DIOGENE
C'era una volta Diogene
E già da lì avremmo dovuto capire tutto
Comprenderlo con largo anticipo
L'umanità aveva già all'epoca
Imboccato il viale del tramonto.
Ed invece
Abbiamo scommesso ancora una volta
Nell'illusoria fiducia di un animo buono
Non disposto ad arrendersi
Dandola vinta al suo proverbiale cinismo,
Ed abbiamo voluto ostinatamente credere
In una vacua speranza
Piuttosto che apprendere la vera lezione di Diogene
E cioè che un uomo vero oramai
Non esiste più da tempo
Un suggerimento:
Se lo stai ancora cercando
Trova te stesso
Se hai smesso di illuderti
Trova me.
La sua lanterna
Oggi è superata da strumenti molto più efficaci
E sicuramente Diogene oggi
Userebbe almeno una torcia elettrica
Ma ciononostante
La sua utopica ricerca
Non avrebbe alcuna speranza di successo
Oggi come allora
Però
Nel caso non abbiate ancora desistito
Trovate voi stessi
Se invece avete abbandonato ogni illusione
Trovate me
Cercate me
Realisticamente cinico
Senza più spazio
Nemmeno per una
Timida speranza - placebo.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Forse dovremmo cercare più attentamente.
RispondiEliminapodi-.
Mai smettere di cercare. Questo il trucco. Adagiarsi è la fine precoce.
RispondiEliminaPER PODI: o forse sono così pochi che oramai o sono estinti o sono nascosti.
RispondiEliminaPER FRANCO: ok ma dovremmo prima avere l'umiltà di guardare dentro noi stessi anche noi siamo uomini come quelli che cerca Diogene, Solo allora poi potremmo avere l'ardire di cercarne altri anche se io uno l'ho trovato e sei tu e non sei l'unico,
RispondiEliminaMolte volte ci guardiamo dentro e ci prendiamo per i fondelli.
RispondiEliminaEssere sincero con me stesso è difficile, forse impossibile.
PER VALERIA: molto ma c'è
RispondiEliminaPER GUS: secondo me si può essere obiettivi anche e soprattutto con se stessi.
RispondiEliminaAlessandro Magno andò a trovare Diogene che oziava beatamente al sole e gli chiese cosa poteva fare per lui. Diogene rispose, spostati dal mio sole, mi fai ombra. Solo un grande uomo poteva rispondere in questo modo!
RispondiEliminaMa Diogene era capace di vivere come un penitente, non avendo (né volendo) praticamente nulla, neppure un tetto sopra la testa. Non so quanti ne sarebbero capaci, io ammetto che avrei delle difficoltà a tagliare i ponti col resto dell'umanità in modo così netto...
RispondiEliminaPER GIO':concordo.
RispondiEliminaPER ARIANO: beh si potrebbe almeno ricercare l'uomo vero anche senza rinunciare aia propri beni.
RispondiEliminaHai ragione, cercare l'uomo dentro di se e negli altri, in quelli che sono rimasti umani.
RispondiEliminaDiogene aveva visto lungo e aveva capito che il potere non può darci nulla ma può "infastidirci" come racconta l'anedoto ricordato da @MaratonetaGiò.
Un messaggio straordinario offre la tua poesia, unisce il pensiero di Diogene a quello di Socrate ( conosci te stesso). Per trovare l'uomo dobbiamo guardare dentro di noi. Bravo Daniele, poesia eccellente!!
RispondiEliminaPER BERICA: vero purtroppo Diogene aveva visto lontano
RispondiEliminaPER CATERINA: ti ringrazio di cuore
RispondiElimina