OFFRESI SPAZIO STUPIDITA'
Offresi ampio spazio stupidità
Per reclamizzare ogni genere di inutilità
Con ogni trucco possibile
Anche la volgarità.
Questo è l'annuncio quanto mai curioso
Se non perfino inquietante
Che si legge all'interno di quello spazio vuoto.
Lo so, di primo acchito,
Soprattutto se paragonato a quanto si vede in rete
Può sembrare uno strumento pubblicitario"analogico",
Ed è anche vero
Che non ha l'appeal
Di un colorato e "simpaticioso" spot in TV,
Ma nonostante la sua obsolescenza certificata
Vi garantisco che ancora oggi
Tutti noi lo notiamo quando ci passiamo davanti.
E mentre, ormai,
Più nessun manifesto recita "Vieni in Tunisia"
Quello spazio ora è di nuovo occupato:
Un dito medio a forma di gelato
In chiara posizione USA
Ma con un emoji-sorriso
Ammiccando verso di noi dice:
"Se nun te magni sto stecco
Sei proprio un gran (stam)becco"
Poco più in là mi imbatto in un altro spazio
Pressochè simile come dimensioni a quello appena passato
E la cosa sorprendente è che la pubblicità affisa
Sembrerebbe il sequel di quella del precedente
Se non fosse che brand e prodotto sono diversi
Sempre di un gelato si tratta
Marca nuova apparentemente
Propone un cono arcobaleno
Quindi multi-gusto e multicolor
E lo slogan "non può" che recitar così
"Sii cool
Sii fluido
Lascia che l'arcobaleno entri in te!"
In realtà
Queste due pubblicità non esistono
Sono frutto di fantasia
Ma siamo davvero così distanti
Da ipotesi di spot come questi?
Pensateci
Pensate a quanti slogan
Solo in quest'ultimo decennio
Si sono molto tristemente avvicinati
A questi due da me immaginati,
Fossero manifesti affissi negli appositi spazi
O spost on line ed in Tv
Si dice che la pubblicità
Olre a creare falsi bisogni
Abbia la "dote" di intuire
E quindi anticipare
Linguaggio, usi e costumi
Della gente ad essa contemporanea
Quando non anche il "vizio" silenzioso
Subdolo
Quasi luciferino
Di farci abituare
Quasi un prepararci per gradi
Ad un cambiamento del nostro stile di vita
Senza che nemmeno ce ne si renda conto
Senza che nemmeno si abbia il tempo
Di fermarsi a capire se ne valga la pena
Senza che neanche ci abbiano interpellato
Ci hanno semplicemente convinto:
Convinto per assuefazione a quel cambiamento
Convinto lobotomizzando il nostro pensiero.
Convinto anche tramite quell'apparentemente innocuo
Spazio di stupidità
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Siamo una società assuefatta, per capire meglio la situazione attuale, consiglio il film di Carpenter "Essi vivono".
RispondiEliminaX DANIELE
RispondiEliminaI mezzi di informazioni più importanti come le TV i giornali e internet per pagare i costi della loro attività devono ricorrere alla pubblicità.
La pubblicità è il mezzo di convinzione del Capitalismo. A cosa deve convincerci? Semplice: consumare. Il martellamento continuo causa lo svilimento dei Valori, dei Desideri. Per esempio, l'Amore viene sostituito dal sesso, la famiglia diventa un albergo con servizio di ristorante, l'Essere dall'Apparire.
Non vedo soluzioni che possano liberarci da questo tipo di Potere. Ormai la politica è stata sostituita dall'economia e l'economia è subordinata alla tecnologia.
È inevitabile che questa "spettacolarizzazione del quotidiano" cui assistiamo oggi renda il mediocre motivo di successo e perciò abbassi le pretese di eccellenza del singolo. In questo senso siamo incastrati in una prigione di mattoni. I nostri talenti vengono talmente inariditi da questo marasma di sensazionalità facile che spesso vengono completamente dimenticati, o nemmeno ci si accorge di averli.
Alla fine, diventeremo persone senza emozioni, robot che vagano alla ricerca di qualcosa che faccia pulsare più forte il nostro cuore.
I talenti sono i principali nemici del consumo sciocco e quindi vengono attaccati con violenza, fino alla distruzione.
Dal 2001 al 2014, negli Stati Uniti più di mezzo milione di persone sono morte di overdose per farmaci o droghe e di questi 165.000 a causa degli analgesici oppioidi. Gli analgesici oppioidi, da soli, sono attualmente responsabili di oltre la metà dei decessi per droghe e farmaci negli USA.
L'uomo per sua natura deve provare emozioni e avere desideri. La vita non lo permette, subentra il disagio esistenziale e per non soffrire e godere di un illusorio stato di benessere ricorre all'eroina o all'alcol.
Ho l'impressione che l'umanità stia correndo verso qualcosa di sconosciuto e forse la causa è la paura di vivere.
Sta scomparendo la cultura della sostanza a favore dell'apparenza, sia in campo professionale che umano.
RispondiEliminaNon conta più quello che si sa fare davvero o come ci si comporta, ma solo come e quanto si appare, a qualsiasi costo, con qualunque mezzo lecito o illecito.
Si è prodotta una cultura dell'Io a danno di quella del collettivo.
È chiaro che nell'io tutto annega nella solitudine esistenziale, compresi i valori effimeri che ne derivano.
I ragazzi seguono la strada che noi percorriamo davanti a loro: deserte autostrade e cattedrali tra le dune.
Si sta diffondendo una distorsione per cui sembra più interessante fingere ciò che non si è piuttosto che vivere ciò che si è.
C'è una disaffezione nei confronti di noi stessi che credo sia una conseguenza del fatto che oggi vengono offerte milioni di sollecitazioni sulla realtà, ma è molto difficile imbattersi nella proposta di un significato della stessa. E senza significato la realtà diventa arida, povera, non provoca più alcuna attrattiva.
La ricerca dell'effimero avviene perché ai giovani abbiamo dato tutto e non conoscono il sacrificio della conquista, ma ciò è il risultato del boom economico periodo in cui sono cresciuti genitori ed insegnanti che hanno anticipato i loro desideri senza alcuna richiesta.
Così facendo si spegne il desiderio. Sì, anche della vita.
La televisione da anni ha "rapito" le menti degli italiani, condizionandone la vita. Tralasciando la pubblicità...I media, anche se non schierati politicamente, finiscono per usare un linguaggio e modi che modificano la percezione della realtà dello spettatore. Tutti noi siamo soggetti a questo, chi più e chi meno.
Questo ovviamente non significa il dover buttare via il televisore, tutt'altro.
Bisogna non perdere mai il senso critico, neanche quando ci sediamo in poltrona.
Tutto quello che sentiamo in televisione va "pesato" e ponderato. Magari anche usando il web - nel suo lato migliore - per informarci in modo adeguato.
La politica ha usato giocoforza la televisione per conquistare il consenso, non solo Berlusconi, che della televisione è stato ovviamente grande protagonista. E hanno trovato una sponda ideale negli italiani che trattano la politica come una partita di calcio.
Hai ragione nel parlare di assuefazione, Daniele. E inoltre nei tuoi versi molto incisivi definisci il nostro comportamento "quasi luciferino". Ed é proprio questa l'opinione che in estemo oriente, in Russia e nel subcontinente indiano hanno di noi "occidentali" (USA, UK & UE): un comportamento satanista quello di consentire a ragazzi di 16 anni di cambiare sesso.
RispondiEliminaPer fortuna, accade solo in una parte del pianeta. E, dal punto di vista socio-culturale, quei popoli e quei governi in quelle parti del mondo che ho citato sopra stanno lottando per non diventare come noi.
Buon inizio settimana, Daniele.
Leggendoti non li ho considerati fasulli quegli spot da te descritti perché in giro si vede anche ben di peggio a livello pubblicità.. una delle cose buone è che magari non ci fai neanche più caso, e ci vuole una catena di supermercati a giocare con una pesca e con una crisi familiare a farti degnare giusto un attimo di attenzione.. per il resto tutto scorre via.. certo uno degli spot che ricorderò sempre è quello della Meloni che taglia le accise.. ma forse lo ricordo solo io.. ihihi
RispondiEliminaLa pubblicità di oggi usa lo stesso sistema usato durante la pandemia. La rana bollita piano piano nell'acqua tiepida e poi calda e quando cerca di salvarsi é troppo tardi.
RispondiEliminaVoglio un mondo popolato di gente sveglia, capace di scegliere il meglio per questa umanità! Non dirmi che vivo di utopia, ti prego, già lo so. ❤️👋
Primeiro estranha-se, depois entranha-se.
RispondiEliminaExcelente poema, gostei de ler.
Um abraço e boa semana.
TikTok non ce l'ho, ma l'altro giorno ad un pranzo mi hanno fatto vedere dei video così stupidi... ma così idioti... che mi sono chiesta come fosse possibile che tanta gente li guardasse e lo facesse ogni giorno.
RispondiEliminaNon è neanche intrattenimento. E' proprio stupidità.
PER CAVALIERE assuefatta al peggio e predisposta a recepirlo
RispondiEliminaPER GIS non è solo la paura di vivere ma anche l'assurda convinzione che quello proposto sia il perfetto modello per vivere
RispondiEliminaPER FRANCO ti ringrazio e forse è vero solo che di abbassarmi al loro livello a me non riesce. Vero tutto ci scivola addosso e questo non vs bene perché poi con questo trucco ci passeranno sotto il il naso anche decisioni e pensieri su voi dovremmo invece indignarci
RispondiEliminaPER GIORGIO l'occidente sta crollando perché il vero demonio che è la finanza che cancella valori e soprattutto forma il convincimento che dia da perdenti avere fri valori
RispondiEliminaPER FARFALLA LEGGER@ nom vivi di utopie ms di soluzioni che oggi sono difficilmente realizzabile poi cmq anche se vivessimo di utopie sono quelle che quando si realizzano cambiano il mondo
RispondiEliminaLa pubblicità ha lo scopo di far vendere un prodotto, da questo punto di vista non lasciano nulla di intentato pur di arrivare al loro obiettivo. Dovremmo essere noi a ignorarle bellamente, ma spesso ci lasciamo tentare e... abbocchiamo.
RispondiEliminaA proposito di pubblicità... Ho scoperto ora ora una pubblicità della regione Toscana, indebitata non poco, si chiama dammi un vaccino anzi due. La trovi qui: https://youtu.be/2dkX1YHmSdU?feature=shared
RispondiEliminaDici che esiste correlazione tra pubblicità per i vax e indebitamento regionale? Io dico di sì. 😉😉😉
PER JAIME grazie per le tue parole
RispondiEliminaPER KATRINA Me lo chiedo anch'io ma non trovo al momento una risposta
RispondiEliminaPER ARIANO vero ma certi limiti bisognerebbe avere il decoro di non volerli superare
RispondiEliminaPER FARFALLA LEGGER@ Non è detto potrebbero anche essere sovvenzionate dallo Stato
RispondiEliminaNon per nulla noi consumatori siamo il Target, cioè il bersaglio. Ci sono fior di psicologi, sociologi, antropologi, che studiano il modo di colpirci al cuore ed invogliarci ad acquistare. I cacciatori sono spietati e noi prede molto malleabili. Quando insegnavo spiegavo sempre ai ragazzi i meccanismi della pubblicità. Personalmente, sono ormai molto difficile da colpire. Quando c'è la pubblicità ne approfitto per fare altro. L'unica che ho notato è stata quella famosa della mela, non perché l'avessi vista, ma perché ne parlavano tutti.
RispondiEliminaRadio e tv commerciali si reggono sulla pubblicità, pertanto non mi lamento. Non posso pretendere di ottenere tutti i contenuti gratis. Piuttosto potrebbe limitarsi la RAI, visto che paghiamo un canone.
Anch'io condivido il concetto dell'assuefazione. Un morbo che addormenta le menti della gente, non ti permette più di ragionare con te stesso e ti butta nella mischia con tutto ciò che ne consegue. Gli esempi, ahimè, non mancano e ne vediamo ogni giorno in tutti i settori della società.
RispondiEliminaÈ dura rimanere liberi interiormente...o sei abituato a essere libero oppure è la libertà è nella tua indole, allo stesso modo è importante non perdere se stessi.
Un salutone Amigu de Zena, come sempre un post interessante
complimenti perché vedo che sei molto seguito
Alla prossima
PER KATHERINE: anch'io la ignoro e non la guardo mai o se mi c apita, a vivo passivamente ossia non mi lascio impressionare dal messaggio, e nemmeno dal prodotto. Il punto è non valicare dei punti fermi per non cadere nel cattivo gusto e nell'offesa diretta e personale
RispondiEliminaPER DECLIVIODOMANI:Vero, la libertà o la conosci o è nella tua indole o è facile cadaere in questa trappola...: Grazie per i complimenti, siete voi con le vostre menti aperte che mi onorate del vostro seguirmi e dei vostri commenti.
RispondiEliminaCredo che tu non ti riferisca solo alla pubblicità intesa per invogliarti ad acquistare, ma anche a quella degli slogan. Quella intenta a manipolarti a a farti adattare a nuovi modi di vedere la realtà. È così da sempre, Daniele. Tanto del nostro comportamento sociale e individuale e costruito dalla società, ma non avviene solo adesso, è sempre avvenuto. Cambiano solo gli strumenti. Nel Medioevo per esempio usavano la religione. Inoltre anche quando non vediamo gli slogan per strada, in realtà crediamo di non vederli, ma entrano nel nostro inconscio e li interiorizziamo.
RispondiEliminaPER CATERINA tutto vero ma oggi con la tecnologia che può bombardarti H24 e la maggior parte della gente ancora e sempre più incapace di riflettere e connettere con la propria testa, la situazione è molto più drammatica, a mio avviso, rispetto al passato.
RispondiEliminasiamo in consegna a Genova vedi se trovi il camion Ti ringrazio per i versi lasciatomi al mio post Sai a proposito di pubblicità i primi anni facevano vedere ovunque bambini mal nutriti, si cedevano le ossa, non riuscivano manco a camminare e mosche sugli occhi,,, ogni volta che vedevo questa pubblicità mi faceva male al cuore ora che continuano interrottamente a farla vedere io non provo più quella pietà di allora, ma lo vedo uno sfruttamento di bimbi poveri
RispondiEliminaInsomma se prima davo donazioni ora le do ad altri enti
Ciao Daniele