Poesia ispirata dal commento di CARLOS - PODI nella poesia precedente. Lui al termine del suo commento si pone un'ottima domanda e cioè: "Perchè si continua a pensare che tra i due genitori sia più logico e normale pensare che sia la madre a stare a casa a badare ai figli e non lavorarando o lavorarando solo parzialmente, mentre è ancora così difficile per la società attuale immaginare un padre casalingo? " Vi lascio ora alla mia poesia:
QUESTIONE DI RUOLI
Mi chiamo Roberto
Ho 32 anni
Una splendida moglie di nome Lara
Ed una figlia, Sonia,
Di appena sei mesi.
Mia moglie è Direttrice marketing
Di una multinazionale di abbigliamento
Io ero ragioniere in una piccola impresa
Che ha chiuso da poco.
Ho preso una buona liquidazione
Abbiamo dei risparmi da parte
Mia moglie guadagna bene
Ed allora mi domando perchè
Se decidessimo di invertirci i ruoli
Anche solo temporaneamente
Tutti ci guarderebbero malissimo?
Gli stereotipi tra uomo e donna
Vanno cancellati in entrambi i sensi:
Come mia moglie non è un"uomo"
Solo perchè ha una carica di grande responsabilità
Io non devo essere indicato come "mammo"
Se sto a casa a badare a Sonia.
Inoltre
Sto valutando di aprire
Una mia partita IVA
E dare consulenze private
Anche on line
E quindi potrei lavorare
Tra qualche tempo
Anche da casa
O come dicono oggi quelli più cool
In Smart Working
Ed allo stesso tempo stare dietro a nostra figlia.
A noi sembra normale
Stiamo provando questa soluzione da pochi mesi
E tutto pare funzionare benissimo
E soprattutto
Noi siamo felici
Ci spiace per il mondo esterno
Che non avendo di meglio da fare
Ci giudica appiciccandoci addosso
Opinioni precotte e stereotipate
Giusto per il piacere di infangarci
E per una sostanziale invidia di fondo
Sì, ci spiace,
Ma noi andremo avanti per la nostra strada.
È trascorso un paio d'anni
Da quella decisione
E Roberto, Lara e Sonia
Non potrebbero essere più felici.
Lui
È riuscito in questo biennio
Ad organizzarsi ed avere un buon numero
Di clienti importanti e fidati
Lavora da casa
E bada sempre a Sonia
Che a breve andrà all'asilo.
Lara continua ad avere lo stesso lavoro
E Sonia non potrebbe essere più radiosa.
E poi ci sono loro
Gli invidiosi
I retrogradi
Ed ora anche rosiconi.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Purtroppo questa società è ancora troppo maschilista, sono ancora pochi i padri che restano a casa.
RispondiEliminaSereno giorno
X DANIELE
RispondiEliminaDeve essere la coppia, in pieno accordo, che sceglie come educare i figli.
Tradizionalmente la donna preferisce fare la mamma, ma se ha una vocazione per il lavoro è sciocco sprecare un talento per una tradizione non sentita.
Mia moglie era professoressa di ragioneria e amava l'insegnamento. Io ero direttore amministrativo in un Ente pubblico. Bruna, appena raggiunse l'età minima per il pensionamento lasciò l'insegnamento in base a un calcolo di convenienza. Io guadagnavo 5 volte più di lei.
Ho cercato di sconsigliarla, senza raggiungere le scopo. I figli non si parcheggiano nelle scuole quando sono piccoli, ma almeno un genitore deve stare a casa perché un figlio ha il diritto di avere almeno un padre o una madre.
La società patriarcale purtroppo ha inculcato (involontariamente, anche) il pensiero che se una donna fa qualcosa di più "vistoso" di un uomo, di più importante, lui non vale niente.
RispondiEliminaOvviamente è una visione superata per molti, io pagherei oro per stare a casa e la mia compagna a sgobbare XD
Battute a parte, secondo me andremo sempre più verso una direzione dove a queste cose non ci si farà caso...
Moz-
La domanda è lecita.
RispondiEliminaSe non fosse che adesso le famiglie non possono permettersi che qualcuno stia a casa a badare ai figli. Né la madre né il padre. Tocca lavorare ad entrambi, nella maggior parte dei casi, per mandare avanti la carretta.
PER CAVALIERE: vero
RispondiEliminaPER GUS: concordo con te, il punto è che poi può succedere che i bambini a scuola vedendo un loro coetaneo con una situazione diversa, parlandone a casa e non trovando nei loro genitori persone moderne, poi questi ultimi tornando a scuola prendano in giro l'unico loro compagno o compagna di classe "diverso" da loro in famiglia. Ecco perchè ci vuole un salto di qualità soprattutto a livello genitoriale ed adulto.
RispondiEliminaPER MOZ: concordo con te su tutto. Sia sul primo punto, in quanto si è realmente innestato un pensiero per cui se l'uomo sta a casa e la donna lavora o cmq lei guadagna più di lui, l'uomo è per forza di cose un fallito, e sia sul fatto che prima o poi si dovrà giungere ad un momento in cui nessuno farà più caso a chi lavora e chi sta a casa, e credo anch'io ci si arriverà sicuramente.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: vero e questo è un altro aspetto quello purtroppo di una vita troppo cara per quasi tutti, ma potendolo fare non dovrebbe esserci nessuno scandalo se la situazione si invertisse e fosse lui a stare a casa.
RispondiEliminaÈ una visione patriarcale del mondo, senza dubbio. In realtà non c'è niente di male se un uomo bada ai figli. Io credo che ai padri sia stato assegnato perfino un ruolo troppo marginale. Ci sono uomini che pensano che per fare i padri basta cacciare i soldi e portare i figli al parco la domenica mattina, per dare alla moglie il tempo di sistemare la casa. Come vogliamo migliorare se la nostra società affonda in visioni così retrograde?
RispondiEliminaPER CATERINA: concordo, è una visione ancora troppo patriarcale della società e credo sia importante invece cercare di eliminarla e dare ad entrambi i genitori le loro responsabilità ed anche i loro spazi con i figli.
RispondiEliminaScambiarsi i ruoli è un comportamento nobile. Chi giudica e non approva, magari è un prevaricatore. Ho sempre sostenuto che la coppia deve essere interscambiabile. All'interno della famiglia deve esistere l'aiuto reciproco, dove uno è in difficoltà, l'altra interviene.
RispondiEliminaL'amore è sapersi donare senza pensare al giudizio altrui e gli uomini in questi anni hanno dimostrato di essere cambiati, collaborando attivamente alla vita familiare.
Ti ringrazio di tenere in considerazione il mio precedente commento.
RispondiEliminapodi-.
PER GIO': concordo col tuo pensiero e credo anch'io che questo cambiamento sia già in atto.
RispondiEliminaPER CARLOS: prego, era una domanda molto pertinente ed interessante; ho subito pensato che meritasse. un approfondimento e la poesia è nata quindi subito come una logica coseguenza.
RispondiEliminaLa cosa brutta è che ormai situazioni del genere stanno diventando improbabili non tanto per il fatto che un uomo non accetta di stare lui a casa, quanto piuttosto perché uno stipendio non basta: i genitori devono lavorare entrambi altrimenti i soldi a fine mese sono troppo pochi...
RispondiEliminaPER ARIANO: su questo punto hai ragione in toto purtroppo. Se da un lato questa intercambiabilità tra i ruoli st iniziando a far breccia nei nuovi genitori di oggi, dall'altro tutta questa crescita socio-culturale va a farsi benedire, infrangendosi con la triste realtà che tutti e due i genitori oggi per sopravvivere devono lavorare, che pertanto nasce il problema di chi dovrà seguire il bimbo o la bimba in loro assenza e se anche così basteranno le entrate familiari per andare avanti. Questo quando nella migliore delle ipotesi, tutti e due lavorano, perchè quando uno solo ha un'occupazione e magari precaria o non in regola e l'altro nemmeno quella, o uno ha un lavoro anche a tempo indeterminato ma l'altro invece no, tutto diventa insormontabile. Ecco perchè sempre più Italiani non mettono al mondo figl. A questo aggiungiamo il dubbio anche lecito sul perchè procreare visto quale possibile futuro potrebbe attenderli: in teoria tra meno di 40 anni esiste il rischio serio che non ci sia proprio più un futuro, che scoppino conflitti atomici, che il clima ci uccida letteralmente, ecc.... E quindi tutto poi si risolve nel porsi un nuovo dilemma e cioè se a fare figli oggi sia più un atto eroico o folle.
RispondiEliminaPER VALERIA: giusto, infatti premesso quanto tu scrivi ed io stesso ho sottolineato nei commenti, resta il fatto che come dice anche Moz , anche se forse si è innestato un lento processo di cambiamento di mentalità al riguardo, ove potendo economicamente parlando, invertire i ruoli, l'uomo che sta a casa o lavora percependo meno della donna è visto come un fallito.È questa mentalità che va sconfitta e qui entriamo in gioco tutti noi. Invece per gli aspetti più economici e sociali di cui anche tu giustamente hai fatto menzione, beh oltre a sensibilizzare come opinione pubblica chi ci governa, poi spetta proprio all'esecutivo mettere mano alla situazione e tentare se non di risolverla almeno di migliorarla sensibilmente.
RispondiEliminaPER VALERIA: certo perchè paradossalmente questa mentalità si è attaccata anche in molte donne.
RispondiEliminaIo mi ricordo di un uomo che era nato verso il 1880 e che raccontava con orgoglio ...... se sua moglie(casalinga) si ammalava, lui non andava a lavorare e con i figli faceva cerchio con al centro il perno vitale della famiglia .......... sua moglie in quella famiglia ancora oggi si ragiona così.
RispondiEliminaNel post precedente a questo si discute il priblema figli si figli no ............
Oggi dimentichiamo che già nasciamo con dei ruoli ben precisi dataci da un processo naturale ..............che l'essere umano vuole sovvertire ....ed in questo sovvertire che succedono i veri danni ....... eppure oggi si continua a disconoscere le propie nature, che in questo non procura nessun beneficio a nessuno.
PER ALITO DI VENTO: il post prima voleva solo mettere in luce che qualunque fosse la scelta era della donna e che la società ipocritamente le permette di decidere ma poi qualunque scelta faccia (lavoro,figli o entrambe) sbaglia. Qui si è posto un interessante quesito e credo che senza che il papà diventi mamma e viceversa ma ciascuno con il suo carattere e ruolo, possa anche invertire se necessario chi è più a casa dei due (magari non solo perchè non ha un lavoro ma per es. perchè il padre fa il webdesigner e quindi lavora pressoché da casa) Tutto qui.
RispondiEliminadare giudizi frettolosi su come vivano gli altri è sempre troppo semplice e dà adito molto spesso ad errori di valutazione; è legittimo avere le proprie idee circa i ruoli in famiglia, su compiti e responsabilità di marito moglie, figli, e ognuno/ogni coppia ha il diritto di decidere come gestire il proprio "nido famigliare" secondo i propri valori, principi, modi di pensare... ma ciò che non dovrebbe mai venir meno è il rispetto per le scelte altrui, che tra l'altro spesso sono pure scelte "obbligate" o magari no, sono assolutamente volute e consapevoli, fatto sta che ciò che è sacrosanto e "normale" per una famiglia, non necessariamente lo è per le altre.
RispondiEliminaciao Daniele e grazie per gli spunti che offri sempre.
Per Daniele Verzetti
RispondiEliminaIo inizio il mio commento su un caso specifico ........
Il resto del mio commento è rivolto nella generalità delle persone .........e le tendenze che la modernità o il progresso ti cambia la vita, usando il termine ruoli naturali credo di aver usato il plurale ......... non era in discussione il caso specifico della tua poesia.
Ciao Daniele,
RispondiEliminagrazie per il momento di riflessione proponi con il tuo post. Penso che Italia siamo comunque molto avanti, anche se c'è ancora molta strada da fare.
Un caro saluto.
PER ANGELA: condivido in toto questa tua riflessione ed è vero on è corretto giudicare dato che ogni nucleo familiare ha le sue prerogative e le sue peculiarità tali da differenziarlo da qualunque altro.
RispondiEliminaPER ALITO DI VENTO: il caso specifico non l'ho commentato perchè nulla c'era da aggiungere se non far partire un applauso sincero.Vero, il progresso ed i cambiamenti in genere modificano la vita delle persone cambiando anche usi ed abitudini molto di frequente con tutto ciò che può scaturirne.
RispondiEliminaPER GIORGIO: in effetti in questi ultimi anni qualche cambiamento al riguardo l'ho notato anch'io.
RispondiEliminaPer Daniele Verzetti
RispondiEliminaVedi non c'è da applaudire alla responsabilità che ognuno di noi si assume nel formare una famiglia ............io la chiamo normalità di persone sane.
Cosi come non è per me eccezionalità quello che fa questa famiglia sana ed equilibrata ma è normalità.
E leggendo un po i tuoi commenti non vedo giudizi alle persone, forse è messo un sano giudizio ad una società che ha fatto in modo che questo caso sia eccezzionalità, cosi come per quella famiglia che ha come perno vitale la madre o moglie .............queste sono la normalità di vita di una famiglia SANA.
Dunque io non traggo nessun spunto dal tuo post. Ma leggentoti da conferma al mio pensiero che c'è una società che non funziona bene nel modo di vedere le cose, ecco perchè uso il termine disconoscre i propi ruoli ............ l'estate non può diventare inverno e viceversa.
PER ALITO DI VENTO: vero, dovrebbe essere la normalità, ma non lo è e questo fa scattare istintivamente quell'applauso. LA società di oggi non. funziona bene per niente su molteplici fronti e tutto quanto sembra essere di fronte a noi per dirci che tutto può essere modificato, addirittura stravolto, perfino le stagioni, basta guardare i comportamenti di un clima sempre più fuori controllo.
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