete sapere perchè?
Nessuna immoralità etico giuridica a monte
Solo un vile ed avido comportamento dello Stato
Attaccato ai soldi
Come le zecche alle loro prede.
Se a morire non è il gioielliere o il piccolo imprendidtore
O anche un onesto operaio
Ma il rapinatore omicida
Le spese finiscono a carico
Delle famiglie che devono vendere
Casa, auto ed ogni bene possibile
E quindi lo Stato non deve intervenire
Se la vittima è invece il rapinato
E, come spesso accade,
La famiglia dell'assassino è nullatenente
La legge prevede che sia lo Stato a risarcire
I familiari delle vittime
Ergo tira la cinghia il più possibile
Con la complicità inconscia di alcuni giudici.
Per dirla con poche parole
Lo Stato si fa bello e giustizialista
Con i soldi altrui
Soldi di chi ha anche subito rapine
Furti e maltrattamenti
Mentre se deve tirarli fuori di tasca propria
Invece
È appena un poco più restio,
Ma proprio, solo un'inezia...
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Follia,come dici tu,poi le legge NON è uguale per tutti è risaputo.
RispondiEliminaCiao
X DANIELE
RispondiEliminaLe parole del procuratore di Asti
"Chiunque abbia visto le immagini ha avuto una reazione di repulsione, per quel che è avvenuto: uno stato che non cambia anche se chi ha sparato è una persona per bene". Ad affermarlo è stato il procuratore di Asti Biagio Mazzeo, in un'intervista sulle pagine torinesi del Corriere della Sera, dopo la condanna a 17 anni al gioielliere Mario Roggero per avere ucciso due rapinatori fuori dal suo negozio. “Dal punto di vista investigativo è stata un'inchiesta piuttosto semplice, con le solite fonti di prova e le dichiarazioni nell'imminenza del fatto: l'assurdo, se vogliamo, è che stavolta è stato l'imputato a servirci le prove su un piatto d'argento, il video. Le telecamere erano sue”. Roggero aveva espresso posizioni critiche nei confronti dei magistrati. "Ci sarà qualcuno che è più rigoroso o meno rigoroso, davanti ai casi di legittima difesa o presunta tale, parlo della società e, quindi, anche dell'interno della magistratura, ma qui non si tratta di ragionare per partito preso: in questo caso siamo completamente al di fuori del caso della legittima difesa", ha sostenuto Mazzeo. Al gioielliere, nelle ultime ore era arrivata anche la solidarietà del vicepremier Matteo Salvini. "Non mi stupisce - commenta il procuratore - sono anni che il ministro ha uno slogan: che la difesa è sempre legittima. Ma qui, come le dicevo, siamo al di là persino del caso borderline: perché una reazione che avviene dopo il fatto, e fuori dal negozio, non può essere legittima difesa. E c’è un secondo punto". "Noi magistrati - prosegue - non abbiamo gli strumenti per cambiare le leggi, cosa che può invece fare il Parlamento. Inserendo nel Codice penale cause di giustificazione, attenuanti, che al momento non sono previste". Per Mazzeo, “si potrebbe tenere conto di certe situazioni: per dire, fu introdotta un'aggravante per i furti davanti al bancomat; qui si potrebbero inserire nel codice penale delle attenuanti, anche se quella della provocazione gli è già stata riconosciuta”.
Sul gioielliere non è legittima difesa, lui era fuori dalla sua proprietà. Comunque spetta allo stato garantire la sicurezza dei cittadini, non bisogna finire come in America, con la libera vendita delle armi e le relative conseguenze.
RispondiEliminaPER BLOGREDIRE concordo
RispondiEliminaCi sono sempre più disperati e sempre più persone che non hanno più niente da perdere.
RispondiEliminaLa violenza è entrata a gamba tesa nel nostro vissuto.
Chi (la maggioranza dei cittadini) non è avezzo alla violenza, la subisce.
Come scrivi tu, è sempre la società civile a pagarne le spese (tutte).
PER GUS il PM è mq l 'accusa e quindi anche lui interpreta a suo favore le prove che sono presenti nel caso che ha davanti. E poi parliamo dei risarcimenti.Anche nei casi in cui è stata riconosciuta la legittima difesa, il rapinato e la famiglia hanno dovuto pagare risarcimenti enormi e fuori luogo. Quanto al fatto della legittima difesa non concessa perchè avrebbe sparato fuori dal perimetro del l luogo dovuto ad una rapina se si dimostra che il rapinato era in uno stato emotivo tale da sentirsi ancora in pericolo lo spazio fisico si allarga. E poi alla peggio è eccesso colposo
RispondiEliminaPER CAVALIERE no non voglio nemmeno io il far west ma non condivido questa discrepanza nel trattamento delle sanzioni penali e risarcimenti
RispondiEliminaPER BERICA: concordo in toto col tuo commento.
RispondiEliminaX DANIELE
RispondiEliminaIl gioielliere assassino ha fatto tornare l'Italia ai tempi del Far West.
Si è fatto giustizia da solo senza aspettare lo sceriffo. È una condanna giusta, direi esemplare.
A prescindere dal discorso del risarcimento, che purtroppo non può ridare la vita a un morto, in generale a volte c'è proprio la sensazione di una disparità di pena che prescinde dalla logica, e che lascia la sensazione che la magistratura possa decidere senza distinguere in modo netto fra aggressore e aggredito.
RispondiEliminaNon dico che dobbiamo arrivare al modello Texas vige il principio, eccessivo, dello "stand your ground", però bisognerebbe quanto meno dare pene più severe a chi delinque, non semilibertà e scarcerazioni facili che danno l'impressione che ladri e rapinatori godano di una sorta di impunità.
La legge non è uguale per tutti. E' stato detto, ma bene ribadirlo. Così come non si rispettano le sentenze e gli escamotages sono sempre a favore di chi riesce a pagare avvocatoni con relativi legami con corte e giudici. Spero solo di non dover mai finire nei meandri di questi meccanismi infernali.
RispondiEliminaPER GUS forse sbaglio sul gioielliere ma non nel principio generale visti gli altri episodi
RispondiEliminaPER ARIANO sono d'accordo poi anchevsui risarcimenti un giro di vite perché potremmo perfino arrivare a pensare che un disperato faccia unactspina con l'evidente scopo in realtà di farsi ammazzare con la speranza che la sua famiglia si arricchisca legalmente con il risarcimento
RispondiEliminaDel c.d. "gioielliere assassino" se ne discute, altroché. Ma degli svariati rapinatori a piede libero non se ne parla neanche lontanamente. Disgustoso!
RispondiEliminaAh, comunque l'impunità ai delinquenti viene assicurata da un sistema di giudici strapagati grazie ai tributi versati dai cittadini.
Grazie per aver menzionato questo tema nei tuoi versi.
Mi sembra che tu abbia centrato il punto. Si tende sempre a dare tutte le colpe a chi possiede di più, così può pagare tutto lui. Anche ammettendo che il gioielliere abbia ecceduto nella sua difesa, mi sembra che avrebbe meritato molte attenuanti e gli chiedano di pagare troppo. Capisco che la vita non abbia prezzo, ma in questo caso i rapinatori se la sono anche cercata. Mi fa sempre un certo effetto passare davanti alla gioielleria chiusa.( si trova a circa 20 km dalla città in cui vivo)Tutti qui, in provincia di Cuneo, sono dalla sua parte.
RispondiEliminaPER GIORGIO vetp, ecco un altro punto che non approvo, si è sempre pronti a fsr8i super paladini del garantismo per i criminali ma invece per una persona per bene massima severità.
RispondiEliminaPER KATHERINE concordo con la tua riflessione in pieno
RispondiEliminaPER FRANCO la penso proprio come te
RispondiEliminaIL Gioielliere ha ucciso per difendere il suo lavoro, che è vendere, toglemdo la vendita è un negozio azzoppato, e lui titolare più azzoppato del negozio.
RispondiEliminaGiusta la condanna, ma non la pena .........la legittima difesa è difendere la propia vità, non è stato in questo caso.
La pena è eccessiva.
Da tutto il mondo vengono a delinquere in Italia, perché sanno che abbiamo delle leggi che aiutano sempre gli assassini. Io sono stufa di sentire: Nessuno tocchi Caino perché Abele viene ucciso in ogni minuto delle giornata- I criminali nel nostro paese sono intoccabili, sconti di pena, incapacità di intendere e di volere ,semilibertà, detenzione domiciliare e i braccialetti anti violenza, sono ridicoli perché non funzionano.
RispondiEliminaViviamo momenti difficili nelle nostre città e chi dovrebbe proteggerci cosa fa? Niente.
PER GIOVANNI un conto è l'eccesso colposo un altro è condannarlo come fosse un omicida recidivo.
RispondiEliminaPER GIO:sei stata perfetta.
RispondiEliminaPer Daniele:
RispondiElimina... tutti perfettamente ammaestrati! I paladini del garantismo per stupratori, rapinatori, borseggiatori, trafficanti (di armi, droga ed esseri umani) sono gli stessi che promuovono l'integrazione interraziale ad oltranza. Mettiamocelo in testa: ci sono delle elite dominanti a cui serve tenere il popolino in uno stato di incertezza permanente. Non è fantapolitica oppure complottismo. Altrimenti non avrebbe senso tenere in piedi un sistema che paga profumatamente migliaia di magistrati per garantire questo stato di impunità per chi delinque. E non è vero che i giudici non hanno gli strumenti normativi: loro hanno un potere molto ampio e possono, quando vogliono, interpretare le norme in maniera più o meno estensiva in relazione ai casi concreti. E' il legislatore che si è sempre via via adeguato alle esigenze evidenziate dai giudici nelle sentenze. E' il legislatore che ha sempre preso atto delle tendenze della giurisprudenza. E quindi, se giudici continuano ad essere garantisti, il parlamento si mantiene su quella linea. Senza menzionare la mandria di idioti che parlerebbe di "deriva autoritaria" se il parlamento emanasse norme più stringenti in materia di sicurezza.
Pertanto, se i giudici fossero meno garantisti, il legislatore sarebbe costretto ad adeguare gli strumenti normativi inerenti la politica criminale. Il fatto che ciò non accade non è casuale.
Per Daniele
RispondiEliminaHo inserito un primo mio pensiero.
Il secondo pensiero è quesllo che dice la legge ............che non ho fatto io. Si io fossi al governo non esisterebbe l'uomo bisognoso di rubare.
Esistono le leggi per essere applicate da parte dei Giudici, e non interpretate da parte dei Giudici.
Io più che additare contro i Giudici .........metterei sulla bilancia l'operato dell'avvocato. E' un giudice che vede che un avvocato lavora male sta sempre zitto.
Per me il male maggiore nei tribunali sono gli avvocati ...............ottenuti la laurea ..........studiono quel tanto basta, perchè anche per loro la giurisprudenza bunjta molto pesante. E' una bella materia in continua evoluzione. Scusa ho scritto troppo, e mi sono limitato.
PER GIORGIO: riflessione, la tua, ineccepibile e che condivido in pieno.
RispondiEliminaPER GIOVANNI in realtà mi permetto sommessamente e rispettosamente di correggerti. Esiste ed è ammessa l'interpretazione della norma da parte del magistrato nella giurisprudenza ed anzi, se ne distingue pure tre tipi: dichiarativa, restrittiva , estensiva. Il significato è già chiaro dalle tre parole, di fatto se è dichiarativa essa coincide perfettamente con il senso letterale della norma in questione; se restrittiva punta a rispettare il dettame della norma in modo rigido quasi a ridurre il potere della norma stessa. Estensiva invece vuol dire l'opposto ossia il giudice ampia il potere della norma fino ad applicarla per analogia a casi anche non considerati espressamente dal legislatore in sede di stesura della norma in oggetto. Il punto è quando l'interpretazione viene spinta oltre un giusto confine, allo scopo di piegare quella norma ad un volere preciso del giudice. Situazione limite e più comprensibile nei casi in cui dottrina e giurisprudenza spingano eticamente il legislatore a porre in essere una legge oppure a modificarla per risolvere un vuoto normativo gravemente assente, vedi per es, il caso dell'eutanasia., Diverso se invece si tende con questa forzatura a voler fare politica attraverso le sentenze...
RispondiEliminaPS scrivi pure un commento lungo quanto lo ritieni giusto, non siamo su twitter e non sono contrario a commenti lunghi, complessi ed articolati che stimolino un ragionamento ed una proficua discussione.
Daniele
RispondiEliminaL'avv. interpreta.
Giudice Interpreta
in più ci giocano con le sentenze altra interpretazione. Es. non dimentichiamo una sentenza di violenza verso una minore .....ma in 5 erono concodi nello far sapere che dopo tutto non era vergine.
Non pensi che cadendo nel personale politico o no .........non esiste il termine dell'interpretazione manda in maloro il vero senso della legge/i
PER GIOVANNI l'esempio che fai tu non inerisce l'interpretazione della norma ma ha lo scopo di infangare la vittima per dimostrare che il reato di violenza non esiste e questa pratica deplorevole dovrebbe essere stigmatizzata dal giudice e nemmeno presa in esame nella sentenza
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