sabato 25 novembre 2023

"25 NOVEMBRE: OGGI PER PARLARNE ANCORA SONO ALTROVE...

Oggi per questa giornata mi trovate

DVR® 

10 commenti:

  1. X DANIELE

    Ho letto la storia di Elena stuprata dal compagno della mamma. La ragazzina ha denunciato.
    Sandra lascia la persona violenta, mentre la moglie di Youssuf per evitare il talebano decide di suicidarsi.
    Noi dei blog abbiamo raccontato le storie dei femminicidi. Tutto serve solo se i Governi passano dalle chiacchiere ai fatti senza pensare ai ritorni politici d'immagine.
    L'inasprimento delle pene deve cominciare dagli stupri continui nelle strade e la gente che guarda indifferente.
    Il rispetto del corpo della donna deve diventare materia di studio nelle scuole collaborando assiduamente con le famiglie.

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  2. Dobbiamo raccontare, lasciare da parte un po' di filosofia stantia, di puzzetta sotto il naso, di "ma che centriamo noi alla fine".
    Insistere. Altrimenti Giulia non morirà più volte, come ammoniscono i benpensanti, ma sarà come non fosse morta nenache una volta. Sparirà e basta.

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  3. Bisogna parlarne di più e soprattutto ci vogliono fatti.

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  4. Con il fatto successo in Val D'Aosta, la ragazza a subito denunciato ed il ragazzo arrestato.

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  5. PER GUS più che insegnare una matert6ad chbasterebbe insegnare il rispetto per la donna attraverso le materie già esistenti come letteratura e storia dell'arte. Far leggere più poetesse far vedere foto di onne come quelle della Arbus car studiare Me And a gun di Tori Amos e poesie fi uomini contro la violenza sulle donne poesie come anche canzon film ecc

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  6. PER FRANCO esatto, insistere e fregarsene se ortorrad alcuni la ripetitività del tema annoia perché fino a quando nel mondo ci sarà anche una sola donna maltratta noi uomini non dovremo mai smettere di denunciare questo orrore

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  7. Sono andato al link ed ho letto tutto per bene, una bella iniziativa da parte tua, bravo.

    Concordo con molti commenti qui sopra, in particolare con Gus e Franco Battaglia. Qui c'è da ricostruire tutto nei rapporti interpersonali fra uomo e donna e molto possono fare le singole persone. Tuttavia ci vogliono segnali forti, inequivocabili e fuori dagli schemi di partito che provengano dal Governo. Nei giorni scorsi avevo postato alcuni articoli truci su cosa dicono alcuni esponenti non governativi ma che sono la destra dura.

    Tipo un docente milanese della Cattolica, aspirante consulente governativo (non ho capito se è stato eletto tale o cosa sia successo) che se ne è uscito dicendo che "La donna è più pericolosa del diavolo" dopo i recenti drammi...da questo punto di vista la vedo male.

    Ho visto però la marea di manifestanti e le tante donne a Roma e Milano e seppur nella disgrazia (i vari drammi del femminicidio) mi ha fatto molto piacere vedere che ci sono tante persone "vive", sincere che cercano soluzioni e che mettono l'accento sul problema.

    Buona domenica Amigu de Zena
    e alla prossima

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