La poesia di oggi è ispirata dal tema di Franco Battaglia sull'invidia ed il rancore
INVIDIA E RANCORE
Se nasci buono
Se sei una brava persona
Se crescendo sei leale
Sincero e coraggioso
Se sei tutto questo
E provi rancore per alcuni
Siano amici
Conoscenti
O soggetti che ti hanno tradito
Ferito
Non sostenuto nel momento del bisogno
Allora non sei rancoroso per natura
Ma solo su “richiesta” di chi
Ha saputo farti male ferendo te direttamente
O persone che ami.
Poi ci sono gli astiosi
O rancorosi a comando
Sono quelli che di ogni banalità
Ne fanno un casus belli per depennarti
Dalla loro vita
Questi esseri patetici
Andrebbero ringraziati una sola volta
Quando vi hanno allontanato dalla loro esistenza
Sono solitamente persone
Che hanno dentro di loro il germe dell’invidia
Da cui nasce facilmente il rancore
Sono esseri che amano circondarsi
Solo di persone che li venerano
E che si sentono inferiori a loro
Detestano ed invidiano
Chi li contrasta
Chi sa tenere loro testa
Chi mette in risalto la loro pochezza.
Io non sono rancoroso
Ma ho una mia blacklist
Persone che hanno fatto male a me
Ed a persone che amo
Sono cose gravi
Che non dimentico
Alcune strettamente legate a me
Altre che hanno colpito più persone
Compreso me ed affetti a me vicini.
Ho 56 anni
E da sempre non ho mai invidiato nessuno
Nè provato rancore per cazzate
Ma se la ferita è profonda
Non dimentico
Può rimarginarsi
Ma la cicatrice resta
E solo avendo giustizia
Dal destino
Potrà distaccarsi dalla mia pelle.
Perchè il mio non è rancore
È dolore misto a rabbia
Perchè il mio cuore ama
Il mio cuore odia.
Il mio cuore pulsa.
Ma non si lascia consumare da questi sentimenti
Perchè il mio cuore guarda avanti
Sa sorridere e vivere
Il mio cuore batte il tempo
Con sguardo rivolto al futuro.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Secondo me invidia e rancore sono più o meno come le bugie,si fa fatica coltivarle,ricordarsele,però una "sana" invidia-ammirazione per quelli che riescono a fare delle cose che io nenche lontanamente potrei riuscire a fare...
RispondiEliminaCiao
PER BLOGREDIRE beh quella di cui tu parli è piu una sana ammirazione mista ad un "mannaggia""come gli riesce? Un po' il mio caso quando ammiro la a stupenda stazione di servizio.
RispondiEliminaL'invidia mi riguarda poco, il cruccio è il rancore incontrollato. Cruccio perché fa parte di tempi andati, antichi, ma irrisolti, e rimane la rabbia allora, rivolta verso se stessi infine, incapaci di voltare pagina, di sorridere ad ogni richiamo, ogni flebile memoria, ogni casuale comparsa.. un limite, grosso limite che mi compiaccio giusto di riconoscere, ma che non mi permette il sorriso sereno neanche su macerie ormai perse nel vento.. dici saggiamente che non bisogna farsi consumare, ringraziare anzi per il loro allontanarsi e sorridere di tutta la bellezza che ancora viaggia nel mondo, come quella di un amico che ti dedica un post accarezzandoti di solidarietà e conforto. Ci proverò Daniele caro.. ci proverò..
RispondiEliminaX DANIELE
RispondiEliminaL'invidia è meschina perché quando uno prova piacere che l'altro, più saggio, può aiutarlo a sbagliare di meno, dovrebbe essere felice. Io lo sono
Quando arriva un'azione sgradevole e chi la fa non lo capisce nemmeno, allora ho una crisi di rigetto. Meditando torna la serenità. Si sbaglia, sballiamo anche in buona fede. Il rancore è un errore grave.
PERP FRANACO; non è facile e per certe situazioni io stesso non riesco, come dico nella poesia, ma non dobbiamo nemmeno farci consumare da quel sentimento di rancore
RispondiEliminaPER GUS dipende, più che r ancore è non dimenticarsi del dolore subito e di chi lo ha arrecato. l'invidia anch'io non so cosa sia e non è mai stata nelle mie corde per fortuna.
RispondiEliminaL'invidia non mi appartiene, mentre se ricevo cattiverie gratuite faccio fatica a trattenere il rancore. Accetto il mio stato sociale ma nessuno deve mancarmi di rispetto.
RispondiEliminaPER GIO' le cattiverie gratuite e quelle che possono farti per costringerti ad uno scopo preciso, sono le pù abiette.
RispondiEliminaInvidia e rancore. Nessuno ne è immune. Tu sei una persona intelligente e la tua scrittura lo dimostra. L'invidia si allontana categoricamente se arriva, questa è la scelta giusta. Il problema per il rancore è che nessuno impara a dire quelle semplici paroline che aggiustano tutto e subito "scusa" o "perdono". Spesso si fraintende e se ciò accade si rischia il peggio purtroppo. Poi se accade e si è nel giusto pazienza. Perché chi non vuol comprendere l'errore avrà comunque la peggio secondo me. Non pensarci ed allontanarci dalla fonte del rancore ci può aiutare a superarlo. Io la penso così.
RispondiEliminaOttima la scelta dell'argomento da parte di Franco.
Abbraccio Daniele e grazie.
PER PIA: esatto, le scuse... solo che a volte non si fanno non solo per orgoglio ma spesso perché se ti hanno fatto male scientemente, è ovvio che chiedere scusa non risolverebbe nulla anche perché non sarebbero sincere.
RispondiEliminaVero... le false scuse... che orrore! 😘
RispondiEliminaCome è stato già detto da altri, invidia e rancore sono due sentimenti legati tra loro che è difficile controllare. Ma con il tempo ho imparato a curarmi meno delle cose materiali e concentrarmi di più sul benessere mentale. Guardare i vicini che se ne vanno a Disneyland una volta all'anno perché la nonna paga tutto causa sempre un po' d'invidia, non lo nascondo :) Però apprezzo le cose belle che la vita mi ha dato, e provo ad essere in pace con me stesso per non sprecare il resto del tempo che mi sarà concesso su questa Terra.
RispondiEliminaL'invidia è una brutta cosa, girano tante cattiverie gratuite.
RispondiEliminaSai, ho sempre pensato che nella vita ci sono persone importanti da cui impererai molte cose. Ma ci sono persone da cui imparerai a non essere mai come loro. Ho questa idea sin da quando ero bambino e mi tengo sempre alla larga dai rancorosi, dagli invidiosi, dagli astiosi, dai fanatici e da coloro che pensano attraverso l'assolutismo.
RispondiEliminaNon so come dire, ma è come se avessi una sorta di impermeabile addosso e mi faccio scivolare via sentimenti come quelli descritti nel tuo post e nei commenti. Diciamo che sono guardingo ma non chiuso, perché lascio sempre accesa la mente per cogliere il meglio dove veramente esiste.
Ciao Amigu de Zena, sempre prolifico il tuo blog.
Un salutone e alla prossima
Ammetto che verso certe persone sono invidioso, ma nel senso benevolo del termine, non gli auguro certo il male o cose del genere, vorrei solo essere al loro posto.
RispondiEliminaIl rancore pure lo provo verso gente che mi ha fatto del male, però riesco a trasformarlo in indifferenza, ho imparato che l'odio fa più male a chi lo prova che al destinatario.
PER CAMU quasi zen il tuo approccio e lividi senza alcuna ironia ma con grande apprezzamento. Certo che Disneyland pagato fa nonna.. nooooooo 😁
RispondiEliminaPER CAVALIERE concordo
RispondiEliminaPER DECLIVIODOMANI ottImo quell'impermeabile dovresti brevettarlo e venderlo ,avrebbe tanto mercato
RispondiEliminaPER ARIANO infifferenza difficile quando la ferita è tosta e non è ancora rimarginata
RispondiEliminaNon mi appartiene l'invidia
RispondiEliminaNon mi appartiene il rancore
Chi mi conosce sa, io risolvo per subito il problema ............Però non mi abbandona la memoria.
PER GIOVANNI la memoria non abbandona neanche me nel bene e nel male
RispondiEliminaBello il tratto della poesia in cui menzioni il rapporto di causa ed effetto tra invidia e rancore. E' vero! L'invidia porta spesso a situazioni devastanti.
RispondiEliminaPER GIORGIO Grazie
RispondiEliminaLe ferite restano c'è poco da fare. E' una gran cosa la capacità di non serbare rancore e credo che, in fin dei conti, ci aiuti a viver meglio. L' invidia? E' una cosa stupida. Nella vita è bene trovare motivi per esser soddisfatti di sé stessi. Desiderare di essere quel che sono gli altri o avere quel che gli altri hanno, guardandoli con malanimo, è un atteggiamento assolutamente irrazionale.
RispondiEliminaCapita di essere "aggrediti" da emozioni negative, siamo esseri umani con fragilità, debolezze, ansie, paure ..., ed È vero, non dimentichiamo i torti e perdonare è difficile, soprattutto quando chi ci ha fatto del male non chiede scusa (o avvertiamo che nn è sincero, se lo fa), ma in qualche modo dobbiamo preservarci e per quanto mi riguarda io mi sforzo di non alimentari i cattivi pensieri e sentimenti, di "lasciarli a digiuno", non solo per non compromettere irrimediabilmente i rapporti interpersonali, ma ancor prima per me stessa, xk coltivare odii, rancori, invidie ecc non fa che "inacidirci", ci rosicchia dentro, toglie il sorriso, la gioia.
RispondiEliminaÈ un tema interessante che tocca tutti (•‿•)
Dimenticavo: son passato a vedere la tua bella poesia di Genova. Mi è piaciuta davvero tanto e poi, è vero, il nostro animo rispecchia in tante cose le città in cui viviamo. Un salutone a te.
RispondiEliminaPER ANGELA hai ragione ma la mia blacklist sia pure non numerosa faccio fatica a cancellarla.
RispondiEliminaPER FABIO sono contento che ti sia piaciuta amo anch'io molto quella poesia. Per il resto z in relazione al tuo commento precedente, concordo su tutto
RispondiEliminabravo.
RispondiEliminanemmeno io ho rancore.
non coltivo sentimenti di questo tipo.
non ho neppure la lista nera :)
lieto giorno
PER ANTONYPOE: ti ammiro, vorrei anch'io non avere quella lista.
RispondiEliminaTenera, autentica, coraggiosa e... poetica questa esternata autoconsapevolezza. Buona domenica e buon tutto.
RispondiEliminaPER MARIA grazie!
RispondiEliminanon sono tipo da ammirazione :)
RispondiEliminacomunque grazie.
lieto giorno