VITE A PERDERE
Torno indietro
Viaggio a ritroso
Ritorno al punto di partenza
Potevo andare in Olanda
Ma ho scelto di abbandonare
Solo il mio piccolo paese dove sono nato
E non invece la mia nazione
Potevo avere master pagato
E professione sicura
Ma ho voluto non lasciare il mio Paese
E l'Italia mi ha pugnalato alle spalle
Tre anni persi
Ed una nazione matrigna,
Ora proverò a trovare
Una nuova opportunità all'estero
Ma sono sempre tre anni persi
E quindi sono meno appetibile
Rispetto a quando ero fresco di laurea
E tutto ora è più incerto
Futuro seriamente compromesso.
Giulio, Franca, Matteo
Tornano da una serata in discoteca
Sono tutti e tre fatti e bevuti
Matteo
Che è alla guida
Era perfino astemio
Ma questa sera
Era la sera sbagliata
Per uscire con compagnie sbagliate
Tornante nell'oscurità
Fumi di alcol e droga
150 km all'ora
Linea retta senza ritorno
Fine corsa per tutti loro
Cuori disconnessi per sempre.
Sergio
È esperto
Ma quel macchinario è obsoleto
Ultima notte di lavoro
Ultimo turno di vita.
Marco
Suicida per amore
Un amore virtuale
Virtuale e falso
Lei si chiama Arnaldo
Ennesimo caso
Di sadismo malato
Marco dovrebbe capirlo
Ma a 18 anni come puoi comprenderlo.
Queste
E tantissime altre
Sono voci mute per sempre
Alcune colpevolmente annulatesi
Vedi Giulio, Franca e Matteo
Le altre invece
Vittime innocenti
Di realtà inaccettabili
Vi abbraccio comunque tutte quante
Voi
Strade senza ritorno
Vicoli senza sbocco
Voi
Malinconiche vite a perdere.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Vivere in tempi di crisi è triste.
RispondiEliminaDistinguo però fra chi mantiene il senso di responsabilità e chi invece guida ubriaco, il secondo non riesco a giustificarlo.
PER VALERIA: purtroppo la tua testimonianza sui molti amici di Andrea andata a lavorare dopo la laurea all'estero e facendo il lavoro che amano, quello per cui si sono laureati meritatamente, è la dimostrazione di come oggi poi più che mai, questo Paese non offre più non dico garanzie per un futuro quantomeno tranquillo, ma nemmeno la speranza di avere un qualsiasi futuro.
RispondiEliminaPER ARIANO: non giustifico nemmeno io nessuno come avrai capito dagli ultimi versi, ho solo avuto un momento di compassione non in quanto ubriachi perchè come ho scritto nei miei versi, nulla può giustificare il compiere atti che tra l'altro poi, guidando l'auto possono recare seriamente danno anche ad altre vite innocenti e non bevute, ma in quanto cmq giovani esseri umani che sono morti per causa loro se analizziamo il fatto in sé decontestualizzato, per colpa loro cmq perchè non è quello il modo di risolvere i problemi, ma pure per colpa, anche soltanto per un minuscolo 1%, di questa società che i giovani li vuole rassegnati, abulici, non pensanti, strinati, ubriachi, disoccupati, impauriti, talvolta arrabbiati e soprattutto disillusi.
RispondiEliminaIl mondo è pieno di madri matrigne. Un abbraccio a chi ha sbagliato forse per reazione allo squallore del quotidiano.
RispondiEliminaPER GUS; vero ma in questo caso l'Italia è stata una matrigna cattiva peggiore di quelle di certe fiabe...
RispondiEliminaIo non penso che all'estero ci sia tutta questa rivalsa, questo paradiso terrestre. Siamo tutti in difficoltà, chi più e chi meno.
RispondiEliminaConosco alcuni bravi ragazzi che sono andati a Londra o in Danimarca, ma fanno i camerieri anche lì, cosa che avrebbero in fondo potuto fare anche qua. Non è che abbiano trovato tutto questo carnevale, fuori.
Quante vite spezzate. E' molto triste leggere queste storie. Alcuni morte per cause altrui, altre per scelte proprie su cui non si può giudicare, certi drammi lasciano il segno e noi umani siamo molto fragili. Resta il fatto che erano tutti molto giovani, questo fa tanto male.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA beh forse non avrebbero trovato nemmeno qui da cameriere o magari non in regola...
RispondiEliminaPER CATERINA: perchè sono i giovani d'oggi quelli più colpiti da questa realtà
RispondiEliminaA volte basta poco, bisogna usare sempre la testa quando si guida.
RispondiEliminaPER CAVALIERE: la penso come te, nulla giustifica quel comportamento ho solo osservato come purtroppo la realtà di oggi porti anche molti giovani a volersi sballare per evadere. Agire ubraiacandosi o drogandosi non è la soluzione ma cmq vedere dei giovani morire fa sempre male.
RispondiEliminaSarò razionale ma i "migliori restano."
RispondiEliminaMi ricordo la strage che fece l'eroina, a qui tempi i giovani non conoscevano le conseguenze che procurava la dipendenza.
Oggi tutti conoscono che oltre la dipendenza poi c'è la criminalità e non riesco a capire come si ci possa sballare, invece di reagire e trovare strade diverse.
La vita è difficile da affrontare ma assistere alle tragedie quotidiane è tremendo!
PER MARATONETA GIO': forse è vero che i migliori restano e concordo con te che sia impossibile concepire di sballarsi soprattutto poi con droghe pesanti. Nel caso di quei tre giovani c'era l'amara constatazione di come abbiano scelto di essere in difetto rispetto a chi, sia pure disperato, non fa sciocchezze e non getta via la propria vita e spesso quella di altri innocenti ma allo stesso tempo si possa provare dolore per altre vite bruciate anche a causa di questa società.
RispondiEliminaquante speranze disattese, quante tristi illusioni dietro l'angolo, quante vite spezzate, e spesso non per scelte personali sbagliate ma per situazioni imprevedibili, che travolgono in modo inesorabile.
RispondiEliminaVersi tristi e veri...
PER ANGELA; parole profonde le tue e purtroppo vere. Tante troppe le vite spezzate da questa società famelica che fagocita anime sensibili ed oneste.
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